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Autore: Emma morelamponi    16/01/2014    2 recensioni
la storia parla di....
lei si chiama Angelica, nel mondo che noi tutti abitiamo. ma non è di questo mondo in realtà. Sì, esatto, lei è nata elfo, in Arda, Nella Terra Di Mezzo. il suo vero nome è Haladiel, ma per scoprire le sue origini, dovrà tornare nel suo mondo. quando vi torna, incontra subito il suo Elfo preferito: Haldir di Lorien.
La sua prima missione, è salvare la vita ad Haldir al Fosso di Helm. Se ci riuscirà, non ci è dato di sapere, lo vedremo solo in seguito. Lei ama il "suo" elfo, lo adora. Ma a causa di un amore egoistico da parte di Re Thranduil, viene rapita e portata a Bosco Atro, nella sua fortezza.
Per ritrovare il suo Haldir, dovrà scappare... e scappare da quella fortezza e dal suo regno, risulterà più difficile di quanto pensi...
ora basta, altrimenti vi dico troppo. se volete seguitemi, la seguiremo assieme...
e.. recensite numerosi, mi raccomando.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haldir, Legolas, Nuovo personaggio, Thranduil, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Posso sapere dove siete stati, fino ad ora? - chiede Gildor a sua figlia. Era al colmo dell'apprensione. - E buio ed è pericoloso... -

- Adar, ti sei preoccupato... Mi spice, giuro!! - Haladiel baciò sulla guancia Gildor e gli regalò un sorriso bellissimo. - Oh, ma c'era Haldir con me. -

- Eh si, ma potevi avvertire. Siete spariti all'alba!! - ribattè suo padre, piuttosto serio.

- Guarda che re Thranduil, non mi rapirà più sai?!- scherzo Haladiel che, in realtà, non vedeva l'ora di esternare e svelare il vero motivo della sua uscita con Haldir. - Noi siamo andati sul Cerin Amroth, Adar. -

- Cosa vi ha spinto lassù?! - chiese loro, il bello e nobile figlio di Inglor.

- Il mio sogno, padre. - gli rispose la bellissima Haladiel, con un sorriso che le illuminava lo splendido volto, incornicianto da una folta massa di capelli bruni che ora le scendeva, in morbide onde, fin sotto il sedere. - Haldir vai a chiamare i nostri Signori e Sire Elrond? ... Anzi, forse è meglio che noi andiamo da loro. -

- Si, è meglio. - asseri Haldir. - Io vado a vedere se Sire Elrond, è con loro o se debbo chiamarlo. Intanto, annuncio voi. Non cominciare senza di me. -

- Non lo farò, promesso. E i tuoi fratelli? -

- Siamo qui!! - esclamò Orophim, sopraggiungendo insieme al fratello.

- Cosa succede?! - osservò Haladiel che sorrideva lietamente. - Haladiel? -

- Orophim, cosa vai pensando?! Non dirmi zio, non ancora. - Vide Orophim avvampare e rise, divertita. Poi tornò seria e Haldir ridacchiò, sparendo su per la lunga scala.

- Peccato. Non mi dispiacerebbe diventare zio!! - esclamò Rùmil, sorridendò e lasciando stravolti padre e figlia, seguendo il fratello su per la lunga scala.

- Quei due sono incredibili!! - esclamò Haladiel, scrutando il padre che le porgeva il braccio, ridacchiando. - Temo che ti abbiamo sconvolto un pò padre. -

- Non più di tanto. Sicura che non divento nonno? - ribattè Gildor, mentre si avviavano. Guardò la sua amata figlia. Ormai Haladiel era diventata donna. E che donna!! Non aveva nulla da invidiare ad Arwen, lei.

- Sicura. Al cento per cento!! - replicò la ragazza con un sorriso furbo.

- Peccato!! - Gildor rise. Lei no. Quando furono in cima alla scala videro che Haldir li stava aspettando. - Spero che ci darete buone notizie... -

- Lo saranno. - rispose Haldir. - Re Elrond è già qui, aspettano solo noi. Vieni Haladiel, sono tutti impazienti di ascoltare ciò che hai da dire. - prese Haladiel per mano, sorridendole in maniera dolcissima. Insieme entrarono nella sala del trono, inchinandosi poi ai loro Signori.

- Miei cari Galadhrim, buonasera. - disse la dama, rivolgendosi cosi ai due fidanzati ma anche ai due fratelli di Haldir. - Benvenuto Gildor, figlio di Inglor. -

- Grazie, Dama Galadriel. Sire Celebron... - disse Gildor, inchinandosi ossequiosamente. Quest'ultimo gli sorrise, annuendo.

- Miei cari amici, credo sia giunto il momento che Haladiel ci sveli il motivo per cui oggi è salita sul Cerin Amroth. - proferì Celeborn volgendosi verso la giovane. Poi proseguì, invitandola a parlare. - Cosa ti ha spinta là? Parla pure liberamente Haladiel. -

- Si, mio Signore. Stanotte ho fatto un sogno e stamane questo stesso, mi ha spinta a svegliare Haldir di buon'ora e trascinarlo con me sul Cerin Amroth. Anche se poi, in realtà, è stato Haldir a propormi questa uscita. - ammise, rivolgendo un sorriso che mozzò il respiro al capitano Galadhrim. - Grazie, Haldir. - egli annuì, felice.

- Oh, via... Non tenerci sulle spine!! - esclamò re Elrond, agitato. Ciò fece sorridere la giovane.

- Sire Elrond, dov'è andata a finre la vostra proverbiale pazienza?! Ma vi capisco, Signore. Dopotutto ciò che sto per dire, riguarda molto da vicino Aragon... E quindi vostra figlia, e mia grande amica, Arwen. Ebbene... - annunciò voltandosi verso i suoi Signori. - La "Guerra dell'Anello" è finita. -

- Finita?! - esclamò la Dama, raggiungendola e prendendola per le spalle con dolce fermezza. - Finita... come?! -

- L'Anello è stato gettato nel Baratro, come sarebbe dovuto accadere molti anni fa, se Isildur avesse ascoltato re Elrond.... e invece ci volevano due piccoli coraggiosi Hobbit, a compiere quest'impresa!! -

- Oh, Haladiel!! - la Dama fu la prima ad abbracciarla, commosa. Poi fu abbracciata dal suo amato Signore Celeborn; da Re Elrond che la strinse davvero a lungo. Haladiel ricambiò con grande affetto il sovrano di Imladris, poi venne il turno di suo padre, quindi dei fratelli di Haldir e , infine, il suo amato capitano che diede prova della sua grande passione, baciandola con trasporto. - Bravo Haldir, ma non consumarla troppo!! - disse la Dama, con un sorriso dei suoi. - Haladiel, il tuo vestito da sposa è pronto... Anche il tuo, Haldir. -

- Grazie, mia Signora. - disse Haldir, con un sorriso soddisfatto. - Non vedo l'ora di fare di Haladiel mia moglie. -

- E io di te mio marito. Ma... Chi ci sposa?! - chiese lei, sorridendo.

- Lo faccio io, se volete. - ribattè Sire Elrond. Haladiel e Haldir, annuirono all'unisono. - Bene!! Quando? -

- Il tempo di lasciar arrivare qui re Thranduil, Sire Elrond. Io e Haldir gli dobbiamo molto. - rispose Haladiel. Vide  la Dama chiamare a sè un bellissimo falco bianco e affidargli un messaggio per il re di Bosco Atro. Si chiese se avrebbe accettato e sperava ovviamente in un si. - Speriamo accetti!! -

- Non vedo perchè non dovrebbe!! - ribattè Sire Celeborn con un sorriso. - Al massimo fra quattro giorni il re sarà qui. Il matrimonio sarà fra cinque giorni... Va bene? -

- E perfetto Mio Signore! - rispose Haldir afferrando la mano di Haladiel, con amore. - E cosi fra pochi giorni io e te saremo uniti in matrimonio!! - proferì emozionato. - Spero che sia davvero eterno. -

- Lo sarà. Ti amo Haldir!! -

- Che romantici... - esclamò Rùmil, con sarcasmo che sapeva di gelosia. - Bah!! Mio fratello si è decisamente rammollito!! -

- L'amore rende forti, non ramolllisce!! - obiettò il Signore di Lorien, rivolgendo un grande sorriso ai due fidanzati. - Non sono d'accordo con te Rùmil. Come puoi dire che si è rammollito. Quando invece è più forte che mai? -

- Mi meraviglio di te, fratello!! - gli disse Orophin, con uno sguardo severo. - Rifletti, prima di parlare! ... Sai meglio di me, cosa hanno dovuto passare per arrivare a questo momento. Io sono felice di quello che vedo. -

- Grazie Orophin! - gli disse Haladiel, con un grande sorriso ed egli annuì. Haldir era commosso. Abbracciò il fratello con affetto e gli sorrise. Sebbene fosse il più giovane dei tre, era spesso più maturo di Rùmil. - Sono felice di averti per cognato! E anche te Rùmil. Siete come fratelli per me... - vide Haldir sorridere e disse: - Loro, non te! - Il suo sguardo fu eloquente e a Gildor scappò una risata per la risposta del capitano a sua figlia. La risata fu contagiosa e li prese uno ad uno. Nemmeno il Signore e la Dama potettero resistere, sebbene cercassero di mantenere un certo contegno. - Non... Occorreva che tu... -

- Si invece. - proferì Haldir con sicurezza, stringendosela al petto.

- Amici miei... Non pensate che dovremmo festeggiare? - propose la Dama. Guardò Haladiel che era stanchissima. - Tu e Haldir, potete ritirarvi se lo desiderate. Si vede che siete logori per la stanchezza. E un periodo impegnativo per voi, lo so. -

- Vi ringrazio, miei Signori. - replicò Haladiel grata. - Io e Haldir, siamo davvero stanchi. -

- Andate, allora. - disse il loro Signore, in tono gentile. - Fate buon sonno. E a domani. -

- Buonanotte! E buon continuo di serata a voi! - proferì Haldir. Inchinatisi ai Signori di Lorien e a re Elrond e dopo aver salutato il padre di lei si accomiatarono. Non appena toccarono la base della scala si scambiarono uno sguardo d'intesa. - Passeggiata notturna Haladiel? -

- Fino al tuo Talan... Poi... - proferì lei con un sorriso sensuale. Lui capi l'antifona e ridacchiò. No, non erano stanchi. Erano solo felici di essere soli loro due.  Haladiel incrociò le dita a quelle di Haldir e, in breve tempo, sparirono nel cuore della foresta quieta e silenziosa.
  
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