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Autore: Archaix_Lemixia    25/12/2013    1 recensioni
Uno squarcio temporale. Il destino dei mondi viene diviso in due realtà distanti ma unite. La prima è la storia di Roxas. La seconda inizia da un piccolo incidente... Che rischierà di cambiare le sorti dell'intero universo. Una porta. Tre chiavi. Tre cuori. Un unico destino.
" “Queste vengono dette Keyblade e sono in grado di raccogliere i cuori che gli Heartless possiedono. Il luogo in cui tutti i cuori raccolti si riuniscono si chiama Kingdom Hearts. Quando sarà completo noi tutti potremo ricevere quello che desideriamo di più: un cuore.”
Le due Nobody guardarono con stupore i due oggetti nelle loro mani: forse la cosa più preziosa che esistesse al mondo, ed era lì davanti ai loro occhi.
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“Game over. Credevo che avresti resistito di più davvero mi hai deluso, ma ve bene così. Ora che sono libero la mia vendetta sarà ancora più dolce”
Poi due fari gialli si accesero in mezzo al nulla, minacciosi, piantati su di lei
“Ascolta, quando troverai i cuori del Caos, distruggili. Non lasciare traccia o il nostro mondo scomparirà per sempre…”
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ATTENZIONE: DAL CAPITOLO 12 DIVENTERA' CROSSOVER. elenco dei mondi GIA' visitati:
- CALL OF DUTY
- SUPER PAPER MARIO
- HUNGER GAMES
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Organizzazione XIII
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: KH 358/2 Days
Capitoli:
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Ah… Natale! Il giorno preferito da tutti i bambini, il giorno che tutti noi aspettiamo per mesi e poi… Puff! se ne già andato portando con sé le cene con i parenti e le carte dei regali ormai aperti…
E’ un giorno magico, in grado di spazzare via le tristezze di un anno, in grado di farci sembrare per un giorno tutti buoni.
Ma questo Archaix e Lemixia lo avevano dimenticato, come tutta la loro vita precedente del resto…
Eppure c’era qualcosa in quel giorno, 24 Dicembre, che le rendeva “euforiche” (si fa per dire… U_U)
infatti, nonostante fosse da molto scattato il coprifuoco le due ragazze, stese sui loro letti bianchi come neve, ancora non riuscivano a dormire. Nelle loro menti rividero per l’ennesima volta quel flashback di memoria che si era improvvisamente svegliato da quando erano andate in missione alla città di Halloween.
“Psss, Lemixia, sei sveglia?”
“Sì, non riesco a dormire….” Rispose girandosi verso la compagna. “Non riesco a capire perché, ma è come se il punto dove dovrebbe esserci il mio cuore si fosse scaldato, mi sento bene, leggera… e questo non mi fa dormire…”
“Già, questo è quello che gli umani chiamano “sentirsi felici”, è tutto uno strano  miscuglio di sensazioni che porta a stare bene…”
“… che strani gli umani…”
“Ehehe hai proprio ragione! …Ma ora sarà meglio mettersi a dormire, se ci sente Saix sono dolori…”
E dopo essersi augurate reciprocamente la buona notte le due Nessuno diligenti si accoccolarono nei loro letti e si addormentarono…
 
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 Mattina, una fredda freddissima mattina d’inverno (per quanto le stagioni possano esserci nel Castello che non esiste…) , la grande Luna che sovrastava perennemente quel mondo brillava ancora meno del solito, creando un cielo cupo e spento. Una folata di vento più forte delle altre spalancò bruscamente la finestra della camera delle Energie Gemelle, svegliandole di soprassalto. Ma nonostante il pessimo risveglio la due ragazze non solo non erano “arrabbiate”,  ma erano addirittura “contente”!
“Archaix, Archaix!! Finalmente è mattina!!”
“Evviva! Ma… perché siamo così felici che sia mattina…?”
“Non lo so, ma non vedo l’ora di andare a salutare tutti!! ANDIAMO!!!!”
Si preparano, aprirono un varco oscuro diretto alla Sala Grigia e furono pronte per andare. Come da copione, l’intero Castello dormiva, fatta eccezione per la cucina dove un laborioso Xaldin era già al lavoro (avete idea di quanto ci voglia a preparare la colazione per 13 persone?? Il povero Feroce Lanciere si deve svegliare prestissimo per cucinare tutto…)
così i numeri XIII e XIV decisero di cominciare proprio da lì… Appena varcarono la soglia dovettero abbassarsi per non venire centrate dalla grossa padella per pancake che veniva lanciata, accompagnata da pesanti insulti.
 
Xaldin: “MA PORCA P*******!!!! E LA SETTIMA VOLTA CHE LI BRUCIO!! ********* ***********************      ***************         ***************   ***************   *******!!!! (una seria di gentili parole di cui non possiamo riportare il contenuto e nemmeno le iniziali)”
 
Scampato il pericolo le due ragazze si rialzarono ancora visibilmente scosse, e si guardarono intorno trovando pancake spiaccicati sul soffitto e sulle pareti.
“Accidenti Xaldin, siamo di buon umore oggi, Eh??” 
“Per poco non ci colpivi con quella cosa!!”
“Scusate piccole, è che oggi è davvero una giornata no. Non pensavo foste là fuori, di solito nessuno si alza così presto a parte me…” 
A+L: “Ma questo non ti autorizza a lanciare padelle sbraitando come un pazzo!!”
L: “E fosse arrivato qualcuno con i riflessi poco pronti, come Demyx per esempio? Avresti potuto fargli male seriamente!!”
“Per quello lì prendere una padellata in testa è tutta salute, magari gli si sarebbe sbloccato il cervello…”
Lemixia fece comparire la sua Keyblade pronta a colpire il n. III, quando Archaix si mise fra i due ponendo fine della scontro: “Ragazzi! Non fate così! Oggi è un giorno speciale -anche se non ne ricordo il motivo- appianate le vostre divergenze!”
Il Feroce Lanciere si girò ritornando alle sue faccende borbottando “Speciale? Boh, solo quegli stupidi umani pensano che sia speciale…….. Come la chiamavano i servitori della Bestia... Ah sì: Natale!” 
 
A quella parola i visi delle Energia Gemelle si illuminarono: Ecco il motivo di tanta euforia! Oggi è Natale!!
 
 
25 Dicembre XXXX
Un salotto illuminato dalla tenue luce di qualche candela rossa, una grande tavola tutta imbandita di prelibatezze circondata da persone sorridenti che parlano tra loro felicemente…
La visuale si sposta su due ragazze, i loro visi non sono illuminati e quindi impossibili da vedere, ma basta il calore che i loro cuori sprigionano per capire che stanno bene assieme, sono emozionate -probabilmente è il primo Natale che passano assieme- ridono, scherzano, è quello il loro modo per volersi bene…
 
 
Un chiacchiericcio proveniente dalla Sala Grigio riportò alla realtà le due Nessuno, perse  nel  loro mare di ricordi. Bastò guardarsi negli occhi per capirsi
-   A-Anche tu l’hai visto…?
-   Sì….I-io… Ora mi sento bene!
 
Si precipitarono verso la Sala “euforiche”, impazienti di condividere con tutti la nuova scoperta. L’organizzazione era riunita intorno al lungo tavolo aspettando la colazione:  a capo tavola, ovviamente, c’era il Superiore che parlava pacatamente con il suo vice, il numero VII, a fianco i numeri IV e VI (e V, ma non si può certo dire che parlasse) discutevano di nozioni scientifiche (già di prima mattina…. Wow…..), vicino a Zeku sedeva Demyx con il suo fido Sitar. Larxene dormiva con la testa appoggiata al tavolo, Marluxia parlava senza che nessuno lo ascoltasse, Axel sbadigliava rumorosamente,  Xigbar e Luxord giocavano a carte (Il numero X stava vincendo come al solito…). Le Energie Gemelle irruppero nella Sala facendo voltare tutti i membri:
A+L: “Capo, capo abbiamo una notizia spettacolare!!!!”
Xemnas si alzo in piedi sgranando gli occhi: “Kingdom Hearts si è espanso?  Sarà finalmente  MI…. emh… volevo dire NOSTRO!!??”
L: “Ma chissenefrega di Kingdom Hearts!!?”
A: “Oggi è il 25 Dicembre!!!!”
 
Un silenzio compreso di frinire di cicale invase la Sala Grigia.
Archaix e Lemixia si guardarono “frustrate”:
 
A+L: “OGGI E’ NATALE!!!”
 
Tutti (Tranne Larxene che stava ancora dormendo: “Ahhhhhhh…. Certo… sicuro…”
Il piccolo Notturno Melodico si alzò in piedi con aria “curiosa”: “Che cosa è il Natale??”
 
Xemnas: “Beh numero IX… Il è…è……….è……………… dillo tu Saïx!”
Saïx: “Peeeesceeee…”
 
Xemnas: “Emh…… dillo tu Luxord…!”
Luxord: “Con molto piacere, ma prima………. Potrei avere una tazza di thè?”
 
Xigbar: “Lo dico io cos’è!!!”
 
Tutti (meno la Ninfa Selvaggia) si voltarono “sorpresi” verso lo sfregiato numero II.
 
Xigbar: “E’ la festa dove i bambini nascondono le uova e mangiano tanto cioccolato.... mmmh cioccolato… ”
Tutti (anche Larxene che si è finalmente svegliata): “QUELLA E’ LA PASQUA!!!!!”
 
A: “Abbiamo capito che non lo sapete…”
L: “… Quindi risponderemo noi alla domanda di Demyx!”
 
Le due Nessuno scomparvero in un varco oscuro e ne uscirono con un grande cartellone e dei pennarelli colorati, attingendo dal loro unico ricordo per rispondere al quesito.
A+L: “Innanzitutto, Natale è una festa celebrata in questa giornate poiché risale all’antica tradizione che sia nato un grande personaggio nella storia di una religione dei Somebody detta –Cristianesimo- e questa persona si chiama Gesù. Così ci si riunisce in famiglia e si addobba la casa con festoni e molte decorazioni, e si prepara un grande abete decorato sotto il quale si mettono i regali che la gente si scambierà nel giorno di Natale. ..”
Le ragazze si girarono verso la tavola speranzose, ma non vedendo segni di interessamento continuarono:
 “…È un’occasione per rafforzare lo spirito di squadra di quest’Organizzazione e vivere insieme (per una volta) una serata che non sia una noiosa riunione sempre incentrata su Kingdom Hearts: lo spirito di unità è tutto per una squadra e questo può essere un pretesto per restare uniti!”
Conclusero il discorso disegnando sul cartellone tutti gli elementi caratteristici del periodo natalizio, tra i quali l’albero di natale, il vischio, Santa Claus… Poi si girarono verso il gruppo di Nobody che imperterrito aveva continuato la colazione. L’unico che sembrava davvero interessato era Demyx, che guardava incuriosito la figura rossa disegnata sul cartellone.
“Ragazze, apprezzo il vostro sforzo di portare un po’ di unità a questa Organizzazione ormai sgangherata, ma da quello che ci avete descritto è appunto una festività basata su sentimenti come unità e amicizia. Sentimenti che come sapete bene non possiamo provare. Pertanto, questa festa è inutile per noi” rispose senza lasciare neanche spazio al dubbio dell’incertezza. Lemixia e Archaix erano tremendamente (se così si può dire) deluse da quella risposta, era da tanto che non avevano un flashback e quel frammento di memoria sembrava aver dato loro un pizzico di vera gioia… Così il discorso poteva anche definirsi chiuso. Se non fosse che Demyx di alzò in piedi tenendo il braccio alzato come un alunno diligente che fa una domanda al maestro:
“Ferme, non ci avete detto cos'è quello!” esclamò indicando il tizio grassoccio vestito di rosso sul tabellone. La speranza si riaccese nelle Energie Gemelle.
“Quello Demyx” cominciò Lemixia con voce maliziosa “quello è considerato ormai uno dei simboli più importanti del Natale dai Somebody: si chiama Babbo Natale!”
“Wooo allora questa festa ha un papà, che cosa buffa!” rispose lui allegro.
“Beh, diciamo che è così”  continuò Archaix “La notte di Dicembre vola su una slitta trainata da otto renne volanti, e distribuisce regali a tutti i bambini buoni. Infatti prima di natale quei bambini –se sono stati bravi- possono scrivere una letterina a lui chiedendogli la cosa che più desiderano, e lui gliela porterà. Questi regali si raduneranno sotto l’albero, ed è sempre una sorpresa aprirli!”
Le pupille di due paia di occhi si dilatarono all’ infinito: le prime furono quelle di Demyx ovviamente, che scattò in piedi e gridò così forte che si sentì l’eco dal corridoio: QUEST’ANNO FESTEGGEREMO IL NATALEEE!!!!!!”
Lemixia diede una leggera gomitata ad Archaix facendole l’occhiolino: sapevano che avrebbe funzionato.
Le altre pupille invece erano quelle del (Oh mio Dio!!) Superiore che, pietrificandosi, lasciò cadere la forchetta che aveva in mano provocando un leggero tintinnio, e scandì a chiare lettere la seguente frase:
“P-possono chiedere D-I  T-U-T-T-O?”
A+L: “Ma certo”
Xemnas (euforico): “Posso chiedere Kingdom Hearts!?!?”*
A+L: …No. Per quanto sia magico Babbo Natale è un essere umano”
Quegli occhi che un attimo prima brillavano estasiati, un istante dopo si spensero in un sospiro che li fece tornare al loro normale colore dorato.
Xemnas: “Oh. Allora non mi interessa”.
La stanza piombò in un silenzio di delusione. Certamente ai Nessuno presenti non importava molto di quella festa, eccetto Demyx che aveva poggiato i gomiti sul tavolo e sospirato rumorosamente, ma un po’ ci speravano di perdere un giorno di lavoro. Larxene appoggiò nuovamente la testa sulla tavola e borbottò un incomprensibile “Che seccatura…” addormentandosi di nuovo, e Luxord spezzò il silenzio esclamando “Scala reale! Ho vinto ancora!” sbattendo in faccia a Xigbar la ventesima vittoria. Archaix chiuse il tappino del pennarello che aveva usato per disegnare Santa Claus e guardò Lemixia arrabbiata, poi si girò nuovamente verso Xemnas e annunciò:
“No, non ci sto. Ci lasci almeno fare un tentativo, e se falliremo… Faremo… Faremo il doppio dei turni per una settimana!”
“WTF!?” Lemixia si girò di scatto verso la compagna, incredula di quello che aveva appena detto: “Sei sicura Archa!?” e l’altra rispose prontamente:
“Tanto non falliremo”
Xemnas alzò finalmente il capo e le guardò con aria di sfida, tirando le somme della proposta appena fatta da cui poteva solo guadagnarci. Prese in mano la forchetta come fosse uno scettro e lo puntò con i gomiti sul tavolo verso le Energie Gemelle: “E va bene. Vi concedo per oggi di mostrarci la magia di questa festa tanto speciale per voi. Se non riuscirete nell’ intento fino alla mezzanotte farete i turni doppi per un mese.”
Le due si guardarono leggermente preoccupate, e Archaix quasi si pentì di aver lanciato quella sfida. Stavano rischiando grosso. **
La colazione generale finì poco dopo e tutti i Nobody andarono nelle loro camere, tranne Demyx. Era troppo incuriosito da questa storia del Natale e voleva sapere cosa avrebbero architettato quelle due ragazzine per riuscire nell’ impresa titanica (avete presente? Devono far ridere anche ZEXION!!”) e le trovò nella biblioteca, immerse un pile e pile di grossi libri dalle più svariate copertine. Subito si acquattò in un angolo dietro uno scaffale e si mise ad osservarle da lontano:
“Oh mamma, Archaix! Ma che diavolo ti è saltato in mente di lanciare questa sfida?” la voce di Lemixia giunse alle sue orecchie con un tono a metà fra l’arrabbiato e il sorpreso. Vide Archaix riemergere tristemente da una montagna di fogli volanti, mentre cercava di riunire tutte le informazioni su di essi al frammento dei ricordi riottenuto poco fa.
“Si hai ragione, sono stata una sconsiderata, scusami..”
Lemixia si fermò un attimo, e rise: “Ma che dici? Sei stata fantastica!! Dobbiamo tenere testa a quello sbruffone e fargli capire cosa valiamo, e quale modo migliore se non una sfida?” e sfoggiò un grande sorriso compiaciuto. Archaix la guardò confusa, poi si diede una manata in fonte e sorrise: aveva ragione, come sempre. Se non altro il Superiore si sarà fatto un’idea più matura di noi.
Demyx non ci capì molto dalla situazione ma nonostante fremeva di curiosità, chissà cosa contenevano tutti quei fogli di importante e chissà cosa gli avrebbe riservato quella giornata. Per non farsi scoprire sgattaiolò via, ma siccome le tecniche di mimetismo non sono mai state il suo forte urtò una pila di libri che si sparpagnò*** a terra e sulle teste delle povere Nessuno.
Lemixia: “AAArgh che succede!?”
Archaix: “Non lo so!! Mettiamoci al ripar-!!!” ma non riuscirono a finire la frase che un’onda anomala di libri le sommerse. Riemersero doloranti cercando un appiglio in quel mare di scartoffie quando Archaix esclamò:
“Eccolo!! Lemixia l’abbiamo trovato!!” e prese in mano un grosso libro con la copertina rossa, decorata con elaborate rifiniture d’oro e un disegno di una pianta di vischio sul lato posteriore. Davanti i caratteri dorati riportavano -Christmas- . si guardarono per un attimo, pensando a come erano state stupide a non cercarlo sotto alla lettera “C”
 
 
 
* = MWHAHAHAHAHAHA!!!! Scusate, è vero dovremmo essere più professionali ma… Pff.. PffahahHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!
** = dite che stiamo esagerando? A provate a pensare cosa significhi “lavorare il doppio” nell’ Organizzazione, e i tempi delle normali missioni. Significa lavorare dall’ alba a dopo il tramonto!
***= sparpagnò: termine inventato da noi che significa “rovinare a terra in modo disordinato e confuso creando un effetto del tipo –rovesciare la vernice a terra-
 
Ore 8:30
“Ragazzi, abbiamo il piacere di annunciarvi che da adesso inizia la nostra missione. Chiediamo la collaborazione di tutti i presenti perché inizia l’OPERAZIONE NATALEEEE!!” annunciò Lemixia fiera, davanti al gruppo di Nessuno formatosi da poco nell’ atrio centrale. Da non si sa quale luogo partì un coro da stadio.
A tutti i Nessuno fu affidato un incarico che avrebbero dovuto svolgere in un determinato tempo a partire da ora, così tutti (tranne Larxene, Saix e Xemnas che non avevano nessuna voglia di lavorare) si avviarono subito alle poro postazioni.
Archaix vide ciò e si avvicinò a loro: “Vi prego, almeno oggi vorrei che collaboraste con noi. Su, Lemixia accompagnerà Xemnas e Saix alla ricerca dell’abete perfetto, mentre tu Larxene andrai nel salotto insieme a Luxord.”
“No ok niente, non voglio stare in squadra con un perdente del genere”
“HO DETTO..” la Nobody sfoderò uno sguardo decisamente inquietante che fece cambiare immediatamente idea alla numero XII “..di collaborare almeno per oggi. Potresti farlo, si?”
“O-okay.. Ma non aspettarti che succeda di nuovo OK!?” sbuffò dirigendosi con il suo accompagnatore (che tra parentesi era lì che aspettava solo quello) verso il salottino. Così Lemixia uscì insieme ai numero I e VII, e Archaix si diresse in cucina.
 
Poco dopo, nel regno del Feroce Lanciere, dove piume di tacchino volavano libere per la stanza, uno Xaldin perplesso preparava un tacchino aiutato (se così si può dire) da Xigbar.
“Quindi… fra gli alimenti del cenone di Natale un elemento essenziale è il tacchino?” chiese di nuovo lui per essere sicuro. Archaix annuì e si avvicinò alla mensola dove venivano gelosamente custoditi i libri di cucina di Suor Germana, prendendone uno dalla copertina rossa. Si mise a sfogliarlo meticolosamente alla ricerca del capitolo giusto e quando ci riuscì alzò gli occhi dal libro e lo porse al numero III che la stava guardando con aria sempre più perplessa.
“Questa è la lista dei cibi che si possono preparare in un cenone di Natale. Confido nel tuo buon gusto e ti chiedo di scegliere gli alimenti adatti per i membri dell’Organizzazione. È un incarico che posso affidarti, oltre a quello di non far esplodere la caldaia a Xigbar?”
Xaldin si girò verso il compagno Nobody, che mise su un piccolo broncio offeso e incrociò le braccia in segno di disapprovazione. Poi tornò a guardare Archaix e annuì, prendendo il libro con cura e avvicinandolo al viso per leggere le ricette sopra elencate: anatra all’arancia, arrosto di vitello, lasagne, filetto in crosta, tacchino…
“Intanto potete ascoltare qualche canzone natalizia, vi lascio qui uno stereo..” continuò la Nessuno prendendo da non si a dove una piccola radio bianca con sopra disegnato un Kingdom Hearts (radiosveglia Nomurica, marchio registrato*) da cui partì un motivetto orecchiabile che invase l’aria con un’atmosfera natalizia. La appoggiò sul tavolo bianco su cui erano sistemati i vari utensili per cucinare, e si diresse verso la porta guardando con la coda dell’occhio la situazione. Tutto doveva essere perfetto se davvero volevano far sentire loro un po’ di spirito di natalizio… E se non volevano perdere la scommessa.
“Mh-h-mhh… si carina, è orecchiabile… Ok qui siamo autonomi procedi pure. Buona fortuna con il resto dei gruppi, non sarà facile portare allegria in gente come Saix”  disse Xaldin preparando le patate arrosto. Archaix deglutì: aveva proprio ragione.
 
La sala comune che dava sulla cucina era una stanza di medie dimensioni, dalle pareti dipinte ovviamente di bianco, che ospitava un piccolo su cui erano già appese alcune calze: Archaix aveva spiegato che si appendevano per aspettare i doni, ma le cose più pesanti andavano sotto l’albero di Natale.
“Che cos’è l’Albero di Natale?” chiese il numero X guardando leggermente perplesso gli scatoloni che erano stati trasportati al centro della stanza. La numero XIII si avvicinò ad essi e ne aprì uno, rivelando al suo interno una grande quantità di piccoli addobbi natalizi. “Vedete, il giorno di Natale si pone un albero al centro della stanza sempre per tradizioni Cristiane, e sotto di esso si nascondono i doni che ci si scambierà la sera. Voi due avete già pensato a cosa regalerete?”
“Che seccatura, ora ci tocca anche spendere per questa festa da strapazzo…”
“Suvvia Larxene, mostra almeno un po’ di spirito e mettiti al lavoro con le decorazioni! E a proposito di decorazioni” disse prendendo dallo scatolone un rametto di vischio “questo a che servirebbe?” continuò con il suo solito accento londinese.
Archaix lo prese in mano e lo rigirò fra le dita, pensando a quanto fosse ironica la vita: “Pff… beh quello è un rametto di vischio e..” mentre parlava notò che Larxene era sbiancata in volto e si era diretta a piccoli passi verso l corridoio “… e la tradizione vuole che sotto di esso ci si debba scambiare un bacio..”
Luxord fissò il rametto per qualche secondo. Poi glielo strappò di mano e si precipitò nel corridoio nel quale la Ninfa Selvaggia si era rifugiata gridando “LARXEENEEEEEEE!!!!!”
Archaix restò lì a guardare per un po’ pensando: così impari ad essere sempre così acida muahahahaha!! Ma fu distratta dai suoi pensieri da una mano che si era appoggiata alla sua spalla: era Lemixia che era riuscita ad arrivare in sala comune.
“Lemi!! Sei riuscita a convincere Saix a partecipare allora?”
“Non proprio: è venuto con me e Xemnas alla ricerca dell’abete giusto e quando lo abbiamo trovato, con un’artigliata lo ha fatto cadere in un solo colpo ma… Diciamo che alla nostra lista dei reati si può aggiungere –disboscamento di tre ettari e mezzo di foreste protette- “. Archaix la guardò con un’espressione incredula ma non volle obbiettare per paura di sapere oltre. Semplicemente si guardò dietro la compagna, dove l’Eroe del Silenzio aveva appoggiato un pesante abete dalla folta chioma, la cui altezza sfiorava quasi il soffitto.
“Perfetto Lexaeus, l’albero è pronto, ora puoi andare a chiamare la squadra addobba-albero e poi vai in cucina da Xaldin ok?”
“…” Lexaeus non rispose, ma fece ok con la mano e aprì in portale delle tenebre da cui si precipitarono fuori due Nobody: uno gioioso e con una grande voglia di fare, che teneva stretto per il braccio il secondo che si faceva scudo con il suo libro. “Siamo prontissimi, diteci cosa dovete fare!!” esclamò esultante il Notturno Melodico trascinando il numero VI che di mala voglia strascicava i piedi verso il grande abete al centro della stanza. Quando Demyx ci così su gli occhi spalancò la bocca meravigliato, come se non avesse mai visto un albero in vita sua.
 
* = Lucine “Nomuriche”! Disponibili in tre diverse colorazioni! Sparate in aria si trasformano in fantastiche principesse Disney: Aurora, Cenerentola, Biancaneve! Si è una citazione de IlMioCaneTruzzo. Siete fantastici!!!!!!
 
Lemixia si avvicinò a lui posandogli una mano sulla spalla: “Bello eh? E pensare che non lo abbiamo ancora addobbato… E visto che siete qui proprio per questo vi mostro come si fanno gli addobbi!!” La numero XIV  andò alla ricerca di qualcosa in mezzo a quegli scatoloni pieni di ogni sorta di oggetti e riemerse con in mano dei fogli di vari colori e una matita: iniziò a disegnare un albero con gli addobbi, le palle colorate, le stelle cartone e i fiocchi di neve, passando poi il foglio al compagno. Demyx iniziò a studiarlo con attenzione, poi lo ripassò alla ragazza e si mise a lavorare velocemente: Un taglio qui, un taglio lì, incolla, dipingi, asciuga, decora….
Lemixia lo guardava ammirata: possibile che bastasse così poco per fare lavorare seriamente il suo amico?
Dopo neanche un quarto d’ora il Notturno Melodico aveva finito: con poche semplici mosse aveva creato i più begli addobbi che la castana avesse mai visto*!!!
“D-Dem!! Sono….. semplicemente…… STUPENDI!!” si dovette complimentare lei mettendo le mani davanti alla faccia come per frenare un sorriso spontaneo. Demyx si illuminò facendo un super sorriso: “Lo pensi sul serio?!”
 “Certo Dem!! Sei un vero artista!!!” confermò lei facendo OK con il pollice.
“I-Io….. non so che dire…”
“…La numero XIV ha ragione….. Sono davvero bellissimi…. Sei stato bravo Demyx….” Una voce sottile interruppe il discorso del numero IX. Il Nobody dai ciuffosi capelli indaco  che prima era rimasto in disparte si avvicinò titubante per osservare meglio quegli splendidi addobbi. I due ragazzi si voltarono verso il numero VI increduli, possibile che la magia del Natale stesse davvero facendo effetto? Zexion stava… Stava… Stava sorridendo!!! Chiamarlo sorriso era un po’ forzato ma gli angoli della sua bocca erano leggermente piegati verso l’alto.
“ZEEXYYYY!!!!!!!!!” Il Nessuno biondo si lanciò letteralmente verso il più piccolo circondandogli le spalle con un braccio “Sono davvero contento che ti piacciano!!” disse sorridendo più di prima. Zexion ricambiò incurvando leggermente di più i lati della bocca, sbilanciato e forse sorpreso da quell’abbraccio tanto spontaneo.
“Eheh, non per vantarmi, ma avete ragione sono usciti proprio bene! Oh, beh, dato che il mio lavoro qui è finito, propongo di andare a prendere una cioccolata calda in cucina!!!! SEGUITEMI!!!” disse puntando il dito verso il cielo come un vero condottiero, venendo però fermato da Lemixia: “Ehm… Dem-dem… non vorrei spegnere il tuo entusiasmo, ma… tutti gli addobbi devo essere messi sull’albe-”
Non fece in tempo a finire che al grido di “Al lavoro Zexy!!”, il biondo era già sparito tirandosi dietro l’amico ciuffoso e tutti i festoni. Lemixia alzò gli occhi al cielo sospirando: sarebbe mai cambiato? In quel momento vide Archaix che le stava facendo segno di seguirla e, insieme, si diressero nel corridoio alla ricerca dei numeri X e XII. Lasciamo Demyx e Zexion a divertirsi, pensarono. Probabilmente invece che lo spirito Natalizio basta un po’ della pura innocenza di Demyx.
 
Demyx trascinò letteralmente Zexion fino ai piedi del grande abete, ancora spoglio e freddo.
“Forza Zeku! Dobbiamo finire prima di stasera!” disse porgendogli la scatola con gli addobbi e incominciando a srotolare i lunghi festoni sui rami più bassi. Il numero VI sbuffò, sollevando per un breve istante il grasso ciuffo,  “annoiato”.
-Che seccatura… Ora mi tocca anche sgobbare per decorare uno stupido albero… ma quelle 2 non potevano starsi zitte! -
Mentre mandava mille accidenti alle due Nobody, osservava rapito la scena davanti a sé: l’amico saltava contento intorno all’abete appendendo i vari oggettini secondo il suo personale gusto estetico. Era felice, ma non come al solito, sembrava veramente che in quel momento possedesse un cuore!
- Chissà come ci si deve sentire… - Ma il suo flusso di pensieri venne interrotto dalla squillante voce del numero IX:
“E dai Zeku!! Non posso fare tutto da solo!! ”
“Ok, ok sto arrivando…” –chi lo sa, magari comportandomi come lui anche io saprò come ci si sente…-
Si avvicinò lentamente all’albero squadrandolo per bene, prese un po’ di quelle decorazioni e raggiunse l’amico, intento a scegliere la posizione migliore per una pallina rossa e oro.
Demyx si voltò verso il numero IV e gli mise in mano un paio di stelle dorate di cartone
“Vedi? Si fa così! Ora prova tu!” Disse disponendole ordinatamente, in modo che sembrasse un cielo stellato.
Zexion seguì titubante l’esempio del biondo, disponendo le sue stelle vicino a quelle dell’amico.
“Bravo! Vedi che hai capito tutto, ora continua da solo!” Lo esortò, facendogli un grosso sorriso.
Non ancora del tutto convinto, prese un paio di palline e le dispose in modo piuttosto casuale sui rami verdi, poi ne prese altre cinque o sei e riservò loro lo stesso trattamento. Quando ebbe finito fece un paio di passi indietro osservando scrupoloso il suo operato: Ehy, doveva ammettere che non era  male, così preso dall’entusiasmo cominciò ad appendere oggettini vari su ogni angolo libero del maestoso abete.
Demyx si fermò a guardarlo “felice”:  Finalmente il Burattinaio Mascherato aveva perso la sua maschera.
Quando i due Nessuno ebbero finito si presero un minuto per ammirare il loro lavoro: L’albero era bellissimo!! Tutto riempito e colorato, metteva davvero “allegria”, anche Zexion dovette ammettere che l’abete era molto più bello ora che era stato decorato.
“BENE!! Abbiamo finito! Ora possiamo andare a prenderci quella famosa cioccolata! ANDIAMO!” ma prima che potesse correre in cucina, Demyx venne fermato per il cappuccio dal più piccolo.
“Emh…. Mi dispiace contraddirti, ma abbiamo QUASI finito… Guarda là…” disse indicando un punto vicino all’albero:
Dalla scatola degli addobbi, ormai svuotata, spuntava un pezzo di stella d’oro, almeno cinque volte più grande delle precedenti. Demyx si avvicinò “curioso”: possibile che se ne fossero dimenticata una? La prese in mano, sentendone la pesantezza, e la osservò: era veramente strana, mancava il gancio per appenderla e in fondo, in mezzo alle due punte c’era una sorta di cono bucato… Che nella fretta avesse sbagliato a crearla…?
“Zexy, ma questa stella non si può appendere, manca il gancio…”
“Certo che non si può appendere, hai visto quanto è grande? Il suo peso farebbe crollare l’albero…”
“Allora che ce ne facciamo?”
Zexion, sbuffò, fece comparire fra le mani il suo prezioso Lexicon (detto manuale delle Giovani Marmotte… XD) e lo sfogliò accuratamente:
“Ecco… il mio libro dice che… quella si chiama “Stella Cometa” e va messa sulla sommità dell’albero…”
“Eh, come facciamo a metterla là in alto…?”
“Beh, un modo ci sarebbe… Potresti salire sulle mie spalle… ”
“OK!”
Zexion si avvicinò titubante alla base dell’albero, abbassandosi quanto bastava per permettere all’amico di salire. Demyx prese la grossa stella, si avvicinò e aiutato dalle sue mani si issò sulle spalle del più piccolo.
“Ouff, ci sei? Ora devi fare molta attenzione, se perdi l’equilibrio finiremo tutti gambe all’ar-” SBAM!
Dopo una frazione di secondo i due Nessuno erano sdraiati sul pavimento doloranti. Si rialzarono faticosamente spolverandosi i vestiti, quando Zexion alzò la testa, il biondo credette di “morire”. L’intero figura del Burattinaio Mascherato era avvolta da una spaventosa aura omicida.
“I-Io… Zexy, scusa I-Io non volevo…” si scusò allontanandosi lentamente.
Il numero VI riabbassò la testa, chiuse i pugni, tremò………………………......... E scoppiò in una fragorosa risata: Demyx, non poteva credere alle sue orecchie: l’amico stava finalmente ridendo!!
“Tranquillo Demyx! L’importante è che non ci siamo fatti male… Ora riproviamoci, ma stavolta sarò IO a salire sulle tue spalle!”
Il secondo tentativo andò a buon fine: dopo che Zexion fu salito sulle spalle del più grande, sistemò, con un elegante gesto, la stella sulla cima del abete e scese incolume.
Ora sì che era un vero Albero di Natale!!
 “Wow ora è ancora più bello!”
“Già! Ora abbiamo proprio finito…”
“Grazie Zexy! Senza di te non ce l’avrei mai fatta!!”
“Grazie a te, ora andiamo a bere la tua tanto agognata cioccolata, te la sei proprio meritata!”
“YHEEEEE!!! CORRIAMO!!” disse “entusiasta” dirigendosi verso la cucina situata poco più in avanti dove, con un profumo di tacchino arrosto e al ritmo di una canzone natalizia, tre Nobody stavano lavorando al Menu natalizio. La cosa più strana però era uno Xaldin canticchiante che infornava un grosso tacchino:
“¯Il tacchino va nel forno shalalalala lalala¯ ¯il tacchino è quasi pronto¯ (non potevamo non metterla XD)
“Ehy Xaldin! Due cioccolate belle fumanti, abbiamo lavorato sodo oggi!”
Xaldin si girò in direzione dei due Nessuno: “Demyx, Zexion! Che cosa avete fatto fino ad ora?” rispose, sapendo che il biondo non vedeva l’ora di raccontargli tutto.
“Abbiamo decorato l’Albero di Natale come ci avevano detto Archaix e Lemixia e ci siamo divertiti tanto!” iniziò “allegro”.
Raccontò tutto, ma proprio tutto, ogni singolo particolare, facendo venire al Feroce Lanciere un bel  mal di testa.
“….E alla fine Zexion è salito sulle mie spalle e siamo riusciti a finalmente a mettere quella maledetta Stella Cometa sulla cima… Eheh è stato divertente vero Zexy??”
Il Burattinaio Mascherato non rispose, si limitò ad annuire convinto, troppo occupato a bere dalla tazza bollente.
“Mi fa piacere che vi siate divertiti, ma…….. per mettere la Stella sulla cima non era meglio usare la scala?” chiese il numero III mentre preparava l’impasto per le lasagne, aiutato da Lexaeus. I due Nobody si guardarono in faccia con gli occhi fuori dalle orbite, prima di pronunciare all’unisono un sonoro: “DHO!! XD”
-  E-era la soluzione più ovvia come ho fatto a non pensarci!! Forse sono stato davvero troppo tempo con Demyx… -
“Xaldeen, ho finito di spennare il pollo, e adesso?” Xaldin lasciò andare l’impasto per le lasagne e si girò verso la cucina, piena di quelle stramaledette piume: neanche se avesse spiumato un pollaio intero avrebbe potuto produrne una quantità simile e allora come ha fatto?? Decise di non pensarci e gli rispose di poggiarlo sul tavolo e di venire da lui per girare l’impasto, così da tenerlo impegnato. Xigbar sistemò il povero pennuto sulla tavola e si fece strada fra i cumuli di penne per arrivare alla scodella dell’impasto quando inciampò e cadde in avanti, atterrando sul soffice velo di piume. Tentò di rialzarsi ma dopo aver alzato la testa in direzione della finestra rimase come bloccato. Xaldin, Zexion e Demyx si sporsero in avanti per vedere cosa fosse successo, non capendo perché il cecchino fosse rimasto imbambolato a guardare la finestra. Così si girarono.  E videro una cosa che non era mai successa nel mondo che Non Esiste fin da quando ne avevano memoria: stava nevicando!!!
Giratisi di nuovo non videro più Xigbar ma sentirono una voce dall’esterno del castello: si precipitarono tutti e sei al giardino dei Desideri e videro un raggiante Tiratore Libero che faceva angeli di neve.
“C’è LA NEVEEEEEE!!!!”
Neve? Che cos’era?? Nei loro ricordi non c’era nulla di simile, eppure quella parola ricordava loro qualcosa: Archaix si avvicinò a quel meraviglioso velo bianco che ricopriva l’intero giardino e ne prese un po’ con le mani, osservandolo da vicino meravigliata. Qualche istante dopo però dovette farla cadere a causa del fatto che era GELIDA! Gelida come nessun’altra cosa mia sentita da quando erano diventate Nessuno! Lemixia ne prese anch’essa un po’ e d’istinto ci formò una palla: “Ehi Archa questa è neve? Perché a me ricorda qualcosa…”
“Davvero? A te cosa ricor-“ SPLAT!! Una palla di neve le era arrivata in faccia, facendola rabbrividire dal freddo.
“Lemixia! Non si fa così!!” esclamò mettendo su un piccolo broncio.
“Ahahahah scusami Archa è che f-“ SPLAT!! una palla di neve grossa quanto lei la investì in pieno.
“Si fa così!!” si corresse la numero XIII trattenendosi la pancia. Lemixia sbucò fuori dal cumulo di neve e la fissò con uno sguardo di sfida. Si alzò in piedi e si teletrasportò al centro del giardino innevato invitandola a seguirla: che abbia inizio la battaglia di neve!!!
“Siii la battaglia di neveee dai Zexion uniamoci a loro magari sarà divertente!” disse il Notturno Melodico trascinando l’amico ciuffoso in mezzo alla neve: la battaglia iniziò con una palla che sfrecciò dritta sul muso di quest’ultimo da parte di Demyx che si era schierato dal lato sinistro del campo; Zexion corrugò la fronte e sparò una carica di proiettili gelati in direzione di quest’ultimo che li schivò per un soffio e lanciò alla cieca palle di neve che finirono in faccia a Lemixia e Archaix. La numero XIV prese una ventina di palline e le sparò a velocità supersonica in direzione del Notturno Melodico che gridò e si scansò per un pelo facendo finire i proiettili in faccia a …. Larxene. Lei e Marluxia si erano precipitati a vedere cosa stesse provocando tutto quel baccano e quando arrivarono al Leggiadro Sicario cadde letteralmente la mascella: cosa era successo al suo meraviglioso giardino!?!? Erano stati loro!!?? L’avrebbero pagata. Ma intanto era Larxene quella a ribollire di rabbia, che prese in mano un poco di quella roba bianca e la osservò con disprezzo fino a che… Un lampo nella sua mente le fece ricordare cosa fosse. Alzò gli occhi verso il campo innevato, mostrando un leggero sorriso, e scese in campo.
“Ehi Demyx guarda un po’ qua!!”
“Larxene? Che cosa c-“ davanti a lui una Larxene armata di palle di neve lo stava mirando con cura. Una ventina di globi di neve grandi come la sua testa lo centrarono in pieno facendolo sprofondare nella neve.
“AHAHAHAH era da una vita che non mi divertivo così**” esclamò mettendo le mani lungo i fianchi. Dall’altro lato del cortile Xaldin stava osservando la scena completamente sbalordito, non aveva mai visto gli altri divertirsi sul serio, quando una voce lo chiamò con insistenza: “Xaldeeen girati un attimooo!!!!” era Xigbar sicuramente. Così si girò verso di lui e si ritrovò una palla di neve spiaccicata in faccia: “Ti ho fregato Xaldeeeen AHAHAHA guarda che cos’ho fatto?”
Il Feroce Lanciere trattenne il suo istinto omicida e guardò la scultura che aveva fatto “quel cecchino mezzo orbo” come lo definiva lui: la statua di un orso fatta con la neve, ma senza la testa. Xigbar fece OK con la mano e tirò fuori dietro di sé la copia della testa di Xaldin fatta di neve e ce la mise sopra.
“Vi somigliate sai?” disse lui tranquillamente. Xaldin rilasciò la furia omicida e scese in campo: “COME HAI OSATO BRUTTO BA*** FIGLIO DI ***** #ò@ç++[#§***#ù§@ç****!!!!!!!!!!! (e altre belle paroline che non possiamo riportare)
 
Dall’alto, precisamente dall’altare del Nulla, il Superiore stava guardando la scena sbigottito. Esisteva davvero questa “magia del natale” di cui avevano parlato le Energie Gemelle? O era solo soggezione? E perché la notte scorsa, il 24 Dicembre, la neve era giunta in quel mondo quando non era mai successo gli altri anni?... Probabilmente, si disse massaggiandosi una tempia, è dato dal fatto che lo squarcio spazio-temporale ha creato diversi squilibri nei mondi.*** O probabilmente quelle due ragazzine avevano portato la gioia là dove non poteva arrivare neanche la luce.
 
La battaglia si protraeva ormai da mezz’ora che ad Archaix venne in mente una cosa: “Larxenee!!!” gridò in direzione della Ninfa Selvaggia che stava bombardando il povero Zexion. Questa si girò pronta a tirare una scarica di proiettili ma la Nobody la fermò: “Aspetta Larxene! Ma dove è finito Luxord? Non era con te poco fa?”
“Oh lui? Gli ho detto che se metteva le decorazioni da solo foooorse uscivo con lui a San Valentino”
“E lo farai?”
“No” E detto questo Archaix le tirò un globo di neve in faccia.
Questo è il giorno di Natale, dove tutto può accadere. In un angolo del grande giardino innevato, ad osservare d nascosto la scena gioiosa, stava il nostro numero IV: guardava allibito, sconcertato, l’accadere di una cosa simile. Dopo tutti quegli anni, mai si sarebbe aspettato di vedere quel soffice candore bianco chiamato neve arrivare fin laggiù, nel mondo che Non Esiste, e coprire ogni cosa con quella lentezza inesorabile con cui era solita cadere. Perciò non si poteva spiegare quell’avvenimento tanto meraviglioso e inaspettato se non con la comparsa delle Energie Gemelle e quello squarcio temporale che distorceva i mondi. Sbigottito di ciò, si mise a borbottare a proposito del rischio di prendersi una broncopolmonite o altro e sulla scelleratezza dei giovani come neanche Master Xehanorth, ma venne fermato da una palla di neve che la Ninfa Selvaggia gli spiaccicò dritto in faccia.
“E dai Vexen almeno oggi smettila di rompere le palle e vieni anche tu!!” aveva un tono scherzoso, un tono che non usava quasi mai. Vexen non sembrò prenderla però con sportività e la guardò dall’alto in basso con aria di superiorità: come si permetteva quella sbruffona di trattarlo in questo modo? Bisogna trattare gli anziani con più rispetto!! C’è bisogno di più COERENZA nella vita!!!! Sulla sua mano si formò un globo congelato che puntò dritto contro la Nessuno e venne sparato a tutta velocità ma lei schivò agilmente facendogli una pernacchia: “gne gne gne non mi prendi brutto vecchiaccio ahahahahah!!!!”
Ok ora basta si disse il numero IV, che spiccò un salto verso di lei sprofondando per tutta la lunghezza degli stivali nel soffice velo di neve e gli lanciò un secondo globo di ghiaccio, questa volta prendendola.
-se avessi un cuore potrei ritenermi soddisfatto. Non ridi più eh adesso Larxene?… Ma… questa sensazione non è male…-
E così Marluxia, che si era appena ripreso dal fatale colpo di vedere il suo bellissimo giardino dei Desideri ridotto ad uno strato biancastro di acqua congelata, vide il numero IV che tirava palle di neve insieme agli altri e svenne di nuovo.
“Se ti prendo..” ripeté Vexen diretto alla Ninfa Selvaggia che continuava a fuggire e prenderlo in giro, quando si bloccò: ecco lo sapeva, si era preso la broncopolmonite. Cadde a terra agonizzante (l’età…) chiedendo aiuto, che arrivò dal piccolo Zexion: “Vexen ti senti male? Ti porto subito dentro” disse preoccupato trascinandolo all’interno del castello.  Lo portò davanti al caminetto del salotto addobbato, e le fece sedere su una poltrona: “ora ti senti meglio?” chiese ancora preoccupato.
“Si ora sto meglio.. Ti ringrazio sei sempre stato un bravo ragazzo, anche da Somebody…”
Zexion si sedette su una seconda poltrona ed entrambi si misero a fissare la danza di fuoco delle fiammelle nel camino. “Grazie” disse solo. Il Freddo Accademico congiunse le mani.
“Sai, ricordo ancora quando eri il mio assistente. Quelli erano bei tempi, la scienza stava facendo grandi passi…”
Da un angolo della stanza due figure mimetizzate stavano osservando la scena, erano Archaix e Lemixia. la calma atmosfera immersa nei ricordi del passato faceva supporre che anche questa fase del piano fosse conclusa, così si diedero silenziosamente il cinque e ritornarono fuori.
“Ugh ma non ci stiamo dimenticando di qualcosa?” chiese Archaix ad un certo punto.
“No non pen… OH XEMNAS IL TACCHINO!!!” e si fiondarono alla velocità della luce in cucina per impedire che il povero pollo non venisse carbonizzato.
 
 
 
 
“Uhuhuhuuu questa giornata è stata faaaaantastica,, dobbiamo festeggiare più spesso il  Natale!!” Demyx era appena tornato da un lungo giro di compere insieme a Zexion alla ricerca dei regali di natale…
Flashback, flashback, flashbaaaack…
Due Nessuno ben avvolti nei loro mantelli neri giravano per le strade della tranquilla cittadina di Crepuscopoli, che in quei giorni non era poi tanto tranquilla: per le strade c’era un viavai di gente che andava per compere, chi per il cenone di natale, chi per i regali. Anche loro erano lì per quel motivo, stavano cercando i preziosi doni da regalare ai loro compagni. Le persone intorno a loro erano coperte da strati di cappotti dalle calde tonalità di arancio e rosso, ma sembravano non notare quelle due uniche macchioline nere nella folla. Così poterono girare indisturbati. (che poi ci chiediamo: ma vi siete ridotti a cercare regali il 25!?!?) Il grande viale dei negozi non era un posto molto frequentato dai Nessuno, che guardavano ogni cosa per la prima volta: i marciapiedi traboccanti di bancarelle piene di ogni sorta di bigiotteria, luminarie appese sopra le loro testa che formavano un tunnel di luci bianche e dorate, e decina di Babbi Natale in ogni dove.
“Zexyyy ma perché ci sono tutti questi impostori qui? Lo sanno tutti che il vero Babbo Natale è al Polo nord no?” continuava a sbuffare il Notturno Melodico.
“… Oooh ma a me sono rimasti pochissimi munny, Zexion ,me ne presti un po’??”
“Mi dispiace ma se non li spendessi sempre tutti in caramelle ne avresti di più”
“Uff hai ragione me lo merito, e adesso non troverò mai un regalo decen..” si fermò di scatto come se avesse avuto un’illuminazione.
“…Ok, adesso tu aspetta qui, non guardare dove vado, io faccio in un attimo ok? Aspettami torno subitooo!!!!” e si dissolse. Il piccolo Nessuno accennò ad un sorriso e si mise le mani in tasca, tirandone fuori alcune decine di munny: “per fortuna, ora posso comprarlo…” e si diresse silenziosamente verso una bancarella.
Fine flashback, flashback, flashbaaaack…
 
E così ormai una decina di regali erano già sistemati sotto l’albero, avvolti nelle loro scintillanti carte rosse e oro, aspettando pazientemente l’arrivo della loro apertura. Tutta l’Organizzazione era a tavola, elegantemente decorata da Lexaeus, e chiacchierava allegramente. Forse per la prima volta nella storia Luxord non stava giocando a carte a tavola e Xigbar non stava facendo casino: si respirava un’aria di festa e di armonia.   Xaldin entrò nel salone con un grosso tacchino: “Arriva il tacchinoooo!” esclamò poggiandolo al centro della tavola, dove un paio di mani erano già pronte a scattare per afferrare il primo pezzo.
“è mio l’ho preso prima iooo!!” si lamentò Demyx nel vedere il SUO pezzo di tacchino finire in bocca ala numero XII in meno di due secondi.
“Non è vero sono stata più veloce io!!!”
“Ragazzi sbrigatevi che fra poco è il momento di scambiarsi i regali!!”esclamò felice Lemixia alzandosi di scatto dalla tavola e puntando un braccio dritto verso l’alto con la mano a pugno. Demyx si dimenticò del tacchino e guardò il compagno ciuffoso di fianco a lui sorridendo: aveva scelto proprio il regalo giusto e non vedeva l’ora di mostrarglielo!! Quando poi fu il momento di aprire i regali si fiondò nel salotto riccamente addobbato (da Luxord tutto da solo poverino) seguito da tutti gli altri che sembravano impazienti di vedere il frutto del lavoro a cui avevano dedicato tutta la giornata: se quella mattina la stanza del caminetto era solo una sala aggiuntiva e inutile ora era diventata un’accogliente salotto dai muri color del legno e con al centro un grande albero riccamente decorato; lucine (esclusivamente Numuriche) erano attaccate ovunque donando quell’aspetto gioioso che caratterizzava il Natale e sulla porta, appeso con lo scotch, c’era un rametto di vischio.
“Prima io prima ioooooo!!!” esclamò impaziente il Notturno Melodico fiondandosi nella ricerca del suo paco regalo e porgendolo di fronte al numero VI quasi spiaccicandoglielo in faccia: “vedrai ti piacerà di sicuro!! Ho scelto una cosa apposta per te!!!” continuava lui “raggiante”, così Zexion sospirò e lo prese in mano. Era un pacchetto di piccole dimensioni, a forma di parallelepipedo, avvolto in una semplice carta da regalo blu scuro con un fiocco azzurro sopra. Lentamente scartò la carta e quello che si ritrovò in mano lo bloccò.
“Che c’è.. Non ti piace?” Demyx guardò il suo volto abbassarsi e  scurirsi terribilmente, chiedendosi se avesse fatto la scelta sbagliata. Ma quando rialzò la testa Zexion era più che felice, anzi aveva quasi gli occhi lucidi.
“è bellissimo. Non potevi farmi un regalo migliore.” Disse solo. Il Notturno Melodico tirò un sospiro di “sollievo” e vide che anche lui aveva un pacco in mano. Un pacco che sopra aveva scritto il proprio nome.
“OOOH ma quello è per mee?? Che cos’è che cos’è??” lo prese e iniziò a scuoterlo ripetutamente come neanche un bambino di sei anni (povero Demly ^^) e al segnale del Burattinaio Mascherato scartò la carta ad una velocità supersonica.
Davanti a lui c’era il miglior regalo che il piccolo Nessuno avrebbe mai potuto fargli. Lo abbracciò di slancio: “è LA COSA Più BELLA CHE MI ABBIANO MAI REGALATO GRAZIEEEEEEE!!!!!”
Archaix e Lemixia si avvicinarono incuriosite per vedere cosa fossero questi fantomatici regali perfetti, e sorrisero: Zexion aveva ricevuto un CD, Demyx un libro.
 
Anche gli altri regali furono altrettanto belli: in mezzo a questi in particolare c’era un pacco di dimensioni enormi che riportava il nome del numero II. Xaldin si avvicinò al Nobody chiedendogli cosa avesse voluto ricevere a Natale e dato che lui aveva detto che gli andava bene anche un calzino sporco, stava per rimetterlo via quando Xigbar lo notò: “Ehi frena un attimo che cos’è quello? È forse il mio regalo??”
“Mi hai scoperto, o beh tanto vale dartelo.. mi sembrava perfetto per te” rispose porgendogli il grosso regalo incartato in un involucro dal colore viola scuro con un grosso fiocco bianco sopra. Xigbar lo scartò subito…
“Non ci credo. Non ci credo!! Xaldin ma questo è un BAZOOKA MODELLO 3000!!! È esattamente quello che desideravo ma come hai fatto ad averlo!?!”
“Segreti del mestiere”
“Avrai speso una barcata di soldi però, mi dispiace di averti prosciugato il conto bancario…. Anche se ora che ci penso tu non ne hai uno”
Xemnas adocchiò la conversazione e elencò uno sguardo fortemente indagatore verso il feroce lanciere che fece finta di niente…
“E comunque anche io ho qualcosa per te” continuò gaio il Tiratore Libero andando a prendere un pacco regalo grande quanto un libro, avvolto in una grossolana carta verde e legata da un fiocco rosso. Xaldin capì subito cosa fosse.
“Non dirmi che è…” il Nessuno non riuscì neanche a finire la frase che si ritrovò nelle mani l’ultimo capitolo della serie dei libri di Suor Germana!!!! Era un sogno, adesso finalmente la sua collezione era competa!!
“Ma aspetta come hai fatto a comprarlo? È introvabile, ed è ad un prezzo enorme…” e Xigbar non rispose, segno evidente che o non aveva finto di pagarlo o non l’aveva pagato con i suoi soldi. Il Superiore stava per andargliene a dire quattro quando fu interrotto da Saix, che gli si avvicinò con un piccolo pacchetto fra le mani: “Ser, questo è il mio regalo. Per il duro lavoro che svolgete ogni giorno” Xemnas lo guardò con uno sguardo che dava ad intendere tutto il non-stupore che provava: non si aspettava mica di ricevere davvero qualcosa! Lo prese in mano, era un piccolo pacco dalla carta color beige avvolto in un fiocco fatto a mano di colore rosso. Prima di aprirlo però si avvicinò al grande albero e si accovacciò per prendere una cosa che porse al Mago che Danza sulla Luna. Scartarono i pacchi insieme. Saix si ritrovò in mano un cuscino azzurro a forma di tonno pinne gialle, Xemnas trovò una cornice che ricalcava il motivo di Kingdom Hearts.
 
“Oh… Ma.. tu come facevi a sapere che a me piace il pesce?”
“E tu come sapevi che mi piacciono le cose a forma di cuore?”
Fortunatamente erano concentrati sui propri regali perché tutta  (dico TUTTA) l’Organizzazione si era voltata verso di loro e li stava guardando MALISSIMO.
 
“capo… anche io avrei un regalo per voi” si sentì chiamare alle spalle e si ritrovò davanti il Leggiadro Sicario con un pacchetto in mano: aveva quasi paura ad aprirlo, ma fece uno sforzo e lo prese in mano scartando lentamente la carta. “Ti ringrazio Marluxia, davvero non dovevi disturbarti…” stava per dire quando si ritrovò tra le mani una di quelle mollette 3D, a forma di Marluxia, e un cartellino attaccato sopra: Marluxia’s a good boy. Ovviamente non seppe cosa rispondere dato il fatto che non solo quella scritta non era esatta ma che sul viso del Nessuno dai capelli color delle rose aveva un’espressione strana, di quelle che si mettono su quando si sta aspettando qualcosa in cambio.
“Io..Io non so che dire, davvero. Anche io ho un regalo per te ed è.. *pensa velocemente Xemnas pensa velocemente!!* …è che ti affido l’incarico della missione al Castello dell’Oblio!! Si esatto..”
“Yatta! Xemnas sono certo che non vi deluderò sarò un comandante perfetto!” rispose con un tono da ho-ottenuto-esattamente-ciò-che-volevo e sfregandosi le mani. Archaix  e Lemixia, che stavano osservando attentamente la scena con un blocchetto in mano (per segnare il tasso di felicità di tutti) distolsero lo sguardo e lo posarono su un angolo della stanza in cui Lexaeus si era rintanato. Archaix si mise una mano sulla testa e si alzò di scatto correndo verso di lui: “Lexaeus!! Non restare lì fermo, vieni ad aprire i regali con noi! E anche tu ne hai uno…”
“…?” fece lui ricevendo subito un pacchetto rosso, che aprì con calma. Vide quello che aveva fra le mani, e prese subito un gessetto.
“Lexaeus ama Natale” riportava scritto sulla lavagnetta nuova di zecca. Accanto alla scritta c’era una faccina felice. Archaix sorrise, ma venne trascinata dall’altra parte della stanza da Lemixia: “Archa non dimenticarti di quella cosa…”
“Oh è vero!!! L’action figure!!” si disse sbattendosi di nuovo la mano sulla faccia e tornando insieme alla compagna sotto l’albero alla ricerca del regalo a cui avevano lavorato tutta la serata prima di andare a cena. In quel momento Axel si stava complimentando con Demyx per la scelta del libro che gli avevano regalato (che ovviamente era un libro per bambini) quando si ritrovò davanti le due Nessuno e un grande pacco regalo da loro gentilmente offerto.
“oh non dovevate disturbarvi..”
“Scherzi? Ci abbiamo lavorato sodo e ne siamo fiere!!” rispose Lemixia porgendoglielo. Axel lo aprì davanti ai loro occhi e i suoi occhi si dilatarono all’infinito: era la sua action figure!! E c’era un pulsante… Provò a premerlo e due getti di fiamme partirono dalle basi dei chakram dando vita ad una danza di fiammelle come se scaturissero direttamente dai chakram stessi. Era magnifico.
“Ma come avete fatto??”
“Segreti del mestiere…”
Intanto Vexen aveva ricevuto un manichino crash-test da Zexion, che si era stancato di dover sempre fare da cavia, e tutto sembrava filare liscio, ma una cosa non quadrava: sulla porta che dava sul corridoio, il povero numero X era appoggiato con uno sguardo leggermente rassegnato sul viso. Sapeva perfettamente che Larxene non avrebbe rispettato la promessa e probabilmente ci era rimasto male anche perché aveva fatto un ottimo lavoro… Archaix guardò Larxene che nel frattempo stava per aprire felicemente un pacco regalo (e ci avrebbero scommesso entrambe che se lo era regalato da sola) e si diresse immediatamente verso di lei.
“Archa che vuoi fare?” chiese la compagna, ma capì subito quello che sarebbe successo e fece un piccolo sorriso, seguendola.
“Larxene. Mi dispiace davvero ma hai ancora un compito da svolgere.” Disse sottovoce ma decisa la numero XIII mettendosi davanti a lei.
“Ah si? E cosa?”
Lemixia rispose per lei: “Cosa? Guarda il povero Luxord come l’hai ridotto! Non dovresti essere così dura con lui”
“Che intendi dire?” chiese lei ma non fece in tempo che venne spinta direttamente dalla porta d’entrata, davanti a Luxord. Lui si girò sorpreso e chiese se ci fosse qualcosa che non andasse, quando vide in un angolo le Energie Gemelle che gli facevano OK con la mano e capì.
“No non è niente… è solo che devo scusarmi per averti trattato male questo pomeriggio… E anche tutti gli altri giorni… Quindi volevo chiederti scu-“
Luxord alzò la mano per fermarla: “E dimmi perché dovrei accettare le tue scuse?” disse con un tono altezzoso.
“Ma come osi brutt-” stava per dire Larxene, ma si fermò e cercò di riprendere la calma.
Lui incrociò le braccia e la invitò ad alzare gli occhi verso il soffitto: sopra la porta stava lì buono buono un rametto di vischio. “Se vuoi che ti perdoni devi rispettare la tradizione”
“MA NEANCHE MORTA”
“Sulla guancia?”
“E va bene…”
 
 
 
*= Demyx non solo è un genio della musica, ma è anche un grande artista, in grado di creare opere d’arte migliori persino di quelle di Naminè (XD) ,con qualsiasi materiale, per cui tutte le decorazioni da lui create sono fatte in puro cartone: semplici ed ecologiche! ^_^
(salvate le balene!! <3 XD)
**= 0_0 perché scusa Larxene sapeva DIVERTIRSI un tempo???
***= squarcio spazio-temporale? Non preoccupatevi, vi sarà tutto svelato in seguito….
 
Era ormai Mezzanotte e molti Nobody erano andati a dormire dopo la stressante giornata: Natale era una bella festa, ma così faticosa da organizzare in un giorno solo!
Anche le numero XII e XIV non avevano retto alla stanchezza e si erano addormentate non appena avevano posato la testa sul cuscino bianco. Al contrario Demyx era ancora sveglio: in piedi davanti alla finestra osservava la grande Luna a forma di cuore intrappolata in quel cielo scuro. Scrutava l’orizzonte nella speranza di veder arrivare “una persona speciale”.
Dalla porta semichiusa dalla camera, Zexion lo spiava “preoccupato”: aveva sentito l’amico sospirare già tre volte nell’arco di un minuto. C’era sicuramente qualcosa che non andava…
Aprì la porta e batte le nocche sul legno per attirare l’attenzione dell’amico.
Demyx si voltò di scatto, rimanendo un po’ “deluso” nel vedere sulla soglia la figura minuta del numero VI.
“Oh… Ciao Zexy, hai bisogno di qualcosa?”
“No…Io… Sono venuto per parlare un po’ con te…”
“Allora non stare lì sulla porta, dai entra!”
Demyx, si allontanò dalla finestra, sedendosi con un tonfo sul morbido letto.
“Io…Volevo sapere che cosa hai… Durante lo scambio dei doni eri così contento e ora non fai altro che sospirare… Per caso non ti è piaciuto il mio regalo?” chiese con una nota di “preoccupazione” nella voce.
“No, no, il tuo regalo mi è piaciuto davvero tantissimo, te l’ho già detto!!”
“Allora è per qualcosa che ha detto qualcuno…?”
Demyx abbassò il capo sconfitto: “Sì, è per una cosa che ha detto Larxene…”
Zexion si sedette vicino a lui aspettando che continuasse.
“Lemixia e Archaix hanno detto che i regali ai bambini buoni li porta Babbo Natale, allora mi sono messo seduto in giardino ad aspettarlo… Ad un certo punto è arrivata Larxene e mi ha visto lì, così mi ha chiesto <>  e io le ho risposto  <>  allora lei si è messa a ridere. Le ho chiesto perché stesse ridendo, così lei mi ha risposto  <>”  Così mi sono arrabbiato e le ho urlato in faccia che non capiva niente e che certamente esiste. Lei mi ha riso in faccia e mi ha sfidato a provarlo scommettendo che se avevo ragione io avrebbe lavato i piatti per tre settimane. Ovviamente io ho accettato, ma ora... non ne sono più così sicuro…” finì sospirando.
 
Il Burattinaio Mascherato ascoltò attentamente tutto il discorso dell’amico, fermandosi poi a pensare:
- Larxene è stata davvero perfida! Bisogna trovare un modo per fargliela pagare……………………………………………………………… ...Idea!! -
“Mi dispiace tanto Demyx, ma tu ci credi esista, vero?”
“Io non credo, io SO che esiste, ma se non riesco a vederlo come faccio a provare la su esistenza…?”
“Se ci credi fino in fondo vedrai, che Babbo Natale arriverà per portarti i più bei doni che tu abbia mai visto… L’importante è che tu non smetta di crederci capito? Ora, ti devo lasciare…… ho….. una commissione per conto di Vexen da sbrigare…”
“Ohh… OK Zexy! Ci vediamo e… mi ha fatto piacere parlare con te!!”
“Anche a me Demyx…” disse prima di sparire in un varco oscuro.
“Mhh…… Zexion deve lavorare anche a quest’ora……. com’è scrupoloso!!!”
Il numero VI si precipitò immediatamente davanti alla camera dell’Eroe del Silenzio: “Lexaeus, Lexaeus!!! Apri svelto!!” gridò bussando furiosamente. Quando la porta si aprì il piccolo Nessuno si trovò davanti la possente figura del numero V
“…”
“Non c’è tempo per spiegarti, devi venire con me subito.”
“…”
Zexion aprì un varco che li portò in giardino. “Perfetto, ora resta fermo per un attimo.”
“… …”
Il Burattinaio Mascherato evocò nuovamente il Lexicon e si mise a sfogliarlo frettolosamente: “Dunque…… Qui dice… che Babbo Natale, detto anche Santa Claus o San Nicola, vive in Lapponia a Rovaniemi, con i suoi piccoli aiutanti, gli elfi e…………… Ecco! Babbo Natale è sempre vestito di rosso e bianco e vola su una slitta trainata da 8 renne magiche…. Mmhhh… non sarà facile…”
Lexaeus lo guardava “confuso”, come al solito non aprì bocca, ma il suo sguardo diceva tutto: “Mi vuoi dire che cavolo sta succedendo per tirarmi giù dal letto a quest’ora????!!!!”
Il numero VI  intercettò il messaggio e, sospirando rassegnato, spiegò brevemente il suo piano: “Allora… Larxene e Demyx hanno scommesso sull’esistenza o meno di Babbo Natale, dato che è ormai mezzanotte e non lo ha ancora visto, Demyx è “infelice”, così per tirarlo su, creerò un illusione su di te: ti farò sembrare Santa Claus. Tu non dovrai fare nulla, solo……. Cerca di sembrare convincente, capito?”
“…”
Alla “risposta affermativa” del compagno, Zexion fece scomparire il Libro, mise le due mani alle tempie concentrandosi al massimo e provò a creare un’illusione abbastanza veritiera:
“Gnn….. ci.. ci sono quasi… gnnnn….ECCO!”
Lexaeus si guardò, per poi scuotere il capo negativamente verso il Burattinaio Mascherato: era vestito di Verde e più che il vecchietto, sembrava un grosso elfo.
“P-Perché no? Cosa c’è che non… Ah capito, il vestito non deve essere verde……… Però devo dire che non stai male neanche così!”
“… … (accompagnato da sguardo <>)”
“Ecco fatto, ora devo pensare al mezzo di trasporto.”
Zexion si concentrò ancora più di prima e elaborò intorno al numero V una perfetta riproduzione di una slitta a cui erano attaccate otto renne, con tanto di campanelli e sacco gonfio di regali.
“P-Perfetto…… E ora sei pronto per un viaggetto?” chiese guardando verso il compagno. Nonostante fosse molto stanco, il numero VI concentrò le sue ultime forze permettendo alla slitta di volare “magicamente”. Ancora appoggiato alla sua finestra Demyx osservava pigramente il paesaggio: malgrado le parole di Zeku, aveva ormai perso ogni speranza.
“Ahh, è inutile stare qui ad aspettare ancora… Tanto non verrà…” pensò fra sé e sé, dando le spalle alla vetrata per dirigersi verso il letto morbido.
 OH OH OH!! MERRY CHRISTMAS!!
 
Un vocione profondo ruppe il silenzio della notte.
Il Notturno Melodico non ci poteva credere! Si precipitò come un fulmine alla finestra osservando la figura che volava libera nel cielo.
“E’- è- è proprio lui!!!!” disse facendo un sorriso enorme. Si riprese dall’iniziale sorpresa, aprendo velocemente un varco oscuro: doveva portare a termina la sua missione! (Wow sarebbe la prima… -_-“) 
Il portale lo trasportò direttamente davanti alla porta della Ninfa Selvaggia. (Il ragazzo vuole morire giovane :/) Si preparò a bussare con tutta la sua forza alla porta della ragazza, ma con sua enorme sorpresa la trovò semiaperta. Si accucciò da un lato per poter spiare senza essere visto: all’interno Larxene, in vestaglia, guardava fuori dalla enorme vetrata.
“Babbo Natale… esisti veramente… Io-io lo sapevo, ci ho sempre creduto…” sussurrò. 
Nessuno l’ aveva mai vista così emozionata!
Demyx uscì dal suo “nascondiglio”, aprendo del tutto la porta.
“Allora ci credevi anche tu!!”
Larxene sobbalzò “spaventata”, girandosi per poter fulminare l’intruso: “Che ci fai qui moccioso, chi ti ha dato il permesso di entrare nella mia camera??!”
“E’ inutile che tenti di cambiare discorso, ti ho sentito benissimo!!”
La numero VII sospirò sconfitta, ma pur sempre irritata: “Eh va bene! Quando ero una piccola Somebody, i miei genitori mi dissero che Babbo Natale era solo una fantasia, che non esisteva realmente, me lo dissero perché, essendo la figlia di due grandi imprenditori, dovevo crescere in fretta, imparare la dura realtà, ma io non diedi loro ascolto e continuai a crederci, fino a oggi… Io-io non volevo prenderti in giro, ma vederti così felice per l’arrivo di quel misterioso vecchiaccio mi ha fatto così male che non ho resistito alla tentazione di infrangere le tue certezze come i miei genitori avevano fatto con me… ”
“Oh Larxy… Mi dispiace, ma ora lo hai visto, lo ABBIAMO visto, non sei contenta?”
“Punto primo: non compatirmi, non sono un cucciolo bisognoso di coccole. Punto secondo: chiamami ancora Larxy e ti incenerisco sul posto. Io per te sono sua magnificenza, la gloriosa imperatrice Larxene. Chiaro? E punto terzo…… certo che sono contenta… dai vieni qui, marmocchio.” finì addolcendosi.
Demyx, ancora leggermente intimorito, si avvicinò lentamente e con cautela alla compagna. In fondo la temibile Ninfa Selvaggia, non era tanto male…. In fondo (moooooooolto in fondo XD). Si misero entrambi in piedi davanti alla finestra ad osservare quell’ombra volare davanti a Kingdom Hearts facendo trillare i campanelli.
Proprio in quel momento Zexion esaurì totalmente ogni energia cadendo a terra. La slitta percorse un altro breve tratto nel cielo scuro, barcollò, zizzagò, sobbalzò, precipitò rovinosamente al suolo prima di svanire in una nuvola fumo violaceo.
Precipitando Lexaeus fece appena in tempo ad urlare:
“Merry Christmas at all, and at all a Good Night!!!!!”
Demyx e Larxene, che avevano assistito a tutta la scena, si guardarono negli occhi “preoccupati”
“Dici che è il caso di aiutarlo??”
“… Nha.”
“Beh… tazza di latte caldo?”
“Ci sto!”
Entrarono in un varco oscuro e ne uscirono in cucina, dove Xaldin stava infornando l’ultima teglia di biscotti (ma a mezzanotte è ancora lì a cucinare??? O_o?)
Dopo aver bevuto una bella tazza di latte, Larxene si alzò aprendo un nuovo portale che l’avrebbe riportata in camera.
“Beh cazzoni io torno a letto… Buona Not-”
“Eh no, sua magnificenzagloriosa imperatrice Larxene… Io e la sua elegante persona abbiamo fatto una scommessa, perciò lei dovrà stare qui a pulire i piatti.
“Mi spiace, ma… i patti sono patti… perciò, BUONA NOTTE!!!” finì fuggendo all’ira della numero XII, che già si stava manifestando sotto forma di lampi e fulmini inceneritori. (Scappa Dem scappa!!! XD)
*Per inciso: Lexaeus e Zexion ora stanno bene. Zeku si è ripreso dallo svenimento e il forte numero V non ha subito danni nonostante la caduta.*
 
Il Campanile era avvolto dall’oscurità e l’intera città dormiva serena.
Un vero peccato per Axel, che sedeva “annoiato” sul bordo della grande struttura, guardando dall’alto le vie della piccola cittadina. Era come se osservando quelle stradine ciottolose potesse veder tornare una “persona a lui cara”… Mmh… Strano dato che le uniche persone con il quale abbia mai stretto amicizia erano Demyx e Isa/Saїx…. E di certo non poteva pretendere di vederli arrivare a quell’ora!
“Uff… la città è così noiosa senza via vai e cittadini urlanti…” 
Ma c’era qualcosa che gli mancava di più delle urla dei passanti, qualcosa che lo opprimeva, qualcosa che gli dava un valido motivo per stare lì a prendere freddo aspettando di veder arrivare qualcuno…
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Al castello intanto Archaix e Lemixia, nella loro stanza, tiravano le somme:
L: “Ahh… finalmente questa stressante giornata è finita!!! Sono D-I-S-T-R-U-T-T-A…”
A: “A chi lo dici… Ma ce l’abbiamo fatta e il tutto prima della mezzanotte! Abbiamo vinto la scommessa!!”
L: “Niente straordinari!”
A: “Ma soprattutto siamo riuscite a far divertire tutti! Perfino Zexion!”
L: “Si è divertito tanto con Demyx… E Xigbar e Xaldin?”
A: “Eheheh… la battaglia delle palle di neve è stata forte, anche Vexen ha partecipato!”
L: “Sì, ma poi si è sentito male… Non dovrebbe scatenarsi così alla sua età! ”
A: “Già…… E hai visto come era felice il Superiore?”
L: “Il regalo di Saїx gli è proprio piaciuto! ^3^  (if you know what I mean… XD)”
A: “Dimentichi Luxord, che finalmente è riuscito a dare un bacio a Larxene, senza essere catapultato fuori dalla finestra!! Un record!”
L: “Ahahahah, hai ragione! Oh e manca Lexaeus che ha parlato, per la prima volta dal nostro arrivo, ha finalmente PARLATO!!”
A: “Ahh… sicuro… siamo riuscite a rendere questa giornata speciale per tutti, ma proprio tutti… Awwn… beh direi che è venuto il momento di dormire…”
L: “Mi hai tolto le parole di, awwn, bocca… Notte Archa!”
A: “Notte Lemi...”
Le due Nessuno si raggomitolarono nei loro letti tirandosi le coperta quasi fino al naso, chiusero gli occhi e… All’unisono le Energie Gemelle saltarono giù dal letto preoccupate:
A + L: AXEL!
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Il Soffio di Fiamme Danzanti ancora ciondolava i piedi dalla cima della stazione. Quella strana sensazione non lo lasciava, anzi si stava facendo sempre più forte: un dolore al petto e una morsa allo stomaco lo perseguitavano oramai da diverse ore.
“Beh, ormai è mezzanotte, non vedo motivo di stare qui ancora… A far cosa poi? Ad aspettare qualcuno che neanche so chi è… Sono patetico…” 
Una piccola lacrima solcò il viso del numero , andando a formare un tondino sul suolo proprio difronte agli stivali neri.
“Ahh… ora piango pure, ma che mi prende?!” si rimproverò asciugandosi con il pollice la guancia nel punto dove sorgeva il piccolo tatuaggio violaceo. Si girò dando le spalle al panorama, ormai deciso a tornare a casa. Nel punto dove era caduta la piccola stilla salata, iniziò a intravedersi un bagliore di luce dorata, che si fece man mano sempre più grande.
Axel si voltò di scatto evocando i chakram.
“M-Ma che accidenti sta…”
Il bagliore si ingigantì diventando accecante, tanto che il rosso dovette farsi scudo con il braccio.
Poi ad un tratto la luce scomparve.
Quando il Nessuno riaprì gli occhi rimase “sorpreso”: intorno a lui non vedeva più le case e le strade di Twilight Town e non si trovava neanche più su campanile!
“Ma dove sono finito?”
?: “Ben arrivato Axel, Soffio di Fiamme Danzanti.”
Una voce profonda lo costrinse a voltarsi. Davanti a lui un grasso vecchietto dalla lunga barba bianca sorrideva allegro.
Ax: “E tu chi sei?? Ma soprattutto come fai a sapere che sono?!”
?: “Oh Oh Oh, ragazzo mio, io so i nomi di tuuuutti gli abitanti dei mondi, altrimenti come farei a portare i regali alle persone giuste?”
Ax: “Vuoi dire che tu sei….?”
BN: “Esatto, figliolo… Io sono Babbo Natale.”

 
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Lemixia e Archaix si guardarono preoccupate.
A: “Ma certo come abbiamo fatto a dimenticarcelo!!!”
L: “Ohh, non lo so, ma bisogna rimediare e in fretta!!!!”
A: “Andiamo a cercarlo, forza!”
Le due Nessuno aprirono un varco oscuro che le trasportò direttamente nella camera del numero .
A + L: “AXEL SVEGLIA, E’ IMPORTAN…. MA E’ VUOTA!!” Le Energie Gemelle misero a soqquadro la camera, ma del rosso nessuna traccia.
L: “E… E ora che facciamo?!”
A: “Calma! Se Axel non è né in camera sua né in missione, dove potrebbe essere?”
Le numero XIII e XIV si guardarono reciprocamente prima di esclamare vittoriose: “A CREPUSCOPOLI!!!”.
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Axel scuoteva la testa pensieroso: “Io non capisco… Perché mi hai portato qui? Insomma, le novelline ci hanno spiegato che tu porti i regali alla gente quando è IN casa e non che le rapisci portandole in dimensioni sconosciute!!”
Babbo Natale non rispose subito. Lo guardò con un'aria apprensiva e sincera, aprendo i palmi delle mani davanti a lui: “Sai… ho visto che tu e la tua famiglia avete fatto lo scambio dei doni, ma tu non eri contento… Non del tutto almeno, per caso i regali non erano di tuo gradimento?” domandò il vecchietto.
“No, no i regali erano veramente belli, ho apprezzato tutto, anche l’estintore che mi ha regalato quella vipe- emh Larxene. ” rispose ripensando a quelle ore prima e a tutti i sorrisi che aveva sfoggiato mentre apriva i pacchetti colorati.
BN: “Eppure non mi sembri così “felice”… Guarda come dormono sereni i tuoi compagni…” disse mostrandogli una palla di vetro con dentro la neve (quelle che quando le scuoti si vedono i fiocchi scendere, per intenderci…), in cui si potevano vedere i membri dell’Organizzazione nei loro letti: tutti ma proprio tutti avevano le labbra incurvate in un piccolo sorriso. Solo le due reclute mancavano, ma a questo il Soffio di Fiamme Danzanti, non fece molto caso… Guardava le immagini susseguirsi con commozione: i suoi compagni, anzi la sua famiglia, come l’aveva definita il vecchio, così serena, senza la preoccupazione di avere o meno un cuore. Poi alle immagini di serenità, si sostituirono quelle di un campanile, una notte buia e fredda. La sfera mostrava un ragazzo dagli sparati capelli rossi, seduto con le gambe a penzoloni e la testa poggiata sul palmo della mano, che scrutava con gli occhi vuoti le stradine sottostanti, sospirando.
Axel capì di essere protagonista della visione: guardarsi così in terza persona faceva uno strano effetto…
“Ecco, ammetterai di non essere propriamente l’immagine della gioia e della pace dei sensi. Forza ragazzo dì al vecchio Santa cosa ti affligge.” Lo incitò mettendogli una mano sulla spalla.
Ax: “Perché……. Perché ti preoccupi tanto per me?? Perché ti interessa tanto la mia “felicità”!?” gridò frustrato abbassando la testa, per non far vedere gli occhi ormai colmi di lacrime.
BN: “Perché oggi è Natale e nessuno dovrebbe essere infelice, nemmeno tu, -grande- numero VIII …”
Ax: “Tsk… a Nessuno importa…”
BN: “Non è vero! Dimentichi i tuoi amici, loro non vorrebbero vederti ridotto così…”
Amici… Cosa rappresentava per lui quella parola… Insomma cosa era un “amico”??
Una persona con cui parlare durante le pause tra una missione e l’altra, come Demyx, o un piccolo frammento della sua memoria di Somebody, come Saïx?
No… amico è molto di più… è colui con cui condividi tutto, le tue paure, le tue speranze, la tua gioia… Qualcuno che, passando con te pochi secondi, renda quel attimo speciale…
Amico… lui l’aveva mai avuto un Vero Amico…?
 
Il Nessuno si mise una mano sul petto stringendolo con violenza.
Un pesante silenzio avvolse le due figure.
Ax: “I-Io…” iniziò titubante il rosso.
Ax: “C’è.. c’è uno strano sogno che ho fatto ieri notte…. Ero solo, sul campanile di Crepuscopoli. Come al solito stavo mangiando un ghiacciolo salmastro, ma… non so… “mi sentivo preoccupato”… Poi dietro a me è apparso un altro Nessuno con il cappotto nero e il cappuccio alzato: dalla statura pensavo fosse Zexion, ma quando si è seduto accanto a me e ha rivelato la sua identità, ho visto il volto di un ragazzino. Era tutto piuttosto confuso, ma nonostante ciò potevo vedere chiaramente che mi stava rivolgendo un sorriso calmo e rilassato. Poi, quando stavo per chiedergli chi fosse, i capelli hanno cambiato di forma e colore diventando da biondi a castani. Ad un tratto ho sentito una voce che diceva:
E dai Axel, ancora non hai capito chi sono? 
La voce si è sdoppiata continuando:
“Ahahah… Sei proprio senza speranze…”
Infine è tutto scomparso lasciandomi da solo in cima alla stazione…….. E mi sono svegliato.”
Babbo Natale non rispose, si limitò a guardarlo pensieroso.
Ax: “Io-Io non so perché ho fatto quel sogno, neanche so chi sia o siano quei ragazzini!!” concluse “irritato”.
BN: “Umh… capisco… quindi non è qualcosa che ti manca, ma qualcuno…
Ax: “Suppongo sia cos-”
Babbo Natale alzò le mani al cielo sorridendo: “Ma allora è una cosa semplicissima!!!!!”
Il rosso rimase “sorpreso” dal suo repentino cambiò di umore. Il grosso vecchietto iniziò a frugare frettolosamente all’interno delle sue tasche, mormorando. Quando finalmente ebbe trovato quel che cercava esclamò un “Oh!” contento ed estrasse l’oggetto misterioso. “Eccolo qua!” disse porgendo al numero un bastoncino del gelato vecchio e consumato.
Ax: “E questo cos… Ohh, un bastoncino “WINNER” credevo fossero solo una leggenda!”
Prese in mano il legnetto sentendo una scossa potente partire dalla mano e percorrere tutto il braccio. “Ahi! Ehy!!” si lamentò lasciandolo cadere.
BN: “Mi dispiace non avevo preso in considerazione il problema della differenza temporale…”
Ax: “Differenza tempo- …ma di cosa stai parlando?”
BN: “Oh oh oh… a tempo debito capirai…” rispose misterioso Santa, raccogliendo il bastoncino e porgendolo nuovamente al rosso.
Axel lo afferrò deciso, ignorando la nuova scossa. “E ora cosa dovrei farci?”
BN: “Concentrati intensamente su quel bastoncino e sulla figura del tuo sogno.”
Il Soffio di Fiamme Danzanti fece come gli era stato detto: Strinse forte l’oggetto tra le sue mani, concentrandosi il più possibile.
Ax: “Beh… non succede nie-”
Ad un tratto il legnetto cominciò a brillare.
“Sorpreso” il rosso lo mollò, ma quello non andò a toccare il suolo, ma anzi, rimase a levitare nell’aria proprio difronte ad Axel. “Ma che sta-” il bastoncino si illuminò di una luce potentissima e accecante.
Quando riaprì gli occhi trovò davanti a sé un sorta di piccolo portale, uno strappo nel sistema spazio-temporale come lo avrebbe definito Vexen. Si avvicinò “curioso”, dal portale uscì un ragazzino dai capelli biondi e gli occhi azzurri.
Ax: “Ma- ma tu sei il tizio del mio sogno!”
Lo sconosciuto sorrise tranquillo verso il Nessuno.
?: “Ciao Axel, io sono Roxas.”
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Le due Nessuno uscirono dal varco oscuro correndo a perdifiato.
L: “Auff…. uff… A-Axel??” Lemixia si guardò intorno, ansimando per la lunga corsa.
A: “LASSU’!!!” esclamò l’altra indicando l’alta struttura alle loro spalle.
Evocarono le Keyblade per rompere la catena che chiudeva la porta a vetri della stazione.
A + L: “Ok, ANDIAMO!!” 
Le Energie Gemelle, si guardarono negli occhi e all’unisono sbloccarono la velocità WARP, dirigendosi verso le scale. Giunte in cima si trovarono davanti al Numero VIII, che, come immaginavano, osservava il panorama.
A + L: “AXEL!!!
“ARGH, Ragazze, mi avete fatto prendere un colpo!!” si voltò “sorpreso” il rosso.
L: “Axel, ti abbiamo cercato dappertutto, volevamo….. emh…”
A: “ -volevamo scusarci per averti ignorato, quasi tutto il giorno.” Finì la numero XIII .
L: “Già! Ci dispiace che tu sia rimasto qui tutto il tempo…”
Ax: “Oh, ragazze, non preoccupatevi!”
“Ma, ma non ti senti triste, tutto solo??” domandò curiosa Archaix.
Il Soffio Di Fiamme Danzanti scosse la testa sorridendo, per poi tornare a guardare la grande volta celeste. “Umph…. Io non sono mai stato solo…” rispose soltanto. 
Le due Nobody si scambiarono uno sguardo confuso.
Ad un tratto le campane ai lati della grosse torre, iniziarono a muoversi, scandendo i rintocchi della mezzanotte.
Axel si alzò in piedi guardando un punto invisibile davanti a sé, stringendo tra le dita ormai gelide una piccola sfera di colore azzurro.

Sussurrò sorridendo sereno: “Buon Natale, amico…”
 


 
Buon Natale, Axel. -
 









Epilogo natalizio:
Axel era finalmente rientrato al castello che Non Esiste, ma aveva ancora una cosa da fare. Quando imboccò il corridoio diretto alla sua stanza fece una piccola deviazione e si ritrovò davanti alla porta della camera delle Energie Gemelle. Non le aveva ancora ringraziate del bellissimo regalo che avevano confezionato per lui quel pomeriggio, la sua action figure di fuoco, così si era ripromesso di farlo subito per non dimenticarselo. Bussò alla porta.
“Chi è?”
“Sono io, Axel. Volevo ringraziarvi di tutto”
“Oh sei tu ^^ entra pure”
Ed entrò. E vide una cosa che non avrebbe mai voluto vedere. Decine di tentativi andati male della sua action figure erano sparsi per tutta la stanza, esplosi o carbonizzati. Sul soffitto erano spiaccicati pezzi a caso delle statuette. Cacciò un urlo.
“CHE COS è QUESTO!?!?!?”
“Oh niente, sono solo i primi trenta tentativi di creare il tuo regalino Axel…”
Axel fuggì dalla stanza sconvolto piangendo come una femminuccia “SIETE DEI MOSTRII!!!!!”
“Ma no non fare così’… Ci dispiace… “     Le due Nobody lo guardarono allontanarsi di corsa, e si diedero il cinque: la vendetta era compiuta. MUHAHAHAHAHAHAHAAA!!!!!
 
E ora ragazzi, che avete avuto la pazienza immensa di leggere fino a qui, vi diremo in inedito il processo per creare il vostro action figure sputa fuoco personaleee!! (L’action figure sputa fioco è sotto copyright, chiunque si azzardi a copiare quest’idea morirà sotto atroci sofferenze)
 
Consigliabile l’ascolto della sigla di art attack

Per questo art attack occorrono: colla vinilica (3 quintali) carta igienica e colla vinilica, un action figure di Axel, un accendino, colla vinilica, uno stuzzicadenti (arrotondato per non bucarvi le ditine), 2 tubi di rame, forbici dalla punta arrotondata (per nn taliarsi le ditine) un coltello dalla punta appuntita, e l’avete messa la colla vinilica!?
 
Procedimento: mettete sul tavolo la colla vinilica, l’action figure, l’accendino, il coltello e le forbici dalla punta arrotondata (x nn taliarsi le ditine). Prendete la vostra action figure, sventratela con un coltello, inserite con mooolta forza l’accendino all’interno dell’action figure sventrata. FATTO?
Prendete lo stuzzicadenti e bucate le mani di Axel (preferibilmente emettendo una sonora risata satanica) dall’interno fino ai chakram. FATTO? Beeene!
Ora collegate i tubi di rame al buco da dove deve uscire la fiamma dell’accendino fino alle mani bucate di Axel. FATTO!? Beeeene!
Utilizzate la colla vinilica (distillata, mi raccomando, con un terzo di acqua pura) e prendete la parte sventrata di Axel e riventratela. FATTOO!?!? BEEEEEENE!
Ora prendete la carta igienica per asciugare le vostre lacrime di gioia nel vedere la vostra action figure finita.

 
AVVERTENZE:
 NonSomministrareAiBambiniConMenoDiDodiciAnni,C’èL’OttantaPerCentoDiPossibilitàCheEsploda, IlVentiCheNonFunzioni, IlMenoDuePerCentoCheFunzioniPoco.





 
Angolo delle autrici:
Questo è un tributo a tutti quelli che a Natale si sentono migliori e a tutti quelli che credono che non serva il Natale per capire che si può fare di più…
E anche al video di Giulgattina da cui è nata l’idea, ovviamente. Alcune delle frasi epiche di questo infatti sono state riportate perché davvero non potevamo non metterle. Naturalmente in questa fanfic NON ci sono coppie quindi qualunque riferimento a coppie di qualunque genere in realtà è riferimento al sentimento della pura amicizia. Per essere chiari.
Lemixia: uffi…
Archa: allora vi è piaciuto questo capitolo chilometrico? Oggi tutti i Nessuno hanno avuto una fetta di magia del Natale, e (cosa più importante) noi non dovremo scontare la pena capitale di Xemnas!!
Lemixia: yeeee!! Se ci sono delle cose che non vi sono chiare scriveteci subito e noi provvederemo a chiarirvi tutto^^ e un’ultima cosa…

A + L: BUON NATALEEEEEE!!!!!!!!!!!!!
  
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