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Autore: Ritina    27/05/2008    2 recensioni
Due gemelle che non sanno assolutamente nulla dei Tokio Hotel,partono per un viaggio alla ricerca della serenità perduta. Il loro,di viaggio,si incrocia con quello del gruppo più acclamato nel mondo...fra amori e fraintendimenti,tra lacrime e risate,forse anche il sogno di una ragazza russa,partita per uno scambio culturale,potrà avverarsi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Time to Thank you: grazie a tutte ragazze,siete molto carine e gentili,spero continui ad appassionarvi....Ali mia anche qui?ti adoro^^



CAPITOLO 2°






-Ci siamo ci siamo ci siamo!!!!!-
Julia saltellava allegra al posto di guida,l’aereoporto cominciava a vedersi in lontananza…la pista di atterraggio si allungava per diversi chilometri accanto a loro,divisa dalla strada solo da una lunga rete metallica.
Sara stette a guardare un aereo che decollava giusto sopra le loro teste,il boato fu così forte da far tremare i vetri della macchina.
Una luce di speranza e felicità le illuminò lo sguardo,facendole brillare gli occhi di mille sfumature verdi.
-La vacanza sta per iniziare,no?guarda lì c’è un posto parcheggia!-
Con un dito smaltato di rosa indicava alla sorella uno spazietto vuoto fra le mille macchine che affollavano l’enorme parcheggio,giusto accanto all’entrata….non appena furono in prossimità del posto vuoto,una berlina nera sfrecciò loro accanto,impedendo di parcheggiare….gli occhi di Julia si accesero e piantò il freno a mano,facendo finire la sorella quasi nel parabrezza.
Si catapultò fuori dalla macchina e andò dritta verso l’uomo dalla corporatura gigantesca che stava uscendo dal posto del passeggero.
Gli puntò un dito sul petto.
-Ehi lei,questo era il mio posto,avevo messo la freccia,dovevo parcheggiare,non mi ha vista?sono forse invisibile?solo perché non ho un bestione di macchina come questo lei si sente autorizzato a fregarmi il posto?no eh!me lo spieghi!mi informi!mi metta a conoscenza della sua logica perversa!-
L’uomo la guardava,osservava questa minuscola ragazza farsi sempre più alta mentre parlava e gesticolava,passandosi di quando in quando le mani fra i lunghi capelli biondi.
-Signorina veramente…se aspetta solo un attimo dovremmo far scendere…-
La biondina continuava a pestare la punta del piede a terra,e si teneva le mani sui fianchi.
-No no no,non si disturbi,non mi interessa chi deve scendere,potrebbe anche essere il presidente della Repubblica,questi sono soprusi belli e buoni e lei e chi per lei siete dei gran maleducati!-
Si girò e tornò verso la macchina ancheggiando,mentre Sara,dall’abitacolo,ancora si teneva le mani sugli occhi.
Non appena la sorella si rimise al posto di guida,con le mani tremanti sullo sterzo,la fisso seria,inarcando appena un sopracciglio.
L’angolo destro della bocca incurvato…e le guance con un tenue colorito rosato…
-Ti rendi conto che sembri schizofrenica?tutta questa scena per un posto?ti giuro che certe volte mi stupisco di come io e te possiamo essere gemelle!-
La ragazza si girò e rimirò quel viso così uguale al proprio…
-Infatti…me ne stupisco io!sol perché avevano qualcuno di importante da far scendere la buona educazione se ne va a puttane?-
-Ju non è l’unico posto!-
-Lo so…ma io volevo proprio quello.-
Diede gas alla macchine e ripartì sgommando.






Tom stette a guardare la strana ragazza dei capelli biondi che andava via verso la sua macchina ancheggiando in uno strettissimo paio di shorts color panna…la canottiera rosa chiaro che si intonava perfettamente alla sua figura magra e slanciata,i capelli lunghi e che splendevano accendendosi di bagliori dorati…
-Ma l’hai vista quella quanto era bona?-
Georg stava ancora fissando un punto imprecisato al di la delle porte di entrata scorrevoli,quando fu risvegliato dalle parole dell’amico.
-Eh?chi,scusa?-
Il rasta si girò desolato guardò il fratello con aria compatita,come a voler dire “ecco perché nessuna se lo fila”…alzò lievemente le spalle e inforcò gli occhiali da sole,scendendo poi dalla macchina….si stiracchiò alzando le braccia al cielo e si diresse verso il gate,scortato dal bodyguard….
-Ehi Bill sbrigati,voglio salutare il mondo l’ultima volta prima di salire su quel bestione immondo!-
-Quindi vuole andare in giro per l’aereoporto per vedere se riesce a fare conoscenze dell’ultimo minuto….-
Il moro sorrise a Gustav che si stava rimirando il tatuaggio appena fatto…una stella cometa sull’avambraccio…
-Tuo fratello non cambierà mai….anche per questo lo sopportiamo….-
Un sorriso lieve gli incurvò le labbra carnose,chiuse per un momento gli occhi assaporò la brezza che gli accarezzò piano il viso,i capelli che si rincorrevano in quel vento sottile….
E non appena li riaprì fu come aver avuto una visione….rimase fermo per un attimo,a cercare di capire se quella che aveva visto era una ragazze reale oppure una visione.
I capelli legati in uno chignon,una gonna di jeans con una polo azzurra e ai piedi delle semplici scarpe da ginnastica….stava scaricando un trolley dalla macchina…
Rimase ancora un po’ a fissarne in profilo mentre chiudeva il portabagagli,poi si girò,si sistemò il cappellino nero e seguì gli amici,che da dentro lo stavano chiamando.





CONTINUA!!!!
  
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