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Autore: Manu_Hikari    19/11/2004    4 recensioni
Un barista un pò timido riesce a conoscere la ragazza dei suoi sogni. Ma quanto dolore si nasconde negli occhi di quest'angelo?
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hisashi Mitsui
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Un nuovo bacio

By Manu_Hikari

 

 

 

 

 

 

Ciao raga! Eccoci giunti all’ultimo chap della mia storia.

Questo sarà un chap molto particolare sarà un…..song-chap! Infatti, come avevo annunciato nel primo capitolo, questa storia è ispirata alla canzone omonima di Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo ma solo l’ultimo capitolo, cioè questo.

Che dirvi...penso che i personaggi mi mancheranno…e anche voi ma purtroppo tutto ha una fine…

( Allora, iniziamo o no? NdAyu – Zitta cretina! Non essere impaziente! Tanto Micchi è mio, vattene dietro le quinte, ed esci quando è il tuo turno! NdM_H)

Bene come al solito vi devo dire che tutti i personaggi sono del sensei Takeiko Inoue tranne Ayu e come ho detto prima  la canzone è di Gigi e Anna ( L’ho detto come se fossero due tipi che stanno ad abitare di fronte da me…) Bene, buona lettura! Si alza il sipario sull’ultimo chap.

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO 6

 

 

 

 

 

 

Sono super nervoso, ancora di più di quando siamo uscito con Ayu la prima volta…sono qui fuori da casa sua solo da cinque minuti e mi sembrano dieci ore. Esco dall’auto e mi ci appoggio con i gomiti, Ayu dovrebbe essere qui a momenti. Mi sembra di non vederla da un’eternità…è un bel po’ che non mi capita di pensare che le mie gambe andranno a farsi benedire entro poco tempo…finalmente si è ripresentata l’occasione…

Prendo a tamburellare con le dita poi, dopo un po’ alzo gli occhi per controllare e vedo la mia fata uscire dalla porta di casa sua. È  molto carina nonostante sia “agghindata” in modo molto più semplice dell’ultima volta. Porta dei jeans semplici con una magliette azzurra, i capelli mossi sciolti.

Quando mi vede mi saluta con un timido cenno della mano e si avvicina alla mia auto. «Ciao…» mi dice in un sussurro guardandosi i piedi. Sorrido.

«Vuoi che restiamo qui? » Le chiedo con la voce più ferma che posso.

«ahm…se non ti dispiace vorrei  andare  da un’altra parte, dove vuoi…» Risponde rossa in viso e con la voce tremante.

«D’accordo, entra. » Le apro la portiera e, quando è entrata si accomoda la cintura di sicurezza. Poi entro anch’io e appoggio il cellulare sul cruscotto.

Ok, adesso mi devo scervellare per trovare un posto dove possiamo parlare in pace ma che non sia troppo isolato, e non deve esserci neppure troppa gente…ma si! Il piccolo parco dietro al tempio della città qui vicina! È un posto perfetto. Metto in moto e partiamo.

Durante il tragitto non diciamo una parola, evidentemente siamo troppo tesi entrambi. Dato che a entrambi piace la musica, accendo lo stereo per vedere se riesco a farci rilassare, perché anch’io ne avrei bisogno…

Sembra funzionare, un po’ alla volta Ayu pare sempre di più a suo agio e, addirittura, sulle note di “The reason” si mette a canticchiare.

«Ti piace?...la canzone….. » Le chiedo non nascondendo un tremito nella voce.

«Si, molto…» Risponde timidamente sempre molto interessata ai suoi piedi. Sorrido.

Non spiccichiamo più parola fino a quando arriviamo alla nostra meta, scendiamo dall’auto e cerchiamo un posto per parlare.

 

Negli occhi miei

Ormai ci sei

Chi sa se con lo stesso sguardo

Vedi me negli occhi tuoi?

 

La guardo, è semplicemente bellissima, un lieve soffio di vento le scuote i capelli; il suo volto è dolce ma i suoi occhi danno l’impressione di aver versato molte, troppe lacrime…stranamente mi rendo conto di questo solo ora…cosa c’è che non va piccola mia? Anche se sorridi sempre so per certo che qualcosa non va…ormai sei parte di me sei nel mio cuore e non sai quanto vorrei che io fossi nel tuo…vorrei poterti stringere e proteggerti.

Mentre sono assorto nei miei pensieri, Ayu si ferma, si appoggia ad un parapetto; siamo in collina e da qui c’è una vista stupenda, mozzafiato. Per un attimo la osservo mentre si perde in quel mare di luci, poi prende un gran respiro e si volta. sta per dirmi qualcosa.

 

Allora si,

io devo dirtelo,

mentre provavo a non pensarti

ti pensavo sempre più…

 

siamo un po’ troppo vicini adesso

per scappare via…

 

«Hisashi…»

«S-si? » Mamma…sento la gola talmente secca eppure non fa caldo, anzi c’è una leggera brezzolina…cacchio mi tremano anche le gambe…ha uno sguardo così deciso ma…preoccupato allo stesso tempo.

«Io, come ti ho detto, penso di doverti delle spiegazioni…»

«Aspetta, » La interrompo. « non dovrei essere io a…scusarmi? »

«Non in questo caso, Hisa…lascia che parli…» Hisa…?! Forse questo è un buon segno che voglia dirmi… «Devi ascoltarmi, è una cosa troppo importante. » Annuisco. Non la interromperò fino alla fine. «Quando i miei amici mi portarono la prima volta all’ RM’s, fu in seguito a un periodo molto brutto per me, forse i più brutto della mia vita, e lo fecero per farmi distrarre…ma lì, in quel locale così semplice, avvenne qualcosa che non avrei mai pensato... » La guardo interrogativamente, non capisco cosa voglia dire. «All’inizio non ti avevo visto, perché non mi muovevo mai dal tavolo, ma la prima volta che venni a prendere una consumazione, incontrai il tuo sguardo…Hisashi, lo trovai così magnetico e affascinante… poi tu mi hai invitata a ballare e ti ho trovato anche simpatico e dolce, così quando mi hai invitata ad uscire non ho resistito…ma dopo quello che avevo passato non volevo innamorarmi di nuovo, così cercavo di non pensare a te, di scacciarti dalla mente e invece ottenni l’effetto contrario. Senza nemmeno rendermene conto mi sono ritrovata a pensarti di continuo, ho capito che, arrivati a questo punto eravamo troppo vicini e che non volevo lasciarti andare via…e ho pensato che forse provavo qualcosa per te… » Dice quest’ultima frase in un sussurro, guardando a terra e portandosi le mani alle guance rosse.

Intanto, mentre la ascoltavo, il mio cuore si è riempito di gioia. Anche lei prova le mie stesse sensazioni, anche lei non sa pensarsi senza di me…ma allora…

«Perché? » Le chiedo sollevandole il viso e guardandola negli occhi. «Cosa è successo quella sera, perché hai avuto paura di me? Anche se sapevi che provo le stesse cose per te…»

 

      Tu non lo sai

Prima di te

C’è stato un altro che ha lasciato

Le ferite dentro me.

 

«È proprio di questo che ti ho chiesto di parlare…è questo che devo spiegarti, cosa è successo prima…prima che incontrassi una persona meravigliosa come te. »

Sta tremando…Ayu trema mentre dice queste parole…ho capito bene? È successo qualcosa nel suo passato che la sconvolta talmente tanto da farle perdere fiducia negli altri? «Racconta…» Le dico con voce rassicurante.

«Un po’ di tempo fa stavo con un ragazzo, uno normale…l’avevo conosciuto a scuola, era carino mi sembrava un tipo tranquillo…ma mi sbagliavo di grosso…» La sua voce comincia a tremare sento che potrebbe anche scoppiare a piangere. «In occasione del suo compleanno andammo in spiaggia per guardare la luna…sembrava una sera così tranquilla ma quando gli ho allacciato il ciondolino che gli avevo regalato al collo, ne approfittò per baciarmi sul collo…in un primo momento lo lasciai fare, eravamo abituati a coccole e carezze, ma quando capii che voleva andare oltre provai a fermarlo…ma, ma lui…»

«Lui ha cercato di violentarti? » Sono scioccato…non pensavo che potesse sopportare tale dolore. Scoppia in lacrime. Oh, Ayu…ora capisco le tue paure, la diffidenza di Hiroyuki, era solo un modo per proteggerti…povera la mia piccola Ayu…

«Si…» Dice fra i singhiozzi. « E penso che ci sarebbe riuscito se il cielo non mi avesse mandato Hiro…lui mi ha salvata  e da allora mi ha sempre protetta. È per questo che è stato così antipatico con te all’inizio. »

«Si, l’avevo capito…asciugati le lacrime…» le dico porgendole un fazzoletto.

«Grazie…» Risponde accennando un sorriso. «Da allora non ho permesso più a nessun ragazzo di avvicinarsi a me, anche se i miei amici mi dicevano di tirarmi su di distrarmi…ma io ho chiuso gli occhi per troppo tempo, volevo stare sola con il mio dolore…poi, poi sei arrivato tu e mi è sembrato che finalmente un raggio di sole fosse entrato nella mi vita…io…io mi sono innamorata di te eppure ti ho respinto…ti prego solo di perdonarmi! » Singhiozza nascondendosi il volto fra le mani.

 

Non aver paura

Giuro amore sono qui a difenderti,

con il tempo guarirò il tuo cuore

cancellando i lividi

e per tutti i giorni che verranno ti respirerò…

 

«Ehi…» Di nuovo le sposto le mani dal volto e la invito a guardarmi negli occhi. Dio, mi ci perderei in questi occhi! «Io non devo perdonarti niente…dopo quello che hai passato ringrazio il cielo che tu abbia lasciato che mi avvicinassi a te…ma d’ora in poi andrà tutto bene non temere…» Dico aggiustandole alcune ciocche di capelli. «Non dovrai avere più paura di nulla, amore mio perché, per quello che posso, ti starò accanto e ti difenderò e con il tempo vedrai che anche le vecchie ferite si rimargineranno…» Non so da dove mi vengano queste parole…io non sono riuscito mai ad esprimere i miei veri sentimenti, questo dev’essere l’amore…

 

Io ti dirò le cose dette mai

Di questo amore noi saremo gli angeli

 

Il mio petto da cuscino per la vita ti farà

Sembra cominciata già

Una storia senza fine

 

Farò girare il mondo intorno a noi

Arriverà Natale senza nuvole.

 

Le domeniche d’agosto quanta neve che cadrà

E nel tempo che verrà

Il mio cuore ti sorprenderà!

 

«Ti credo Hisa…» Mi dice in un sussurro. Anche se ha le guance ancora bagnate dalle lacrime ha ripreso a sorridere. «È come se fossimo nati per stare insieme…so che ci saranno momenti brutti, ma noi supereremo tutto, librandoci sulle ali del nostro amore…»

«Io non ho mai detto “ti amo” a nessuno, Ayu, con te sento che imparerò a esprimere tutte le mie sensazioni e quando il cuore mi farà male…so che ci sarà una medicina. Ci saremo solo noi, niente altro…»

 

Che freddo fa

Stringimi un po’

Riaccendi tutti i desideri quasi spenti dentro me.

 

Senza quasi accorgercene ci siamo presi per mano, la sua è fredda e sta tremando. In effetti c’è un po’ di vento e lei ha solo una magliettina addosso. « Hai freddo? » Le chiedo. «Vuoi che andiamo via? »

Scuote la testa e poi fa una cosa che non mi sarei mai aspettato.

Infila le braccia sotto il mio giubbotto e mi abbraccia, appoggiando il viso sul mio petto. «Preferisco che sia tu a riscaldarmi, Hisa…»

Anche se sono un  po’ sorpreso capisco il gioco e la copro con il giubbotto, abbracciandola a mia volta. resto così ad accarezzarle i capelli per un tempo infinito, ascoltando il suo respiro regolare. Se solo penso a quanto sono fortunato a poterla stringere…e quanto dolore ha provato lei…sarò mai in grado di alleviarlo in qualche modo?

 

Con le dita sfioro il tuo profilo

Poi mi fermo un attimo

Per giocare con i tuoi capelli che nel vento volano

Prima di scoprire un bacio nuovo

Cha sapore avrà…

 

All’improvviso alza gli occhi verso di me, e mi guarda con occhi consapevoli di ciò che sta per succedere. Anche lei, come me, ha aspettato per troppo tempo. Mi sorride mentre percorro le sue guance con un dito, e quasi si rovina questo momento magico a causa dei suoi capelli che il vento le appiccica sul viso. Ridendo glieli mantengo con una mano dietro la nuca, poi mi abbasso, indugio un po’, baciandole le guance laddove prima c’erano le lacrime,  prima di accarezzare le sue labbra con le mie.

Man mano il nostro nuovo bacio diventa più profondo, le nostre labbra si cercano, giocano si sfiorano…come se non volessero perderne nemmeno un frammento e assaporarlo fino in fondo.

Quando ci stacchiamo ci guardiamo di nuovo negli occhi consapevoli ormai che saranno gli uni negli altri per sempre.

 

 

 

Fine

 

 

 

Bene, è finita( Alleluia! NdTutti) cosa ve ne pare ? Vi piace il finale? (A me si! NdAyu)

Dunque, prima di salutarvi, volevo dire che sono orgogliosa di questa fic, perché è la prima a puntate che porto a termine (E che scrivo) e poi volevo fare alcuni ringraziamenti.

1-     Ringrazio tutti coloro che hanno commentato la mia ficcina,Yuyu, Rossy, Nemesi e Driger

2-     Ringrazio tutti gli attori che hanno partecipato a mettere in scene il frutto della mia mente malata e il loro papi Takeiko Inoue che me li ha prestati;

3-     Infine mi sembra doveroso ringraziare, pur non potendone dire il nome per privacy, colui che mi ha dato l’ispirazione. È un ragazzo che lavora al bar della balera ( Locale dove si balla il liscio NdM_H) dove vado spesso con i miei, il quale mi guardava spesso (Forse aveva i prociuttini sugli occhi)… così ho pensato: “e se micchi si trovasse in questa situazione?” Dunque, grazie mille Mister X!

E infine, grazie a voi per aver seguito la mia storia, un bacione a tutti!!!!! ç_______ç Mi mancherete!

 

Uè, mi stavo dimenticando. Commentate!

  
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