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Autore: Viola99Directioner    27/12/2013    0 recensioni
*Mi sentivo così bene. Tra le sue braccia mi dimenticai di tutto. Mi dimenticai della mia condizione familiare. Della morte di mio padre. Della mia solitone* *Perché avevo bisogno di piangere sulla sua spalla? Su quella di un perfetto sconosciuto?* *Era il destino che mi guidava verso di lui. Ne ero sicura*
Jamie Hutson. Harry Styles. Solo leggende potrete capire la loro relazione così strana, così complicata. Però così perfetta. Così unita. Forse amore. Forse odio. Ma loro sanno che è qualcosa di perfetto.
Forse hanno trovato entrambi la felicità.
Quella felicità che una bambina prova la mattina di Natale, con la sua famiglia accanto.
Che una ballerina prova dopo una lezione andata bene, dopo che il suo nome appare in una schermata sul PC per essere presa al Royal Ballet.
Che un cantante può trovare quando trova il successo.
Che due ragazzi soli trovano stando per sempre con la loro anima gemella.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6. 
Dopo aver recuperato i soldi a casa mia, ci dirigemmo con la macchina di Zayn in città. Londra era sempre stata la mia città preferita e in notturna era ancora meglio.  Gli autobus a due piani che passavano per strada seguiti dai taxi, il marciapiede ghiacciato dava un senso di instabilità alle suole delle mie scarpe, che potevano sfrecciare lungo il suolo perdendo l'equilibrio con troppa facilità; per questo ero aggrappata al braccio di Zayn, speranzosa di avere un appiglio su cui aggrapparmi quando avrei perso l'equilibrio. Vedevo che lui si divertiva vedendo con quale precisione posavo i miei piedi a terra, per evitare eventuali cadute. Mi stringevo a lui come se fosse l'unico modo per non cadere sul sottile ma scivoloso strato di giacchio presente sul marciapiede. 
Zayn:"Qui avanti c'è un ristorante molto buono. Possiamo fermarci li' a mangiare se vuoi" mi propose. 
Io:"Si! Ho una fame! Va benissimo!" Gli occhi mi brillavano. 
Continuammo a camminare come in precedenza, cioè io aggrappata a lui e lui che camminava in modo impacciato a causa mia. Eravamo così buffi. Hahah. Girato l'angolo, ci trovammo davanti un adorabile ristorante. "You light Up" si chiamava. Il ragazzo mi prese la mano ed entrammo e, dopo aver chiesto un tavolo per due, Zayn mi fece sedere e accostò la mia sedia al tavolo, come il galateo insegna. Era così dolce. Lui si mise a sedere subito dopo di me. I pesanti giacconi erano appesi alle sedie ma i miei adorati guanti senza dita coprivano ancora i miei polsi. 
Zayn:"Perché non li togli?" Mi chiese alludendo ai guanti. 
Io:"Li tolgo solo in casa, a volte. Solo con te li ho tolti" pensai ad alta voce, per poi continuare:"Mi tengono caldo" dissi, tralasciando il particolare delle cicatrici che riuscivo a coprire grazie a quell'indumento, perché si, mi tagliavo. 
Oramai era diventata una droga. Il dolore fisico riusciva a sovrastare quello morale. La preoccupazione per mio padre e il pensiero della mia solitudine erano talmente forti da esseri insopportabili, ma il bruciore, il sangue che scorreva e il dolore fisico riuscivano a farmi dimenticare per alcuni istanti di tutto. 
Zayn:"Menti" disse sicuro. Non aveva delusione nella sua voce e si poteva capire che non era amareggiato, nemmeno arrabbiato con me. Era semplicemente una affermazione. 
Io:"Non è vero" dissi con la voce tremante. Mi aveva già scoperta? Come aveva fatto? Non avevo intenzione di dirgli la realtà dei fatti, avevo paura che mi giudicasse in modo frettoloso e che in qualche modo mi abbandonasse. 
Zayn:"Allora toglili" mi minacciò con uno sguardo di sfida ma allo stesso modo con naturalezza nella sua voce perfetta. 
Io:"Ho freddo" dissi un'altra bugia, arrampicandomi sui vetri. 
Zayn:"Ma chi vuoi prendere in giro?" Mi chiese. Questa volta il suo tono era aspro. 
Io:"Non voglio che hai dei pregiudizi affrettati e infondati su di me" mi difesi. 
Zayn:"Non sono pregiudizi, ne' tanto meno affrettati e infondati" prese un respiro. "Voglio solo sapere se lo fai, per cercare di aiutarti" spiegò, alludendo ai tagli. 
Io:"Non mi serve il tuo aiuto" dissi con tono acido. 
Zayn:"Lo fai?" Mi chiese. 
Era il mio unico amico e mi fidavo di lui, anche se lo conoscevo da poco. Mi aveva salvata, mi aveva aiutata e supportata. Mi potevo fidare. 
Io:"Si". Quel "Si" deciso uscì dalla mia bocca, gli occhi guardarono verso il basso, impauriti dalla possibile reazione che potesse avere il ragazzo. Pregavo che quel momento di imbarazzo finisse e così fu. 
X:"Buona sera e benvenuti e You light Up. Volete ordinare?" Una ragazza bionda con occhi azzurri ci accolse cortesemente. Era magra e bellissima. Vedevo Zayn che la scrutava da testa a piedi. 
Zayn:"Io una pizza Margherita e una birra" disse Zayn sorridendo. 
Io:"Anche io la pizza Margherita ma con una coca cola" feci un finto sorriso. Quella ragazza era bellissima e il no. Mi infastidiva questa cosa. 
Arrivano subito. 
Zayn:"Non ho parole" si mise a ridere. Non capivo. 
Io:"Nemmeno io" dissi. Io mi riferivo all'atteggiamento di quell'oca che vestiva scollata e con le gambe nude pur essendoci un tempo molto rigido. 
Zayn:"La guardavi con tale odio." Si mise a ridere. Sfotteva? 
Io:"Tu la guardavi arrapato" constatai con tono freddo. 
La sua reazione fu di continuare a ridere imperterrito. Io non ridevo. 
Zayn:"Sarai mica gelosa?" Mi chiese. 
Io:"Cosa me ne frega? Basta che non ti porta via da me" Sorrisi. 
Zayn:"NEVER IN A MILLION YEARS" si alzò, si avvicinò a me. In quel momento ero pietrificata. 
Un dolce bacio sulla guancia fu rilasciato dalle sue morbide labbra calde. 
Mi sciolsi. 
Io:"Grazie" arrossii. Mi alzai e lo abbracciai. Un abbraccio vero, come i nostri erano soliti ad essere, anche se ci conoscevamo da poche ore. 
Dopo la serata passata in sua ottima compagnia in quel ristorante, decidemmo di fare un giro per le strade di Londra. 
Erano le 22.17 quando ci ritrovammo davanti al Big Ben. Camminavamo sempre in modo buffo, a causa dell'asfalto ghiacciato. 
Io:"Zayn, ora che ne sarà di me?" Sussurrai, era un pensiero che dissi a voce alta, o forse era un dubbio che mi lacerava dentro senza sosta. 
Zayn:"Hai tutta la vita davanti, non dimenticarlo. Puoi ancora diventare tutto ciò che vuoi, fare tutto ciò che vuoi, essere chi vuoi" mi tranquillizzò. 
Io:"I soldi che mi ha lasciato papà potrebbero addirittura sfamarmi per una vita, la casa ormai è pagata e per le bollette posso trovarmi un lavoro, la scuola la pago con la borsa di studio" ragionai, ancore una volta a voce alta. 
Zayn:"Benissimo" mi sorrise. 
Zayn:"Se cerchi lavoro, io lavoro in un bar, quello a fianco la tua scuola. Oxford, giusto?" Mi domandò. 
Io:"Si"sorrisi timidamente. 
Mi piaceva quella scuola ma ogni volta che qualcuno ne parlava avevo la sensazione che mi stessero chiedendo se fossi ricca, in qualche modo, per pagare quella scuola. Era solo grazie ad una borsa di studio che mi ero sudata, mio padre non guadagnava molto, è vero, ma grazie anche allo stipendio di mamma e l'eredità di nonno, riuscimmo a comprarci una casa perfetta. 
Zayn:"Parlo con il proprietario per farti avere un posto" mi sorrise. 
Io:"Lo faresti sul serio?"risposi con il sorriso più grande e raggiante che mi potesse venire.
Zayn:"Certo. Ci parlerò domani sera" mi abbracciò. 
I suoi abbracci *----* la cosa più bella. 
"Hey" sentii una voce roca chiamare dietro di me. Mi girai di scatto. Era una voce molto familiare. 
Grazie ad un lampione che si presentava maestoso sul ponte, riuscii a distinguere una figura alquanto alta, riccioluta, il riflesso di un paio di occhi del colore dello smeraldo si presentò nei miei. 
"Harry" sussurrai. 
Zayn:"Ciao Harry" lo saluto' quasi con ripugnanza. 
Harry:"Zayn" chinò la testa verso di lui in segno di saluto. 
Riporse lo sguardo su di me. 
Harry:"Ciao Jamie" mi sorrise. I brividi che provai quella mattina quando prese la mia mano, si rifecero sentire lungo la spina dorsale. 
Cercai di sembrare il più normale possibile. Non sapevo cosa mi stesse succedendo, ma dovevo mascherare tutto. Poi papà si era raccomandato di non dirgli chi sono... Se lui non lo avesse saputo già, ma questo non lo sapevo. 
Io:"Ciao Harry", risposi al sorriso. 
Harry:"Anche voi in giro, respirare dell'aria fresca è sempre fantastico in certe situazioni", così incominciò la conversazione. 
Io:"Si, sembra quasi che il senso di oppressione, di libertà ridotta, sparisca" gli confidai. 
Harry:"A chi lo dici... Anche se non si ha più nessuno e sembra che la libertà sia troppa... Non lo è. Ti serbi prigioniero comunque, prigioniero di una libertà troppo opprimente. Anche se sembra quasi che non abbia senso... Ma credo che tu capisca cosa voglia dire. Quando si rimane soli, hai una responsabilità più grande, che prima pesava su chi c'era. Ora questa responsabilità ti opprime" nel suo tono si poteva distinguere un tono di... Paura? Risentimento? Oppure era uno sfogo. 
Zayn:"Certo. Infatti è bello riuscire a passare del tempo con persone che ti capiscono" sorrise, stringendomi a lui. 
Harry:"Non ne ho l'opportunità io" sul suo volto che divenne serioso, si poté distinguere una punta di dispiacere, ma nei suoi occhi la disperazione regnava sovrana. 
Io:"Si che ce l'hai" lo informai. 
Harry:"Veramente?" Mi chiese incredulo. 
Io:"Certo che si, noi stiamo passando la tua stessa situazione. Ti va di unirti a noi questa sera?" Gli chiesi. 
"Sul serio?" Questa frase uscì da due bocche. La voce di Zayn era scioccata, quasi scocciata. Anche quella di Harry era scioccata, più che altro sorpresa, ma positivamente. L'entusiasmo regnava sovrano nella sua calda voce roca.
Io:"Certo. Più siamo più ci divertiamo" sorrisi. 
Sulle facce dei due ragazzi a fianco a me si distinse un sorriso malizioso.
Io:"Cosa? Ma no! Dai! Non ho parole!" Incominciai a ridere. 
Loro mi seguirono a ruota. 
Harry:"Fai capire male!" Si giustificò, con la voce intervallata da delle risate.
Le nostre tre voci si fecero sentire davanti al Big Ben, con una fragorosa risata. 
Ci stavamo divertendo. 
Zayn:"non sarebbe una cattiva idea... Intendo passare del tempo insieme. O anche passarlo in un altro modo. -più siamo più ci divertiamo- mi imitò, usando una vicina da barbie arrapata" Harry si piegò dalle risate, io lo guardai malissimo. Scherzavo ovviamente ma non lo volevo fare a vedere. 
Io:"Io non ho la voce da bambolina bisognosa!" Imprecai contro Zayn. Stavo per scoppiare a ridere ma dovevo contenermi. 
Zayn:"ha no? Ha scusa. Credevo di si" si fece serio. 
Io:"Cosa? Ripeti se hai il coraggio" ero arrabbiata sul serio ora. 
Zayn scoppiò a ridere. 
Zayn:"Non sai contenerti! Hahah. Non sembravi arrabbiata, ti volevo fare sembrare più realistica" si mise a ridere, Harry lo seguiva. 
Alzai il medio e mi girai, facendo finta di essere arrabbiata. "Andiamo Harry" gli ordinai. Lui capì il mio gioco e mi segui' . Fecimo qualche passo e lasciammo Zayn solo, poi sussurrai delle parole all'orecchie di Harry, che mi guardo' sorpreso. Alzai indice, medio e anulare e il riccio ed il ci buttammo su Zayn con delle bottigliette di acqua. Il poveretto cercò di correre ma gli fu impossibile a causa del marciapiede gelato. Come il marciapiede, ora anche lui lo era. Andammo subito a casa, sperando che Zayn non si fosse preso un malanno. Ridemmo tutti e tre per tutto il viaggio del ritorno. Con l'aria condizionata al massimo per tenere al caldo Zayn fradicio, arrivammo a casa. Harry ed io ci misimo a sedere sul divano. Zayn, invece, andò in bagno a riempirsi la vasca di acqua calda per poi immergersi dentro. 
Zayn:"Vado a farmi un bagno caldo visto che ho abbastanza freddo a causa di due idioti, di cui non faccio nomi" ci guardo' con occhi che dicevano "io vi ammazzo" e ci misimo tutti e tre a ridere. 
Andò in bagno e Harry ed io guardammo la tv. Stavano trasmettendo "Noi siamo infinito". Zayn arrivò in salotto con solo un asciugamano che gli circondava la vita, la barbetta e i capelli bagnati. Gli occhi marroni che luccicavano come le goccioline che gli scorrevano lungo il torace perfetto. I suoi pettorali e i suoi addominali erano perfetti. Dire che era perfetto era riduttivo. 
Disse qualcosa, ma visto che ero troppo distratta dalla sua purezza, la sua perfezione, non riuscii a percepire le sue parole. 
Venni distratta da uno strattone del ragazzo al mio fianco, che venne ignorato per un tempo indeterminato, visto che ero occupata ad ammirare Zayn. 
Lo guardai, grazie alle iridi verdi di Harry potei percepire che il ragazzo era scocciato e potei distinguere anche un po' di gelosia? Ma forse era la mai fantastia molto fervida. 
Riprendendomi dal mio stato fi trans cercai di recuperare. 
Io:"C-cosa?" Chiesi in modo imbarazzato. 
Zayn:"Che ore sono?" Mi richiede con un sorriso sulle labbra, sfotteva? 
Io:"Sfotti?" Risi con lui. 
Zayn:"No no. Ridevo perché il tuo viso mi fa diventare allegro" portò le mani in alto come se dovessero spararlo. 
Io:"Si si certo" risi. 
Harry:"Sono le 23" rispose secco, portando serietà e anche un po' di imbarazzante silenzio nella stanza che poco prima era regnata da delle risate imbarazzate. 
Zayn:"Ok" disse, con lo sguardo fermo. 
Harry:"Tolgo il disturbo" disse con lo sguardo fisso al pavimento. 
Zayn:"Forse è meglio", la sua voce rigido. 
A quelle parole mi pietrificai. Cosa stava succedendo? Credevo che i due fossero amici, anche se all'inizio nel loro saluto non sono stati molto calorosi e felici di vedersi l'uno con l'altro, comunque dopo le cose sono andate bene. Avevamo scherzato insieme e avevamo fatto anche lo scherzo a Zayn. Non capivo. 
Harry:"Ciao, grazie per la bella compagnia Jamie. Stammi bene Zayn" si diresse verso la porta. 
Non volevo. 
Perché quando c'era lui la pelle d'oca si impossessava di ogni singolo millimetro del mio corpo, quando c'era lui il cuore batteva troppo forte, quando c'era lui io sentivo quasi il magone. Mi scappava da piangere, non sapevo il perché. Mi emozionava troppo quel ragazzo. Anche Zayn mi faceva stare bene. Ma lo vedevo come amico, migliore amico. E secondo me essere migliori amici è la cosa più bella. 
"No aspetta" , le parole mi uscirono dalla bocca senza che quest'ultima si mise in contatto con il cervello a quanto pare. 
Stava per aprire la grande porta di entrata, quando si bloccò al suono delle mie parole. Quasi non mi resi conto che la parole fossero uscite dalla mia bocca, mi guardai in giro frastornata. Quando ebbi i loro sguardi su di me fui sicura che fossi io. 
Sentii le guance scaldarsi, immaginavo già il colore roseo che si era creato sulla mia pelle pallida. 
Io:"Io-io-io..." Che dicevo ora? 
"Beh... Domani mattina facciamo colazione insieme?" Gli chiesi. 
-Oh perfetto. Ma che brava! Sei proprio un genio! Il ragazzo che ti fa vivere litiga con il tuo migliore amico che non lo sopporta e tu che fai? Lo inviti a casa sua senza permesso? Ma che brava. Vuoi rovinare il apporto appena nato con Zayn? Ma che ti passa per il cervello? Hai fumato qualcosa? Ora che dirà? Ti riderà in faccia? E Zayn? Ti sbatterà a casa tua e ti lascerà a morire li dentro di sofferenza? Sei davvero una grande cogliona Jamie Hutson, complimenti.- mi maledissi mentalmente. 
Zayn:"Mi sembra un'ottima idea" disse stupendomi. All'inizio pensai che la sta affermazione fosse ironica, ma quando mi girai e lo guardai in viso, capii che non scherzava. 
Rivolsi lo sguardo su Harry, era sorpreso, ancora una volta. -Si o no? Si o no? Si o no? Si o no? Si certo. Sogna Jamie, non tornerà qui per litigare.- pensai. 
Harry:"Grazie..." Prese una pausa. 
-È imbarazzato. È un "grazie per l'inviato ma no, non vi voglio più vedere " o un "grazie per l'invito, a domani non vedo l'ora di vederti?"- mi torturai con quelle domande. 
Passò poco più di un secondo, anche se a me era sembrato una vita, e continuo'. 
"A domani mattina. Vado a prendere la colazione da Starbuck's" ci sorrise. 
-oddio oddio oddio. Yuppiiiii. Evvai. Oh yeah. Evvai. O yeah.- nella mia testa c'erano persone in festa che ballavano in trenino per me. 
Io:"Grazie. A domani" gli sorrisi. Uscii di casa. 
Mi buttai sul divano sfatta, ero morta. Quella conversazione fu una battaglia per la mia mente. Chiusi gli occhi un instante per rilassarmi quando sentii un getto di acqua gelida in piena faccia. 
-porca zoccola- pensai. 
Aprii gli occhi di scatto urlando. Sentii Zayn davanti a me ridere e lo vidi accasciarsi dalle risate. 
"Comincia a correre coglione" urlai. 
Lui iniziò a correre per tutta casa come una signorina, tenendosi l'asciugamano stretto un vita con le mani per non farlo cadere. Io lo ricorrevo fradicia. 
Ridavamo come pazzi mentre lo rincorrevo. 
"Vendettaaaa" urlava lui mente correva cercando di non rimanere nudo. 
"Coglioneeee" urlavo a tono io.
Si fermò subito e si buttò addosso a me, abbracciandomi. Era a petto nudo. Ero un po' imbarazzata ma non poteva mancare il bene che gli volevo. 
Zayn:"Sei la mia principessa" mi strinse ancora più forte. 
Io:"Sei il mio principe" lo soffocai quasi. 
Mi diede un bacio sulla fronte e una lacrima mi scese dal mio occhio. 
Lui mi asciugò la lacrima. 
Zayn:"Che c'è che non va?" Mi chiede. 
Io:"Credevo che dopo la morte di mio padre avrei perso tutto, ora invece ho tutto quello che potessi desiderare" il cuore a mille. 
Zayn:"Sei la persona perfetta. Grazie. Non sai quanto ti voglia bene" mi confidò. 
Io:"Zayn, sei il mio tutto. Il mio eroe" esposi il mio cuore alla sua amicizia e fedeltà. 
Zayn:"E per questo io ti proteggerò da tutto, mia principessa. Sei la mia eroina. Senza di te, io sarei già morto oggi." 
Io:"In che senso?" Il mio tono preoccupato. 
Zayn:"Stavo per andarmene da questo mondo, sono uscito per pensare ma mi parti' un istinto suicida, finché non ti ho vista. Da li'... Ho trovato la ragione per cui dovevo continuare a lottare" la sua voce era così vulnerabile dal suo umore in quel momento. 
Io:"Tu hai salvato la mia. Ci completiamo migliore amico." Ancora lo abbracciai. 
Zayn:"Andiamo a dormire principessa eroina" un bacio sulla guancia delicato mi diede la carica per continuare. 
Io:"Andiamo mio cavaliere eroe" gli presi la mano e salimmo le scale insieme. Il cuore che mi batteva fortissimo. Avevo il  migliore amico più perfetto. 
Quanto gli volevo bene. Solo io e lui  lo sapevamo. 




Autore. 
Scusate il ritardo. Ma sapete quando una è depressa non riesce a fare nulla. Comunque come state? Passato un buon natale? Auguro un buon anno a tutti. 
Vi amo 
Scusate sul serio. Mi sono impegnata tantissimo e spero che si veda. Grazie a tutti per la lettura di questa mia prima ff. 
Un saluto a Erika, Federica e Letizia. Bacioni amore miei. 


Viola xxxxxx 

  
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