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Autore: lilyhachi    07/01/2014    4 recensioni
(AU; Storybrooke; highschool; Peter Pan/Wendy Darling)
Se Peter e Wendy fossero due liceali che si ritrovano a Storybrooke alle prese con la vita di tutti i giorni e con le loro "controparti"? Da questa domanda, che mi sono posta spesso durante la terza stagione, è nata un'idea abbastanza strana che mi ha spinta a dare vita a questa storia. Spero che vi piaccia e buona lettura.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pan, Wendy, Darling
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dimenticali, Wendy. Dimenticali tutti.'
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II

Your eyes

 

“And all my instincts, they return and the grand facade, so soon will burn.
Without a noise, without my pride, I reach out from the inside”.
(Peter Gabriel - In you eyes)
 
Voci e schiamazzi continui.
La sua scuola pullulava di voci troppo alte, persone con il brutto vizio di camminare per i corridoi come se fossero i padroni, urtando studenti a destra e a manca.
Jeremy avrebbe odiato quei particolari, se non fosse per il semplice motivo che lui era proprio fra coloro che si comportavano in quella maniera: perchè lui, Jeremy Barrie, percorreva il corridoio insieme ai suoi compagni, mantenendo lo sguardo alto, come se fosse al di sopra di tutti.
Puntualmente, proprio in un punto che si trovava a metà fra il corridoio e la porta dell'aula di musica, c'era la stessa persona che incrociava i suoi occhi ogni mattina. In realtà, lei doveva essere solo uno dei vari puntini che camminavano indisturbati per quei corridoi troppo luminosi e troppo larghi ma il problema erano i suoi maledetti occhi che finivano irrimediabilmente per scontrarsi con i suoi. Quella mattina, era affiancata dalla sua fidata amica Paige che quasi la travolse per abbracciarla, come fosse un vero e proprio tornado. Era sempre così fra quelle due.
Seguiva insieme a loro la maggior parte dei corsi, e notare il disprezzo immotivato che Maggie nutriva verso di lui non era stato per niente difficile.
Jeremy fissò gli occhi di Maggie e, come da repertorio, le rivolse un'occhiata sprezzante, tornando a guardare dinanzi a sé, ignorando i suoi occhi, gli occhi di quella bambina che lo aveva tirato su.
Riusciva a ricordarli come se fosse passato appena un giorno da quella notte mostruosa, durante la quale aveva desiderato soltanto rannicchiarsi sotto una coperta che gli era stata tolta malamente, permettendo ad una realtà gelida come una sferzata di vento di colpirlo violentemente, rivelandogli di come i suoi genitori fossero morti in un incidente. Quella notte, Jeremy Barrie era diventato un bimbo sperduto: senza casa, senza genitori, senza amore. Non voleva saperne di gesti d'amore o di gentilezza, non voleva nemmeno sentirne parlare, eppure li aveva ricevuti quella stessa notte, attraverso un posto dove dormire, ed era stato merito dei genitori di quella bambina.
Ricordava come la madre di Maggie lo avesse preso gentilmente per mano, per portarlo in un’altra stanza dell’ospedale e visitarlo, mentre nel corridoio nessuno aveva il coraggio di dirgli ciò che era accaduto quella notte o fossero la sua mamma e il suo papà. Aveva visto soltanto i loro volti e poi era stato tutto troppo confuso: un rumore forte, ruote che stridevano sull’asfalto e poi il nulla.
Non era scoppiato a piangere quando aveva appreso la notizia, era semplicemente rimasto immobile a fissare un punto indefinito del muro, senza aprire bocca. Una donna che non conosceva, forse un’assistente sociale, aveva tentato di smuoverlo senza alcun risultato, per poi essere ripresa dalla madre di Maggie, Christine, che gli si avvicinò, posandogli le mani morbide sulle spalle.
Ricordava ancora la consistenza delle sue mani che lo sfioravano e il calore che emanava quella casa, in netto contrasto con il gelo di quella notte. Jeremy sarebbe rimasto alla stazione di polizia se non fosse stato per quella donna così gentile, che gli diede un posto, solo temporaneo, in cui passare la notte. Fu dopo qualche minuto che vide anche suo marito, il padre di Maggie, che aveva un volto familiare, probabilmente conosceva i suoi genitori…d’altronde chi a Storybrooke non conosceva i coniugi Barrie? Eppure, quell’uomo mostrava uno sguardo di sincero dispiacere.
Lui ricordava bene Maggie ma si comportava ugualmente come se non la conoscesse: il fatto era che Jeremy odiava i suoi occhi così luminosi e penetranti che ogni mattina lo facevano sentire di nuovo come se fosse quel bambino triste e con le lacrime agli occhi. Lui non voleva sentirsi in quel modo, non più, e il fatto che ci fosse qualcuno sulla faccia della terra a conoscenza di quel suo lato debole e vulnerabile lo infastidiva non poco. Nemmeno i suoi genitori adottivi avevano mai avuto a che fare con quel suo lato sconosciuto. Non aveva mai detto loro di volergli bene, ma aveva cercato di renderli fieri e sicuramente non avevano nulla di cui lamentarsi, vista la sua media perfetta. Probabilmente, agli occhi di Maggie lui non era altro che il giocatore di football arrogante con una famiglia ricca alle spalle, una media scolastica impeccabile, una borsa di studio per il college e un'orda di ragazze ai suoi piedi. Jeremy riflettè un attimo su quella descrizione: lui era proprio così.
Sorrise soddisfatto, non ce n'era di brillanti come lui. (2)
Jeremy adorava sentirsi in quel modo...appagato e forte.
Non voleva più sentirsi come quella notte fredda e umida, ma ogni volta che incrociava gli occhi di Maggie ogni suo trionfo veniva cancellato e tornava ad essere nuovamente un bimbo sperduto.
 
“Ehi attento!”.
Jeremy si chinò a raccogliere i libri del malcapitato con cui si era appena scontrato ma non appena alzò lo sguardo per vedere di chi si trattasse, rimase di sasso, deglutendo: di nuovo quegli occhi.
Evitò immediatamente lo sguardo di Maggie e le porse i libri mentre lei lo osservava leggermente accigliata e strappandogli praticamente i libri dalle mani. Lui l'aiutava e quello era il ringraziamento? Aveva diversi motivi per non sopportarla e la sua acidità era fra quelli.
Si alzò da terra e le porse una mano, giusto per essere gentile ma lei la rifiutò e si alzò da sola, portando Jeremy a ridere sonoramente, mentre alzava le mani come un criminale.
“La prossima volta ricordami di continuare a camminare”, berciò lui con un sorriso sardonico.
“Sarebbe più opportuno, se tu guardassi dove andare”, ribattè Maggie senza peli sulla lingua.
I suoi occhi assumevano una sfumatura diversa quando era arrabbiata: diventavano più scuri, come fossero un mare in tempesta e Jeremy poteva sentirsi catapultato contro gli scogli da quelle onde. Perchè non riusciva ad evitare di soffermarsi sui suoi occhi? Da quando qualcosa era così indispensabile per lui? Sembrava una dipendenza e lui non voleva averci nulla a che fare.
Odiava dipendere da qualcosa o da qualcuno, soprattutto se si trattava di qualcuno come lei.
“Terra chiama Barrie”, esclamò la ragazza, cercando di riportarlo alla realtà.
Jeremy scosse subito la testa. “Sei tu che mi sei finita addosso”.
“Cosa?”, domandò Wendy con tono indignato. “Ma sei fuori di testa?”.
“Ehi, Jeremy”, una voce alle spalle di lui lo richiamò. “Fai il cascamorto?”.
Maggie alzò gli occhi al cielo, non appena si accorse di chi fosse: Chris Andersen, il migliore amico di Jeremy, arrogante, saccente e insopportabile quasi quanto lui. (3)
Il ragazzo si voltò, incrociando gli occhi dell’amico biondo e rivolgendogli un sorriso sghembo, per poi tornare a soffermarsi su di lei, che guardava male sia lui che Max.
“Vorrei restare ancora a parlare con te ma devo andare”, dichiarò Jeremy con un finto tono dispiaciuto che non avrebbe ingannato proprio nessuno. “Ciao”.
Provocarla era così facile e divertente che ci aveva fatto l'abitudine fin da subito.
Max gli diede una pacca sulla spalla per poi rivolgersi a Maggie con la sua solita faccia da schiaffi che lo rendeva odioso agli occhi di chiunque. “Ciao, Banning!”.
La ragazza gli rivolse una smorfia infastidita e girò i tacchi, mentre Jeremy percorreva il corridoio insieme a Max che aveva cominciato a parlare dei programmi che aveva fatto per quella sera.
Il ragazzo era così preso dalle sue stesse parole che non si accorse che Jeremy si era voltato appena verso Maggie, incrociando un'ultima volta i suoi occhi per poi girarsi di scatto, facendo finta di niente. Aveva cercato con tutto sé stesso di non cedere, ma aveva fallito.
Negli occhi di lei aveva intravisto una sfumatura nuova: non erano scuri, come se fosse arrabbiata, ma si erano fatti più chiari e più limpidi, come se nascondessero una nota di dispiacere.
Odiava quegli occhi, perchè lo facevano capitolare ogni volta e gli leggevano dentro, come se Maggie lo conoscesse da una vita, anche meglio di sé stesso.
 
 
Angolo dell'autrice
 
  • (1) la madre di Maggie è un'infermiera, per questo motivo ho ipotizzato che dopo l'incidente dei genitori lei stessa abbia offerto un posto dove dormire a Jeremy, vista l'assenza di parenti, per poi portarlo agli assistenti sociali il giorno dopo, il padre di Maggie, invece, è un professore e conosceva i coniugi Barrie e il loro unico figlio;

  • (2) “Non ce n'è di brillanti come me”, frase tratta dal film Peter Pan;

  • (3) Chris Andersen non è altro che l'alter ego di Felix e il suo nome è ispirato allo scrittore e poeta Hans Christian Andersen.

 
Eccomi con la nuova flash di oggi, incentrata su Jeremy e su una specie di “odio” che prova ogni volta che incrocia gli occhi della povera Maggie. Questa volta, ho voluto concentrarmi un po' sui pensieri di Jeremy e spero di aver mantenuto un po' del nostro Peter Pan di Neverland: in fin dei conti, mi sono chiesta “cosa potrebbe esserci di così brutto per Peter di una vita perfetta, con una famiglia ricca alle spalle e una vita praticamente già stabilita?”. Insomma, la vita di Jeremy mi sembra esattamente quello che Peter non vorrebbe, il che significa ovviamente qualcosa che verrà fuori nei prossimi capitoli. Intanto, ho cercato di definire i sentimenti altalenanti che Jeremy prova verso Maggie: la evita, ma allo stesso tempo qualcosa lo lega a lei. Spero di non essere ricaduta nel classico cliché. Allora cosa ve ne pare di questo capitolo? Fatemi sapere cosa ne pensate con un commentino se vi va, oppure siete sempre liberi di lanciarmi ortaggi perchè non so cosa sia uscito da questo secondo capitolo. Ringrazio le persone che hanno messo la storia fra le seguite e tutti coloro che stanno leggendo e lasciando recensioni, siete gentilissimi :3
Alla prossima, un abbraccio :)

 

   
 
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