-Cosa si fa oggi? Il convegno del pettegolezzo? Oppure si è riunito il club dell’uncinetto? – esclamò Harm, entrando con un sorriso nell’area uffici del JAG.
Era come al solito in ritardo, ma nessuno sembrava fare caso a lui. Si avvicinò incuriosito alla scrivania del tenente Sims, doveva ferveva un intenso chiacchiericcio femminile: di sicuro Harriet aveva scoperto qualche notizia particolarmente sugosa e l’aveva appena condivisa con quel gineceo in divisa. Le allegre comari fecero largo, accogliendo nel crocchio il loro ufficiale preferito.
-Il colonnello si è fidanzata! – stava gridando Harriet con l’entusiasmo di una baccante invasata, mostrando a tutte quante la mano sinistra della sua migliore amica, al cui anulare brillava un bel diamantone.
Quello di Mic Brumby. Il sorriso del capitano Rabb si ridimensionò notevolmente.
- Complimenti – disse con tono neutro alla sua migliore amica – E ora, signore, tornate al lavoro! La ricreazione è finita.
Dopo l’anello infilato al dito giusto, non tardò ad arrivare il fidanzato in carne ed ossa. Per lei aveva lasciato la Marina e l’Australia, entrando a far parte di uno studio legale privato a Washington. Questo gesto aveva convinto definitivamente Mac che quell’uomo facesse sul serio, con lei.
Una manciata di mesi e il matrimonio era alle porte. Tutti al JAG erano entusiasti e facevano a gara per scegliere i regali più belli dalla lista di nozze. Bud aveva addirittura accettato di buon grado di fare da testimone a Brumby. Solo Harm non si sentiva tanto in vena di festeggiare. Anzi, era proprio seccato e non sapeva perché. O meglio, ne era fin troppo cosciente. La psicoterapia era finita, ma conservava intatta la stima e la gratitudine per il capitano Parker. E una volta in cui era andato a salutarla, lei era riuscita a fargli ammettere dove stava realmente il suo cuore.
Era come al solito in ritardo, ma nessuno sembrava fare caso a lui. Si avvicinò incuriosito alla scrivania del tenente Sims, doveva ferveva un intenso chiacchiericcio femminile: di sicuro Harriet aveva scoperto qualche notizia particolarmente sugosa e l’aveva appena condivisa con quel gineceo in divisa. Le allegre comari fecero largo, accogliendo nel crocchio il loro ufficiale preferito.
-Il colonnello si è fidanzata! – stava gridando Harriet con l’entusiasmo di una baccante invasata, mostrando a tutte quante la mano sinistra della sua migliore amica, al cui anulare brillava un bel diamantone.
Quello di Mic Brumby. Il sorriso del capitano Rabb si ridimensionò notevolmente.
- Complimenti – disse con tono neutro alla sua migliore amica – E ora, signore, tornate al lavoro! La ricreazione è finita.
Dopo l’anello infilato al dito giusto, non tardò ad arrivare il fidanzato in carne ed ossa. Per lei aveva lasciato la Marina e l’Australia, entrando a far parte di uno studio legale privato a Washington. Questo gesto aveva convinto definitivamente Mac che quell’uomo facesse sul serio, con lei.
Una manciata di mesi e il matrimonio era alle porte. Tutti al JAG erano entusiasti e facevano a gara per scegliere i regali più belli dalla lista di nozze. Bud aveva addirittura accettato di buon grado di fare da testimone a Brumby. Solo Harm non si sentiva tanto in vena di festeggiare. Anzi, era proprio seccato e non sapeva perché. O meglio, ne era fin troppo cosciente. La psicoterapia era finita, ma conservava intatta la stima e la gratitudine per il capitano Parker. E una volta in cui era andato a salutarla, lei era riuscita a fargli ammettere dove stava realmente il suo cuore.