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Autore: LadyHeather83    02/01/2014    4 recensioni
“Mamma mia come piove fuori!” Si strinse in un abbraccio come se avesse freddo.
La pioggia batteva insistente ormai da un paio d'ore non dando segni di tregua.
“Le strade sono quasi tutte allagate” Fece notare Conan affacciatosi alla finestra colma di goccioline.
“Uffa proprio stasera che devo uscire”
“Ma dove vuoi andare con questo tempo? Non vedi? Ci mancano solo i lupi là fuori!” Conan ritornò al suo posto a consumare la cena “Dà retta a me! Stai a casa al calduccio”
“Dì la verità Conan” disse maliziosa Ran con gli occhi assottigliati “...hai paura anche tu del temporale, vero?”
Conan con la sua aria spocchiosa e sicura di sé, si limitò a dire di no.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: la seguente storia è ispirata a The storm of our hearts di mangakagirl mi scuso fin da adesso con l'autrice per non averle chiesto il permesso, se in qualche modo ti avessi offesa fammelo sapere che provvederò a cancellarla immediatamente.

Per tutti gli altri andatevi a leggere quella one-shot ^_^

*

LA TEMPESTA PERFETTA

*

capitolo unico

*

Il suo resto signorina” La commessa porse a Ran un paio di Yen che ripose nello scomparto delle monetine assieme alle altre.

Grazie” Prese il sacchetto con la cena per la sera e uscì dal supermercato.

Il vento forte che stava soffiando in quel momento sulla città di Tokyo, la travolse, e se non fosse stata svelta a reggersi ad un paletto vicino, sicuramente sarebbe caduta a terra, portandosi dietro le patate, i pomodori, e tutto il contenuto della busta marrone che teneva in mano.

C'è mancato un pelo”

Quando era entrata nel supermercato, il sole era alto nel cielo, all'orizzonte c'erano si delle nuvole nere, ma non credeva che potessero arrivare con quella velocità, oppure era stato il dilemma tra il dover acquistare i pomodori datterini da quelli cigliegini a farle perdere tempo?

In ogni caso doveva sbrigarsi a tornare a casa prima che il temporale che da li a poco si sarebbe abbattuto scatenando tutta la sua potenza, avesse la meglio su di lei.

Correva veloce e con passo deciso, sperava che i suoi occhi, ormai ridotti ad una fessura e lacrimanti, non la tradissero proprio ora andando a sbattere contro qualcosa di alto e duro, tipo un palo della luce.

A metterci del suo, una ciocca di capelli le si appiccicò sulle labbra “Ho avuto proprio una bella idea mettersi il rossetto per andare a prendere le patate!”

Come se tra gli ortaggi avrebbe potuto incontrare qualcuno che non vedeva da tanto tempo.

Lasciò l'orlo del vestito che stava tenendo con la mano sinistra perchè non volasse via scoprendo i lineamenti delle sue gambe così perfette, e altro, per prendere la chiavi di casa dalla borsa rossa a pois.

Una carta oleata di pizza andò a spiaccicarsi sul suo volto e la gonna del vestito si alzò di colpo facendo infuriare la ragazza che optò per suonare il campanello dell'agenzia investigativa Mouri.

Bentornata Ran” Le sorrise Conan che cercò di aiutarla con la spesa “Che cosa hai fatto? Perchè ti sei conciata in quel modo?” Le chiese guardandola e per poco non scoppiò a ridere.

Ran guardò il suo riflesso nello specchio e inorridì quando si accorse che i suoi capelli si erano modellati in modo da formare un nido di rondini e come se non bastasse qualche foglia secca si era magicamente impigliata tra i capelli; del rossetto era rimasto poco niente, anzi, aveva dal lato del labbro fino alle orecchie due segni rossi, e se in quel momento avesse partecipato al provino del film “Batman” l'avrebbero sicuramente presa per interpretare il Joker.

Ma perchè capitano tutte a me!” Piagnucolò andando in bagno e cercando di rimediare al suo aspetto.

Dai Ran non fare così” Cercò di consolarla il piccolo.

La liceale non badò a quelle parole, piuttosto cercava il genitore in ogni stanza urlando il suo nome.

Goro è andato alle terme con amici un paio di giorni, te ne sei dimenticata?” Le disse prima che potesse urlare ancora più forte l'appellativo “Papà”

Nel frattempo un lampo squarciò il cielo illuminando il corridoio lasciando Ran impietrita, aveva sempre avuto paura dei temporali fin da piccola.

Deglutì rumorosamente, non voleva andare sopra da sola, e se nel buio si fosse nascosto un ladro? O peggio un violentatore?

Era proprio quella la situazione in cui sui film dell'orrore succedeva qualcosa di brutto ad uno degli interpreti.

Un brivido le percorse la schiena quando le venne in mente l'ultimo film visto a casa di Sonoko “Tratto da una storia vera!” lesse dalla copertina dopo aver ultimato la visione.

Scosse la testa più volte e poi guardò il ragazzino dietro di lei.

Conan!”

Si?” Rispose l'altro timidamente.

Ran gli si avvicinò al volto e poi congiunse la mani in segno di preghiera “Ti andrebbe di farmi compagnia mentre mi faccio il bagno?”

Conan arrossì vistosamente “C-chi? I-i-io?” Riuscì a balbettare.

La karateka lo prese per un braccio e lo costrinse a salire con lei “Quante storie!”

*

Conan, ancora in stato di shock, ma con un espressione beata di chi aveva appena avuto una visione celestiale, si sedette sul divano ed accese la televisione.

Ran gli si parò davanti con un enorme sorriso, indossava indumenti comodi e un grembiule rosa con un orsetto disegnato in pieno petto, quello che usava di solito quando si metteva ai fornelli.

Al bambino sembrò ancora di averla davanti agli occhi con il turbante in testa per raccogliere i lunghi capelli castani e a celare le sue intimità della semplice schiuma da bagno, la quale lasciava poco all'immaginazione.

Perse un po' di sangue dal naso che venne asciugato da Ran con il grembiule.

Scusami Conan, è stata colpa mia, non dovevo esagerare con l'acqua calda, ti ho fatto salire la pressione con tutto quel calore”

Si, l'acqua calda” Ran aveva la brutta abitudine di trasformare il bagno di casa in una sauna finlandese.

Cosa ti va di mangiare?” Gli chiese tornado in cucina per iniziare a preparare prelibate pietanze per loro due.

Quello che vuoi” Si limitò a dire cercando qualche distrazione per togliersi dalla mente ancora quell'immagine di Ran.

*

Un lampo interruppe il silenzio che si era creato nella sala da pranzo.

Ran sobbalzò e per poco non si strozzò con il pezzetto di bistecca ai ferri appena addentata.

Mamma mia come piove fuori!” Si strinse in un abbraccio come se avesse freddo.

La pioggia batteva insistente ormai da un paio d'ore non dando segni di tregua.

Le strade sono quasi tutte allagate” Fece notare Conan affacciatosi alla finestra colma di goccioline.

Uffa proprio stasera che devo uscire”

Ma dove vuoi andare con questo tempo? Non vedi? Ci mancano solo i lupi là fuori!” Conan ritornò al suo posto a consumare la cena “Dà retta a me! Stai a casa al calduccio”

Dì la verità Conan” disse maliziosa Ran con gli occhi assottigliati “...hai paura anche tu del temporale, vero?”

Conan con la sua aria spocchiosa e sicura di sé, si limitò a dire di no.

Vabbè, ora chiamo Sonoko” Ma quest'ultima la precedette, il cellulare di Ran squillò insistentemente finchè non rispose alla chiamata.

*

Quella serata, dopo cena, ispirò ai due la visione di un film, ovviamente andarono a pescare qualcosa dalla videoteca fornitissima di Goro, che ultimamente amava allargare con pellicole nuove e inedite.

Se fosse stato per Ran, avrebbero visionato l'ennesimo dvd strappalacrime, nella mano destra teneva “Love Story” e nell'altra “Dirty Dancing”.

Quale dei due Conan?” Chiese felice della sua scelta.

Nessuno dei due” Rispose senza nemmeno vedere quale potesse aver scelto continuando la sua ricerca negli scaffali.

Ma se non hai neanche visto cos'ho in mano” Fece lei dispiaciuta.

Come se non ti conoscessi” Le rispose continuando la sua ricerca “...eccolo!” Esclamò dopo aver preso un film misto tra horror, giallo e storia d'amore.

Mmmm!” La ragazza non era molto d'accordo con la scelta del piccolo coinquilino, non poteva far vedere a un bambino certe scene, era un film abbastanza cruento, almeno era quello che si poteva dedurre leggendo tra le righe.

No Conan, non è adatto ad un bambino! E se poi hai degli incubi? Non voglio trovarmi un moccioso nel mio letto che piange perchè ha paura” Alzò il mento con fare autoritario.

Ma senti chi parla” Si ritrovò a pensare sospirando “Ti supplico Ran! E poi c'è anche la storia d'amore che piace tanto a te!” La pregò sbattendo le palpebre velocemente, li avrebbe trovati irresistibili. “Allora che dici?” Insistette vedendo che lei non rispondeva.

Vado a preparare i pop-corn” Disse rassegnata, le sembrò di tornare indietro nel tempo a quando lei e Shinichi dovevano mettersi d'accordo su quale film guardare, chissà perchè era sempre lui ad avere la meglio.

L'ennesimo lampo squarciò di nuovo il cielo illuminando il salotto dove i due ragazzi si erano posizionati per vedere il film.

La liceale si alzò per chiudere le tapparelle, almeno così non ci sarebbero state distrazioni, poi tornò sotto il plaid che tirò su lasciando solo gli occhi blu scoperti.

*

Il film era più pauroso di quanto immaginasse, ad ogni scena corrispondeva per Ran un mini attacco cardiaco, così decise di avvicinarsi sempre di più al bambino in modo da avere più conforto.

Conan arrossì visibilmente, celata dall'oscurità della stanza.

Ti dà fastidio se resto qui vicino?” Le chiese.

Shhhh! E' il momento cruciale questo!” La zittì.

A volte parla come Shinichi” Sorrise silenziosamente continuando a visionare la pellicola che da lì a poco sarebbe terminata.

*

Il temporale continuava imperterrito a sfogare tutta la sua rabbia, al telegiornale l'avevano definita “la tempesta perfetta” che avrebbe lasciato la città di Tokyo solo l'indomani, a tutti i cittadini che abitavano ai piani terra era stato consigliato le paratie in caso ce ne fosse stato bisogno e di non muoversi dalle proprie abitazioni per nessun motivo.

Ancora tuoni, ancora fulmini, ancora pioggia.

Ran si era rassegnata a dormire con quel sottofondo, se mai ci fosse riuscita.

Buona notte Conan” Lo salutò dopo averlo accompagnato nella sua stanza.

Notte Ran” Fece di rimando lui chiudendo dietro di se la porta.

Conan?” Lo chiamò riaprendo l'accesso alla sua stanza ed entrando timidamente.

Si?” Il bambino era già entrato nel letto caldo.

Ran si inginocchiò al suo cospetto “Posso dormire con te? Io ho paura del temporale!!” Piagnucolò infilandosi nel suo letto velocemente prima di ricevere la risposta.

E poi sarei io quello che doveva piangere perchè ha paura?” L'abbracciò per quanto le sue piccole braccia glielo permisero ed insieme si addormentarono.

*

Spazio dell'autrice: questa storia inizialmente era nata come una drabble da aggiungere alla raccolta LE MILLE E UNA DRABBLE, ma l'idea mi è piaciuta così tanto che ho voluto svilupparla un po' di più.

Spero vi sia piaciuta, se fosse così lasciatemi un commentino, ma anche se fosse il contrario!!

Xoxo Erika

  
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