Panic sensation
Peeta
Mellark|Katniss
Everdeen|Catching
fire
{Peeta centric}
«―
Nei miei incubi di solito ho paura di perdere te ― confessa.
― E
sto bene quando mi accorgo che ci sei.»
Catching fire, Suzanne Collins
Ti
svegli di soprassalto, lo
stridente clangore delle rotaie a riempire il silenzio altrimenti
assoluto del suo scompartimento, silenzio che
solamente le tue
forti ma delicate braccia strette attorno al suo corpo ormai non
più
tremante sono riuscite ad ottenere. Non riesci ad impedire ad un
sospiro di sollievo di sfuggirti dalle labbra screpolate mentre la
osservi riposare, finalmente tranquilla, al sicuro — con
te.
Ricordi nitidamente le
tenebre che ti hanno oscurato la vista appena pochi istanti fa, prima
che ti risvegliassi con il terrore a mangiarti il cuore e la mente.
Ricordi il debole luccichio
del sigillo di Panem stagliarsi contro il cielo nero, sprezzante del
dolore che avrebbe potuto arrecarti se il suo volto
fosse
comparso, pallido e implacabile, tra le stelle fulgenti create dalla
mano esperta di un qualche Stratega in vena di romanticherie.
E poi ricordi il panico
che ti ha attanagliato lo stomaco l'attimo dopo, quando l'hai sentita
urlare con quanto fiato aveva in gola ed il botto del cannone che
annunciava la sua morte ti è esploso nei
timpani e ti ha
strappato a te stesso, precipitandoti in un'orrenda realtà
che hai
sperato con tutto il cuore non fosse reale.
Il vuoto che hai provato in
quel momento non si è ancora esaurito. Nemmeno ora, nemmeno
adesso
che ti sei assicurato che lei c'è. Lei
c'è ed è proprio
qui, accoccolata contro il tuo petto solido, il suo
caldo
respiro a scandire i battiti del tuo cuore tuttora agitato.
Una ciocca di capelli neri
incastrata tra le tue dita ti riporta alla mente un altro ricordo.
Più sereno. Indimenticabile.
Un paio di treccine nere
ballonzolano ancora una volta davanti ai tuoi occhi di ragazzino
—
le treccine della bambina dagli occhi grigi che, adesso,
stringi tra le braccia e non vorresti lasciare mai.
{300}
Nda:
Buona seeeeeeera. Com'è
andato il rientro a scuola? A me – stranamente,
aggiungerei – piuttosto bene. Iniziare l'anno con arte,
ginnastica,
inglese e storia non è una cosa particolarmente malvagia,
dai. Più
o meno.
Comunque!
Ho
diverse storie in cantiere. E, guardate un po', ho deciso di
pubblicare la più corta (mi sono fatta violenza per non
sforare di
una parola) e la più insignificante.
È
un Peeta post-prima arena/durante-il-tour-della-vittoria, come avrete
capito, che si risveglia da uno dei suoi incubi in cui sogna di
perdere Katniss nell'arena. Che originalità. Eh, lo
so.
Il
fatto è che sto rileggendo per l'ennesima volta Catching
fire e la
frase che ho citato mi
piace troppo. È così dolce.
Recapitatemi
un Peeta Mellark come regalo, visto che fra meno di un mese compio
gli anni! <3 Mi accontento anche di un Josh Hutcherson, se
proprio
non riuscite a procurarmi Peeta <3
Boh
non ho nient'altro da dire. Spero solo che vi piaccia <3 E
perdonatemi il titolo osceno, ma ormai mi conoscete e sapete quanto
sia incapace con quelle cose :c
Un
bacione! :*
V.