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Autore: payne_ssmile    05/01/2014    1 recensioni
Lei è Nicole, Nicole James. Ha 16 anni, genitori divorziati e vive con sua madre, che spesso però lavora fuori. Avrebbero dovuto affidarla al padre, se non fosse che all'ultimo minuto è partito per l'Australia.
Quindi quando sua madre non c'è, va a dormire dalla sua migliore amica, Hope.
Suo fratello Liam... beh quando ha fatto 18 anni ha deciso di iniziare a viaggiare con gli amici, una comitiva di circa 20 persone. Le odia tutte e 20, tranne una: Niall, Niall Horan. Ha una cotta per lui dal primo giorno che ha messo piede a casa. Ma per ora, non avendo il coraggio di dichiararsi, sono solo migliori amici. Il rapporto con il fratello non è uno dei migliori, anzi. Si odiano a morte.
Nicole scopre di essere stata violentata a 14 anni, ma la presenza del suo migliore amico, era riuscita a farle dimenticare il terribile episodio. Spesso però, da quando lo ha ricordato, si ritrova a sentire una seconda presenza dentro di lei, che la spaventerà.
MY SPACE:
Spero vi piaccia il genere. Non ho messo rating rosso, giusto per lasciare a tutti la possibilità di leggere questa storia. xX
Genere: Commedia, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Tanto ti troverò" sentii ridere, una di quelle risate che ti fanno gelare il sangue.
"Louis?" Domandai.
Ero ancora nel mio letto, ma Liam non c'era più.
"NO, TI PREGO" urlai, prima che sparasse il colpo.
Gridai.
"Nic, calma" 
Aprii gli occhi. 
Ero ancora nel letto a casa di Marc, tra le braccia di Liam.
"S-Scusa" mormorai poggiando la testa sul cuscino.
"Niente... Ma stai tranquilla. Che hai?"
Non sapevo se rispondergli o meno, ma poi decisi che era meglio se sapesse.
"Paura Liam. Ho paura." Sibilai
"Non devi averne, qui ci siamo Marc ed io. Poi verrà Niall. Non sei sola, piccola."
"M-Ma ho paura" mi asciugai involontariamente delle lacrime.
"No... Shhh" mi tranquillizzò, tornando ad accarezzarmi.
"Ti voglio bene" mormorai.
"Anche io" mi strinse a se, e dopo poco, tornai a dormire.

"Buongiorno" salutò con la voce impastata nel sonno il proprietario di casa, raggiungendomi nel salone dove stavo facendo colazione.
"Buongiorno" ricambiai sorridente.
Indossava un maglione e dei boxer, mentre io il solito pantaloncino del pigiama e la maglietta a maniche lunghe.
"Fa freddo" commentò.
"Segno che l'inverno è cominciato" continuai.
"E così le scuole" mi sorrise.
La scuola.
Il mio obbligo era finito. Fanculo alla scuola, ai prof e ai compagni di merda.
"Il mio obbligo è finito" 
"Ma non significa niente. Non vivrai sempre di tasca degli altri" osservò.
"Già... Ma... NO! Io a scuola non ci vado" mi feci sentire.
"E invece ci vai"
"No!"
"Si" fece con nonchalance.
"Fanculo, no" 
"Parlane con Liam allora" 
"No" 
"Si"
"No"
"Si"
"N-.."
"SI CAZZO. SI OK? TU DEVI FARE QUELLO CHE TI DICE TUO FRATELLO PER ALTRI DUE ANNI. DÌ ANCORA DI NO E TI FACCIO FUORI" urlò stremato. 
Le vene sul collo gli pulsavano, il viso era rosso...
"S-Scusa" balbettai.
"N-No, scusa tu" 
"No, hai ragione. Quando iniziano le lezioni?"
"Tra... Mezz'ora!" 
Corsi a prepararmi, per poi uscire ed arrivare davanti l'istituto grigio, che per tutta l'allegria che trasmetteva, era il parco preferito degli unicorni.
"Andiamo!" Mi trascinò dentro quando la campanella suonò.

"Ragazzi, lei è Nicole James, starà da noi, da ora... Quindi, cercate di trattarla bene" la professoressa mi sorrise e mi indicò un banco vuoto e singolo infondo la classe.
Ricambiai e posai la tracolla, prestatami da Marc, sul ripiano, per poi buttarmi a peso morto sulla sedia, senza dar conto del rumore che provocai.
La profe, era una sulla quarantina, alta, grassa ma non troppo, e un bel viso. 
Era carina... Tutto sommato.
"Ah quasi dimenticavo, qualcuno dopo le mostri la scuola." Continuò la tizia.
"Scusi" la interruppi, usando un tono tra il timido e lo strafottente.
"Si" fece con una voce innatamente stridula.
"Posso sapere il suo nome?"
"Oh! Certo! Signorina Mackle"
"Grazie" sorrisi timida.
Non staccò un attimi gli occhi da me, durante quell' ora. Per cui non potei fare granché, tra cellulare e cazzate varie e mi toccò ascoltare la vita di Dante, le sue opere, i suoi pensieri e le canne che si fumava.
Che palle.
Suonò la campanella dell'ora e tutti si precipitarono fuori dalla classe.
"James!" Urlò la Mackle quando rimanemmo sole.
"Si?" Mi rivolsi a lei gentilmente anche se mi volevo solo suicidare, dopo la lezione a cui avevo assistito.
"Fatti accompagnare in segreteria per la chiave del tuo armadietto" mi sorrise e io mi catapultai fuori dalla classe, quando ormai stavano già tutti rientrando.
"E lei chi è? Dove va?" Mi domandò a raffica il nuovo profe che stava entrando.
Dei cori orrendi contro di me, si alzarono in risposta. 
"Entri in classe!" Mi urlò il vecchio.
Sbuffai e tornai dentro, sedendomi al mio  posto.
"Lei chi é?" Iniziò nuovamente il prof.
"Una nuova" sbuffai.
"Ah bene" sorrise falso "Qualcuno la accompagni in segreteria per la chiave dell'armadietto" fece poi.
Sbarrai gli occhi. Oh no. Io non avrei avuto nessun contatto con quei bradipi.
"Vai tu, Brown?" Continuò e quello sbuffò.
"Nemmeno morto" 
Sbuffai a mia volta.
"Vuoi accompagnare la tua nuova compagna, o passare tre settimane di sospensione?" Fece il prof.
Quel certo Brown sbuffò nuovamente, si alzò dal suo banco in seconda fila e mi si avvicinò "Muoviti" grugnì.
Alzai gli occhi al cielo e lo seguii fuori la classe.
Ci fu un silenzio pesante, ed io odiavo il silenzio.
"Come ti chiami?" Chiesi allora.
 "Benjamin" sforzò.
"Tranquillo, non ti ammazzo. Puoi parlare con me"
"Ok, tu sei Nicole, giusto?" 
"Esatto" sorrisi.
"E da dove vieni?"
"Oh, non credo tu la conosca la mia città... Si chiama Wolverhampton, nel West Midlans" feci timida.
"Ah, ne ho sentito parlare. Ma perché sei qui?"
"I-Io... Problemi di lavoro di mio fratello" mentii.
"Ah ok" sorrise.
"Questa è la segreteria" mi indicò una stanza.
"Quella è la presidenza" mi indicò una porta nera con la scritta PRESIDENZA.
"Ok, quante volte ci sei entrato?"
"Dall'inizio dell'anno? Tredici" rispose.
"P-Perché?" Esitai. Poteva urlarmi contro che non erano affari miei.
"Sai, io sono un tipo molto chiuso, e non seguo le lezioni. E questo fa incazzare i prof" spiegò.
"Ok" ridacchiai, notando il suo sorriso alle sue parole.
"Bene, Scusi?" Chiese entrando nella segreteria.
"Seh?" Fece quella scocciata .
"Dovrebbe consegnarle una chiave dell'armadietto" sorrise Benjamin .
"Tieni" sputò lei, posando una chiave sul tavolo con difficoltà, visto quanto era grassa.
"Grazie" 
Uscimmo fuori e lui lesse il numero dell'armadietto.
"346, il mio è 340" sorrise, un sorriso sincero.
"Ahahahah bene" ridacchiai.
"Ok, ti va di dirmi il tuo orario, dopo?" Chiese.
"Perfetto, oggi ti va di venire a studiare da me? Perché mi ci devo raccapezzare un attimo, io quest'anno scolastico lo sto iniziando qui" feci timidamente.
"Perfetto" 

"Liam, rimango a casa di Ben fino a cena, ok?" Feci al telefono.
"Non mi convince" grugnì mio fratello dall'altra parte del telefono.
"Dai Liam, se noto qualcosa, ti chiamo" lo rassicurai.
Sulla faccia di Benjamin comparve un'espressione interrogativa, ed io negai con la testa per fargli capire che mio fratello era un caso perso.
"Ok, ciao. Chiamami per qualsiasi cosa. Ti vengo a prendere io?" 
"No, siamo a qualche isolato da casa, veniamo a piedi" ok rassicurai e Ben annuì.
"Ok, ciao"
"Ciao" 
"Scusalo, ma come fratello maggiore è un po' apprensivo"
"Oh, okay" sorrise.
"Prendi il libro di chimica ti fac-..."
"Non me ne fotte un cazzo di chimica" lo bloccai.
"Allora prend-..."
"Non ho voglia" sbuffai.
"Ah e allora perché sei qui?"
"Che so... Ci andiamo a prendere un gelato? Ci conosciamo? Mi parli della classe? Della scuola? Possiamo fare tante cose dallo studiare" gli sorrisi stendendomi sul suo letto.
"Ok, andiamo a prendere questo gelato allora" 
Mi prese per una mano ed uscimmo.
Arrivammo nella gelateria.
"Tu che prendi?" Gli chiesi.
"Emh... Boh, vaniglia e nocciola?" 
"Mh" una smorfia di tristezza mi comparve sul viso.
Mi mancava Nialler, mi mancava come mi abbracciava, come mi baciava e come prendevamo sempre il solito gelato stracciatella e bacio.
"Che hai?"  Chiese.
"Niente" sorrisi.
"Ok, va bene vaniglia e nocciola?"
"I-Io... Preferirei... Stracciatella e bacio" esitai. Poteva urlarmi contro che si faceva solo quello che diceva lui, che io non valevo niente.
"Ok" sorrise invece.
Uscimmo con i gelati.
"Dai mi parli un po' di te? Nella tua città hai lasciato qualcuno, vero?" Chiese.
"S-Si" pensai ad Hope e Niall, poi pensai anche a Louis.
"Dai chi?"
"L-La mia migliore amica e i-il mio ragazzo" abbassai lo sguardo triste.
"Capisco" mi cinse i fianchi "Posso?" Chiese, riferendosi alla specie di abbraccio in cui mi aveva stretta.
"S-Si" arrossii.
"Mi parli un po' di te? Tipo quanti anni hai, quando sei nata... Non lo so" continuò.
"Okay... H-Ho sedici anni e sono nata a Novembre, il sette" 
"Quindi tra un po' sarai una diciassettenne" scherzò.
"Già. E tu? Quanti anni hai? Quando sei nato?" Chiesi a mia volta.
"Io... Ne ho diciassette, fatti a Gennaio, il cinque" spiegò.
"Ok" Risi per la differenza di età di cui non mi ero resa conto.
"Perché ridi?" Chiese divertito.
"Senza offesa, ma non dimostri diciotto anni" 
"Oh, grazie" rise anche lui.
"Ok, domani ti vengo a prendere e andiamo a scuola insieme, ok?" 
"Si" sorrisi.
Mi vibrò il cellulare, era una chiamata: Niall.
"Prontooo?" Urlai, felice di sentirlo.
"Ciao amore" salutò, con tono nostalgico.
"Non essere triste"
"Non lo sonoooo. Tra due settimane sono lì amoreeee" urlò, e mi costrinse a spostare il cellulare dall'orecchio.
"Davvero?" Chiesi incredula.
"Si, ma mi manchi" sbuffò.
"Anche tu, amore" 
"Che fai?" Chiese.
"Sono fuori con un amico" 
"Che tipo di amico?" Chiese
"Uno che ho conosciuto oggi e con cui ho già scopato una decina di volte" scherzai.
"Sei seria?"
"Niall, per quanto tu possa essere lontano, non ti tradirei mai" 
"Sicura?"
"Si"
"Convinta?"
"Si" 
"E che state facendo?"
"Gelato" risposi 
"Sono geloso Nic, attenta" 
Sbuffai "Anche io sono gelosa, anche di Hope"
"Ma tu non ne hai motivo"
"In realtà io ne ho più di te, per essere gelosa, quindi taci" 
"E quali sarebbero questi motivi? Che sono troppo scopabile?"
"No, che passi pomeriggi interi a casa dei tuoi amici, o amiche" 
"Ah, per quello?" 
"Non ci stai andando ancora, vero?" 
"No, tranquilla" 
"Ok, io devo andare, ci sentiamo stasera su Skype?"
"Perfetto"
"Ti amo"
"Anche io"
 Attaccammo insieme.
"Il tuo ragazzo?"
"Si" riposi il cellulare nella tasca della felpa.
"È geloso di me?" 
"Esatto" risi.
**
"Dai devi raccontarmi tutto, ieri me lo avevi promesso che me lo avresti raccontato" stavo parlando con Hope al telefono. Doveva raccontarmi cosa era successo due giorni prima con Liam, la sera prima che Louis tornasse.
"Ok... Che devo dirti? Che non credevo di essere ricambiata da tuo fratello" la conoscevo talmente bene, che anche se non la vedevo, sapevo che era diventata rosso pomodoro.
"Non intendo quello Hope" risi mentre mi infilavo la maglietta a maniche lunghe del pigiama.
"Facciamo Skype? Te lo racconto lì" propose.
"Ok, aspetta accendo il computer, se vuoi chiamo Liam" 
"O-Okay" balbettò imbarazzata dall'altra parte del telefono.
Risposi alla sua chiamata, mentre ero seduta sulle gambe di Liam, davanti il computer.
"Ciao!" Salutò.
"Ciao Hope" fece mio fratello.
Liam aveva gli occhi lucidi, mentre quelli della castana dall'altra parte dello schermo, non potevo saperlo, vista la bassa definizione dell'immagine.
"Dai racconta" la incitai.
"N-Non davanti a lui" vidi il suo viso arrossarsi.
"Ma cosa?" Chiese Liam.
"COSE NOSTRE!" Urlò Hope, prima che potessi dire qualcosa.
Scoppiai a ridere.
"Okay, chiamatemi quando avete fatto" sbuffò divertito.
"Dai se me lo racconti, ti dico io una cosa" sul mio viso apparve una smorfia triste, che la ragazza notò.
"Che hai?"
"No! Prima tocca a te raccontare!" Risi.
"Okay, allora... Lui è venuto da me, e abbiamo guardato tipo due o tre film... Solo che all'inizio del quarto, abbiamo iniziato a baciarci e..." Ancora più rossa.
"Avete usato precauzioni? Ti ha fatto male? Sei incinta?" La tempestai di domande.
"Nicole! Non ti fidi di tuo fratello?!" Urlò l'altra.
 "Ahahahhaha hai ragione" Risi.
"Ok, ora tocca a te, che hai?" Chiese.
"I-Io ho un ritardo di otto giorni Hope" balbettai con gli occhi in lacrime.
"Che?!" urlò quella dall'altra parte dello schermo.
"Hai sentito" 
"Lo sa Liam?" 
"N-No, ho paura di dirglielo" spiegai.
"Non puoi dirlo a Marc? O a Ben?"
"Ma io Ben non lo conosco così bene" 
"Devi parlarne con Liam" 
"Lo farò" le sorrisi "Te lo chiamo?"
"No, mia mamma rompe che devo andare di là, ci sentiamo Nic, CIAOO!" Urlò, prima che chiudessi.
Hope aveva ragione, dovevo parlarne con Liam.
Mi asciugai le lacrime con la manica della maglietta e raggiunsi il salotto.
"L-Liam, dovrei parlarti un attimo"
"Ma sta facendo la partita"
"È-È importante" cercai di trattenere i singhiozzi.
"Arrivo" sbuffò salendo con me le scale e chiudendo la porta della stanza.
"Che c'è ?"
"I-Io..."
"Tu?!" Domandò spazientito.
"H-Ho un ritardo di otto giorni" feci tutto d'un fiato.
"Che?!"
"H-Hai sentito" presi a singhiozzare.
"Non è divertente" 
"Non sto scherzando" 
Mi colpì la testa con uno schiaffo "Sei impazzita?!" Urlò.
Scoppiai in un pianto silenzioso.
"P-Perché?"
"Dovevi dirmelo subito, cazzo" 
"S-Scusa, ma ogni tanto capita che vengano un po' prima o un po' dopo" urlai.
"Oh merda. Sai di chi è?"
"I-Io, credo di Louis" singhiozzai.
"Ok, calmiamoci" respirò pesantemente "Potrebbe essere di Niall" continuò.
"Il giorno in cui diciamo... Hai preso la decisione di partire, era il giorno in cui dovevano venire, per cui non è suo" spiegai.
Mi arrivò un altro colpo, sempre attutito dai capelli.
Strinsi i denti, per il dolore. 
"NON DOVEVA SUCCEDERE, LO SAI, VERO?" urlò.
"Si. Lo so" singhiozzai.
"Niall lo sa?" 
"No, viene tra due settimane" spiegai.
"O-Okay, ora dormi, poi domani sentiamo Niall"
"Okay" mi accucciai sotto le coperte.
"Buonanotte" mi salutò prima di uscire.
Afferrai il mio cellulare dal comodino e composi il numero di Niall.
"Ehi?" Rispose.
"N-Niall?" singhiozzai.
"Che hai piccola?"
"N-Niall, ho un ritardo di una settimana" iniziai a piangere.




  
  
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