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Autore: MeiRivaille97    09/01/2014    2 recensioni
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[Altro]E se Elsa non fosse mai stata catturata? E se Anna non avesse mai ricevuto il colpo al petto e fosse solo stata cacciata? E se apparisse nella vita di Elsa un misterioso sconosciuto di nome Jack Frost? La storia cambierebbe di certo.
Fanfiction ispirata alla coppia Jack/Elsa che ho iniziato ad amare tantissimo. Spero vi possa interessare e che leggiate .
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Elsa, io so tutto di te- disse sorridendo. 
-Che vuoi dire? – chiesi. 
Ci sedemmo a terra, lui con le gambe incrociate e io con i ginocchi vicino al petto. 
Cominciò a parlare. Così tante parole, una dopo l’altra, fuoriuscivano dalle sue labbra. Ero come incantata. Le sue mani che gesticolavano, i suoi occhi che ogni tanto incrociavano i miei, causando un sorriso imbarazzato. In quei momenti, sorridevo anche io. 
-Fin da piccola, ti ho osservato. Quando ti chiudevi in te stessa, in quella stanza, io ero lì fuori dalla finestra. Vederti triste era straziante- disse mostrando un espressione triste in volto. 
-E perchè non ti mostravi? – sussurrai. 
Mi guardò e sorrise – Perchè sarebbe stato strano se qualcuno come me sarebbe entrato improvvisamente nella stanza di una bambina. Avresti gridato qualcosa tipo ‘Aaah, un maniaco’ – rise. 
- Ma no – cominciai a ridere anche io, portando la mano verso il viso, come se mi stessi nascondendo – Bhè, forse sarebbe potuto andare davvero così, ma se mi avresti spiegato forse sarebbe andata diversamente, no? – sorrisi. 

Avrei potuto raccontarle tante di quelle cose. Di quella volta che colpì sua sorella e io la guardavo con gli occhi della luna; di quando si chiudeva nella sua stanza congelata e io dalla finestra cercavo di mandargli dei segnali; quando il giorno della festa i cittadini l’hanno attaccata e sarei voluto entrare a difenderla. Avrei continuato a parlare per ore e ore, ma mi limitai a raccontare solo di quell’evento. 
Disse cose senza senso. Era ovvio che avrebbe gridato da piccola alla mia vista, eppure quelle parole mi avevo reso davvero felice. E poi quel suo sorriso. Un momento!
- Lei avrebbe voluto avere la mia compagnia? – pensai. 
Arrossii e cercai di guardare verso fuori, mentre lei mi continuava a fissare con quel sorriso. 
-Jack? – mi chiamò con un tono sospettoso – Che hai? – chiese. 
-No, niente – mi rigirai verso di lei e le sorrisi. 
Ok, cominciai a sentirmi davvero imbarazzato. Mi alzai di colpo, presi il mio bastone e andai verso la finestra. Lei continuava a fissarmi. 
-Te ne stai andando? – chiese con un tono dispiaciuto.
Si alzò di colpo. Si avvicinava velocemente verso di me quando, d’un tratto nel farlo, inciampò sul velo del suo vestito. 
Mi girai di scatto e presi la sua mano. I nostri occhi di incrociarono ancora e iniziò a spuntare un leggero rossore nelle sue guance. Mollò la presa e si aggiustò il vestito e i capelli. 
-Grazie – disse incrociando le braccia. 
Era davvero imbarazzata. Santa Luna, quanto era bella. Quelle sue piccolissime espressioni del viso riuscivano a rendermi così felice. Non era una cosa buona, per niente. 
-Bene Maestà, se permettete io tolgo il disturbo, si è fatto tardi – dissi inginocchiandomi e continuando ad avvicinarmi alla finestra. 
-No aspetta! – disse prendendomi dalla felpa – Cioè devi davvero andare? Perchè se vuoi.. – smise di parlare.
Rimasi scioccato da quel gesto. Il mio cuore darebbe potuto esplodere per l’emozione. Sapevo quello che voleva. Mi spuntò un sorriso e poggiai la mia mano sulla sua. 
-Vuoi che rimango? – sussurrai. 
Mi girai verso di lei e vidi il suo volto coperto da qualche ciuffo di capelli. Annuii e cominciò ad arrossire. 
Sorrisi – Va bene – dissi e e sorrise anche lei. 

-Va bene lasciarsi trasportare dall’emozioni, va avevo chiesto ad un ragazzo di stare con me la notte! Stupida, che stupida! – cominciai a borbottare dentro di me. 
-Elsa, che succede? – rise vedendomi strana. 
-Niente! – gli lanciai della neve.
Lo colpii in faccia ed era tutto ricoperto dalla neve. Cominciai a ridere come una stupida guardandolo. 
Cominciò a levarsela e iniziò a ridere anche lui.
-Meno male! Pensavo te l’avresti pres- qualcosa mi colpì in faccia. Lo vidi piegato sul suo bastone che faceva saltare su e giù una palla di neve. 
-Pensavi non mi sarei vendicato? – rise. 
Sorrisi. Cominciammo una vera e propria battaglia di palle di neve, a tal punto che la stanza si ricoprì di neve. Poco dopo ci trovammo sdraiati a terra ed esausti. Litigavamo su chi avesse vinto, ma non in modo serio, continuavamo a ridere. 
Rimanemmo seduti a terra mentre guardavamo fuori la luna. Fu una bella sensazione una di quelle mai provate prima. 
-Elsa io – sussurrò. Poco dopo poggiò la sua testa sulla mia spalla. Si era addormentato. 
Non so perchè ma sentendo quelle sole due parole il mio cuore iniziò a battere. Nervosismo o qualcos’altro? 
So solo che in quel momento ero davvero felice. Poggiai la mia testa sulla sua e sorrisi. 
-Buona notte Jack- sussurrai e chiusi gli occhi.

[TO BE CONTINUED..]
  
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