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Autore: RossoCannella    28/12/2013    3 recensioni
“Santana, io e tuo padre abbiamo parlato da lunedì comincerai a prendere ripetizioni.”
Lo sguardo di Santana era un misto di rabbia e stupore.
“Neanche per sogno! Non sono una cretina, non prenderò ripetizioni da nessuno!”
Ma la signora Lopez, in concordanza con suo marito, aveva già preso una decisione e non c’era nulla che la loro figlia potesse fare per cambiare le cose.
“Mi dispiace Santana, il caso è chiuso. Lunedì conoscerai Quinn, è il nome della ragazza che ti aiuterà. I suoi genitori sono dei miei carissimi amici di infanzia”
La signora Lopez chiuse la porta del suo studio, lasciando sua figlia imprecare all’esterno.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Mercedes Jones, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Quinn/Santana, Rachel/Santana
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7

Le lezioni con Quinn erano appena terminate. Questa volta si erano svolte in modo piuttosto diverso rispetto al solito. Tutte le altre volte le due ragazze avevano accompagnato le spiegazioni e gli esercizi con delle battutine e sorrisini. Quinn era più fredda, sembrava quasi arrabbiata e Santana non aveva potuto non notarlo. Le dispiaceva un sacco e in parte dava la colpa al suo migliore amico che adesso se ne stava in camera sua a fare chissà che. Se avesse perso per colpa di Noah anche la più piccola possibilità di far nascere qualcosa tra lei e la bella bionda, gliel'avrebbe fatta pagare cara. Accompagnò Quinn alla porta, ma prima che questi potesse uscire, la fermò.
"Ehi - disse - ho fatto qualcosa che non va? Intendo a parte essermi fatta distrarre da Noah, ho fatto qualcosa di sbagliato? Sembrava che avessimo chiarito quella storia"
"No, perché me lo chiedi?" 
"Beh oggi eri molto fredda e credevo avessimo stretto un legame di" ma Santana fu interrotta.
"Nessun legame, io sono solo la tua insegnante. Tra noi due non ci sarà mai nessun legame, non sarebbe professionale"
Santana rise, credendo che scherzasse. Insomma non era davvero la sua insegnante, le faceva solo ripetizioni. Era ridicolo considerare il loro come un rapporto professionale o collaborativo, erano solo ragazze. Ma notando lo sguardo della bionda, freddo e severo, capì che non scherzava. 
"Ma sei seria?" chiese aggrottando la fronte. 
"Si Santana sono seria. Ora devo andare, ho impegni con la mia ragazza. Buona giornata"
La latina scosse il capo e sbatté la porta. Corse in camera sua e prese il telefono. 
"Puck! Razza di idiota vieni subito qui"
Dieci minuti più tardi il ragazzo arrivò a casa Lopez in sella alla sua moto. Scese e si tolse il casco, dopodiché entrò in casa. Salutò i fratellini della sua migliore amica e diede un bacio sulla guancia a Teresa che lo aveva visto crescere assieme a Santana. 
Salì le scale ed entrò nella stanza della mora. Lei faceva avanti e indietro bestemmiando in spagnolo. 
"Ehi che succede?" domandò Puck
"Mi chiedi che succede? Sei un idiota. Ecco cosa succede"
"Che ho fatto?"
"Che hai fatto? Per colpa tua Quinn è fredda con me e dice che non abbiamo alcun legame perché il nostro è solo un rapporto professionale. Lei insegna e io imparo, nemmeno una professoressa direbbe 'ste cose" 
"E perché credi che sia colpa mia?" 
"Perché credo sia colpa tua?"
"Smetti di ripetere le mie domande"
"Sei un cretino ecco cosa sei! Prima che ti venisse in mente di provare a farla ingelosire, tutto questo non succedeva. Prima che tu dicessi di essere il mio ragazzo lei era così dolce e carina con me e scherzavamo e mi sorrideva di continuo" affermò la mora sedendosi sul suo letto, subito fu seguita da lui.
"Guarda che ti ho solo fatto un favore - affermò il ragazzo prendendole una mano - Santana se lei avesse provato qualcosa per te si sarebbe ingelosita e all'inizio sembrava che funzionasse. Pensaci se tu ci avessi provato e ti avesse respinta? Ora staresti peggio, invece adesso che hai capito che da parte sua non c'è interesse puoi evitare la figuraccia"
Santana sorrise. 
"Oh questo mi fa sentire meglio - il suo sorriso scomparve - Sei un idiota!" gli diede un pugno sul braccio. 
Lui rise e le bloccò le mani. 
"Non te la devi prendere con me. Non è colpa mia se non capisce quanto tu sia bella sia dentro che fuori"
I suoi occhi si incatenarono a quelli della mora. Dopodiché l'abbracciò stretta e lasciò che questi si sfogasse piangendo sulla sua spalla. 
"Qualcuno si è preso una bella cotta" affermò stringendola di più a sé quando questi cercò di allontanarsi da lui. 
"Sei un idiota" affermò lei tirando su col naso. 
"Stasera tu, io e Mercedes usciamo. Perciò preparati. Passo a prenderti alle ventuno" detto questo sciolse l'abbraccio e guardò la sua migliore amica. Le asciugò le lacrime e dopo averle dato un bacio sulla fronte uscì dalla stanza. 
Santana si affacciò alla finestra e vide il suo amico salire sulla sua moto e sfrecciare via. 
Decise che quella sera sarebbe andata con lui. Chiamò la sua amica Mercedes e la informò dei suoi piani per la serata, dicendole che l'invito era esteso anche a lei. 
Doveva tirarsi su il morale ed erano poche le persone che sapevano come fare, una delle quali non viveva più nella sua stessa città. 
Erano le ventuno e dieci e come al solito Puck era in ritardo. Mercedes, con le mani incrociate sotto il seno, batteva impazientemente il piede sul pavimento. 
"JLo perché non lo chiami e gli dici qualche parolaccia in spagnolo da parte mia?" chiese. 
"Dai, starà arrivando" 
Santana aveva ragione, qualche istante dopo, una macchina nera si fermò nel vialetto di casa Lopez. Da questa scesa Noah. Indossava dei jeans, una maglia bordeaux e una giacca di pelle nera. Andò verso le ragazze e lasciò ad entrambe un bacio sulla guancia. 
"Siete pronte signore?" chiese
Le due annuirono e lo seguirono. 
Non sapevano dove le stesse portando e la cosa rendeva Mercedes alquanto irrequieta. Lei era una di quelle persone a cui piaceva programmare le uscite e soprattutto essere sempre al corrente di tutto.
Noah era esattamente il contrario. Non aveva mai programmato nulla, prendeva la vita così come veniva, viveva giorno per giorno come fosse l'ultimo, sostenendo che restiamo sulla terra per così poco tempo che non dobbiamo sprecare nemmeno un minuto a preoccuparci di cosa potrebbe succedere e predende tutto di petto. 
La macchina di Puck si fermò davanti ad uno dei ristoranti più belli della città. Santana lo guardò stranita. Lui non era di certo il tipo da ristorante. 
"Tranquille, siamo qui solo per mattere nello stomaco qualcosa, dopo vi porto al nuovo locale e ci diamo alla pazza gioia per tutta la notte" 
Uscirono dall'auto e lasciarono le chiavi al parcheggiatore. Entrarono e si accomodarono. 
La cena trascorse tranquillamente. Avevano parlato un sacco e soprattutto riso a causa di Puck e dei suoi vani tentativi di conquistare la cameriera che li stava servendo. 
"Devo andare in bagno" affermò la Lopez alzandosi e dirigendosi verso la toilette. 
Dopo aver fatto pipì, la mora si lavò le mani e ne approfittò per rifarsi il trucco. Mentre si ripassava la matita sugli occhi, la ragazza del bagno accanto al suo tirò lo sciacquone e uscì. 
"Santana" disse una voce alle sue spalle
Il respiro le si fermò in gola. Deglutì a fatica e guardò il riflesso dell'altra persona allo specchio. 
"Ciao" rispose
"Che ci fai qui?" domandò 
"Che ci fai tu qui! Ciò che ci faccio io non sono affari tuoi" detto questo, la mora uscì dal bagno in fretta, lasciando l'altra sola. 
Tornò al tavolo e cominciò a raccogliere le sue cose. 
"Che diavolo succede?" chiese Mercedes
"Andiamocene immediatamente"
"Perché?" chiese il ragazzo
"Santana!" di nuovo quella voce. 
Improvvisamente i due amici si ammutolirono vedendo da chi provenisse quel suono. 
"Si può sapere che vuoi?"
"Che ti ho fatto?"
"Niente, non hai fatto proprio niente!"
"Allora perché mi hai risposto male mentre eravamo in bagno? Cercavo di fare solo conversazione, come una persona civile" 
"Beh io non sono una persona civile e non mi piace fare conversazione ok?" detto questo la mora uscì dal locale, ma quella la seguì. 
Una volta fuori cominciò a camminare avanti e indietro mentre delle lacrime cominciarono a bagnarle il viso. 
"Santana perché fai così?"
"Perché tu non dovresti essere qui, Rachel!"

RossoCannella's Space
Ed eccomi di nuovo qui a darvi fastidio. 
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e non uccidetemi please. 
Lo so che vi avevo promesso una Quinntana e che fino ad ora avete avuto poco o niente, ma il meglio sta per arrivare. 
Recensite :)
Un grazie alla mia beta <3
Un bacione

RossoCannella
   
 
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