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Autore: LIttlE_PePpErmIt    05/01/2014    1 recensioni
Nella piccola e modesta cittadina di Brigman la vita procede tranquilla, in una apparente pace...
Ma il ritrovamento di una ragazza senza memoria sconvolgera' il suo equilibrio precario: vecchi rancori saliranno alla luce, misteriose sparizioni e strani avvenimenti metteranno a dura prova tutti i suoi abitanti. Ma il segreto di tutti quei fatti e' racchiuso nella memoria perduta della ragazza....
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 10 ( DISCORSI INGANNEVOLI E SIRINGHE)
 
Per tutta la casa di sentono le urla di disperazione di Anne e della madre di Niall, Maura.  Sono nel piccolo soggiorno di casa Tomlinson, insieme a Johanna e Mark che cercano in qualche modo di chetare la loro rabbia, ma con scarsi risultati.
- E' colpa di vostro figlio! - Sbraita Maura
- Si! Mio figlio gli voleva bene, lo avrebbe seguito in capo al mondo, fregandosene delle conseguenze! - Urla Anne con le lacrime agli occhi.
- Li ritroveremo, non preoccupatevi ...
- No Mark! Tutti i ragazzi e i bambini scomparsi non sono ancora tornati! Niall e Harry non torneranno più.... E' come se fossero morti...
Anne scoppia in lacrime e Johanna le si fa vicino e l'abbraccia. Anne accetta quel gesto d'affetto, pur sapendo che quel abbraccio non le può riportare indietro suo figlio.
Amy, che fino a quel momento se ne stava seduta su una delle poltrone del soggiorno, si alza ed esce, non riuscendo più a sopportare la vista delle due mamme in lacrime.
Sono passati due giorni da quando i ragazzi sono tornati a Brigman. Si erano separati davanti alla casa di Zayn, promettendosi di rincontrarsi il più presto possibile. Non appena Louis, Amy, Lottie e Fizzie entrarono in casa si beccarono una bella sgridata da parte dei due genitori, che erano rimasti in ansia per 4 giorni. Per il resto della giornata rimasero in casa, tentando in tutti i modi d'evitare contatti con il resto del paese.
Il giorno dopo, come era prevedibile, Anne e Maura andarono a casa dei Tomlinson a chiedere spiegazioni: avevano saputo che tutti erano tornati al paese il giorno precedente, tranne i loro figli.
Quando capirono il motivo della loro assenza, il cielo piombò su di loro, schiacciandole a terra e facendole soffrire, solo come una mamma potrebbe addolorarsi.
Amy, seduto sulle scale fuori dal soggiorno, trova Louis. Il suo aspetto non è dei migliori: tiene il viso tra le mani, il suo petto è sconvolto dai singhiozzi. Quella vista fa soffrire Amy, che si siede accanto a lui e avvolge un suo braccio intorno alle spalle di lui. Louis appoggia il suo viso sul petto di lei, inzuppandole la felpa arancione di lacrime.
- Dai si risolverà tutto ...
- Non ne sono così convinto, le hai sentite: è colpa mia se Niall ed Harry non ritornano più.
- Ritorneranno, ne sono sicura.
Louis ride. - Amy devi piantarla, sei una pessima bugiarda.
Amy sorride - Ma almeno ti ho fatto ridere!
I due si guardano per qualche secondo, specchiandosi negli occhi dell'altro. Louis avvicina il suo volto a quello della ragazza, ma Amy si allontana leggermente. Louis si accorge di questo e le rivolge uno sguardo interrogativo.
Ma non c'è tempo di fare domande: la porta d'ingresso di spalanca, rivelando le figure di Liam e Zayn.
- Ciao ragazzi! - Esclama Zayn con un tono troppo allegro per l'atmosfera che si respira nella casa.
- Abbiamo interrotto qualcosa? - Domanda Liam con una nota maliziosa nella voce.
Amy si alza in piede ed afferra la giacca attacca all'appendiabito accanto alla porta d'ingresso.
- No, non hai interrotto niente. Anzi io stavo proprio per uscire! - Detto questo li saluta ed esce per davvero.
Si allaccia la giacca intorno alla vita, poiché la temperatura è tiepida, e inizia a camminare per le strade di Brigman, lasciando che la sua mente venga trasportata dal fiume dei suoi innumerevoli pensieri. Ormai il suo rapporto con Louis è un groviglio di malintesi e scelte sbagliate, e quel bacio ha solo peggiorato le cose: si era lasciata prendere dalla passione del momento, senza pensare alle conseguenze delle sue azioni. Amy vuole bene a Louis, ma solo come fosse  suo fratello, prova l'affetto che si potrebbe provare verso colui che ti ha permesso una nuova vita e che ti ha regalato un  nome, un'identità.
Ma ora come ora quello non è il problema più importante: il più rilevante sono sicuramente quelle sparizioni ... Chissà dove sono Harry e Niall, chissà cosa gli sta succedendo ...
Sulle porte di molte case vi sono attaccate le foto dei ragazzi scomparsi da quella abitazione. Le foto sono molte, forse troppe. Amy inizia a contarle: 1, 2, 3, ..... 25, 26, 27.
Ma una foto attira la sua attenzione ed Amy si ferma. Quegli occhi, quel sorriso sono così famigliari .. Poi capisce: il ragazzo nella foto è Nathan.
Alla ragazza quasi viene un colpo. Nathan è stato rapito, come lei aveva sognato... Poi la porta della casa si apre ed esce un alto ragazzo moro e con la pelle color ebano.
- Ciao Amy! - La saluta lui.
- Oh, ciao anche a te Siva. - Per un momento Amy rimane interdetta, perché non capisce il motivo per cui Siva fosse lì a casa di Nathan ora che lui non c'è. Poi ci ripensa  e capisce che probabilmente era a trovare i genitori dell'amico.
- Siete tornati oggi tu e gli altri?
- No, ieri mattina. Ma per caso già tutto il paese è a conoscenza della nostra fuga?
- Più o meno. - I due ridono a bassa voce. Camminano  verso la piazza a passo lento, guardandosi intono a parlando ogni tanto.
Sono quasi arrivati, quando Amy chiede a Siva - Quindi ... Anche Nathan è stato rapito?
Il ragazzo abbassa lo sguardo a terra.  - Si, insieme a Tom e Max.
I dubbi della ragazza riguardo il suo sogno si consolidano ancora di più. Arrivati il ragazzo si siede su una delle panchine nella piazza. Amy segue il suo esempio.
 - Come è successo? - Domanda il più gentilmente possibile.
Siva sospira, ma inizia allo stesso a raccontare. Tutto è come Amy aveva sognato: i mostri che gli avevano inseguiti, la fuga, Max che inciampò in una radice e Tom che si fermò per aiutarlo, Nathan che veniva trascinato via e Jay e Siva che assistettero a tutto questo impotenti.
I dubbi ormai sono certezze: come aveva fatto a vedere tutto questo senza essere lì presente?
- Amy tutto bene? - Le chiede Siva visibilmente preoccupato.
- Si ... Mi ero persa nei miei pensieri! - Lei sorride per non farlo allarmare.
- Non devi preoccuparti per Max, Tom e Nate ... Torneranno prima o poi, e sono sicura che saranno esattamente gli stessi di prima, solo con meno voglia di entrare di notte in un bosco!
Siva scoppia a ridere, seguito a ruota dalla ragazza. - Amy, grazie mille.
Lei è stupita  -  Di cosa mi ringrazi?
- Per la tua gentilezza. Una qualsiasi altra persona avrebbe potuto benissimo dire qualche frase già fatta, o ignorarmi del tutto. Tu invece ... In meno di dieci minuti sei riuscita a farmi ridere già due volte... Sai, negli ultimi quattro giorni sono un po' giù.
Tra i due cala un silenzio imbarazzante. La ragazza non sa come rispondergli, quello che lui le aveva detto l'aveva colpita nel profondo.
Siva le accarezza una guancia. - Sai .. Mi chiedo come fai ad assomigliarle così tanto, sembrate due gocce d'acqua.
- A chi ti riferisci? -
Siva sgrana gli occhi. - Come, nessuno dei ragazzi non ti ha mai detto niente? Louis non ti ha  mai parlato della Felton? E' impossibile!
La mente di Amy  è persa nelle sue parole, come un uomo in una bufera di neve.
- Ehi Seev, ecco dov'eri! - La voce di Jay interrompe i pensieri di Amy e rompe il silenzio tra lei e Siva. Jay non è messo molto bene: ha una spalla fasciata e cammina zoppicando un poco.
- Ciao Jay!! - Lo saluta Amy felice. Gli corre incontro e lo abbraccia troppo forte.
- Aho! Attenta stretta di ferro! - Dice lui sorridendo.
- Sono felice di vederti sano e salvo! Siva mi ha raccontato quello che vi è successo ...
Con il braccio sano il ragazzo si scompiglia i ricci piuttosto impacciato.
- Davvero? Una storia interessante non trovi? Tutti quelli a cui lo abbiamo raccontato ci hanno presi per .. Come ci hanno chiamato Siva?
- Schizofrenici pazzi senza alcun senso della realtà e del umorismo.  - Risponde l'altro.
- Insomma  un titolo molto simpatico ... Tu invece ci credi?
- Certo! Perché mai dovreste raccontare balle su una cosa così seria? Tre dei vostri migliori amici sono stati rapiti... Sarebbe davvero immaturo e poco simpatico scherzarci su no?
- E' quello che abbiamo replicato inutilmente... Ma va beh.
I tre cambiano argomento ed iniziano a chiacchierare di questioni più allegre e più leggere.
Dopo dieci minuti Amy li saluta e torna a casa Tomlinson, con la mente e il cuore carichi di nuove domande per ora ancora senza risposte: cosa significava il suo sogno? Come aveva fatto a vedere il rapimento dei tre ragazzi? E chi era quella Felton alla quale lei assomiglia tanto? Perché non aveva mai sentito quel cognome a Brigman? E soprattutto: se era tanto importante, perché ne Louis ne nessuno degli altri ragazzi gliene aveva mai parlato?
Torna a casa risoluta nel ottenere delle risposte.
 
 * - * - *
 
Un rumore improvviso e Tom apre gli occhi. Intorno a lui tutto è buio, tranne per delle lampade che emanano una luce rossastra e che sono attaccate ad intervalli regolari alle pareti della stanza rettangolare.
Il ragazzo si guarda intorno spaesato. Vede poco e quel poco che riesce ad intravedere sono una serie di barelle con sdraiati sopra dei ragazzi e delle ragazze.
Sono tutti quelli scomparsi nei giorni addietro. Allora Tom si ricorda del suo di rapimento. Si alza di scatto ma non riesce a muoversi: il suo corpo è attaccato con delle cinghie di cuoio al lettino sul quale è sdraiato.
Sembra di essere nel film di Saw ... Pensa lui piuttosto preoccupato. Inizia a muoversi sempre di più per tentare in qualche modo di allentare la presa delle cinghie, ma inutilmente: ad ogni tentativo  le cinghie sembrano stringersi sempre di più.
Ad un certo punto il ragazzo ode delle grida strazianti. Probabilmente provengono da una stanza accanto. La preoccupazione si tramuta in pura ansia e ritorna a muoversi ancora di più. In quei attimi di paura Tom intravede la figura di un ragazzo ben conosciuto ma mai apprezzato: Harry.
- Harry! Harry svegliati! Harry! - Urla Tom.
Una porta si apre ed una luce gialla invade la stanza buia. Tre figure si stagliano su quella luce abbagliante.
- Prendetelo, così la smette di urlare ...
Dice la figura al centro. Le due al lato si muovono molto velocemente, afferrano il lettino e trasportano con la stessa velocità Tom nella stanza da cui provenivano le urla. Tom suda freddo. Nel mezzo della stanza ci sono una serie di strani macchinari, molto simili a quelli in una sala chirurgica, solo più inquietanti. Accanto ad essi vi è uno dei lettini nella sala accanto, con sdraiata la figura di una ragazza che si muove in preda da forti convulzioni.
Il sudore aumenta e l'ansia pure. Tom di nuovo si muove ancora di più, ma la mano della figura al centro lo blocca.
- No, no. Tu stai fermo. Ora. Ci dobbiamo ancora divertire con te, lo sai? -
Il suo tono di voce è cinico, quasi divertito nel vedere la preoccupazione del ragazzo. Egli porta due grossi lenti nere, e i capelli dello stesso colore sparano in tutte le direzioni dietro alla testa quasi del tutto pelata se non fosse per quei pochi capelli. Non è molto alto, e veste un camice bianco da scienziato. Sul viso ha dipinto un grossolano sorriso, dal quale spuntano dei denti gialli e marci. Le altre due figure sono di un ragazzo e di una ragazza: hanno la pelle di colore blu molto scuro, come i capelli. Gli occhi sono due sfere rosse, come gli occhi dei mostri che lo avevano rapito.
Spostano la ragazza e,al suo posto, ettono Tom. Nella sua poca lucidità Tom riconosce nella ragazza  Becky.
Il dottore prende una grossa siringa e la intinge in un liquido verde contenuto in un grosso contenitore cilindrico. Nel liquido salgono e scendono molte bolle.
Il dottore sorride in modo inquietante. - Caro ragazzo, diventerai una creatura straordinaria ...
Ma Tom non ne è così convinto e guarda con inquietudine quella siringa. La ragazza intinge un tampone di cotone nel disinfettante e lo passa sul braccio del ragazzo. Il dottore, con movimenti veloci, infila la siringa nel punto in cui la ragazza aveva passato il cotone. Un dolore fortissimo invade il corpo di Tom. Sente come se un fuoco lo bruciasse e carbonizzasse in ogni più minima parte del suo giovane corpo. Ogni secondo che passa il dolore si intensifica fino a diventare umanamente insopportabile.
Il ragazzo inizia ad urlare, per riuscire ad eliminare dalla bocca tutto quel dolore dal proprio corpo. Da quel momento la sua mente non riesce più a ragionare in modo lucido, troppo persa in quel  supplizio.



 
ANGOLO AUTRICE
Sono felice di avere aggiornato presto ... :)
Rimgrazio di cuore tutti quelli che fino ad ora mi hanno lasciato delle recensioni, o tutte quelle che hanno messo questa storia nelle ricordate, seguite .. ecc ... O anche coloro che leggono solo... :)
Spero che questo capitolo vi piaccia e che l'abbia scritto bene!
Ci vediamo al prossimo!!!!
Baci
Little_Peppermit
  
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