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Autore: Mockingjay_chan    03/01/2014    5 recensioni
Estratto dal testo:
Mi chiamo Katniss,ho 27 anni, vivo nel Villaggio dei Vincitori del Distretto 12, sono sposata con Peeta, lo amo... Faccio un respiro profondo. E sono incinta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Truth or Dare?

Cado a terra. Le ginocchia al petto e le mani che coprono la faccia. Vorrei piangere, o forse urlare di gioia sinceramente non lo so neanche io. È successo tutto così in fretta che non sono sicura che sia reale, forse sono ancora sotto l' effetto della morfamina, anche se sono anni che non prendo più quella roba... o magari è il veleno degli aghi inseguitori ma sembra tutto troppo nitido per confermare la mia teoria. Per un attimo spero che mia madre si sia sbagliata.
Mi rialzo barcollando e nonostante il tremore alle gambe riesco a sedermi sul letto. Sto per urlare, sono confusa. Mi ricordo degli esercizi che mi faceva fare lo strizzacervelli.
Mi chiamo Katniss,ho 27 anni, vivo nel Villaggio dei Vincitori del Distretto 12, sono sposata con Peeta, lo amo... Faccio un respiro profondo. E sono incinta.
Già, sono incinta. Mia madre mi ha visitata e a detta sua lo sono da tre mesi, è venuta a trovarmi pochi giorni fa e le ho detto che non stavo molto bene. Pensavo che nausea e stanchezza fossero dovute ad un virus o qualcosa di simile... Invece a quanto pare non è così.
Sono tre giorni che lo so ma non l' ho ancora detto a Peeta, sono sicura che lui ne sarà entusiasta, ma devo ancora rendermene completamente conto. Avanti Katniss, sei incinta! Non puoi farci niente, devi dirlo a Peeta.
È già mattina quando mi sveglio. Sono sdraiata sotto le coperte, Peeta deve avermi sistemata quando è tornato da lavoro al panificio. Mi alzo e noto che indosso la camicia da notte. Ha fatto tutto per bene. Rido. Apro l' armadio e tiro fuori un vestito a quadretti gialli e bianchi. Una delle ultime creazioni di Cinna. Cerco di non pensarci anche se gli occhi mi diventano lucidi.
Quando scendo le scale Peeta è in mezzo alla sala, di fronte ad un cavalletto e ad una tela ancora candida
-Peeta- La mia voce lo fa sobbalzare
-Katniss- Mi si avvicina -Buon giorno- Mi bacia la fronte
Mi siedo su una delle sedie a dondolo e cerco di mettere insieme una frase di senso compiuto mentre lo guardo dritto negli occhi
-Pensavo... che ne diresti se andassimo a fare un pic-nic nel bosco?-
Sorride e mi dice che è un' ottima idea mentre sparisce su per le scale.
Quando torna ha in spalla uno zainetto che subito riempie di cibo.
Pochi minuti dopo partiamo alla volta del bosco. Attraversiamo il Distretto 12 fino ad arrivare a dove un tempo c'era la recinzione. Per un attimo ho l'istinto di impugnare il mio arco ma mi ricordo che oggi non sono qui per cacciare. Quando ci addentriamo nel fitto del bosco mi rendo conto che Peeta è ancora rumoroso. Mi tornano in mente i nostri primi Hunger Games, i momenti nella grotta, le interviste e tutto il resto. L' angoscia mi assale e appoggiandomi una mano sulla pancia mi accascio su un sasso lì vicino
-Katniss!- Peeta si inginocchia preoccupato di fianco a me
-Sto bene- mi sforzo di sorridere -Solo... qualche brutto ricordo-
Capisce subito cosa intendo e mi abbraccia prima di baciarmi. Ci rialziamo e riprendiamo il cammino verso... Verso dove? Mi rendo conto che stiamo camminando a vuoto. Decido all'istante di andare verso il lago e lo raggiungiamo pochi minuti dopo.
Ci sediamo vicino alla riva e iniziamo a mangiare i panini che Peeta ha preparato questa mattina che come al solito sono deliziosi. Ora che lo scambio di merci tra i Distretti è permesso può preparare un sacco di varietà sia di pane che di dolci. In assoluto quelli che preferisco sono il pane alle olive e la torta di fragole e lui lo sa bene. Finiamo di mangiare quando Peeta inizia tira fuori dallo zaino un contenitore di vetro col coperchio dentro la quale è adagiata una piccola torta glassata. Mi porge una fetta di torta, è alle fragole
-Mr. Mellark, ormai è diventato prevedibile- Sorrido
-Miss. Mellark- Dice accentuando il cognome -Se le dispiace così tanto vorrà dire che non la preparerò più- Sorride a sua volta e mi guarda negli occhi. Mi fa morire.
-No no- Mi affretto a dire e in poco tempo finiamo anche la torta.
Mi appoggio ad un sasso e Peeta si sdraia appoggiando la testa sulle mie gambe. Vicino alla pancia. Guardiamo il lago mentre gli passo le mani tra i riccioli biondi. Non posso fare a meno di pensare al bambino, avrà i capelli biondi o mori? E gli occhi? Sarà maschio o femmina?
-Vero o falso: adori le mie torte- Mi ridesta dai miei pensieri e mi stupisce anche, era una vita che non facevamo questo giochetto
-Mmmmh... Vero- Non lo facevamo da quando mi chiese di sposarlo. Continuo -Vero o falso: sei geloso-
Arrossisce -V-vero... Ma solo perché hai sempre intorno un sacco di ragazzi!- Quando mi fece la proposta eravamo al Prato, seduti nello stesso modo. Me lo ricordo come se fosse ieri, iniziammo a farci domande stupide e poi se ne saltò fuori con un “Vero o falso: mi vuoi sposare”. Ricordo che risposi “Vero” senza nemmeno pensarci, d'altronde lo amavo e lo amo tuttora.
Continuiamo a giocare per un'altra mezz'ora quando mi dice -Vero o falso: tu mi ami ancora come una volta-
Abbasso la testa -Falso...- Si acciglia e mi guarda storto. Cambia espressione e gli occhi gli diventano lucidi, fa per parlare ma lo interrompo -Falso, perché quello che provo per te è aumentato- Mi sposto e lo bacio, ho le farfalle nello stomaco come nella grotta, come sull'isola, a Capitol City, mentre tostavamo il pane durante il matrimonio e mille altre volte. Me la sta servendo su un piatto d' argento, devo dirglielo ora!
Non posso sprecare l' occasione -Vero o falso- Faccio un respiro profondo -Sono incinta- Sorrido. Lo sto accettando. Peeta si gira di scatto guardandomi dritta negli occhi. Ha la faccia più ridicola che abbia mai visto. Si tira in ginocchio e con un filo di voce riesce a dire -Vero?- Annuisco e gli prendo la mano per poi posarla sulla mia pancia. Mi guarda incredulo mentre una lacrima gli solca il viso, non posso che essere felice nel vederlo così. Mi bacia e mi fa cadere sdraiata sulla sabbia candida. Ci abbracciamo e rotoliamo sulla spiaggetta. Sono felice, ora lo sono davvero e vorrei che questo momento non finisse mai.
Peeta inizia a farmi domande su domande -Da quanto lo sei? Quando l' hai saputo? È maschio o femmina?- Poi si ferma a pensare -Katniss... è mio vero?- Lo guardo non posso fare a meno di ridere -Certo che è tuo idiota!- Ride anche lui e mi abbraccia. Con calma gli spiego tutto, della visita di mia madre, delle nausee, della stanchezza e di tutto il resto.
Passiamo almeno tre ore a parlare di come potrebbe essere il bambino, di come sarà la sua stanza, di quale sarà il suo nome, se sarà maschio o femmina. Io vorrei una bimba, Peeta vorrebbe dei gemelli ma anche solo la possibilità di avere due bambini in una volta sola mi fa spaventare ancora di più. Peeta è euforico e la sua allegria come al solito è contagiosa. Passano le ore e noi ce ne stiamo qui, sdraiati nella sabbia a ridere e scherzare. Mi sembra che non esista niente all'infuori di noi due... noi tre.
Arancione. Il tramonto si staglia oltre i boschi e le montagne in direzione del 13.
Sto accendendo un piccolo fuoco vicino alla riva -Ora so cosa dipingere- Guardo Peeta con aria interrogativa -Sta mattina volevo dipingere un quadro ma non sapevo cosa ritrarre ma ora lo so- Mi sorride -Ma è una sorpresa-
Siamo distesi, abbracciati accanto al focolare -Katniss, Ti amo- Posa le sue calde labbra sulle mie in un contatto che sembra non finire mai -Anche io, Peeta-
E ci addormentiamo cullati dal dolce canto delle ghiandaie imitatrici che hanno abilmente trasformato il suono delle nostre risate in una dolce ninna nanna.
Solo sei mesi dopo, quando varchiamo la soglia della cameretta lo vedo. Il quadro di Peeta appeso alla parete sopra le culle di Primrose e Roy che ritrae noi due, il Ragazzo del Pane e la Ragazza di Fuoco stretti in un eterno abbraccio, nel caldo tramonto aranciato di una giornata di fine primavera.

 

Angolo dell'autrice :3

Fiu *si asciuga la fronte* ce l' ho fatta... tralasciando il fatto che non è il massimo :p ahah scusate ma è la prima fanfiction che scrivo su “Hunger Games” e non so come può sembrare... spero quantomeno decente perché sono in assoluto i miei tre libri preferiti T^T va beh, recensiteeee <3

Akuma_chan13

  
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