Dieci gennaio: correre.
“Vai a correre con questo tempo?”
“Vado a volare.”
“Vado a volare.”
Uno slancio brusco, azzardato:
un molla che scatta,
la corda d’un arco fiabesco che si tende
ed è libertà tangibile.
il desiderio di volare
L’aria fende i polmoni a metà,
denudando il respiro ansimante,
le narici fremono, i denti stridono,
nei palmi s’incarnano le unghie.
sudore, dolore, sangue, divino,
superbia nel voler costruirsi ali
di cera
E’ una battaglia, una sporca guerra,superbia nel voler costruirsi ali
di cera
senza regole quella umana:
scappate, piccoli omini e donnicciole,
scappate nelle vostre alcove bollenti,
gemete tra denaro e inganni;
fuggite dai vostri figli
altrimenti vi divoreranno.
ho peccato, ho sbagliato, ho bramato,
langue Icaro,
ma io ho toccato il cielo
langue Icaro,
ma io ho toccato il cielo
Corpo e anima sono saturi:
unica uscita
il cielo plumbeo
punteggiato da fiocchi di neve.
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