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Autore: up_mentality    02/01/2014    4 recensioni
Per una coincidenza, in metropolitana, Allyson incontrerà Harry, il protagonista del film di cui non è riuscita a vedere il finale, ma quando scoprirà che il film non esiste, capirà che il limite tra realtà e finzione è davvero sottile!

Se vi ho incuriosito, entrate :)
Attenzione: non fermatevi al prologo, il bello arriva dopo!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The last scene




Vi aspetto allo spazio autore per i ringraziamenti... ma li avete visti questi qui sopra?!

Immaginatevi il ricciolo in questo modo -->Harry Styles ragazze!


Mi truccai più del solito, provai con uno smokey eyes color oro e bronzo, con una sottile linea di eyeliner nero che riuscii a risaltare il color miele delle mie iridi. Finii con un po' di blush per dare un po' di vita alle guance e un burro cacao al sapore di fragola.
Mi guardai e il risultato finale mi piacque molto, era raro che mi preparassi così per una semplice serata con degli amici, ma Renée mi disse che saremmo andate in un locale molto speciale per fare un aperitivo con Niall, Zayn, Louis e Liam e quel pomeriggio avevo avuto più tempo del solito per prepararmi.

Riempii la mia borsa con le prime cose che mi capitarono tra le mani, indossai il mio cappotto lungo e afferrai la sciarpa e il capello.
Uscii dall'appartamento per poi ricordarmi di aver dimenticato le chiavi della macchina e tornarmene indietro. Alla fine riuscii a salire in macchina e a partire, con poco più di 15 minuti di ritardo.
Non male.
Ci eravamo date appuntamento davanti casa sua per le sei del pomeriggio dove poi ci avrebbero raggiunti i ragazzi, escluso Liam che era già con lei dall'ora di pranzo.

Ricevetti un messaggio della mora che mi chiedeva dove fossi finita in un linguaggio non troppo elegante e ad un semaforo rosso le risposi che sarei arrivata tra qualche minuto.
Diedi un po' di gas, cercando di colmare il ritardo, ma ovviamente non potevo che essere sfortunata: sulle strade principali si stavano formando colonne impressionanti a causa del ritorno a casa della maggior parte dei londinesi.
Alla fine girai per delle stradine semivuote e finalmente parcheggiai davanti la villetta della mia amica, spegnendo subito il motore.
Non c'era ancora nessuno e questo mi lasciò leggermente perplessa.
Mi rilassai sul sedile, escludendo categoricamente l'idea di scendere dall'auto, anche se era la fine della prima settimana di Marzo un vento gelido stava avvolgendo l'intero Paese.
Cominciai ad innervosirmi e senza accorgermene mi ritrovai a muovere le dita meccanicamente sul cruscotto. Guardai il cellulare ma non avevo ricevuto nessun altro minaccioso messaggio da Renée. Alla fine decisi di uscire dall'accogliente abitacolo e citofonare alla mora, così chiusi la macchina e mi diressi a passo svelto verso la porta.

Captai dei mormorii provenire dalla mia destra, ma quando mi girai, qualcosa mi immobilizzò.
Sentii delle mani bloccarmi la visuale e altre che mi legavano i polsi.
Cominciai a gridare, ma una mano mi tappò la bocca, costringendomi in urla mute. Cercai di liberarmi da quella stretta indesiderata, ma all'improvviso non sentii più il terreno sotto i piedi, qualcuno o qualcosa mi aveva sollevato. Non riuscivo a capire quante persone c'erano e cominciai a pensare al peggio. Stavo per urlare un'altra volta, quando una voce mi fece bloccare.


POV HARRY


-Harry, muoviti!- esclamò nuovamente Zayn impaziente

-Arrivo, un attimo!- gli risposi irritato, girando nervosamente per la stanza

Cominciai a cercare ovunque, non potevo perderli o tutto il piano sarebbe crollato miseramente.
Avevo preso tutto e sperai con tutte le forze che le cose andassero per il verso giusto, era la mia ultima possibilità.

-Dobbiamo andare, siamo già in ritardo!- urlò dal soggiorno

-Non li trovo!- risposi agitato, sentii le mani cominciare a sudare per la tensione

Sentii dei passi provenire dal corridoio e un secondo dopo, alzando lo sguardo, vidi il viso severo di Zayn sbirciare nella mia camera, scrutarmi con la testa leggermente piegata, cercando di capire cosa ci facessi con un cestino in mano.

-Stai scherzando spero?!- mi additò ridendo

Lo fulminai con lo sguardo, mettendolo giù -Cos'hai da ridere? Non riesco a ricordare dove li ho appoggiati.- dissi seccato

II moro scosse la testa, alzò il braccio e quando guardai i due biglietti svolazzare nella sua mano, feci un sospiro di sollievo.

-Li abbiamo presi insieme oggi, mi hai detto che avrei dovuti tenerli io perché tu li avresti sicuramente persi.- mi spiegò con un ghigno sfacciato sulle labbra

Mi colpii la fronte con una mano, dove avevo la testa?!

Zayn si avvicinò cautamente come se potessi scoppiare da un momento all'altro.
Si posizionò davanti a me e me li porse.

-Va tutto bene, Styles, calmati.- disse cercando di infondermi un po' di pace

Li presi in mano, infilandomi nella tasca interiore del cappotto -E se non andasse da Renée? E se non voles...- cominciai a farfugliare, ma il mio amico mi mise una mano sulla spalla

-Andrà tutto bene, tutti sappiamo cosa fare. Tu pensa positivo e schiaffati il sorriso più sexy che puoi sul viso.- disse cercando d'ironizzare

-Non mi vuole più, non vuole vedermi. Cosa ti fa credere che appena mi vedrà non scapperà a gambe levate diretta a casa?- chiesi disperato

-Per come ti guardava.- disse pacato, come se sapesse già la risposta

Lo osservai interrogativo -Cioè? Quando?-

-Quando è venuta a Holmes Chapel, quando siamo andati alla festa prima di X Factor, a Capodanno e il momento in cui abbiamo fatto la video chiamata in Irlanda, ecco quando. Ti ama.- sospirò come se fosse una cosa ovvia

Lo guardai per qualche secondo -Hai una grande memoria, amico.- dissi mordendomi il labbro per reprimere un sorriso compiaciuto, non pensavo che i suoi occhi mi avessero osservato per tutto quel tempo, come uno stupido non me n'ero accorto

-Lo so. Gli innamorati non lo vedono, ma so come ti guardava e poche ragazze lo fanno con quella intensità. Lei ti amava e ti ama ancora, solo che ha bisogno di capirlo e tu devi cercare di spiegarle davvero quello che è successo.- mi spiegò riferendosi alla faccenda delle foto

Lo abbracciai -Ci proverò. Grazie Zayn..-

-So che siete fatti uno per l'altra, lo so dalla prima volta che vi ho visto insieme.- confessò vicino al mio orecchio

-Devo ancora capire perché tu sia qui e non con gli altri.-

-Beh, temevamo che tu potessi scappare.- rise

-E perché mai?- chiesi mentre camminavamo verso la porta d'ingresso

-Non si sa mai con te.- disse semplicemente

Alzai le spalle -Beh, che ci facciamo ancora qui? Voglio riprendermi la mia ragazza!- esclamai eccitato


POV ALLYSON


-VOI SIETE COMPLETAMENTE PAZZI, CAZZO!- urlai ai ragazzi davanti a me, cercando di liberarmi scuotendo le spalle

-Calmati Ally, mi dispiace se ti abbiamo spaventato.- cercò di scusarsi Niall

-Vi dispiace?! Davvero, a voi dispiace!? Io vi denuncio!- esclamai accaldata, il mio viso doveva sembrare un pomodoro in piena stagione

Non potevo ancora crederci, quei ragazzi stavano diventando dei delinquenti!
Appena mi sentii sollevare da terra, sentii la voce di Liam provare a calmarmi, dicendomi che erano loro e che non c'era bisogno di urlare.
Certo, lui non aveva la visuale coperta da una benda e le mani legate!
Non sapevo dov'ero e dove stavamo andando, sentivo solo che ero seduta su qualcosa di morbido che si muoveva ad una grande velocità, ipoteticamente un'automobile.

-Dai Allyson, rilassati... comunque è stata una sua idea.- disse Louis colpevolizzando qualcuno

Sentii un grugnito uscire dalle labbra di uno dei ragazzi, ma non potevo sapere di chi visto che non riuscivo a vedere nulla!

-Scusami davvero Allyson, è stata una mia idea, ma tu non saresti venuta se te lo avessimo detto.- provò a convincermi Liam

-Dove?! Non ho la più pallida idea di dove cazzo stiamo andando e non ho ancora capito perché ho una maledettissima benda sugli occhi!- esclamai al limite della sopportazione

-Non possiamo dirtelo, è una sorpresa.- mi spiegò tranquillo Niall, come se fosse totalmente normale rapire una ragazza, bendarla e tenerla all'oscuro di tutto

-Io odio le sorprese!- mentii -Non potevate convincermi in un'altra maniera? Ad esempio facendomi salire in macchina e poi portarmi ovunque stiamo andando senza dirmelo?- chiesi sbuffando

Per qualche secondo non sentii nulla, solo il rombo del motore, poi dei piccoli sussurri e riuscii a captare un “Non ci avevamo pensato...”.
Alzai gli occhi al cielo, non volevo crederci...
Scossi la testa, appoggiandomi a quello che sembrava un piccolo divanetto, e pensai che forse eravamo dentro una delle loro limousine che usavano per le serate importanti.

-Ci sei Allyson?- chiese preoccupato Louis non sentendomi dire nulla

Aggrottai le sopracciglia -Certo, sto progettando la mia vendetta.- risposi ferma e glaciale

-Ci dispiace, ma questa storia stava degenerando!- esclamò spazientito Liam

-Ma quale storia?!- cercai di tenere un tono di voce moderato, ma ad ogni frase il mio istinto di saltare addosso a qualcuno e picchiarlo cresceva sempre di più

-Non posso dirti nulla, scusami.- disse il moro

Sbuffai per la millesima volta, rassegnandomi al fatto che fossi stata rapita da una boyband e che non potessi sapere la destinazione.

-Dov'è Renée?- chiesi leggermente più tranquilla, almeno sapevo che non rischiavo di essere ammazzata da dei killer spietati

-E' a casa, non è voluta venire, temeva la tua ira.- disse ridacchiando Liam

-Beh, spero che la tua ragazza sappia correre molto veloce.- dissi con un sorrisetto maligno -E Zayn? Non ho sentito la sua voce.- notai in quel momento, girando la testa da sinistra a destra, come se potessi vederci qualcosa

-Ehm... lui è... dai suoi genitori.- disse poco convinto Louis

Alzai le spalle -Ok, sentite, non mi interessa, meglio per lui che non sia qui con voi tre. Forse lo risparmierò, anche se immagino centri qualcosa in questa pazzia.- ragionai

-Dai, noi ti vogliamo bene.- cantilenò il biondo e dopo qualche secondo sentii un braccio circondarmi le spalle

Rabbrividii al quel tocco, non essendo abituata all'oscurità e non sapere chi avessi intorno -Io no, siete completamente fuori di testa!-

Sentii una mano appoggiarsi sopra alla mia, stringendomela appena.
Incredibilmente quel gesto mi calmò.

-Lo stiamo facendo per te, te lo giuro.- promise Liam

Guardai nella direzione della sua voce -Mi fido di voi.- risposi cercando di usare un tono rassicurante -E' solo che mi avete fatto prendere un bello spavento.-

-Ci dispiace davvero.- mi giurò Louis

Sospirai, non riuscivo ad immaginare quello che sarebbe successo.
Viaggiammo quelle che sembrarono ore e quando la rabbia diminuii fino a sparire completamente, cominciai a chiedergli cosa stava succedendo nelle loro impegnatissime vite.
Mi raccontarono che era difficile perché sentivano la mancanza di casa e dei loro spazi, ma gratificante perché il loro album era uscito da solo una settimana ed era uno dei più venduti.

-E' fantastico!- mi congratulai

-Ci siamo davvero impegnati, siamo felicissimi.- disse Niall e sapevo che stava sorridendo

-Grazie anche a te Allyson, senza di te non saremmo quelli che siamo.-

Li ringraziai mentalmente per aver evitato di parlare di Harry e non sapevo ancora se avessi dovuto scusarmi con loro o no. Mi sentivo in colpa per qualcosa, ma non nei confronti del ricciolo, lui non si meritava nulla da me. Purtroppo questo non mi impedii di pensare a lui nell'ultima parte del viaggio.
Finalmente ci fermammo e sentii un gran vociare e rotelle fuori dall'abitacolo.

-Ma dove siamo?- chiesi confusa cercando di immaginarmi il luogo

-Aspetta ancora due minuti e lo scoprirai.- disse Liam

Sentii una mano prendermi l'avambraccio -Ti faccio scendere.- mi aiutò educato Louis

Con qualche difficoltà, a causa della mancanza di vista, dei tacchi e delle mani legate dietro alla schiena, scesi dall'auto e sentii la portiera sbattere.

-Grazie Alfred, puoi aspettarci qui per qualche minuto?- sentii la voce di Niall in lontananza

-Avete un autista?- domandai sorpresa

-Ehm, è il nostro bodyguard e autista, si.- disse leggermente in imbarazzo Louis che mi stava tenendo ancora il braccio, forse per paura che scappassi

Annuii, non sapendo cosa dire.
Le voci si erano fatte più potenti e continuavo a sentire come oggetti trasportati per la strada, ma ancora non riuscivo ad orientarmi.
Qualcuno mi liberò i polsi, ma subito due di loro mi presero per mano.

-Tra poco ti potrai togliere la benda.- mi informò Liam

Camminammo per qualche minuto, fino a che non sentii una vampata di calore scaldarmi il corpo, segno che eravamo entrati in un edificio. Il problema era capire quale.
Non volevo nemmeno immaginare le facce delle persone nel vedere tre ragazzi della boyband più famosa d'Inghilterra accompagnare una ragazza bendata, aiutandola a camminare.

Sentii una voce metallica parlare al microfono e prima che potessi dire qualcosa, sentii delle mani trafficare dietro alla mia testa e dopo qualche secondo, riuscii a vedere di nuovo.
Le mie supposizioni erano esatte.
Ci trovavamo all'aeroporto di Londra Heathrow.


POV HARRY


-Hai tutto?- mi domandò Zayn

-Si, manca solo lei.- risposi impaziente

-Sarà qui tra qualche minuto.- mi disse guardando l'ora sul cellulare

-Secondo te funzionerà?- gli chiesi appoggiando il borsone marrone a terra

Annuii sorridente -Ne sono certo.-

Sospirai, teso come mai prima, pensai che le esibizioni che avevo affrontato ad X Factor non erano state nulla in confronto a quello che stava succedendo nella mia testa in quel momento.
Mi guardai attorno, cercando una cascata di capelli castani e un paio di meravigliosi occhi color miele.

Sentii la suoneria del cellulare di Zayn e quando lesse il messaggio, sorrise soddisfatto.

-Bene, sono appena arrivati.- mi informò rimettendo il telefono in tasca -In bocca a lupo!-

Sospirai nuovamente -Crepi, grazie ancora Zayn, ringrazia anche gli altri per tutto.-

-E' questo che fanno gli amici... le cazzate che non si farebbero mai da soli.- ammiccò dandomi una pacca sulla spalla -A dopo.- mi salutò

-Dopo?- chiesi confuso

Ma il mio amico si era già allontanato, camminando a passo svelto verso l'uscita.

Presi il telefono e scrissi quelle parole che avevo pensato e ripensato per tutta la notte, cercando quelle giuste, anche se sapevo che non le avrei trovate.

Dimentichiamo quello che è successo...
Harry



POV ALLYSON


-L'aeroporto?- chiesi girandomi verso i tre ragazzi dietro di me

-Eh già.- disse sorridente Louis, mentre i suoi fantastici occhi azzurri brillavano per la riuscita del piano

-Posso chiedere il motivo?- azzardai

-No, mi dispiace.-

Sbuffai -Siete impossibili! Quindi cosa facciamo? Partiamo tutti e quattro allegramente?- chiesi ironica

-Oh, no. Noi adesso ce ne andiamo.- rispose alzando le spalle Niall

-Ma come? E io cosa ci dovrei fare qui?- domandai spazientita da tutto quel mistero

-Lo scoprirai presto.- Liam si avvicinò a un paio di passi da me -Non giudicarlo, non è successo niente, te lo possiamo giurare. Fai quello che ti dice il cuore.-

Lo guardai confusa, ma prima che potessi dire qualcosa, i tre ragazzi erano già girati di spalle diretti verso l'uscita. Ispezionai il grande aeroporto, completamente disorientata.
Ovunque guardassi c'erano gruppi di famiglie con grandi valige pronte a partire per una vacanza, uomini in giacca e cravatta per lavoro o giovani che andavano a trovare la persona amata lontana da casa.
Camminai verso il tabellone delle partenze e degli arrivi, sperando in un suggerimento o un indizio, ma oltre alle 30 destinazioni, non c'era nulla che potesse aiutarmi a capire perché mi avessero portato lì.

Mi girai, cercando l'uscita, pronta ad andarmene, finché non vidi quello che, dentro di me, sperassi e temessi allo stesso tempo di vedere.
Dei ricci disordinati e un paio di occhi color smeraldo mi stavano osservando curiosi a qualche metro di distanza.
Rimasi bloccata per quelli che mi sembrarono ore.
Alla fine, tornò alla memoria anche l'ultima scena, l'ultima parte della vita di Harry che conoscevo con certezza.

Tutto era identico: stesso aeroporto, stesso bellissimo ragazzo, stesso borsone consumato sulla spalla destra e stesso viso disperato.
Peccato che la ragazza che avrebbe dovuto togliere quel broncio sul suo viso non fossi io, ma Funny.
Come una cinepresa, la mia mente riportò le ultime immagine che ero riuscita a vedere di quel famoso film.

Lui, in piedi davanti agli sportelli del check in, con la sua valigia piena e nella mano il suo cellulare, un messaggio mandato con la speranza che lei lo notasse “Dimentichiamo quello che è successo...”.
I miei ricordi finivano lì, il mio computer in quel momento si era spento bruscamente, senza rivelare la fine della storia.
Una cosa però non riuscivo a capire, dov'era lei?
Mi guardai intorno, cercando il viso di Funny in quella marea di gente, ma non riuscii a scorgerla.
La mia testa cominciava a fare male, cosa diavolo stava succedendo?!
Ero pronta ad andarmene, non riuscivo a capire perché i ragazzi mi avessero portato lì.
Farmi vedere che Harry mi aveva dimenticato e che sarebbe partito con Funny? Farmi stare ancora più male? No, non l'avrebbero mai fatto o almeno Renée non avrebbe mai partecipato a quel piano.
Mi stava sfuggendo qualcosa.

Ritornai a guardare Harry: indossava un paio di jeans neri, una maglietta bianca, il suo cappotto scuro e un paio di Clarks. Come faceva con un look così semplice, essere assolutamente perfetto?!
Era ancora lì, ma non era più da solo.
Due ragazzine di al massimo 10 anni erano davanti a lui, con un pezzo di carta in mano.
Dopo avermi dato un ultimo sguardo, si abbasso all'altezza delle piccole fan, accucciandosi davanti a loro sorridente.
Mi incantai a guardarlo, le fossette gli incorniciarono la bocca, mentre diceva qualcosa alle due ragazzine. Harry gli autografò il foglietto, le abbracciò e fece anche una foto con ognuna.
Dopo si mise un dito sulle labbra, dicendogli, forse, di non rivelare la sua presenza.
Le fan annuirono con forza e tornarono allegramente verso i loro genitori che le stavano guardando sorridenti, in fila al check in.
Harry si alzò, sorridendo verso di loro.

Non so cosa mi fece cambiare idea, ma le mie gambe cominciarono a camminare verso di lui e vidi i suoi occhi iniziare a brillare.
Più passi facevo, più la rabbia cominciava a ribollire dentro, non avevo dimenticato quello che aveva fatto. Mi fermai a un metro da lui, lo sguardo fisso sulla sua valigia.

-Stai partendo?- gli chiesi fredda, stupendomi del tono che avevo usato

-Ti stavo aspettando.- disse non curante della mia domanda

Assunsi un'espressione corrucciata, incrociando le braccia al petto -Harry, non...-

-Aspetta!- disse avvicinandosi, con una mano davanti a sé -Fammi spiegare.-

-Non c'è nulla da spiegare, non eravamo destinati a stare insieme e poi tu stai aspettando un'altra persona, no?!-

Scosse la testa -No, Ally, non hai letto il messaggio?- chiese sorpreso

Presi il cellulare dalla tasca del cappotto e vidi la piccola busta lampeggiare.

Dimentichiamo quello che è successo...
Harry


-Non riesco a capire...- mormorai

Sentii la mano di Harry stringermi dolcemente l'avambraccio, allontanandosi pochi secondi dopo, pensando che il suo tocco mi avrebbe potuto infastidire.
Quel gesto mi provocò una serie di brividi che non sentivo da molto tempo.
Alzai lo sguardo verso di lui, con gli occhi pieni di confusione. Stavo per caso impazzendo?

-Lasciami spiegare, poi potrai decidere se andartene o no.- mi supplicò

Anche se avessi voluto, non sarei riuscita a dire nulla, la gola si era fatta improvvisamente secca, sia dalla vicinanza di Harry sia dal fatto che quella situazione mi sembrava totalmente assurda.
Così annuii impotente.

-Mi ero preparato un discorso, ma non mi ricordo più nulla...- disse sorridente, ma riuscivo a vedere la tensione nei suoi lineamenti -Allyson, tu non immagini nemmeno quanto io stia stato male in queste settimane. Non riuscivo a capire perché ti fossi comportata in quel modo, senza lasciarmi dire niente, spiegare quello stupido malinteso.- prese un grande respiro -Io e Funny ci siamo incontrati casualmente a Manchester, ad un Meet and Greet dove anche lei stava promuovendo il suo singolo. Non ci vedevamo da molto, così abbiamo deciso di andare a bere un caffé al bar, ma sai di cosa abbiamo parlato per tutto il tempo?- mi domandò retorico

Feci segno di no, ancora senza un fil di voce.

-Di te, di quello che stavo passando senza vederti né sentirti, di come provare a farmi perdonare. Ti sei allontanata improvvisamente da me e non riuscivo a capire il motivo.- mi disse con gli occhi pieni di dolore

-Harry, tu non c'eri, tu me lo avevi promesso.- gli spiegai, sorprendendomi della mia voce ferma

-Non è stata colpa mia!- esclamò esasperato

Mi allontanai di qualche passo, intimorita dal suo tono.
Lui lo notò, aprendo visibilmente gli occhi, maledicendosi di aver urlato.

-Il nostro manager ci ha avvisato all'ultimo minuto che avremmo dovuto rimanere a Manchester per altri due giorni e non sai quanto mi dispiace, io sarei partito all'istante per stare con te anche solo per 5 minuti, ma non mi è stato possibile.- disse con tono calmo

Nei suoi occhi vedevo che stava dicendo la verità, ma c'era ancora una questione.

-E quelle foto? Con Funny davanti al suo hotel?- chiesi confusa

-Uno stupido paparazzo ci ha seguito e a quanto pare non aveva nessuno scoop da presentare al suo capo, così ha inscenato un ritorno di fiamma tra noi due. Sono tutte bugie, non ci siamo baciati, non abbiamo fatto assolutamente nulla.- il suo tono nervoso mi mise allerta

Rimasi in silenzio per qualche secondo, cercando di elaborare le parole pronunciate dal ragazzo davanti a me. Anche se lo avessi perdonato, questo non avrebbe potuto cancellare il fatto che non ero io la ragazza di cui aveva bisogno, io non centravo nulla nella sua vita.
Si certo, quello era solo un film, forse me l'ero anche inventato, ormai non riuscivo a mettere un limite fra realtà e finzione, ma tutto aveva seguito quella trama, fino a quel punto...
E se dovessi essere io a decidere il finale di quella storia? E se fosse stato per quello che quel giorno non ero riuscita a vedere l'ultima scena?
Questa idea, per quanto pazza fosse, continuava a rimbombarmi nella mente.

-Allyson...- cominciò, non sentendomi dire nulla -Io voglio te. Tu non immagini quanto sia stato difficile svegliarmi senza vedere il tuo dolce viso augurarmi il buongiorno, non poter sentire la tua voce, anche solo per telefono.- prese un grande respiro - Ti amo, sei diventata la persona più importante nella mia vita, non so come tu ci sia riuscita. Tutto è successo velocemente, non so spiegarlo...-

Quella parole mi fecero scattare verso il suo viso.
Sapevo cosa dovevo dirgli, cosa volevo che sapesse, ma le parole mi morirono in gola.

-Harry io...- sussurrai appena

-Ti prego non dirmi di no.- mi supplicò

-Ascoltami.- dissi decisa, facendo un passo in avanti

Lui annuii, gli occhi lucidi, ma ancora a troppa distanza da me.

-Tutto è cominciato in un modo surreale, non so se te lo ricordi, quel pomeriggio in metropolitana è impresso nella mia memoria. I-io ti avevo già visto.- sapevo quanto potesse sembrare assurdo quel discorso e sperai che nessuno ci stesse ascoltando -Tu eri un attore, tu e gli altri ragazzi, la tua famiglia, tutto era in quel film. So che tu non mi credi e ti prego, credimi quanto te lo dico, non ci credo nemmeno io. So solo che dovevo parlarti, ma tu mi hai preso alla sprovvista. Non sapevi assolutamente nulla su quella storia, sul tuo personaggio e questo rimane tutt'ora un mistero per me.-

Vidi gli occhi di Harry osservarmi attento, cercando di capire dove volessi arrivare.

-Era strano, ma pensavo che sarebbe stato divertente, vedere fino a che punto saresti arrivato. Ma è successa una cosa che non avevo previsto.- sospirai, cercando un po' di forza in quegli occhi verdi -Mi sono innamorata di te.- confessai tremante

Il suo viso era ancora serio, ma vidi un accenno di sorriso sulle sue meravigliose labbra.

-So solo che adesso dovrebbe esserci Funny qui, che tu hai mandato a lei quel messaggio e che i biglietti che hai dentro al cappotto sono per partire insieme a lei.- gli spiegai

Vidi i suoi occhi sorpresi registrare le mie parole, per poi toccarsi il petto, alla ricerca dei due biglietti. Li guardò, non capendo come avessi fatto a sapere che ce li avesse lì, ma subito dopo un bellissimo sorriso gli adornò le labbra.

-No, hai sbagliato una piccola cosa.-

Mi porse uno dei due cartoncini, indicandomi il destinatario.
C'era scritto Allyson Carter.
Alzai lo sguardo, mordendomi il labbro, com'era possibile?

-Non ho la più pallida idea di come tu sapessi quelle cose di me e sinceramente non mi interessa. So solo che io voglio stare con te e con nessun'altra.- mi giurò prendendomi la mano che stringeva il biglietto -Ti prego, so che ho sbagliato, che avrei dovuto stare con te di più, trovare più tempo per noi...- non lo lasciai finire

-E' il tuo lavoro e sono contenta che tu stia realizzando il tuo sogno.- le disse guardandolo negli occhi, perdendomici dentro

Mi prese la mano e la poggiò sul petto, nel punto dove probabilmente c'era il cuore -Tu hai questo, possiedi il potere di distruggerlo o di farlo battere.- confessò con voce roca

Aprii leggermente la bocca, come potevano delle frasi così sdolcinate diventare così seducenti ed eccitanti se pronunciate dalla bocca di Harry?

Mi guardai intorno, mi ero dimenticata di essere in un aeroporto con centinaia di persone. Tutto si era fermato. La gente stava continuando la sua vita, tra corse per non perdere l'aereo o per comprare dei biglietti all'ultimo minuto.
Vidi qualche ragazza fermatasi a guardarci, forse riconoscendo Harry, ma non osarono avvicinarsi.

Guardai il biglietto fra le mie mani.
Destinazione: Italia, precisamente Venezia, una delle città più romantiche dell'Europa.
Non sapevo quanto tempo rimasi lì pensierosa, ad osservare quel biglietto.
Harry comunque rimase in attesa, aspettando pazientemente una risposta che, infondo, sapevo dal momento in cui l'avevo visto in aeroporto.
Alzai la testa, incontrando quelle pozze verdi piene di speranza, ma che poco a poco si stava aggiungendo alla rassegnazione.
Alla fine decisi. Dovevo essere impazzita completamente, ma cosa in quella situazione, nella nostra storia, era normale?

-Si.- dissi

-Cosa?- chiese preso alla sprovvista

-Ho detto si. Voglio partire insieme a te, vog...- non riuscii a finire la frase che mi sentii sollevare da terra, per la secondo volta in quelle poche ore -Ehi, mettimi giù!- lo rimproverai fra le risate

Harry, che mi stringeva con le sue braccia forti per la vita, mi fece girare intorno, fortunatamente non avevo ancora cenato.

-La mia ragazza partirà insieme a me!- urlò a tutto l'aeroporto

Alcune persone si girarono confuse, altre sorrisero e alcune addirittura applaudirono.
Dopo qualche secondo mi mise giù e per poco non caddi in avanti, i tacchi non aiutavano di certo il mio pessimo equilibro.
Mi sentii afferrare da dietro, le braccia del ricciolo in quel momento erano sui miei fianchi, tenendomi ben stretta, come se avesse paura che potessi scappare.
Non l'avrei fatto in ogni caso.

-Non sai quanto io ti desideri...- sussurrò vicino al mio orecchio, tirando fuori il suo aspetto erotico e seducente

Sentii dei brividi scendere per tutta la colonna vertebrale, Dio se mi era mancato.
Mi girai, incontrando i suoi occhi brillanti e quando abbassai lo sguardo sulle sue labbra, la lingua le bagnò, facendomi sussultare.
Non persi altro tempo, le mie mani gli presero il viso e le mie labbra si avventarono sulle sue, era da troppo tempo che desideravo baciarlo.
Lui non si fece trovare impreparato, mi circondò i fianchi, facendomi avvicinare a lui fino a far scontrare i nostri petti.
Lasciai che le nostre lingue si cercassero, era passato troppo tempo dall'ultima volta che avevo goduto del suo sapore.
Spostai la mia attenzione sui suoi ricci e sentii finalmente un gemito uscire dalle sue seducenti labbra, facendomi volere qualcosa di più.
Mi avvinghiai sempre di più e potei sentire quanto mi desiderasse, ma una voce metallica mi riportò alla realtà.
Mi staccai velocemente, accaldata e imbarazzata allo stesso tempo.
Harry mi guardò sorpreso da quell'improvviso cambio di programma e dalla forma che avevano preso le sue sopracciglia, non sembrava gradire.

-Ci stanno guardando tutti.- dissi a bassa voce, affondando il viso nel suo petto.

-Non mi interessa.- disse tranquillo, ma leggermente affaticato dal bacio appassionato di poco prima

Soffocai una risatina -Mi sei mancato.-

-Anche tu, non immagini quanto.- disse accarezzandomi la testa

Mi staccai velocemente, prendendo in mano il biglietto -Allora? Dobbiamo seriamente partire?-

-Certo!- esclamò sorridente

-Ma non ho nulla!- gli spiegai raccogliendo la borsa quasi vuota che avevo fatto cadere prima

-A me basti tu e poi ho guadagnato qualcosina in questo periodo e puoi comprarti tutto quello che ti serve lì.- mi informò sorridente, con le sue meravigliose fossette in evidenza

Avvicinai la mano al suo viso, mettendo l'indice in quel piccolo solco.
Mi guardò interrogativo, non immaginava che quella era una delle cose che mi erano mancate di più di lui.
Era come se con quelle potesse essere ancora un bambino, gli donavano un'aria infantile che mostravano una dolcezza infinita, in contrasto con gli innumerevoli tatuaggi e i lineamenti duri del suo viso, segno di maturità.

-E il tuo lavoro?- gli domandai

-Abbiamo un giorno di interviste in Italia, per promuovere l'album. Ma io voglio che tu sia lì con me, voglio passare ogni momento libero insieme. Non mi interessa se non va bene per il nostro staff, tu sarai lì.-

Lo osservai, tutto di quel ragazzo mi diceva che avrebbe mantenuto quella promessa.

Mi prese il mento con l'indice e il pollice, alzandomi leggermente il viso -Ti amo, piccola.-

Sorrisi -Ti amo, Harry.-

All'improvviso sentii delle urla provenire dalle mie spalle e quando mi girai, un gruppo di persone stava battendo le mani felici, urlando.

-Oh mio dio.- sospirai, mettendo una mano sulla fronte

Rise di gusto -Te lo giuro, non lo sapevo.-

Davanti a noi c'erano tutti i nostri amici.
Louis e Niall con una bottiglia a testa di spumante, Liam e Renée abbracciati e Martha con John, o come lo chiamavo io, il bel cameriere.
Tutti ci stavano osservando sorridenti.

-Possiamo far finta di non conoscerli se vuoi?- mi propose Harry

-No, alla fine è grazie a loro se siamo qui.-

Gli lasciai un bacio veloce sulle labbra, presi la sua mano e ci avvicinammo al gruppo.
Le mie due amiche mi raggiunsero, Harry mi lasciò in balia del loro abbraccio.

-Sono così contenta per te.- disse Martha

-Anch'io e scusami!- esclamò la mora ridendo di gusto

Mi staccai leggermente -Me la pagherai!- gli lanciai uno sguardo assassino

Mi girai osservando i ragazzi dare pacche sulla spalla ad Harry, ridendo e dicendogli che era l'ora che tornassimo insieme.

Tornai da lui, circondandogli la schiena con il braccio e subito mi strinse a sé.

-Finalmente, non ce la facevamo più a vederti in quello stato.- ringraziò il cielo Liam

Zayn mi fece l'occhiolino che ricambiai con un sorriso, dopo gli avrei sicuramente chiesto che fine avesse fatto in tutta quella faccenda.

-Beh, allora? Non partiamo?- chiesi Niall contento

Solo in quel momento notai una serie di valige, tutte raggruppate vicino ai nostri amici.

-Partiamo?- chiesi confusa girandomi verso il mio ragazzo

-Non guardare me.- mi disse, alzando le spalle -Mancano tre giorni alle interviste.-

-Pensavate che dopo tutto questo piano, noi non ci saremmo regalati una vacanza?- chiese Renée mettendo le mani sui fianchi

Sospirai, addio settimana romantica.
Sentii le braccia di Harry stringermi più forte, anche lui avrebbe preferito passare del tempo noi due da soli, ma ovviamente non avevamo calcolato che anche gli altri componenti del gruppo avrebbero dovuto venire.

-Sarà divertente!- esclamò Martha, prendendomi per mano, trasportando una valigia più grande di lei

-Se lo dici tu...- le disse alzando gli occhi al cielo

Mi girai verso Harry che era rimasto indietro a parlare con Zayn e Louis. Quando notò che lo stavo osservando, mi fece l'occhiolino, rivolgendomi un meraviglioso sorriso, uno dei più belli che avessi mai visto.
Da quel momento non avevo la più pallida idea di cosa mi avrebbe riservato Harry, non sapevo cosa avrebbe detto e cosa avrebbe fatto.
Sapevo solo che volevo stare con lui e lui con me, e questo mi bastava.
Infine capii perché non riuscii a vedere il finale di quel film, perché il mio computer si era spento.
Fino a che la storia tra me e Harry fosse andata avanti, quell'ultima scena non sarebbe servita.
Noi eravamo i registri della nostra vita adesso e, sinceramente, non avevo intenzione di arrivare ai titoli di coda.





La mia prima ff :) --->Fix you<---
La mia prima OS :) --->You were my summer love<---


Hello there <3
Eccoci arrivati. L'ultimo capitolo di questa storia!
Ci sarà un epilogo, ma non scriverò nulla nello spazio autore :)
Non sapete quanto sia triste, giuro, mi è piaciuto tantissimo scriverla e mi sono affezionata moltissimo a questi due protagonisti e agli altri personaggi che vi ho fatto ritrovare tutti alla fine ;)
Spero che questa fan fiction vi abbia riportato indietro nel 2010, facendovi rivivere qualche momento dei nostri ragazzi (anche per questo l'ho scritta) e di aver descritto le cose nel miglior modo possibile!
Come ultima cosa vi chiedo di scrivermi cosa ne pensate di tutta la storia, vorrei sapere i vostri pareri, anche di quelle che non hanno mai recensito <3
Ve lo aspettavate questo finale, e avevate indovinato dove la stavano portando? Avete capito le ultime frasi e cosa significano?
Ok, sembra un interrogatorio, sorry!
Beh adesso partono i ringraziamenti:
*Rullo di tamburi*
Grazie alle ragazze che hanno cominciato a leggerla e sono arrivate fino a questo 28esimo capitolo, siete incredibili.
Grazie alle persone che l'hanno letta silenziosamente, forse commentandola animatamente nella loro mente.
Grazie a quelle che hanno recensito, sia solo un capitolo, che tutti quanti.
Grazie a quelle che l'hanno inserita fra le preferite/seguite/ricordate.
Grazie a quelle che hanno cominciato a leggerla, ma che poi l'hanno lasciata indietro.
Grazie sempre a mia sorella, senza i suoi molteplici aiuti sarebbe stato ancora più difficile continuarla.
Ci vediamo presto, non so con quale storia, ma non dimenticatevi di me!
Un bacio <3
Grazie ancora a tutte!
Giuls

  
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