Ecco il mio paziente:
si siede, si guarda intorno e forse già si pente.
Ha l'aria assente,
i suoi occhi sono tristi
e sul viso è dipinto
un sottile sorriso.
Quanto amaro
ha quel suo ridere malsano.
Ha sfidato la sorte,
i suoi polsi sono graffiati,
quante volte avrà pensato alla morte!
È deperito,
barcolla,
è ramo secco,
è fotografia scsciupata
di un bramato
e anti passato.
Amori scaduti,
sogni muti che non parlano di aspirazioni,
non vi sono più emozioni...
Apatico,
un tempo impavido;
adesso urla,
dentro di lui non c'è più nulla