Note d’autrice: flash scritta per una Drabble Night con tanto amore. Prompt “Dove ci si ubriaca, si fa qualcosa di stupido e lo si racconta con gioia”.
I matrimoni andavano così
I matrimoni andavano così, litri e litri di vino giù per la gola e tanta stupida allegria nell’aria, così tanta che se ne poteva respirare ancora anche il giorno dopo, fino a quando gli sposi fingevano di essere innamorati insomma, o, nel loro caso, fin quando la guerra restava fuori le mura, cacciata via con la musica e la pancia finalmente piena.
Il matrimonio di Edmure, in particolare, non lo avrebbe mai dimenticato nessuno, ne era sicuro. La sua sposa era bella, la sua festa ben riuscita e sarebbe stato ricordato da tutti i Sette Regni un giorno, perché quel matrimonio aveva salvato il culo al futuro re e alla sua magnifica gente.
Completamente ubriaco, Edmure aveva cantato a squarciagola ogni singola ballata per poi cercare di imporsi un contegno quando aveva invitato sua moglie a danzare. Le aveva pestato più volte i piedi, aveva sbagliato molti passi e probabilmente puzzava anche tantissimo di alcool e sudore, ma Roslin non gli aveva detto niente, aveva solo sorriso.
La messa a letto era durata più del previsto – e ubriaco com’era era incredibile che anche lui fosse durato abbastanza -, e Edmure aveva la testa fra il collo e la spalla di Roslin quando vennero a prenderlo. Lei non sorrideva più.
Perché i matrimoni andavano così, litri e litri di vino giù per la gola e tanta stupida allegria nell’aria, così tanta che Edmure, quando Roslin lo abbracciò fra le catene, non ebbe la forza di abbandonare. Il suo matrimonio lo avrebbero ricordato tutti per motivi sbagliati, ma Edmure lo avrebbe raccontato con gioia a suo figlio, la sua più grande vittoria.