Questa Ficcy è mia
(Ombra…. ^.^) e di quella Babba di Dafne! Speriamo che vi piaccia!!!! ^.^
NOMI E
OGGETTI
Era sera.
La luna splendeva alta nel cielo e le stelle brillavano
come tanti diamanti.
Il bosco sussurrava piano mentre il vento accarezzava le
verdi foglie degli alberi.
Un Rumore.
Due occhi uscirono dal folto del bosco. Un
ombra.
La luce della luna le illuminò il volto.
I suoi capelli lunghi le ricadevano sulle spalle e si
raccoglievano dietro le orecchie a punta. Il vento era adornato con delle
graziose lentiggini e facevano spiccare i sui occhi
castani che guardavano curiosi ogni cosa.
Nell’aria risuono il rumore di ramo spazzato.
L’elfa si girò di scatto e rimase a fissare l’altra figura
che stava comparendo dal folto del bosco.
-Marian, mi hai spaventata!-
L’amica aveva i capelli corti e mossi, gli occhi castani
come la quercia e un espressione di curiosità mista a
divertimento dipinta in volto.
-Scusami, Atrax, non volevo…-
Le due si guardarono per qualche
secondo, poi si misero a fissare la luna.
-Beh, ora che facciamo?- chiese Marian.
Atrax sorrise.
-Di solito sei tu quella che ha
le idee…- rispose lei.
-Si, ma la mia fonte di intelligenza
si sta esaurendo pericolosamente.- ribatte l’amica.
Quella notte, lo scroscio del torrente sembrava il canto
di un usignolo.
-Quel maledetto di Etghar non si
è fatto vivo…- sussurrò Marian.
A sentire il nome del re degli elfi del
fuoco, Atrax sussultò.
-Già…- rispose questa pensierosa. Le due elfe
incominciarono a camminare senza una meta precisa. Quando
Marian si accorse che l’amica aveva uno sguardo assente e che stava per andare
a sbattere conto un albero, urlò:
-ATTENTA!!!!-
Atrax si fermo di colpo poco distante dalla pianta.
-Ma che hai?- continuò Marian, -da quando ti ho parlato di Etghar è come se dormissi!
-Scu…Scusa. E’ che quel nome mi ricorda…- incominciò l’amica.
-Cosa?- chiese l’altra curiosa.
-Niente…Fa venire i brividi…-
-Già…Anche a me-
Ricominciarono a camminare, ma ad un tratto comparve
davanti a loro un’altra figura.
-Insomma! Smettetela di apparire tutti
all’improvviso!- sbraitò Atrax.
La nuova elfa era molto somigliante a Marian, a parte gli
occhi che erano verdi, era un elfa della terra e si chiamava Ilary.
-Scusate ragazze. Stavo rincorrendo un piccolo serpente.-
Marian sospirò.
-Potresti dire ai tuoi amici insetti di stare
alla larga da me?- chiese a Ilary: lei aveva il terrore degli insetti.
-No, mi spiace. Devi soffrire! No…scherzo…eccoti
accontentata! Comunque mi è giunta voce che l’esercito
di Etghar sta marciando verso il nascondiglio dei nani, così il mio popolo mi
ha mandato in avanscoperta. E voi?-
-Anche noi.- rispose Marian.
-Ah…secondo voi Etghar come attaccherà?- chiese Ilary.
-Secondo me con una tempesta di fuoco, d’altronde il suo
nome nella lingua universale significa proprio “tempesta di
fuoco- disse Atrax.
-Lo sapevate che il mio nome, Marian, significa
“Melodia marina”? E i vostri cosa significano?-
-Infatti suoni bene e hai una bella voce. Comunque Ilari significa “pianta lucente”- rispose Atrax.
-E Atrax? Il tuo nome che
significa?- chiese l’elfa della terra in tono curioso.
-Il mio nome…il mio nome significa…”perla
di fuoco”-rispose questa a testa bassa.
Ilary la guardò storto, poi disse: -Nome un po’ strano per
un’elfa dell’acqua!-
-Già, vero?- rispose l’elfa, nervosa.
-Perché è strano? Magari l’anno chiamata così perché era una perla rossa! E poi la perla è una cosa marina!- intervenne Marina con
semplicità.
Atrax la guardò con uno sguardo colmo di gratitudine.
-Vuoi dire che le hanno affidato
una perla rossa? Non potevano affidarle una semplice perla? Ha un nome che
sembra quello di un elfo del fuoco!- disse Ilary.
Guarda che non siamo mica noi a scegliere cosa ci viene affidato! Per cui era una perla rossa punto e basta!
Cambiando discorso…voi che Oxy hai?- rispose Marian.
-Che? Oxy? E cos’è?-
-Ah, giusto, voi elfi della terra gli chiamate “Oggetti
Affidati”…-
-Ah! Ora ho capito!!! Io ho
questo bastone che si allunga e si accorcia…e tu?-
-Io? ho questa…- facendo vedere
un oggetto con una lama affilata.
-A me sembra un semplice pugnale…che ha di speciale?-
-Allora, questa è anche un’ocarina…cioè
uno strumento musicale.-
-Ah…e tu, Atrax, cos’hai?- chiese Ilary.
-Io ho questa- l’elfa mostrò una
perla rossa, ma non come le altre perché sembrava che al suo interno danzasse
una piccola fiamma.