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Autore: littlegiulyy    08/01/2014    3 recensioni
Poi si staccò, mi guardò dritta negli occhi e io per la prima volta vidi ciò che c’era davvero di buono in lui, vidi per la prima volta ciò che era davvero il principe dei sayan. Poi silenziosamente com’era venuto, se ne andò, lasciandomi da sola con più pensieri di prima e il cuore che batteva impazzito da quel nuovo e imparagonabile contatto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Vegeta, Yamcha | Coppie: Bulma/Vegeta, Bulma/Yamcha
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi quiiii. Ho aggiornato di nuovo. Buona lettura e fatemi sapere che ne pensate, recensiteeee! Baci, Littlegiulyy.

Non posso crederci. Questa volta non la passerà liscia, questo è poco ma sicuro.
Cammino svelta per i corridoi della Capsule Corp., rabbrividisco appena un soffio di vento fresco passa indisturbato sotto la mia leggerissima camicia da notte (una maglia lunga). Non posso fare altro che voltarmi verso la porta che da sul terrazzo per scoprire chi ha lasciato aperto. Vedo un'ombra, faccio un passo avanti e sto per scaricare tutto il nervosismo accumulato negli ultimi giorni su questo malcapitato.
Proprio quando sono ormai a pochi centimetri da lui, mi rendo conto di essere mezza nuda e, come se non bastasse, appena vedo a chi appartiene quell'ombra, le parole mi muoiono in gola.
-Ve...Vegeta. Non pensavo di trovarti quì.- improvvisamente tutti gli accaduti degli ultimi giorni mi tornano in testa e non riesco proprio a trattenermi.
-Sei forse impazzito? Grazie a te adesso Cell è diventato l'essere perfetto e il risultato di tutto ciò cos'è? Che noi stiamo quì ad aspettare l'inizio di un torneo in cui probabilmente verrete fatti tutti secchi e in seguito anche noi.- dico arrabbiata più che mai. Per giorni mi sono tenuta queste parole dentro e, finalmente, sono riuscita ad esternare tutti i miei pensieri.
-Poco importa che Cell sia diventato l'essere perfetto, lo sconfiggerò, io sono il principe dei Sayan.-
-Dubito seriamente che il tuo sangue blu ti aiuterà questa volta sai. Sei un testone, uno sciocco! Come puoi mettere a rischio la vita di tutte le persone a cui tieni?!- sputo fuori con tanta delusione nello sguardo. Finalmente si volta e mi guarda negli occhi. Per un attimo mi sembra di vedere indecisione nel suo sguardo e... paura. No non può essere.
-Io sono il più forte della galassia e al termine dei miei allenamenti potrò facilmente distruggere quel mostro verde, donna.-
Il suo sguardo si abbassa e indugia sulle mie gambe scoperte. Una scossa di rabbia invade il mio corpo. Come può pensare queste assurdità: non ce la farà da solo. Mi volto e decisa torno in casa chiudendo quella maledettissima porta. Ma perché sono uscita su quella terrazza? Lo sapevo io, dovevo rimanere a letto.
Mentre mi dirigo verso la mia stanza noto una luce accesa in cucina. Vado subito a vedere chi è e,con mia grande sorpresa, trovo Trunks (quello grande) intento a cercare qualcosa nel frigo. 
-Serve aiuto?- dico con un grande sorriso. Sono tanto fiera del mio Trunks. Quando ho scoperto che lui non era altro che il mio bimbo tra qualche anno non ho potuto non essere fiera di lui. L'ho cresciuto bene, anche se ero da sola.
-Oh scusa mamma... non volevo svegliarti...stavo solo cercando un pò di latte, sai non riesco a dormire e quando non riesco a dormire mi bevo sempre un bicchiere di latte con...-
-biscotti al cioccolato e menta...si lo so- termino io. Mi sorride, gli passo il latte e i suoi biscotti preferiti.
-Buonanotte Trunks, dormi bene. La tua mamma è fiera di te!- gli dico facendogli l'occhiolino. Mi guarda e mi regala un sorriso davvero splendido. 
Torno nella mia stanza e, finalmente, prendo sonno dopo questo inzio di notte particolarmente turbolento e pieno di incontri.


Apro gli occhi con difficoltà, l'essere stata sveglia fino a quell'ora ieri sera adesso si fa sentire. Mi alzo svogliatamente e prendo Trunks in braccio, scendo le scale e vado subito in cucina.
Preparo la colazione ai miei due bellissimi figli e preparo qualcosa anche per quello scorbutico scimmione al piano di sopra. Dopo aver messo in tavola la colazione chiedo a Trunks se mi può guardare per qualche minuto il bambino e salgo velocemente le scale con un piatto in mano.
Tutti mi hanno chiesto cosa ci ho trovato in Vegeta, beh sinceramente a questo punto non lo so neanche io. E' una delle persone più testarde, orgogliose ed egocentriche che esistano, ma adesso mi trovo a portargli la colazione in camera. La verità probabilmente è che io so che c'è della luce dentro di lui e ben presto se ne accorgerà anche lui.
Passo davanti alla terrazza e al pensiero della sera prima il nervosismo si rimpossessa di me. Dò uno sguardo veloce e fuori e noto Vegeta nella stessa posizione della sera precedente. 
Lo osservo per qualche minuto...amore mio quanto mi manchi...cosa farei per sentire ancora una volta le tue mani sul mio corpo e le tue labbra sulle mie. 
Faccio un respiro profondo ed esco in terrazza sotto il cielo nuvoloso della città dell'Ovest. Appoggio il piatto sul tavolino rumorosamente. Si volta di scatto, ci guardiamo.
-Cosa sei venuta a fare quì donna?- dice guardando il piatto
-Beh fino a prova contraria questa è casa mia, e comunque non c'è bisogno di trattare sempre male le persone sai. Ero solo venuta a portarti qualcosa da mettere sotto i denti ma....- noto il suo sguardo di desiderio rivolto verso il piatto
-Se non è gradito lo riporto giù dove ci sarà qualcun altro che lo apprezzerà al posto tuo.- dico con un grande sorriso di sfida
-Lascialo lì, donna.- sorrido vittoriosa. Mi avvicino lentamente fino a quando mi trovo i suoi occhi neri come la pece a cinque centimetri dai miei occhi blu. Lo guardo. Appoggio una mano sui suoi pettorali e sento i muscoli irrigidirsi sotto il mio contatto.
-Sai mi sembra strano riaverti quì per casa, mi sei mancato Vegeta.- dico con decisione. Lui mi guarda confuso senza sapere cosa rispondere. Ormai è arrivato il momento, devo riprendermi ciò che è stato mio.
Annulla la distanza che c'è tra noi e finalmente mi bacia. Un bacio dolce, pieno di emozioni, come se tutti e due dovessimo ancora capire se è vero o no. Sento le farfalle nello stomaco, mi rendo conto che in tutti questi mesi ho sempre cercato di essere forte ma la verità è che io sono forte solo quando lui è con me. In un lampo mi tornano in mente tutti i momenti e le notti passate insieme.
Si stacca velocemente da me, mi guarda confuso, interdetto. Lo so, in questo momento dentro di lui si starà scatendando una tempesta terrificante. D'impulso lo abbraccio. Appoggio ancora una volta dopo tanto tempo la testa sul suo petto e ascolto il suo cuore.
Con mia grande sorpresa questa volta non è calmo come sempre, batte molto più velocemente del normale. Allora anche lui ha provato le stesse cose che ho provato io! Mi stacco lentamente e lo guardo negli occhi, lui è ancora lì che mi fissa sconvolto. In un secondo spicca il volo verso la gravity room e dopo pochi secondi sento botti terribili provenire dall'interno.
...Allora Vegeta hai capito cosa provo ogni volta che ti sto acanto, finalmente hai capito tutto anche tu. Per adesso non lo accetterai, ma vedrai, un giorno te ne farai una ragione. Noi due ci completiamo, era scritto che saremmo dovuti stare insieme, fin da quando sei venuto qui sulla Terra per conquistarla. Ci ho messo anche io tanto tempo per capirlo, ho passato mesi e mesi a pensarci quando te ne sei andato ma alla fine l'ho capito e l'ho ammesso a me stessa.
Con un sorriso felice sulle labbra dopo tanto tempo, mi siedo su una sedia e mi accendo una sigaretta, la sigaretta più piacevole della mia vita. Una sigaretta che sa di vittoria finalmente.
  
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