Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: Goran the Ancient    18/01/2014    3 recensioni
Ombre del recente passato tormentano una fata, che si troverà a compiere una scelta impossibile per il bene suo e di un suo caro... il punto è: riuscirà a mantenere se stessa o perderà il controllo del proprio fato? Il segreto è saper mantenere l'equilibrio.
Seguito di 'Shock Termico'
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tecna, Timmy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Ascensione'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Winx Club e tutti i relativi personaggi appartengono a Iginio Straffi e Rainbow Srl

Sophitia/Filatrice appartiene a me

Capitolo 5 – Futuro e Ricordi

 
Le sono occorse quasi due settimane, due settimane passate sul filo del rasoio, per arrivare ai risultati odierni: una minuscola massa energetica sfreccia fra le sue dita, si piega e si contorce per adattarsi al vento e per non toccare le sue mani… pare quasi liquida.
Senza dare preavviso alcuno, il globo si dissolve in una scarica elettrica, andando a colpire un ramoscello secco e spinoso…
Il vegetale pare tremare e poi, in un’esplosione di vita, comincia a mutare e rigenerarsi: la corteccia acquista colore, passando da nera a viola, gli aculei si gonfiano e si dischiudono in meravigliosi fiori color pesca mentre nuove radici affondano nel terreno e i viticci, come fossero rampicanti, ricoprono le pareti della caverna.
“Ottimo lavoro, piccola mia! Sono fiera di te!”
Mentre Tecna osserva il frutto del suo operato con meraviglia, l’aracnide si avvicina a lei e, rimanendo alle sue spalle, l’abbraccia; oramai la fata s’è abituata alle perpetue dimostrazioni d’affetto della creatura, arrivando addirittura a trovare confortevole la presenza dell’altra e rassicurante la sua voce.
È strano… sente di provare affetto verso la donna-ragno… non l’affetto che proverebbe per un amante, come le esalazioni di Silansha potrebbero portarla a supporre, ma qualcosa di più simile a quello che proverebbe verso un famigliare a lei caro.
“Non solo sei riuscita a imbrigliare e a fare tue magie e abilità nate dal caos, ma, oramai, ti sei anche abituata all’afflusso ininterrotto di feromoni a cui questo mondo ti sottopone costantemente! Significa che, a livello inconscio, hai già utilizzato su te stessa un po’ dei tuoi nuovi poteri mutageni, scatenando un piccolo adattamento evolutivo; è qualcosa di straordinario!”
“Ehm… io… io non merito tanti complimenti…” sussurra Tecna, mentre le gote arrossiscono.
“Non dire assurdità! La modestia è una cosa buona, a piccole dosi… dovresti essere più orgogliosa di te; almeno quanto lo sono io!”
Le parole del ragno sono sincere e le scaldano il cuore; si gira e, finalmente, ricambia l’abbraccio.
Dopo alcuni minuti, in cui ognuna si crogiola nel calore altrui, la creatura allenta la presa.
“Ora però, mia dolce piccina, dobbiamo salutarci…”
“C-cosa? Ma…” Tecna è confusa, finora le ha sempre dimostrato tanto amore… e poi la allontana?
Intuendo il malessere della ragazza, la creatura le parla con tono materno “Hai raggiunto l’obbiettivo prefissatati e, per quanto suoni fatalista, il tuo Timmy non potrà aspettarti in eterno… và e non volgerti mai indietro! Il tuo grande amore ti attende e io, se lo vorrai, sarò sempre qui ad attenderti!”
La fata, anche se mestamente, annuisce e si posiziona all’ingresso della caverna, dispiegando le ali.
“Almeno, prima che io me ne vada…” dal tono di lei traspare una grande curiosità, a malapena smorzata da un velo di malinconia, “Potresti dirmi il tuo nome e dirmi come facevi a sapere così tanto su di me?”
Il ragno scuote la testa “Mi dispiace, piccina mia, ma il nome e i poteri di un demone sono i suoi più grandi e preziosi segreti! Non posso rischiare che, per un qualsivoglia motivo, qualcuno lo scopra, cerca di capire… potrebbero arrivare a farti del male, pur di scoprirlo, e io non voglio assolutamente porti in una simile situazione! Per ora, limitiamoci a dire che puoi chiamarmi ‘Filatrice’… d’altro canto,riesci forse a concepire un nome migliore, per un ragno?”
“Si…” risponde Tecna, suscitando l’interesse dell’altra, “Credo che ‘Amica’ sia una più che valida alternativa… ma anche ‘Filatrice’ non è male, te lo concedo…”
Poi, col sorriso sulle labbra, si alza in volo e abbandona Silansha.
_________________________________________________________________________________________________

Dopo alcune ore dalla partenza di Tecna, lei è ancora lì…
I suoi innumerevoli occhi, tanto quelli facciali quanto quelli sacrali, fissano il punto esatto, nel cielo, in cui la sua adorata discepola è svanita…
La sua piccina… sempre così acuta e brillante!
Se solo potesse dirle la verità…
Col sole che cala e il cuore greve, rientra nella caverna.
Le è piaciuto averla lì.
Ma ora, coi ricordi della fata così freschi nella mente, molte altre memorie si fanno strada verso la superficie: correre con quella bambina, così simile a lei, per i grandi prati silicei di Zenith, crescere fianco a fianco, contando i tanti tramonti che scandivano lo scorrere del tempo, condividendo pianti e risate, entrare nella tanto stimata scuola di Alfea, studiare assieme e assistersi l’un l’altra nelle materie più difficili… e poi, dopo il diploma, l’innamoramento, il matrimonio e il concepimento della sua bambina… rimembra le notti passate, con la collaborazione del compagno di lei, a cercare di rassicurarla che la tragica fatalità appena avvenuta su Domino e l’ondata di terrore da essa derivata non l’avrebbero raggiunta… e poi… il tanto atteso parto!
I vagiti della piccola dal ciuffo violaceo la colmarono di gioia e speranza… riesce ancora a rivederla mentre viene allattata al seno, protetta dalle braccia di sua madre, come fossero un insormontabile bastione, e cullata fra di esse, come fossero il giaciglio degli angeli…
Due anni dopo, incontrò uno dei tanti frammenti vaganti del suo Principe e, contro la volontà di tutti, lo seguì… ricorda il bacio d’addio e le lacrime sul volto della sua meravigliosa gemella, mentre la implora di restare.
“Sophitia, ti scongiuro, non farlo!”
Ma non valse a nulla…
I grandi occhi turchesi di sua nipote sembravano chiederle dove andasse… una domanda a cui impose che nessuno le desse mai risposta!
I primi tempi sulla luna purpurea furono segnati da null’altro che una continua sequela di atti orgiastici, compiuti in onore del suo sovrano… mutò poiché, inizialmente, si dimostrò incapace di contenere e governare gli immani poteri a cui egli, che ancora è rinchiuso nelle viscere di Silansha, la indottrinò.
Ritrovarla, dopo tanti anni, fu un sorso d’acqua fresca in un deserto di fuoco.
Mentre accede a quella parte più profonda e oscura della caverna, che ha sempre tenuto nascosta a Tecna, viene accolta dai sibili, fischi e ruggiti dei suoi innumerevoli e abominevoli figli: ognuno di loro è un aberrante ibrido di tratti umani e aracnidi.
Osserva la sua progenie e poi pensa alla fata che poche ore fa si è congedata da lei.
Volge di nuovo lo sguardo all’esterno e, al nulla, sussurra “Sorella mia, hai davvero una figlia meravigliosa!”
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: Goran the Ancient