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Mi manchi
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-Posso chiederti un
favore?-
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-Certo…-
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Ma lui guardava fuori, verso la
strada che portava ad Hogsmead…e pensava, pensava a quanto avrebbe voluto che
Harry, Ron e Hermione fossero li, con loro.
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-Tanto non mi ascolterai-
rispose lei sorridente –nessuno mi ascolta. Mai-
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Quella sua dannata sincerità,
ecco cosa l’aveva colpito…
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Loro erano
diversi.
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Luna Lovegood diceva tutto ciò
che pensava, le parole uscivano dalle sue labbra come se nulla
fosse.
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Neville Paciock non era così,
lui era più timido, chiuso; preferiva decisamente il silenzio.
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-Seriamente, ti
ascolto-
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E rimase li, a fissarla negli
occhi; lei rise e si spostò una ciocca di capelli biondi che le ricoprivano un
occhio.
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-Vorrei che mi aiutassi a
cercare un Ricciocorno Schiattoso. Mio padre dice che è il periodo in cui si
fanno vedere!-
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Ricciocorno Schiattoso!
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Luna amava gli animali
inestistenti.
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Neville sorrise e una mano scivolò sulle
lettere dorate, sfiorando quel nome, sussurrandolo tra le labbra.
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Luna
Lovegood
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1981-1997
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Aveva sedici anni, solo sedici
anni.
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E ora riposava li, sotto terra, ignara del
ragazzo che versava lacrime sulla sua tomba.
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Ma in realtà lo vedeva, lo teneva d’occhio
dall’alto.
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-Mi piaci…-
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Il ragazzo si voltò di
colpo.
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-Cosa?-
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-Non mi stavi
ascoltando!-
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Rispose lei tranquillamente, ma
lui l’aveva sentita.
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Quello che non sapeva era che
sarebbe potuta essere l’ultima volta in cui l’avrebbe vista.
Viva.
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-Luna…-
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Gli occhi gli si inumidirono
nuovamente.
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-Mi manchi…-
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Stava per scoppiare lo scontro
ad Hogwords.
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I ragazzi correvano da un parte
all’altra.
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Loro due erano li, fermi al
loro posto, aspettando solo un ordine.
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Lo sentivano, sapevano che
tutto sarebbe potuto finire.
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-Ti voglio bene
Neville-
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Lui le prese la mano e, in un
atto di estremo coraggio, avvicino il viso a quello di lei.
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Le sfiorò le labbra con le sue,
approfondirono il bacio.
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Una voce li fece sobbalzare,
Lord Voldemort era arrivato.
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-Luna io…-
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La ragazza gli sorrise,
intrecciando le mani con quelle del ragazzo.
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-Luna, io ti
amo-
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-Anch’io
Neville-
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Neville portò una mano alle tasche dei
pantaloni.
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Un piccolo rigonfiamento faceva capire la
presenza di un oggetto.
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Il ragazzo lo prese, erano due orecchini a
forma di rapa.
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Un triste sorriso gli spuntò sul
viso.
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Strinse il pugno, graffiandosi lievemente con
il gancio degli orecchini.
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L’ultimo ricordo, quello di cui aveva più
paura.
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Quello che avrebbe voluto scordare.
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-Avada Kedavra!-
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L’urlo di un Mangiamorte riempì
le orecchie di Neville, l’attacco era indirizzato a lui.
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Una figura minuta gli sfecciò
di fronte.
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Non ebbe neanche il tempo di
urlare.
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Una massa di capelli biondi
caddero a terra, insieme alla proprietaria.
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Il corpo di Luna giaceva
davanti ai suoi occhi.
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La risata malefica
dell’assassino fu l’ultima cosa che percepì, poi la rabbia e il dolore presero
il sopravvento.
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Per scagliare una maledizione
senza perdono bisognava volerlo.
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Lui desiderava con ogni fibra
del suo essere togliere la vita del Mangiamorte dal mondo.
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Un lampo verde si scaturì dalla
bacchetta, un altro corpo cadde pesantemente al suolo.
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Neville si chinò sul corpo
esanime di Luna e pianse.
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Raccolse il suo corpo tra le
braccia e, incurante della guerra che sfuriava, lo portò in un angolo
riparato.
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L’adagiò delicatamente sul
pavimento freddo come lei.
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Con due dita le chiuse gli
occhi, le posò un dolce bacio sulla fronte e tornò alla
battaglia.
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Avrebbero vinto, doveva
vendicare Luna.
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Dalla bacchetta fece spuntare un bellissimo
mazzo di fiori bianchi, li posò sulla tomba e si rialzò.
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Con gli occhi ancora lucidi spolverò la foto
da cui Luna gli sorrideva felice.
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Si voltò ma non appena fece qualche passo si
voltò nuovamente verso la lapide chiara.
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-Mi manchi Luna-
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Con la voce spezzata ritornò sui suoi passi,
doveva passare al San Mungo.
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In quel momento iniziò a piovere e a Neville
parve di sentire una voce, la sua voce.
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Scosse la testa, lei era morta,
morta.
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Ma in mezzo alle goccie di pioggia si
nascondevano delle lacrime.
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-Anche tu mi manchi, Neville-
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*°*
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Non so che cosa sia, so solo che questa è la
prima volta che scrivo su Harry Potter...
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Spero che non abbia fatto proprio così schifo
^^”
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Un Bacio, Sara