***
-
Ma sei deficiente! - sbraitò imbestialita Ino contro le pareti della piccola
abitazione.
Non
appena Il Team 3S era tornato insieme a Naruto verso l’abitazione del Sig.
Momochi e una volta riuniti tutti dentro la sua casa, erano partiti i racconti di
tutto ciò che era successo per avere una quadro generale e approfondito della
situazione.
Peccato
le viste condizioni di Naruto che non appena Ino e Ryou lo videro subito
chiesero cosa gli fosse accaduto, e lì Sakura dovette vuotare il sacco,
beccandosi dei rimproveri che coinvolsero poi anche Shino e Shikamaru.
-
Ma come diavolo si può essere così idioti!? - continuò la bionda verso Sakura e
Shikamaru, che restavano a capo chino.
-
Purtroppo le possibilità di vedere il vero Naruto qui erano scarse, per questo
non abbiamo pensato che fosse davvero lui, avrei dovuto fare più attenzione ai
dettagli - si rimproverò Shikamaru, appoggiandosi alla parete e infilando le
mani in tasca.
-
I miei insetti hanno riconosciuto il suo chakra, anche se avrei dovuto
verificarlo prima che lo attaccassimo - disse Shino, vicino la finestra semi
aperta.
In
tutta quella discussione, Izuma, Ryou e Naruto se ne stavano in disparte, come
se la cosa non gli riguardasse affatto, anche se il diretto interessato era
comunque ancora malconcio.
-
Suvvia Ino, non hanno colpa, avrei dovuto trovare un modo per identificarmi
meglio - intervenne Naruto per calmare gli animi, ma la bionda gli urlò di sana
pianta di stare zitto. Tornò a sedersi vicino a Ryou, sospirando.
-
Ma perché ti fai trattare così? - gli chiese sinceramente perplessa Ryou,
attirando la sua attenzione.
-
È difficile trattare con le ragazze, soprattutto queste due - disse, indicando
Ino e Sakura, mentre quest’ultima rispondeva a tono alla bionda, nel contempo
che Shikamaru si era seduto sul pavimento a sonnecchiare.
-
Chi ti piace? - chiese Ryou, guardando distrattamente il soffitto.
-
Che? - le fece eco Naruto guardandola senza capire. Ryou sospirò, intuendo che
doveva essere più chiara.
-
Ho detto, chi ti piace tra Ino e quella Sakura? - Tentò ancora in sottovoce,
indicando le ragazze che continuavano a bisticciare.
Naruto
capì la domanda ma non rispose subito. Mise le braccia dietro la testa e con la
coda dell’occhio le osservò entrambe.
-
Beh, io sono innamorato di Sakura - confessò tranquillamente. Ryou lo guardò
accigliata e scostò la sedia per parlargli meglio.
-
E che ci trovi in lei? Fino a prova contraria oggi ti ha riempito di botte -
gli ricordò.
-
Solo perché il nemico è uguale a me - la difese, guardandola male.
-
Quindi non ti ha mai dato un pugno? - Chiese, guardandolo divertita.
Naruto
non rispose, ma una piccolissima scia di sudore gli attraversò il viso.
-
Sai che mi ha detto Ino? Ti cito testuali parole: “Sakura è la compagna di team
di Naruto, e credimi quando ti dico che ha preso più pugni da lei che da tutti
i nemici che ha affrontato” -.
Naruto
si imbronciò. Avrebbe voluto essere contrario ma proprio non ci riusciva, non
appena provava a dire qualcosa la mente gli riportava alla luce uno dei tanti
pugni presi da Sakura nel corso degli anni.
-
È un’esagerazione - disse solamente, incapace di controbattere con altro. Ryou
si mise a ridere.
-
Quindi ho ragione io, e davvero, non capisco cosa ti attiri così tanto di lei.
Puoi considerarla una compagna, un’amica ma perché anche un’ideale ragazza? Non
deve essere per forza così -.
Naruto
si voltò lentamente, pensieroso.
Ancora
ricordava come si era innamorato della sua compagna, prima che lo diventasse.
-
Andiamo un momento fuori - disse Naruto, alzandosi seguito poi a ruota da Ryou,
che ormai era molto curiosa di sapere i fatti di tutti.
-
Ehi, dove andate? - li adocchiò Ino, mentre tirava i capelli a Sakura.
-
Facciamo un giro per la fiera, già che ci siamo perché non visitarla? - rispose
sorridente Ryou, chinando appena la testa di lato.
-
Non staremo via molto - disse poi Naruto, aprendo la porta e facendo passare
Ryou. - Ah, Ino, aggiorna tu gli altri su cosa è successo mentre venivamo qui,
a dopo! - disse sorridente, chiudendo la porta prima che la bionda obiettasse
qualcosa.
-
Che cavolo, perché la parte noiosa la devo fare io mentre lui va a divertirsi?
- sbuffò la bionda, guardando male Sakura come se ne avesse qualche colpa.
-
Ino, brutta oca! Lasciami i capelli! - sbraitò Sakura, afferrando i biondi
dell’amica/nemica e iniziando una battaglia per la supremazia femminile.
Fuori
gremiva di persone.
Naruto
non aveva voglia di immergersi in quella folla, sarebbe stato impossibile
parlare tranquillamente, così, dopo averlo riferito a Ryou, questa l’aveva
portato in un tranquillo parco poco lontano dalla strada.
L’erba
era uniforme e gli alberi come i cespugli sembravano ben curati.
Alcune
panchine erano disposte lungo il sentiero, costeggiato da alberi dalle foglie
piccole ma intensamente verdi.
Alcuni
giochi per bambini, ora deserti, erano sistemati su un bellissimo prato che
dava l’aria di essere soffice e comodo; probabilmente Shikamaru avrebbe adorato
quel luogo.
Un
sospiro smuoveva appena tutto quel verde ma era abbastanza per non accorgersi
neppure dei raggi del sole che riscaldavano anche troppo la strada della fiera.
Naruto
si riempì i polmoni d’aria e uno spontaneo sorriso gli illuminò il viso, quel
luogo era rilassante e placido, e non ci era voluto che un istante per fagli dimenticare
perché fosse lì, ma fu Ryou a parlare e a ricordaglielo.
-
Bello qui, vero? Ricordo che i primi tempi, quando mio padre costruiva il
teatro io venivo qui a giocare, bei ricordi - sospirò malinconicamente Ryou, ma
comunque ritrovando anche lei una ragione per sorridere serena.
Naruto
annuì. Si sedette su una panchina lì vicino, all’ombra di un albero e invitò
anche la ragazza a fare lo stesso.
Una
volta sistemati il silenzio prese il sopravvento, ma comunque non era un
problema perché ognuno trovava quell’assenza di conversazione insignificante,
destinata comunque a spezzarsi.
-
Allora - cominciò Ryou. - ti va di parlarne? -.
Naruto
chiuse gli occhi, rivangando nei suoi ricordi.
-
Ti racconto una cosa -.
Flashback:
Era primo pomeriggio e Naruto, Sakura,
Ino, Kiba e Shikamaru riuscirono a raggiungere la foresta appena fuori Konoha.
Erano riusciti a sgattaiolare via senza essere visti e adesso stavano giocando
a nascondino. Alla conta, Ino.
- 48…49…50! - urlò a gran voce,
prima di guardarsi intorno circospetta e cominciare a cercare i compagni.
- Tana per me -. Neanche aveva
fatto tre passi che un ragazzo con il codino dall’aria annoiata aveva già
poggiato la mano dove prima lei stava contando.
- Ma come diavolo hai fatto? -
chiese sorpresa. Il ragazzo scrollò le spalle indifferente.
- Ero dietro l’albero - sbiascicò
sbadigliando.
- Ma così non vale! - Sbraitò indispettita la
biondina, senza suscitare alcun timore al ragazzo che si sdraiò per terra,
pronto a fare un sonnellino.
- Non mi andava di correre a
nascondermi, ora lasciami dormire - e chiuse gli occhi.
- Questa me la paghi, Shikamaru! - lo
minacciò, prima di correre via a cercare gli altri, cosa che non suscitò alcuna
emozione nel ragazzino che stava già russando.
Poco lontano, un ragazzino biondo
dagli occhi azzurri tratteneva un ghigno di soddisfazione, trovando
soddisfacente il suo nascondiglio tra il fogliame di quell’albero.
“Qui non mi troverà mai” pensò
divertito, mentre avvistava la biondina passargli sotto con uno sguardo indagatore
e attento a tutto, tranne che a lui.
La vide passare oltre dei cespugli
e decise che quello era il momento adatto: senza fare rumore, cominciò a
scendere dall’albero, aggrappandosi fortemente al tronco.
“Forse non avrei dovuto andare così
in alto” si ammonì, mentre incespicava sulla corteccia e controllando quanta
distanza ci fosse da terra. Ancora troppa.
Nel mentre, il suo sguardo cadde
per caso ad un cespuglio vicino, dove un buffo fiocco rosso spuntava. Il
contrasto tra rosso e verde poteva essere visto anche e decine di metri.
“Quella dev’essere Sakura”.
La ragazzina controllava la
posizione dell’amica biondina, notando che stava venendo nella sua direzione.
Ad ogni modo non se ne preoccupava perché convinta di essere perfettamente
mimetizzata.
Naruto, dall’altro lato, osservava
tutta la scena e gli dispiacque un po’ per l’amica dai capelli rosa perché se
Ino avesse fatto ancora qualche passo avrebbe di certo visto il fiocco rosso di
Sakura.
Voleva fare qualcosa ma se fosse
intervenuto l’avrebbe certamente visto. Decise però di non preoccuparsene,
perciò, risalì abbastanza il tronco per poter afferrare un ramo e lo spezzò,
attirando l’attenzione di Ino che stava venendo verso di lui, con un ultimo
slancio gettò il ramo foglioso sopra il cespuglio, che coprì perfettamente il
fiocco della ragazzina.
Nel mentre, ella si era accorta
solo in quel momento che Naruto era nascosto su quell’albero e non capì perché
quel ramo gli fosse piovuto sulla testa. Stava per venire fuori e massacrarlo
di botte, quando proprio davanti gli occhi gli passò Ino che tutta eccitata
urlava “tana per Naruto!”.
Vide il ragazzino scendere con
difficoltà, toccare terra e sbuffando scocciato, probabilmente per essere stato
scoperto. Non sfuggì però a Sakura l’occhiata furtiva che gli aveva lanciato, e
in quel momento capì che l’aveva vista.
Alla fine, Ino aveva trovato anche
Kiba mentre Sakura era riuscita a tanarsi, evitando così la conta.
Prima di ricominciare, la ragazzina
si era avvicinata a Naruto, chiedendogli spiegazioni.
- Perché mi hai lanciato quel ramo
addosso? Se non l’avessi fatto non ti avrebbe trovato - disse pacata e un po’
perplessa. Naruto storse la bocca, fingendo di pensarci su.
- Il tuo fiocco rosso si vedeva,
così ho fatto la prima cosa che mi è venuta in mente per nasconderlo -.
Sakura era sorpresa. Naruto aveva
evitato che Ino la trovasse, sacrificando il suo nascondiglio?
Segretamente felice di tanta
attenzione, aveva percepito uno spiraglio di affetto verso quello strano
ragazzino che più volte sua madre aveva detto di evitare, non capendone mai la
ragione. Senza sapere bene come ricambiare, fece ciò che venne più naturale, si
allungò verso si lui e gli diede un accennato bacio sulla guancia, che lo
sorprese non poco.
- Grazie- disse sorridente, prima di correre a
nascondersi ed evitare che Kiba la vedesse finita la conta.
Imbambolato, felice e ancora di più
sorpreso, la sua mente aveva vagato mille volte a quel piccolo gesto innocente,
ma che gli aveva scatenato emozioni mai provate.
Odiato da tutti senza conoscerne il
motivo, quello era stato il primo gesto di affetto che mai gli avevano rivolto
e mai giorno fu più scolpito nella sua memoria.
Kiba finì di contare e Naruto,
senza rendersi conto di nulla, venne tanato per primo.
Fine Flashback.
-
E questo è tutto. Può sembrarti una cosa infantile ma io non ero ben voluto da
nessuno, e ciò che fece Sakura mi piacque così tanto che con il tempo, pensando
sempre a lei, finì con l’innamorarmi -.
Ryou
non disse nulla, non subito. Volse lo sguardo al cielo e poggiò le braccia
sullo schienale della panchina, intenta a rimuginare su chissà cosa. Poi parlò.
-
Credo di capire, ma devi farti presente che tutto quello che è accaduto è un
castello di carte che ti sei costruito da solo, e la base è talmente debole che
potrebbe crollare da un momento all’altro - pronunciò, senza distrarsi dal
guardare le nuvole muoversi con infinita leggerezza.
Naruto
storse le labbra, guardandola senza capire.
-
Che intendi? - domandò con velata irritazione, da quel che aveva inteso
sembrava che Ryou vedesse i suoi sentimenti come una sorte di illusione.
-
Tranquillo, non voglio che pensi male - si voltò Ryou alzando le mani per
calmarlo. Poi tornò seria, guardandolo negli occhi. - Rispetto i tuoi
sentimenti, davvero, ma di qualunque natura siano, non sono destinati a
rimanere immutati -.
Si
avvicinò un po’ più al ragazzo, le spalle si toccarono e Naruto non mostrò
alcuna emozione, in attesa di sentire il resto.
-
I sentimenti cambiano, e potrebbero finire col rivolgersi… a un’altra - soffiò intensamente,
guardandolo negli occhi.
Naruto
rimase impassibile, Ryou si era avvicinata a lui così tanto che adesso ne
poteva percepire il respiro sul viso. Abbassò gli occhi solo un istante per
rendersi conto che la mano della ragazza si era poggiata sulla sua gamba.
Chiuse
gli occhi.
-
Ryou -.
Quando
Naruto riaprì gli occhi, vide l’immagine sfocata della ragazza, ormai a pochi
centimetri dal suo viso. Le mise una mano sulla spalla e con delicatezza la
allontanò.
-
Su una cosa ti do ragione, i miei sentimenti potrebbero cambiare per qualcun’altra
- si alzò, mettendosi poi davanti la ragazza che lo osservò appena malinconica.
-
E se e quando succederà, avrò capito davvero chi e cosa voglio. Nel frattempo,
ho un sogno e una promessa da mantenere, per il resto c’è tempo - concluse,
sorridendo bonariamente a Ryou, che rispose con un altro sorriso, più dolce e
sereno.
-
Sai, Naruto, sei proprio un bravo ragazzo! - esclamò la ragazza, scattando in
piedi e stiracchiandosi per bene.
-
Beh, cerco di fare del mio meglio, comunque grazie -.
Restarono
qualche secondo ad osservarsi, ognuno con un’espressione quieta dipinta sul
viso. Era passato solo un giorno da quando aveva affrontato Nirate ma
sembravano essere trascorsi anni e l’animo di entrambi era più calmo che mai.
Un
gorgoglio unisono spezzò però i loro sguardi e l’atmosfera che si era creata.
Entrambi
si portarono le mani allo stomaco, in evidente imbarazzo, soprattutto Ryou.
-
Ti va se andiamo a mangiare qualcosa? - propose Naruto con disinteresse, invito
che Ryou accettò frettolosamente senza alzare lo sguardo.
Ripresero
il sentiero contrario fino alla strada principale, si immersero nella folla e
sparirono, alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti.
Angolo
Autore:
Salve.
Sì, sono pessimo lo so, e dire che
avevo detto che l’avrei finita presto, e in effetti manca poco!
Sì e no 4-5 cap. e sarà tutto concluso,
posso farcela!
Passiamo ai ringraziamenti (con estremo
ritardo):
Ringrazio: gademo e Music My Life per
le recensioni lasciate, grazie *inchino*
Le feste sono finite ma l’università
ricomincia, spero di prendere tempo per scrivere :(
Ciao!
Matt