PROLOGO
Guardo l’uomo che ho la sfortuna di chiamare “nonno” avvicinarsi al microfono al centro del palco. Oggi è un giorno importante: la mietitura per i 100° Hunger Games, la 4° Edizione della Memoria. Essendo questa un’ edizione speciale il Presidente Coriolanus Snow, alcuni mesi fa, ha promesso un’enorme sorpresa. << Qualcosa che non riuscireste mai ad immaginare >> ha detto. Sono proprio curiosa di sapere che cosa sia, ma sono certa che non è nulla di buono!
<< Abitanti di Panem >> esordisce. << Questo è un anno, come sapete, eccezionale per la nostra fiorente Nazione. Sono ormai passati cento anni dai Giorni Bui, dalla rivolta… e dalla prima edizione degli Hunger Games >> a questo punto la folla ruggisce di approvazione. << Quest’anno per ricordare la forza e le difficoltà superate da Capitol City, che sola contro i tredici Distretti è riuscita a trionfare, parteciperà ai Giochi anche un membro della capitale! Il suo nome? Mia nipote: Spica Snow! >>
No, non posso essere io! Penso. Come è potuto accadere tutto ciò? Perché io? Come ha potuto farmi questo? Lui! Mio nonno, il presidente Snow! A me, sua nipote! Ma sono tutte domande futili, perché conosco il motivo del suo gesto: vuole punirmi!
<< Abitanti di Panem >> esordisce. << Questo è un anno, come sapete, eccezionale per la nostra fiorente Nazione. Sono ormai passati cento anni dai Giorni Bui, dalla rivolta… e dalla prima edizione degli Hunger Games >> a questo punto la folla ruggisce di approvazione. << Quest’anno per ricordare la forza e le difficoltà superate da Capitol City, che sola contro i tredici Distretti è riuscita a trionfare, parteciperà ai Giochi anche un membro della capitale! Il suo nome? Mia nipote: Spica Snow! >>
No, non posso essere io! Penso. Come è potuto accadere tutto ciò? Perché io? Come ha potuto farmi questo? Lui! Mio nonno, il presidente Snow! A me, sua nipote! Ma sono tutte domande futili, perché conosco il motivo del suo gesto: vuole punirmi!