Salve a tutti, 
l'idea per questa ff mi venuta in mente dopo aver letto una fanfiction meravigliosa, link qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2198692&i=1, che mi ha lasciato veramente affascinata, così mi sono chiesta: "E se il Dottore conoscesse una Whovian e la portasse a viaggiare con se?" 
Ho provato a scrivere qualcosina ed è venuto fuori questo. E' la mia prima ff lunga, quindi, vi prego, perdonate i miei errori! 
Spero vi piaccia. 


 

Prologo/Capitolo 1.

“Mi chiamo Lisa, ho 16 anni, quasi 17, vengo da un paesino sperduto nel nord Italia, vicino a Verona. Posso dire che la mia vita non è poi così male: i miei genitori mi vogliono bene e andiamo molto d'accordo quasi su tutto; a scuola vado bene, a parte per le materie scientifiche, per cui nutro una profonda antipatia. Il problema nasce con le amicizie. L'amore non ne parliamo, meglio di no. Le mie migliori amiche sono veramente poche e quasi tutte lontane chilometri e chilometri da me. Le amiche vicine che ho in paese sono quasi tutte egoiste e false, che fanno finta di volerti bene, ma quando non sei presente ti parlano male alle spalle. L'unico conforto che trovo a questa solitudine è nei miei amatissimi libri, che tengo con cura nella mia stanza che funge da studio, libreria, stanza relax, eccetera e nelle tante serie tv che seguo. Anche se nell'ultimo periodo c'è solo una persona che mi è accanto più di qualsiasi altra: il Dottore.”

E' un sabato pomeriggio e sono appena scesa dall'autobus. Mi guardo attorno, poi mi ricordo che nessuno dei genitori può venirmi a prendere e quindi mi incammino verso casa, con la musica alle cuffiette che mi martella l'orecchio. Abbasso notevolmente il volume e la mia testa, già pesante di suo, mi ringrazia. Un passo dopo l'altro, arrivo davanti a casa, busso alla porta e mi apre mio padre. Vedendomi, mi sorride e mi invita a mettere giù la cartella e a sedermi: “La mamma?”. Chiedo, cominciando a mangiucchiare qualche foglia da una ciotola di insalata. Sì, purtroppo sono a dieta, ma qualche piccolo capriccio me lo concedo, ogni tanto. Mia mamma compare assonnata alla porta, salutandomi con un bacio: “Buongiorno dormigliona!” le dico, ridacchiando e finendo di mangiare la mia insalata...: “Come è andata a scuola? Hai preso voti?”, mi chiede, mentre beve il caffè che mio padre aveva preparato. “No, però la prof di arte ci ha detto che forse andiamo in gita a Firenze.” Ero molto entusiasta, lo si sentiva nella voce; adoravo quella città perché era così elegante e raffinata, rispetto al mio sciocco paesino. “Be', bene dai”, dice, soddisfatta: “Che fai oggi pomeriggio? Vai a fare un giro con le tue amiche?”
“Vediamo.”, rispondo, stringendomi nelle spalle. “Intanto vado a leggere.”, aggiungo, portandomi dietro il cellulare e chiudendomi a chiave la porta della camera. Decido di mandare un messaggio ad alcune delle mie “amiche”, poi prendo un libro dalla libreria e mi sdraio sul divano che è presente nella stanza, iniziando a leggere.



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Allora, questo per il momento è il primo, e brevissimo, capitolo. 
Spero che ci sia almeno una piccola recensione, va bene tutto, anche le critiche. :)
Ci vediamo al prossimo capitolo, allons-y! 
MarriedwithJo