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Autore: ShakespeareInLove    29/12/2013    27 recensioni
MOMENTANEAMENTE SOSPESA per motivi personali.
“Horan, eh?” Chiese in un tono che non riuscii a decifrare, piegando leggermente la testa di lato e fissandomi.
Le luci si erano abbassate e non riuscivo a vederlo bene, ma lo riconobbi comunque.
Harry.
“Sarà lui il tuo Romeo?” Aggiunse raddrizzando la testa per poi portarsi un bicchiere alle labbra e voltarsi, ma non prima di aver aggiunto: “Sogni d’oro Abigail.”
Lo guardai mentre si allontanava e quando uscì dal mio campo visivo, il mio cuore tornò a battere regolarmente.
Non potevo essere più confusa di così.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Beautiful Warrior

 

“Buon giorno splendore, sveglia già di prima mattina oggi?” La calda voce di Louis mi accolse non appena varcai la soglia del Molly Penny’s.

Gli sorrisi avvicinandomi al bancone e accasciandomi sul mio solito sgabello.

“Mi vedrai qui tutte le mattine a quest’ora, tranne il sabato e la domenica. Frequento l’Università che c’è qui all’angolo.” Gli dissi per poi sorridere ad Al che mi indicò la tazza che aveva in mano. Annuii.

“Si Al, il solito!”

“Uuh, quindi oltre ad essere una bella ragazza, sei anche intelligente? Qualità interessanti!” Ridacchiai abbassando la testa sperando non notasse il rossore sulle mie guance. “Ma smettila Louis.”  Gli dissi scherzosamente posando poi il mio sguardo su Al che si stava avvicinando.

“Smettila di provarci con Abbie, hai una ragazza Louis!” Gli disse lui colpendolo ironicamente in testa.

“Sono aperto alle possibilità.. sai, meglio prevenire che curare.” Aggiunse Louis facendomi l’occhiolino e andando poi verso una tavolata di ragazze che notai essere notevolmente aumentata dal giorno prima.

Sorrisi prendendo un sorso del mio Moccaccino e poggiando poi i soldi sul bancone alzandomi.

“Ci vediamo come  al solito a pranzo, bambina?” Mi chiese affettuosamente Al mentre mi preparavo per uscire. Scossi la testa. “Oggi inizio un nuovo corso extrascolastico di musica. Dovrebbe finire verso le quattro. Non ce la faccio per pranzo!” Dissi dispiaciuta.

“Tranquilla bambina. Divertiti e domani mi racconterai come è andato. Buone lezioni.”

“Grazie e ciao Al” Dissi facendo un cenno e sorridendogli. “Ciao Louis.” Dissi alzando la voce in modo che potesse sentirmi.

“Ciao splendore, a domani!” Sorrisi chiudendomi la porta alle spalle e incamminandomi verso l’Università, che si trovava a solo poche centinaia di metri dal Bar.

Entrai appena in tempo per il suono della campanella e mi diressi all’aula del mio primo corso di quella mattina: trigonometria avanzata.

Entrai in classe e mi posizionai al solito banco, seconda fila a sinistra, vicino alla finestra. Mi piaceva quel posto perché potevo sia stare attenta alla lezione sia distrarmi un po’ guardando fuori verso il cortile.

Non appena la Jenkins entrò in classe, la lezione iniziò ed io appoggiai la testa alla mano destra rivolgendo il mio sguardo all’esterno, verso il giardino dell’Università. Non ero in vena di nuove formule e problemi quel giorno.

Stavo quasi per addormentarmi quando sentii qualcuno bussare alla porta e dopo un acuto “Avanti.” da parte della Jenkins la porta si aprì.

Mi voltai verso quella direzione e non appena vidi il volto del ragazzo che stava entrando capii perché mi era sembrato talmente familiare il giorno prima.

“Si accomodi pure signor Malik. La lezione è giusto appena iniziata.” Disse la Jenkins sorridendo cordialmente e facendo cenno al ragazzo di sedersi.

Lo vidi guardarsi intorno confuso fino a posare lo sguardo su di me, anzi, sul posto libero accanto a me. Mi guardai attorno spaesata rendendomi conto che quello alla mia destra era l’unico banco libero e mi sistemai sulla sedia arrendendomi al fatto che si sarebbe seduto al mio fianco.

Quel ragazzo mi metteva estremamente in soggezione.

Si sedette ed estrasse dallo zaino che aveva appoggiato atterra un blocco per gli appunti e una matita. Osservai mentre apriva il quaderno sfogliandolo lentamente e rimasi affascinata dai molteplici disegni che si stagliavano sulle diverse pagine.

“I cazzi tuoi mai eh?” Sentii un flebile sussurro alla mia destra, mi voltai e trovai i suoi occhi color cioccolato che mi fissavano. “Scusa.” Dissi tornando a concentrare la mia attenzione alla Jenkins.

“Sono molto belli comunque.” Dissi tenendo lo sguardo fisso davanti a me. Lo vidi con la coda dell’occhio voltarsi verso di me e fare un piccolo sorrisetto per poi tornare al suo quaderno.

Non disse più nemmeno una parola per tutta la lezione e io neanche.

 

“Ok ragazzi, innanzitutto benvenuti a questo nuovo corso extrascolastico. Ci tenevo a dirvi che mi sono dovuta davvero impegnare molto per convincere il direttore e tutti i docenti a dare inizio a questa nuova iniziativa e spero vivamente che possa piacervi..” Iniziò la piccola donna di fronte a noi sorridendoci. Eravamo circa una quindicina.

“Io sono Sarah Fitz ma potete benissimo chiamarmi Fitz, mi piace essere in confidenza con i miei ragazzi.” Continuò guardando fieramente ognuno di noi.

“Per questa prima lezione mi piacerebbe che vi metteste a coppie, che sceglieste una canzone a testa, la vostra preferita magari, e che la condivideste con il vostro compagno.” Disse incitandoci ad alzarci e a formare le coppie.

Mi guardai intorno cercando qualche viso almeno familiare quando incontrai due occhi grandi che non mi erano nuovi. “Ciao, io sono Safaa Malik, siamo nello stesso corso di Letteratura Inglese. Ti va di fare coppia con me?” Mi chiese gentilmente.

Annuii sorridendole e ricordandomi di lei. “Certo, io sono Abigail West, piacere. Ma ti prego, chiamami Abbie!” le dissi stringendole amichevolmente la mano.

Si sedette accanto a me e mi sorrise ancora. “Allora? Qual è la tua canzone preferita?” Mi chiese curiosa.

Aggrottai le sopracciglia pensierosa. “Non saprei proprio, non credo di avere una canzone preferita. In questo momento però mi viene in mente Beautiful di Christina Aguilera, hai presente?” Scosse la testa dispiaciuta, quindi estrassi dalla borsa telefono e cuffiette e gliene passai una, facendo partire la canzone.

Everyday is so wonderful
Then suddenly
It's hard to breathe
Now and then I get insecure
From all the pain
I'm so ashamed

Guardai mentre chiuse gli occhi, concentrata sulla canzone e sorrisi.

I am beautiful
No matter what they say
Words can't bring me down
I am beautiful
In every single way
Yes words can't bring me down
So don't you bring me down today

Lasciai il mio sguardo vagare tra gli altri ragazzi presenti al corso mentre Safaa continuava ad ascoltare la canzone.

C’era chi scherzava e si divertiva, chi si annoiava forse scontento del compagno che si era ritrovato e chi come me guardava ciò che gli stava succedendo intorno. Anzi, per dire la verità c’era solo un’altra persona che, come me, stava osservando tutti gli altri.

Si trovava a soli due banchi di distanza dal mio. Capelli biondi, pelle chiara e guance leggermente arrossate. Non avevo mai visto quel ragazzo prima di allora e mi ricordo che dentro di me pensai che fosse un vero peccato non averlo notato prima.

Stavo per distogliere lo sguardo per non sembrare troppo insistente quando anche il suo si posò su di me e restammo fermi a fissarci. Non so di preciso per quanto tempo. So solo che riuscii a notare i suoi occhi.

Erano dello stesso identico colore del cielo, con qualche filo dorato intorno alle pupille. Veramente stupendi.

Rimasi quasi incantata osservando i suoi occhi quando notai le sue labbra piegarsi in un sorriso, così sorrisi anche io a mia volta per poi tornare a prestare la mia attenzione a Safaa, che nel frattempo aveva finito di ascoltare la canzone.

“Davvero bellissima Abbie. Grazie per avermela fatta ascoltare!” Disse sorridendomi sincera.

“E’ stato un piacere. E la tua preferita invece?” Chiesi curiosa.

Si portò una mano al mento pensierosa e dopo pochi secondi le si illuminarono gli occhi.

“Assolutamente Warrior di Demi Lovato, la conosci?” Annuii spalancando gli occhi. “Ommioddio si, la adoro, è davvero fantastica!” Dissi felice di condividere i suoi stessi gusti per lo meno in fatto di musica.

Parlammo di tutto e di più per l’ora successiva finchè non mi venne in mente una cosa. “Come hai detto che ti chiami di cognome?” Chiesi ricordandomi solo in quel momento di quel piccolo particolare.

“Malik, perché?” Chiese aggrottando le sopracciglia.

“Hai un fratello per caso?” Chiesi, pensando al ragazzo della classe di trigonometria avanzata che disegnava.

“Si, purtroppo ho un fratello e anche parecchio idiota. Fa quest’Università anche lui. Perché, lo conosci?” Chiese lei. “No, non è che lo conosco, è solo che abbiamo un corso in comune. Oggi non c’erano più posti liberi quindi si è seduto accanto a me e-“

“Si è comportato come una vera e propria testa di cazzo vero? Ma tranquilla, è sempre così con tutti, non è colpa tua!” Mi disse facendo una faccia buffa forse per cercare di tranquillizzarmi. “Beh, se mi dici che è così allora mi sento decisamente sollevata.” Dissi ridendo e facendo ridere anche lei a sua volta.

La campanella suonò e tutti si alzarono salutando la Fitz e uscendo dall’aula.

Raccolsi le mie cose per poi alzare di nuovo gli occhi e incrociare lo sguardo del ragazzo biondo di prima, che mi sorrise ancora uscendo dall’aula.

“Lui è Niall Horan, un amico di mio fratello nel caso in cui ti interessasse. È davvero molto simpatico.” Disse Safaa e senza lasciarmi il tempo di dire altro mi sorrise e salutandomi con la mano se ne andò lasciandomi ormai sola all’interno dell’aula.

Scossi la testa per cancellare qualsiasi strano pensiero si stava iniziando a formare nella mia mente. Iniziai a incamminarmi verso l’uscita dell’Università quando il telefono mi iniziò a squillare.

Zia Shelly

Risposi stranita da quella chiamata.

Zia Shelly era la sorella di mia mamma, eravamo in buoni rapporti fino a 10 anni fa, poi con la morte del nonno mia mamma e zia Shelly si erano allontanate. Non so bene il perché ma era da allora più o meno che non la vedevo.

“Pronto” Risposi al telefono mentre mi incamminavo verso casa.

“Ciao Abigail, sono la zia Shelly, come va?” chiese una voce ormai non molto familiare all’altro capo del telefono.

“Io sto bene zia e voi? Come vanno li le cose?” La sentii mentre si schiariva la gola, sembrava nervosa.

“Qui va tutto bene, come al solito. E anche Liam sta bene. Te lo ricordi Liam? Tuo cugino?” Chiese con voce tremante.

Annuii ricordando vagamente un bambino della mia stessa età che giocava felice con un furgoncino giocattolo dei pompieri. “Certo che me lo ricordo zia. Scusa per la domanda schietta, ma come mai questa chiamata?” Chiesi sbrigativa svoltando all’ultimo angolo che mi divideva da casa mia.

“Vedi, tuo cugino per l’appunto, Liam ha avuto dei piccoli problemi di disciplina qui alla sua Università a Wolverhampton così abbiamo pensato di iscriverlo li alla tua stessa Università a Londra. Magari avendo te vicino potrebbe riuscire ad ambientarsi meglio.” Chiese con voce tremante e speranzosa.

Okay, ma qual è il problema?” Chiesi attraversando il vialetto che portava verso la porta d’entrata del mio appartamento.

“Non ha un posto in cui stare, quindi-“ Non fece in tempo a finire la frase che una voce poco lontana da me attirò la mia attenzione.

“Ehi ciao cuginetta, ti ricordi di me?” Mi voltai e lo riconobbi.

“Liam..”

 

 

Zayn Malik

 

Niall Horan

 

Liam Payne

 

Nando's Space

Eccolo qua il nuovo capitolo, che ne pensate?

Ci tenevo a precisare che  la mia storia sarà un po' più 'complicata' di quello che magari voi pensavate che sarebbe stata (?)  (ok, lo ammetto, forse questa frase non ha poi tanto senso ma sorvoliamo su questo inutile dettaglio :D)

Ci ho messo tutta me stessa, come sempre, per scrivere questo capitolo, per cui mi farebbe davvero tanto piacere sapere la vostra opinione! Spero che vi piaccia <3

Bacioni C. <3

 


   
 
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