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Autore: _MaliksWife_    10/01/2014    46 recensioni
"Perché vuoi essere come loro? I loro stilisti le costringono ad essere così magre solo per risparmiare la stoffa dei vestiti" esclamò Zayn, dalla sua voce fredda potevo capire che era davvero infastidito.
"Perché voglio essere accettata..." dissi abbassando la testa.
Lui si avvicinò a me, e posò la sua mano sul mio mento alzandolo, costringendomi a guardarlo negli occhi.
"Tu sei perfetta così come sei. Ti accetto io, non ti basta?"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Automatic girl
-Capitolo 1
Prologo.
Ciao.
Il mio nome è Summer.
Probabilmente mia madre dandomi questo nome mi augurava un futuro solare, gioioso, spensierato, pimpante, romantico, espansivo. Ma non aspettatevi niente di ciò. Tutto l'opposto del mio carattere. Sono acida, lo ammetto. Non posso farci proprio niente. La musica e la danza sono la mia passione, ballare mi porta in un'altra dimensione... Come in un film. Molti vorrebbero che smettessi, a causa della mia eccessiva perdita di peso, ma a me non importa, anche perchè io mi vedo un pò grassa, non capisco perchè tutti siano sempre ossessionti dalla mia salute. Mi definiscono "anoressica", ma io proprio non capisco. Loro dicono di essere "preocupati", ma in realtà cercano solo di mettermi i bastoni frà le ruote. Sono in cerca di avventure, si... Da quando mio fratello maggiore se ne andato, devo cominciare a vivere la vera vita, e non stare protetta sotto la sua ala. Comunque, penso proprio non vi interressi molto di me e la mia vita, così monotona, così insensata. A chi dovrebbe interessare una come me?
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Dopo la settimana di vacanza dalla mia scuola di danza, finalmente si ricominciava. Ci eravamo sedute tutte sull'asta, ad aspettare la signorina Turner.
-Buona sera ragazze.- disse con il suo solito tono freddo.
Noi la fissammo, e con un cenno con la testa ricambiammo. Era una palestra molto seria ed educata, il rispetto e la buona educazione sono alla base di tutto. Lei non voleva che rispondavamo, potevamo farlo solo con il suo consenso, anche se questo consenso arrivava sempre di rado. Quasi come un'interrogazione.
-Dobbiamo ricominciare. Spero che in queste due settimane di vacanza avete avuto modo di riscaldare comunque i muscoli. Altrimenti peggio per voi. Ci vuole allenamento costante per una ballerina di classe, ne siete al corrente. Come ben sapete, a breve ci sarà un balletto ufficiale in uno dei più importanti teatri di tutta l'Inghilterra! È un'occasione importante, è la vostra occasione di dimostrare quanto siete in grado di fare. Dovrete spremervi le meningi, dare il massimo. Sarò molto oppressiva ma è perchè voglio il meglio da voi, anche perchè mi rappresenterete. Dovremmo scegliere una di voi come ballerina modello. Una ragazza perfetta nel ballo, quella più adatta. La protagonista della coreografia.- ci disse decisa. Io sapevo già che questa storia sarebbe stata davvero critica. La competizione, oltre ad essere la cosa più importante nel balletto era quella che odiavo di più. Sapevo benissimo che quel titolo non me lo sarei mai aggiudicato, ma almeno volevo provarci. Dovevo dare appunto "il mio meglio". La "Signorina Turner"... Così si faceva chiamare da noi, nonostante avesse passato i suoi bei quarant'anni, ci scrutava una per una e ci chiamava in ordine alfabetico per vedere cosa eravamo in grado di fare, come se non lo sapesse già. Quando pronunciò il mio nome, mi saltò il cuore in bocca. Volevo proprio avere l'onore di essere scelta per quel balletto, ci credevo davvero. Mi alzai, Zoey e Jessy iniziarono a ridere. Sbuffai, non avevo neanche cominciato. Le solite papere, le solite "finte perfette". Mentre ballavo, l'insegnante mi fermò.
-Perfetta.- disse girandomi per un braccio.
Ero orgogliosissima di quel complimento, anche se lo diceva quasi a tutte. Andai a sedermi di nuovo, facendo attenzione a non impicciare le mie calze di seta con i paletti di ferro dell'asta. Era già il terzo paio di calze che bucavo. Polly, la mia amica, mi fissò imbarazzantemente. Non capivo perchè lo facesse, era un pò intorridita.
-Come sono andata?- balbettai a bassa voce, senza farmi sentire dalla Turner.
-Bene. Anche se quelle due ochette non facevano altro che ridere.- esclamò fissandole.
-Già. Me ne sono accorta. Ma perchè? Non andavo bene?- chiesi io perplessa. -Sono perfino migliorata nell'alzarmi sulle punte.- aggiunsi un pò delusa.
-La solita storia Summer, lasciale perdere!- disse spalancando gli occhi.
Sbuffai di nuovo, e che cavolo! Arrivò subito il turno di Polly, e quindi non potetti ribattere nulla. Ne avevo fino al collo. Zoey non faceva altro che ripetermi che ero troppo grassa per ballare. Lei usava il tono da buon amica, cercando di dare, per così dire "consigli". Ma quelli non erano consigli, erano calugne, insulti. Come se non bastasse, ogni volta che provavo a ballare ridevano, non le sopportavo. Mi metteva troppo in imbarazzo. Forse avevano ragione, forse sono davvero troppo grassa. Non vedevo solo l'ora di tornare a casa e piangere. Loro ci provavano gusto a spudorarmi così, una piccola parolina per ridere da loro si può rivelare un danno per me. -Bene ragazze. Mi sono fatta un' idea. Una buona idea di alcune di voi. Adesso potete andare a casa.- disse limandosi le unghie la Turner. Aveva sempre unghie perfette, perfette come lei in generale. Curava molto il suo aspetto fisico, era una donna che ci teneva molto. Quarantenne ma snob. Era una donna da invidiare. Il suo motto? "È meglio apparire che essere.". Io non condividevo la sua idea.
**
Quando tornai a casa, non incalzai una parola. Ero seduta sul divanetto a giocherellare con un braccialetto. Ero abbastanza depressa. La mamma stava cucinando, non doveva farlo. Ero già abbastanza piena. Gli passai davanti, spiai nella pentola.
-Non ho fame.- incalzai. La mamma mi guardò e quasi scoppiò a ridere.
Spalancai gli occhi, e a quel punto scoppiò a ridere veramente. La sua era una risata acida, la faceva a forza. Solo per farmi infastidire, si capiva.
-Un pò di pasta la devi buttar giú.- mi disse mescolandola.
-No, non ce ne bisogno.- dissi cauta, ma mia madre insisteva.
-Mamma, NON HO FAME! BASTA.- urlai. Per poco mia madre non mi mollava uno schiaffo. Per fortuna si è trattenuta. Lei capisce sempre quando qualcosa non va, e credo che in quel momento lo avesse capito fin troppo bene.
-Summer. Cos'è successo?- mi chiese, calma, con le braccia incrociate.
-Niente mamma, proprio un bel niente. Adesso lasciami andare di sopra. Sono stanca.- bofonchiai a capo chino. Mia madre gridò di nuovo, alla fine pur di metterla a tacere mangiai quei dannati carboidrati. La mamma era diventata così arrabbiata, che pur di non rimanere in punizione a vita, buttai giù tutto. Ma mi rendevo conto che non dovevo farlo. Le mie compagne avevano perfettamente ragione. Sono grassa. Dopotutto è colpa di mia madre, le altre non mangiano pasta e carne anche la sera! Dopo aver finito tutto, scoppiai a piangere, correndo verso la mia camera. Le lacrime hanno espresso ciò che non riuscivo a dire a parole. Mia madre entrò di colpo nella mia stanza. Mi aveva vista piangere, ma dopotutto era un bene. Senza il mio permesso, entrò e mi abbracciò. Accarezzandomi il volto mi chiese
-Hey. Che succede, tesoro?-. Era passata dall'essere una belva ed essere un angioletto.
-Mamma. Voglio mettermi a dieta.- risposi insicura. Ogni volta che parlavo di questo argomento, lei andava in escandescenze!
-MA COSA?! Sapevo che sarebbe stato un grosso errore portarti in quella palestra professionale! Hai il viso prosciugato e hai il coraggio di dirmi che vuoi metterti a dieta? Tu sei pazza. Sei ammattita.- Rotai gli occhi, lo sapevo.
Mia madre sembrava quasi esplodere. Era diventata rossa peperone. Gli succedeva sempre quando era arrabbiata. -Mamma, ma io non voglio dimagrire poi così tanto. Soltanto due o tre chili. Ho la vita poco modellata e sono un pò più cicciottella delle altre.- replicai, asciugandomi le lacrime con il cuscino.
-Non è vero! Page peserà sui 60 chili. Lei si che è in forma.- commentò. Sbuffai.
-Ma fammi il piacere, mamma!- esclamai, tanto infastidita. Mia madre però era troppo decisa.
-Summer! Pesi 50 kg, e sei alta 1m e 72! Ti rendi conto?- Io annuii.
Sapevo che contro mia madre non potevo affatto mettermi. Mi vedeva troppo magra, ma magari lo fossi veramente! Lei aveva in mente un altro modello di ragazza, una ragazza formosa... Quello della sua epoca, in poche parole. Quello che per adesso non va più bene. Poteva anche essere migliore, non le davo torto, ma io volevo essere al passo con questa società, non con quella degli anni '80. Società di merda. Ma mia madre non me lo permetteva. Diceva che ero già molto sotto peso. Non sapevo più come dovevo fare con lei.
**
Il giorno dopo ci furono i risultati delle selezioni. Come immaginavo, non ero stata scelta. Ero rimasta molto delusa, lo ammetto. Nel mondo della danza non serve solo ballare bene, ma anche essere perfette. Perfette in tutto. Anche se la perfezione non esiste, tu la devi per così dire "inventare". Ci ero rimasta tanto male. Naturalmente, Zoey era quella che faceva al caso. Molto alta, magra, capelli liscissimi e biondi, una dea. Ogni volta che la guardavo, me la mangiavo d'invidia. Volevo davvero essere come lei, almeno magra come lei. Non mi avrebbe più presa in giro. Presa dalla disperazione, mi recai nello spogliatoio. Ero distrutta, ci tenevo troppo a quel balletto. Sbuffai, ripensando a tutti i sacrifici. Visto che ero sola in camerino andai a frugare nella sacca di Zoey, in cerca di qualcosa di interessante. Più che altro volevo farle qualche dispetto, strapparle il tutù, graffiarle le scarpette, ero una tipa molto vendicativa... Ma poi trovai qualcosa di più interessante. C'erano dentro strane pillole. "Lassativi" c'era scritto a penna sopra. Ne rubai una boccettina, accertandomi di non essere vista da nessuno. Non volevo farlo, ma i miei non mi avrebbero mai permesso di averli. E poi la brava e gentile ragazza che c'era in me ormai era morta. Era soltanto una copertura, ero solo una ribelle coperta dallo charm di una ballerina. Credevo che quelle boccette servissero ad espellere tutte le feci, erano molto efficaci. Che sollievo. Da quel momento in poi, quando mia madre mi costringerà ad ingollare troppo quelle sue orrende... "Pietanze" è dire troppo, potevo smaltire tutto senza vomitare o fare ginnastica eccessiva. Semplicemente andando in bagno. Non se ne sarebbero accorti nemmeno. Invece quando i miei lavorano o non ci sono, ho cercato di solletticarmi l'ugola, provando a vomitare. Era un ottimo modo, anche se poi mi veniva addosso una fame terribile. Comunque sia cercavo di evitarlo perchè era doloroso alla gola, mi lasciava un alito cattivo, e poi mi toccava ripulire tutto. Mia madre lo faceva apposta a lasciare in giro bombe caloriche, ma io non toccavo proprio nulla del genere. Se mi veniva fame, al massimo mi preparavo un' insalatina semplice. Senza sale, olio o aceto. Bevevo tanta acqua e prendo molti lassativi e diuretici. Da quando lo facevo dormivo molto di più, perchè non avevo più le forze necessarie, ma non m'importava. Stavo perdendo un chilo a settimana e la mamma per fortuna non se ne accorgeva grazie ai miei vestiti lunghi e larghi che nascondevano tutto. Li amavo, erano la mia salvezza. Mi facevano sembrare vecchia, ma molto più paffuta. Sono adatti solo per la casa e per ingannare la mamma. Non uscirei mai con quella robaccia. Roba che mi fà sembrare più grassa del solito la usavo solo per abbindolare mia madre. Mi rendevo conto del cambio di energie in queste settimane, ero molto calata. Non avevo abbastanza forze per arrivare alla fine della giornata, ma ne è valsa la pena. Se continuavo così, senza fare sospettare niente alla mamma, riuscirò a raggiungere il mio peso ideale. Riuscirò ad avere anch'io fianchi stretti, pancia piatta e addome modellato, gambe lunghe e affusolate. In quella sola settimana ero scesa di 5 chili, e la differenza si vedeva. Menomale che soltanto mia madre, presa dal lavoro e da tutti i suoi impegni, non si accorgeva di nulla. Sembrava una cosa negativa, ma per me era tutto molto più semplice senza mia madre. Continuava a ripetermi che sono perfetta, e che non c'è bisogno di dimagrire dato che sono già in sottopeso.
**
Arrivata in palestra, la signorina Turner mi fissò l'addome.
-No.- esclamò con occhi scrutatori.
Cosa "no"? Non capivo e non avevo il permesso di rispondere o chiederle il significato di quel netto "no".
-Tu non stai mangiando, vero?- incalzò arrabbiata.
L'aveva capito. E mi sembrava perfino arrabbiata di ciò. Stavo quasi per ridere. Figo, si vedevano già i risultati. Sono davvero un mito. No, davvero. Erano solo due settimane che mi ero prefissa questa dieta e già la Turner che se ne accorge, troppo strano, ma forte comunque! Lo stesso negai tutto, mi avrebbe sgridata.
-Certo che mangio.- dissi a bassa voce, la Turner vuole sempre il massimo rispetto.
-E pensi che io ti creda, Summer?- disse lei con la sua pipa in bocca e un sorrisino giocondo, mettendo il pollice e l'indice fra i miei polsi.
-Prova la coreografia del "Cigno", se la ricordi. Eri bravissima in quello.- disse fissandomi. Io cominciai a ballare.
Mi sentivo leggerissima, ma la Turner mi fermò.
-Hai già perso energia. Summer, visto. Non devi mangiare poco. Ne parlerò con tua madre.- disse un pò preocupata per me.
-No ti prego, con mia madre no!- urlai io. Già era troppo nervosa per conto suo. Ignorai perfino il criterio del rispetto nel risponderle. La signorina si alzò in piedi e fece quattro passetti.
-Ora provaci tu.- Io annuii, ma alla fine avevo dei giramenti di testa terribili e scattai a terra.
Mi alzai subito, per non fare figuracce.
-Summer. Prima non ti sarebbe mai successo! Come pretendi che non parli con tua madre?- mi sgridó.
Io molto vergognata, tornai in sala. La fine dell'ora arrivò subito, tra un balletto e l'atro, ma proprio quando stavo per tornare a casa incontrai un ragazzo. Lo riconobbi subito, ancora lui! Ho cercato di cambiare strada, ma anche lui girò l'angolo. Quasi apposta.


Buon pomeriggioo genteee! ツ
Sono nuova sù EFP e questa è la mia prima fan-fiction ufficiale. S
ono emozionata, awwe. ♡
Io sono Giada, piacere a tutti. Userò questi spazi autore, molto nei prossimi capitoli, per conoscerci meglio.
Come ho già detto, questa è la mia prima fan fiction, quindi abbiate pazienza e siate buoni con le critiche.
HAHAHAHA Sò di meritarne molte, lo sò. Sono solo all'inizio in fondo. :|
Premetto col dire che i prossimi capitoli saranno più interessanti, ve lo assicuro.
Anche perchè, tutto è più interessante di questa schifessa lol.
Il capitolo 1 è pur sempre il capitolo 1, capitemi! Ve lo assicuro, non vi deluderò. Spero tanto che vi piaccia, anche se mi rendo conto dello schifo che ho scritto. xx
Da come avrete capito, questa è una storia un pò diversa dalle altre. Non sò se lo avrete capito, ma si parlerà dell'anoressia.
Bella idea? Poi questa malattia diventerà sempre più grave, sempre più grave, fino a quando... Non voglio dirvi altro, leggerete in seguito il capitolo 2. Non posso dirvi tutto ora :')
Comunque, avete comprato l'album dei ragazzi? Aaw, io sì.
È stupendo. *-* Le mie canzoni preferite sono "You & I" e "Happily", ma credo che tutto l'album nell'insieme sia stupendo.
Si sono proprio superati. *-*
I mei lagassiii :') Voi invece? Raccontatemi.
Twitter - @hazzasdiimples
Facebook - Giada Granatiero
xx
  
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