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Autore: Uomo Tigre    21/05/2008    0 recensioni
Finalmente dopo tanto lavoro posso iniziare a postare la mia nuova fan fiction. La mia FF è un continuo di dragon ball z che si pone al posto del GT, in questa mia storia alcune cose sono leggermente diverse ma solo due: Pan non esiste e Goku non è mai andato ad allenarsi con Ub.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Gohan, Goku, Goten, Vegeta
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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CATTIVO PRESAGIO


La pioggia ininterrottamente continuava a cadere bagnando i corpi e i volti dei guerrieri che si trovavano a fronteggiare una dura e sanguinosa battaglia.
Pian piano i soldati namecciani che erano andati in soccorso di Crili si ridestarono dal loro sonno dal quale potevano anche non svegliarsi più e con loro tornò alla vita anche la bella moglie del piccolo terrestre.
Con il braccio sanguinante e completamente a penzoloni Crili si avvicinò a C-18 per poterla finalmente stringerla con il braccio che ancora poteva usare.
L’androide fu felice alla vista del marito e stranamente ricambiò all’affetto ricevuto con un timido sorriso in volto.
Piccolo guardava i frutti della sua opera compiuti, ma non aveva tempo da perdere, molti e sempre più agguerriti erano i demoni che stazionavano ancora a Namec, il suo compito era quello di condurli all’inferno.
Con una mano portò in avanti il suo bianco mantello scrollandolo di tutta l’acqua che aveva accumulato, poi rivolto a Crili esclamò: -Fatti curare il braccio dal capo dei saggi altrimenti potresti morire dissanguato. Mettetevi la riparo, la battaglia non è ancora conclusa e voi non siete più in grado di combattere!-
Dopo quelle parole di avvertimento il coraggioso guerriero schizzò in cielo per raggiungere un’altra fonte di grande malvagità che sostava sul suo pianeta natale.
Intanto i due terrestri conosciuti come Tensing e Rif stavano svolgendo al meglio il loro compito.
Facevano strage di nemici in svariati modi : con colpi energetici, attacchi fisici o altro, tutto nella massima perfezione evitando quasi ogni minimo danno.
L’unica cosa che quasi cominciava a farsi sentire era la stanchezza che iniziava ad impadronirsi dei loro corpi, sudati e ricoperti da ferite più o meno gravi.
Nonostante la loro prestazione fosse quasi impeccabile i nemici erano in netta superiorità numerica e questo comportava un grave problema per i guerrieri terrestri.
Potevano ucciderne anche molti, ma immediatamente ne tornavano altri, ne erano un infinità, attaccavano senza curarsi dei rischi, a guardia scoperta si lanciavano contro i loro nemici cercando di ferirli il più gravemente possibile; sfortunatamente per loro i terrestri erano stati preparati a dovere da Kyon e questo li portava a combattere in modo eccellente eliminando orde di nemici.
-Ora sono stanco, ne stiamo uccidendo un’infinità ma ce ne sono sempre altri che tornano all’assalto, ora basta!!!!!!-gridò esasperato Yamca, mentre cominciava ad espandere il proprio potenziale. Un’aura bianca quasi trasparente lo avvolgeva completamente, ed era talmente potente che i nemici a fatica riuscivano ad avvicinarsi per quanto vento stava alzando.
Anche le piccole pietre al suolo si muovevano freneticamente, come impazzite, il terrestre stava dando sfoggio di tutta la sua potenza, poi quando fu pronto urlò ai nemici:                                  -KAMEAMEAAAA!!!!-dai palmi delle sue mani si scaturì il potente colpo energetico celeste che divise in due il terreno davanti a esso travolgendo orde e orde di nemici che vennero spazzati via senza lasciar traccia.
Stanco e stremato, Yamcha si sedette al suolo per riprendere un attimo fiato-bel lavoro amico, li hai disintegrati, anche se mi sarebbe piaciuto eliminarne un altro po’-affermò Tensing divertito.
Yamcha rispose con una risate, felice di aver fatto fuori parte dell’esercito nemico.
-Tu se vuoi riprendi fiato, io e Rif andiamo a controllare se qualche namecciano a bisogno di noi, quando ti sentirai meglio ci raggiungerai- dichiarò Tensing con il pollice alto.
-D’accordo amico, vi raggiungerò tra non molto-rispose  il guerriero ricambiando il pollice alto.
Senza perdere altro tempo i due amici si alzarono in volo, in cerca di qualche abitante del pianeta da aiutare.
La pioggia senza sosta continuava a cadere inesorabilmente, goccia su goccia tutti quelli che si trovavano sul pianeta venivano bagnati vistosamente dalla grande quantità d’acqua che stava cadendo in quel frangente .
Il taglio della mano di Kyon decapitava finalmente l’ultimo demone che gli si parava contro.
Il guerriero dai lunghi capelli dorati era bagnato fradicio, ma il suo compito sapeva portarlo a termine alla perfezione, infatti aveva appena finito di eliminare più di cinquanta demoni assetati di sangue.
-Illusi, non riuscirete  mai a battermi, ben presto a Namec tornerà a splendere la luce!-gridò al vento il kantiano, inneggiando un braccio sporco di sangue demoniaco al cielo.
-Parole prive di senso le tue-
La testa di Kyon si voltò verso la fonte di quelle parole cariche di scherno.
Sopra ad una piccola rupe era posizionato uno dei demoni più potenti e terribili al servizio di Jinkai, non era un normale soldato, no, era uno dei suoi quattro guardaspalle ovvero le creature più potenti al servizio della spietata creatura conosciuta come Jinkai.
-Ti riconosco maledetto tu sei uno dei quattro guardaspalle!!!!-gridò furente Kyon alla vista di colui che gli si parava contro.
-Bravo, sono proprio io, Stoy è il mio nome, l’ultimo nome che sentirai perché su questo pianeta avverrà la tua morte-
-Non accadrà mai, la mia missione mi farà restare sempre in piedi, su di me gravano le infinità di vite spezzate del mio pianeta natale!-
-Povero illuso, il tuo proposito di giustizia è vano.Nessuno può eliminare il mio signore, la sua potenza e crudeltà non hanno limite-
-Io sono stanco di continuare a sprecare il fiato con te, per che non diamo inizio alle danze?-chiese Kyon esponendo un sorriso di sfida.
-Non aspettavo altro!-rispose il demone, lanciandosi dalla rupe per poi offendere con un calcio, parato dal guerriero dai capelli dorati.
Senza tirarsi indietro Kyon cercò di sfondare la difesa nemica con una gomitata all’indirizzo del volto avversario.
Tale tecnica però fu vana, infatti il nemico la seppe evitare spostando la testa lateralmente, ma non si limitò a difendersi contrattaccò con una ginocchiata fermata dalle mani di Kyon ad un passo dal costato.
I due dopo il primo scambio di colpi iniziale si distanziarono un attimo, per preparare il prossimo assalto.
-Devo stare attento, ho provato a pelle la potenza di uno dei guardaspalle, quindi lui non sarà da meno, se gli concederò un minimio di distrazione potrebbe rivelarsi fatele-pensava Kyon mentre scrutava il nemico.
-Il ragazzo non è male ma dubito fortemente che possa crearmi dei problemi, il risultato sarà lo stesso di quello che è accaduto a Kan!-
Nessuno fiatava, solo la pioggia rompeva quell’innaturale silenzio che si era creato tra i due che più attenti che mai si osservavano per cogliere il momento opportuno per offendere.
Il primo a muoversi fu Kyon che si lanciò contro il nemico, ingaggiando con lui un furioso scambio di colpi.
Un pugno, un calcio ad ogni mossa l’acqua posizionata al suolo si alzava di parecchi metri a causa delle vibrazioni scaturite dai colpi dei due guerrieri.
In cielo, a terra i due non smettevano di lanciarsi attacchi, nessuno per ora prevaleva sull’altro, il colpo di uno si infrangeva sulla difesa dell’altro, erano in perfetta parità.
Una gomitata di Kyon colpì in pieno l’avambraccio del demone che rispose con un calcio al volto evitato con la super velocità dal biondo guerriero.
I due schizzavano rapidi in cielo, sembravano due puntini che si muovevano alla velocità della luce, volavano da un punto all’altro scatenando boati che frantumavano rocce e schizzavano acqua da tutte le parti; molte volte un loro colpo combaciava con la caduta di un fulmine causando così un raddoppiamento del boato seguito a giochi di luce e ombre.
Dopo essersi sferrati colpi su colpi, senza accorgersene e erano arrivati in prossimità di una maestosa montagna dalla quale sgorgava una grande quantità d’acqua.
La pioggia che stava cadendo in quell’istante era moltissima, un acquazzone in piena regola si era appena scatenato tra tuoni e fulmini, uno scenario per l’epico scontro che si stava appena svolgendo.
Un pugno dalla notevole potenza si abbatte sulla guardia a x di Kyon che con il contraccolpo vene sbalzato contro la parete rocciosa che si frantumò vistosamente.
Il demone stava per portare a segno una ginocchiata, ma il kantiano con la supervelocità evitò l’offensiva nemica lasciando colpire solo la montagna che incredibilmente andò in briciole.
-Prendi questo maledetto demone!!!!-gridò Kyon, sferrando un potente raggio energetico dorato.
Stoy però era pronto e con il taglio della mano si difese alla perfezione evitando il colpo nemico, ma non si accorse che Kyon si era posizionato alle sue spalle per colpirlo con una martellata a due mani che lo fece sprofondare al suolo creando una grande voragine.

  
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