Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: FinnAndTera    15/01/2014    4 recensioni
Crescere insieme non era così semplice, apparire diversi davanti alle persone non piaceva a nessuno dei due. 
Raccolta di drabble, flash e one-shot.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una grande bellezza
 
 
«Zio Jaime, sarò mai bella come la lady mia madre?»
Myrcella aveva negli occhi pura e semplice adorazione mentre guardava sua madre o parlava di lei, un’adorazione che a Jaime sembrava fin troppo familiare. Era una bambina deliziosa a cui non si poteva fare a meno di sorridere quando la si incontrava nei corridoi della Fortezza Rossa e si fermava per chinare il capo in segno di rispetto, proprio come le aveva insegnato la Septa.
Non somigliava per niente a Cersei, se non nell’apparenza; i capelli erano inequivocabilmente biondi come i suoi, gli occhi dello stesso colore, la linea delle labbra praticamente identica, ma della bellezza della madre Myrcella non aveva niente. Erano diverse, quasi opposte, perché Cersei era indomabile, provocatrice – e lo era stata fin da ragazzina -, mentre Myrcella aveva qualcosa di dolce, amorevole, e quell’ammirazione negli occhi ne era la dimostrazione.
«Lo sarete, principessa Myrcella, forse anche di più» le rispose Jaime in poche parole – come aveva sempre fatto e doveva continuare a fare –, perché Myrcella sarebbe davvero diventata bellissima, forse anche più di sua madre – anche se mai come sua madre.
«Lo spero tanto». Myrcella restò in silenzio a pensare e dopo qualche minuto, quasi come se avesse trovato il coraggio, gli disse: «Né Joffrey né Tommen saranno mai belli quanto te, però».
Jaime sapeva come superare migliaia di uomini in battaglia, come cavalcare un destriero e resistere alle accuse di tutti, ma di come comportarsi con i suoi figli – in quei rari momenti in cui restavano soli – non ne aveva proprio idea. Non ebbe il tempo di dirle niente, perché Myrcella, ringraziandolo del suo tempo e della sua gentilezza, si ritirò nelle sue stanza accompagnata da un’ancella.
Jaime non l’avrebbe vista mentre partiva per Dorne con la consapevolezza di non poter rivedere sua madre per tanto tempo, ma la determinazione e la sicurezza avrebbero preso il posto di quell’adorazione che aveva riconosciuto negli occhi di sua figlia.
Myrcella sarebbe diventata presto bella come lui.



Note d'autrice: tipo che il prompt era "Jaime che ha una conversazione/momento paterno con uno dei suoi figli" ed io ho sentito subito il bisogno patologico di scrivere ciò. Grazie, Emme. <3 È anche colpa del mio headcanon secondo cui Myrcella è una mini-Jaime amorevole e cucciola, headcanon basato sul nulla, ma sssh. Un grazie anche alla mia Rana Roxar che ha betato questa piccolissima cosa, tanti procioni per lei. Ecco, basta, mi ritiro nel mio mare di studio. 




 
   
 
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