Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Reiko_Nakamura    09/01/2014    0 recensioni
Dalla mano del ragazzo compaiono delle rose rosse, pose gli occhi sul suo viso e il loro sguardo si incrociò.
Le sue labbra si muovono, -“Non c'è niente più dolce di te”- sussurrò.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era una serata triste.
Non aveva voglia di uscire e pensava che sarebbe rimasta a casa a guardarsi un film.
Improvvisamente si ricordò che una sua amica tempo fa le aveva consigliato un ristorante vicino casa, che aveva aperto da poco e che faceva delle serate musicali, e se non errava quella sera sarebbe stata una di quelle, così decise di andare li per distrarsi un po’.
 
Si incamminò.
 
Una volta arrivata vide che non c'erano molte persone, così scelse subito un tavolino dove sedersi e si accomodò aspettando il cameriere per il menu.
̶-
Stava girando tra i tavolini già stanco per quei piatti pesanti portati tutto il giorno, e vedendo così poca gente sicuramente non gli dispiaceva.
Ad un tratto vide la porta aprirsi, pensò " questa serata non finirà mai..".
 
Ma poi vide lei.
 
I suoi occhi si illuminarono, sentì un brivido accarezzargli la schiena.
Non la vedeva da tempo, gli era mancata, troppo. Si era bloccato, voleva restare li a vedere dove si sarebbe messa, voleva parlarle, ma fu interrotto dalla chiamata dei soliti clienti seccanti.
Si sbrigò a servirli e andò al suo tavolo.
̶-
Vide il cameriere avvicinarsi.
Si limitò a prendere gentilmente il menu dalle sue mani.
Sfogliò un po’ le pagine ma non c’era niente che la stuzzicava, una cosa valeva l’altra. Mentre leggeva si stava rendendo conto che aveva fatto una stupidaggine andando a cena fuori con quell’umore che la stava consumando.
̶-
Doveva fare qualcosa. Non poteva lasciarsi scappare questa occasione.
Corse in cucina evitando tutti i suoi colleghi.
In una mensola c’era un vaso con dei fiori che aveva portato la moglie del cuoco. Prese le tre rose.
 
*
-“Vorrei un dolce, cosa mi consiglia?”
Dalla mano del ragazzo compaiono delle rose rosse, pose gli occhi sul suo viso e il loro sguardo si incrociò.
Le sue labbra si muovono,  -“Non c'è niente più dolce di te”- sussurrò.
La ragazza, che non si aspettava quelle parole (e nemmeno le rose), cerca di accennare un sorriso ma è stata colta così alla sprovvista che il viso, stracolmo di rossore, riesce malapena a reggere lo sguardo del cameriere.
Il cameriere non comprende l'imbarazzo della ragazza così decide di aumentare la sorpresa andando verso un palco e, facendo un accenno alla band lì in attesa, fece avvicinare il cantante dicendogli qualcosa nell’orecchio. Qualche minuto dopo iniziano a suonare. E’ la canzone preferita della ragazza.
Lei aveva riconosciuto subito la melodia, e ce l'aveva in testa ormai da quando era li dentro visto che l'aveva ascoltata poco prima di entrare… si chiedeva il perché di tutto ciò, ma anche questo le risultava impossibile visto che ormai la testa non faceva altro che pulsare per l'agitazione.
L'unica cosa che riuscì a fare fu alzarsi in piedi e andare ad ascoltare la canzone da più vicino, ma non sapeva il perché.
Il cameriere si rivela avere una faccia familiare tutto ad un tratto. Era qualcuno che conosceva?
L'uomo improvvisamente non era più uomo, non più uno sconosciuto.
Era un ragazzo della sua stessa età.
Una sola cosa in lui non era cambiata: il modo in cui guardava lei.
Se qualcuno avesse visto la scena da fuori avrebbe pensato che il ragazzo aveva la vista inchiodata su di lei, in realtà lui sapeva bene di essere incapace di compiere azioni, o quantomeno di compierle per la propria volontà.
Egli era ora immobile di fronte alla ragazza. I loro sguardi erano entrambi avvinghiati.
Lei lo fissava... adorava il modo in cui lui la guardava. Si sentiva desiderata e quel ragazzo le piaceva, aveva un aura di mistero che la intrigava. Ma… non riusciva proprio a ricordarsi chi fosse.  
L'aveva già visto. Ma dove?
Tutto ciò accadde in pochi momenti, ma che a loro sembrarono un'eternità.
Ebbero visioni. Sembravano aver perso i sensi.
Avevano chiuso gli occhi e senza accorgersene erano vicinissimi, quasi uniti. A questo punto, aprirono dolcemente le palpebre e il contatto visivo riprese.
I due si infiammarono di piacere. Potevano vedere l'uno l'iride dell'altra, entrambi di un colore indefinito, cangiante, ma indubbiamente infiammato.
Le loro labbra si strinsero in un dolce abbraccio.
Le loro anime si erano scambiate di corpo. Lui, ora poteva sentire il battito del cuore di lei, come se fosse nel proprio petto.
Erano un'unica entità.
*

Mentre stava uscendo dalla cucina, vide il cuoco, che gli chiese perché portava quelle rose in mano.
In realtà non lo sapeva nemmeno lui… cosa stava succedendo?
Il vecchio si riprese con un brusco movimento i fiori dalle mani del ragazzo, graffiandosi su un dito per via delle spine.
Il giovane cameriere si incamminò di nuovo verso il tavolo, che però stavolta
 
era vuoto.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Reiko_Nakamura