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Autore: Synacky_    20/01/2014    5 recensioni
Salve *-*
Ho voluto provare a fare questo esperimento. Sebbene sia una NaruHina amo la SasuHina da impazzire. Li trovo affascinanti e ci stanno benissimo insieme. Perciò ho voluto provare con una long. Spero di ricevere delle recensioni per vedere se continuare o no. Dal primo capitolo:
Sask'è guardava la scena davanti a lui. Il suo sguardo non era rivolto alla coppia, bensì all'esile figura che gli stava davanti. Quando si voltò per incamminarsi vide i suoi occhi e quando le passò affianco il tempo rallentò e lui si paralizzò. Quello sguardo... era … oscuro. Lui diceva che ormai i suoi occhi vedevano solo l'oscurità... ma guardandola si sentì uno sciocco, che ne sapeva lui del buio? Cosa ne poteva capire lui, se era sempre stato amato?
P.s. recensite in tanti! Un bacione grande
Vostra Ali :3 Nee-chan
P.p.s Accenni di NaruSaku/ShikaIno
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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-Hai capito Kyou-san- chiese dolcemente Hinata. Era la mattina seguente e la ragazza aveva voluto fare delle raccomandazioni all'ambu che avrebbe dovuto fare da scorta a Sasuke. Ormai era il 28 Dicembre ed era l'ultimo giorno di osservazione, difatti nel pomeriggio si sarebbe dovuto recare da Tsunade per firmare i documenti che segnalavano che aveva scontato la pena.

-Non capisco il perché di tutte queste raccomandazioni- disse burbero. Hinata sospirò silenziosamente

-Mi hanno riferito il tuo atteggiamento con Uchiha Sasuke- spiegò portandosi una ciocca dietro all'orecchio

-Un atteggiamento valido- si difese lui con disprezzo.

Hinata stava cominciando ad innervosirsi e fece peso sulla sua autorità

-Non mi interessa. Ti ho chiesto di non fargli pesare la tua presenza e farai così. È un ordine- odiava essere troppo severa con i suoi adepti, ma per farsi rispettare doveva tirare fuori le unghie, cosa che aveva fatto in questi ultimi due anni. L'ambu annuì e non disse più una parola.

-Sto andando- disse la ragazza per poi svoltare verso la via che portava a Villa Hyuga. L'uomo diede un pugno alla staccionata facendola inclinare -Tsk!- Odiava quella principessina. Guardò verso il cielo, il sole stava sorgendo, si sarebbe dovuto dirigere alla villa dell'Uchiha, e così con qualche maledizione si allontanò dal luogo.

 

Trovò fuori dalla porta il superstite ad aspettarlo con le braccia conserte e il volto senza nessuna espressione. Doveva tenere duro sino alle 13 poi sarebbe tutto finito. I due cominciarono ad avviarsi verso il campo di addestramento numero tre dove ad attendere vi era il team 7 pronto per gli allenamenti... o quasi tutto il team 7...

Dopo pochi minuti furono arrivati e trovarono solamente una Sakura furiosa.

-Dove sono Kakashi e Naruto?- chiese freddo Sasuke.

-Quei due! Appena arrivano li gonfio di botte! Come al solito sono in ritardo!- urlò cominciando ad andare avanti e indietro senza nessun intenzione di fermarsi. Il moro si sdraiò sul prato, conscio che sarebbe passato altro tempo prima dell'arrivo dei due. Chiuse gli occhi cercando di rilassarsi, nonostante le imprecazioni della rosa, e la sua mente vagò alla sera prima.

 

-Buon compleanno Hinata-

 

Tsk! Ma che gli era preso?! Quel mese si era rammollito con quella Hyuga. Tutte quelle parole dolci, gli allenamenti, gli sguardi... non si riconosceva. Sbuffò sonoramente. Basta, lui era Uchiha Sasuke. E da quel momento in poi si sarebbe comportato come tale e non come un stupido allocco. Perfino durante quegli allenamenti non aveva dato nemmeno un minimo della sua potenza per non fare del male alla ragazza.

 

-Perché vuole sciogliere le casate, Hinata-sama?- chiese una signora anziana col volto coperto dal mantello bianco. La Hyuga prese un respiro profondo per poi risponde -Penso sia giusto così, poi era il desiderio del mio defunto cugino- spiegò. Un vocifero fastidioso s'innalzò tra i presenti dopo quell'affermazione.

-Non sono d'accordo- disse tranquillo un altro signore anziano. Aveva dei lunghi capelli bianchi e gli occhi lilla come quelli di Hinata, diverso dagli altri anziani. -Le casate esistono da tempo e ognuna di esse ha uno scopo ben preciso che va ben oltre la comprensione altrui. Non può andare tutto in fumo per semplici sogni adolescenziali- spiegò con fare pacato accendendosi un sigaro.

-Scopi? Di che parli Jii-sama* (*non è il padre di Hiashi Hyuga, bensì il nonno materno). La casata principale è superiore a quella cadetta, perciò quest'ultima deve proteggerla. E lei gli chiama scopi? Importanti scopi, per di più?- si difese la Hyuga. L'uomo ghignò

-E tu come li chiami?-

-Ingiustizia- rispose decisa. L'uomo rise silenziosamente sempre con quel ghigno in faccia

-Oh... e dimmi, “Ojousama”, pensi che il Clan sarebbe ancora vivo se i cadetti non si sacrificavano per proteggere il byakugan? E dimmi, pensi che sarebbe così forte ed esclusivo?- chiese per poi fermarsi dando una boccata di sigaro per poi avvicinarsi alla ragazza -E dimmi ancora, dove saresti tu … ora?- chiese per poi buttarle in faccia il fumo e allontanarsi dandole le spalle. Hinata perse la sua sicurezza e abbassò lo sguardo -N-neji-niisan...- sussurrò. Gli occhi le si appannarono e le gambe cominciarono a tremare.

-Sei sempre la solita, Hinata. Vivi in un mondo falso e desideri cose da bambini. Cresci Hinata- si voltò verso di lei sempre con il sigaro in mano -Non importa che sei diventata capo Clan o altro... sei sempre debole e sempre lo rimarrai finché non crescerai- Hinata si sentiva distrutta, non come quando era piccola o come quando veniva umiliata dal padre... ma peggio. Perché quelle parole erano venute dalla persona più importante per il Clan e per gli Hyuga lo era anche più dell'Hokage. In poche parole, si era fatta false allusioni. Pensava che ora aveva finalmente la situazione in pugno, che era riuscita a farsi rispettare e a farsi accettare. Che era riuscita a raggiungere degli scopi... mentre adesso si sentiva una nullità, esattamente come due anni prima. Non aveva combinato ancora nulla nella sua misera vita. Già il giorno prima aveva subito un duro colpo al suo orgoglio. Se ne era accorta che Sasuke non stava facendo sul serio... neanche lui aveva fiducia nei suoi cambiamenti.

Sono una nullità... pensò sempre col volto abbassato.

-Puoi andare, Hinata-sama- disse un altro anziano. Lei annuì debolmente e lasciò quella stanza buia, dove vi erano i tre anziani e altri membri importanti del Clan. Tra cui suo padre.

In più ora il mio Clan comincerà a rimettermi i piedi addosso... sono debole... avete ragione Jii-sama pensò. Camminava come un fantasma tra le vie di Konoha. Debolmente muoveva un piede dietro l'altro con enorme fatica, mentre calde lacrime le rigavano il volto.

Che cos'ho fatto... tutto questo tempo? Cos'hai fatto... baka

 

Calò la sera e Hinata era ancora lì sdraiata sul prato da quella mattina.

Baka... bakabakabakabakabaka continuava a ripetersi nella sua testa.

-Cosa ci fai qui? Ti sei allenata tutto il giorno?- una voce fredda arrivò alle sue spalle. Hinata non fece nulla, non rispose nemmeno. L'Uchiha non insistette oltre, prese le sue cose che aveva dimenticato la mattina e fece per andarsene. Del resto aveva paura che stare in compagnia della Hyuga lo facesse rammolire.

-No...- sussurrò come risposta alla domanda. L'Uchiha si voltò verso di lei e notò il segno di un pianto sui suoi occhi. -Come mai quella faccia? È andata male la tua riunione- disse senza nessun tono A me cosa interessa? Vattene, altrimenti continuo a dare aria alla bocca si disse a se stesso. Nessuna risposta varcò le labbra della Hyuga, così il giovane se ne andò per non rischiare di rammollirsi ancora una volta. Perché si, vederla in quello stato gli aveva dato un leggero fastidio.

Appena se ne fu andato la Hyuga si girò in un fianco, guardando davanti a lei la radura senza fine Voglio stare sola... voglio che dimentichino chi sia … così sarà meno doloroso pensò, mentre altre lacrime si formavano nei suoi occhi Devo crescere...

-Mi ha mandata a chiamare, neesama- disse arrivando in quel momento Hanabi. Hinata sempre sdraiata, non si voltò nemmeno verso la sorella e si limitò ad annuire

-Hanabi, ho sempre pensato che saresti più brava di me a condurre il Clan- sussurrò debolmente. La sorella sbarrò gli occhi e il suo battito cardiaco accelerò -C-cosa sta dicendo oneesama- sussurrò

-Quello che ho detto- rispose senza tono Hinata. Hanabi strinse i pugni -Dove vuole arrivare-

-Ti va di diventare Capo Clan?- chiese in un sussurro debole, mentre le lacrime silenziose continuavano a rigare il suo volto. Ad Hanabi gli si spezzò il fiato e le cominciarono ad inumidirsi gli occhi -Cosa ti succede oneechan- chiese in confidenza -Torna in te- disse mentre apparve il suo primo singhiozzo.

-Il Clan dopo la riunione di oggi ha perso fiducia nella mia carica... tanto meglio che te lo dica io, che fare un'altra riunione con tutti i membri del Clan e umiliarmi di fronte ad essi- rispose. Le lacrime di Hanabi cominciarono a rigarle il volte -Oneechan...- Hinata si alzò e con uno scattò fulmineo baciò la fronte della sua sorellina. Quest'ultima spalancò gli occhi. Una luce accecante provenì da quel bacio e quando si staccò essa scomparve. -Congratulazioni, Hana- sussurrò sempre con le lacrime agli occhi Hinata. La più piccola si toccò la fronte -C-cos'hai fatto oneechan... ora non potrai più essere capo clan...- sussurrò tra le lacrime. La grande le diede le spalle e si risdraiò sul prato, un singhiozzo solitario dell'ex capo clan, spezzò la quiete creatasi

-V-va b-bene c-così- balbettò in risposta -Io s-sono una nullità- altro singhiozzo -Mentre tu Hana-chan sei forte e decisa...- balbettò singhiozzando per poi portarsi le mani sul viso come per nascondersi e non farsi vedere in quel momento di debolezza.

-Non dirlo nemmeno per scherzo... tu sei..- Hinata la interruppe

-Io... non sono nulla-

-NO- urlò con le lacrime agli occhi

-Vai e avvisa il Clan Hanabi, saranno tutti molto felici, io ti raggiungo dopo-

-Ma...-

-Vai- disse fredda Hinata. La sorella strinse i pugni e obbedì allontanandosi da quel campo.

Ma quella conversazione non rese partecipi solo le due sorelle, ma anche qualcun'altro che non si era mai allontanato dal campo. -Ecco il motivo- pensò in un sussurro l'Uchiha... -Ma a me non deve importare...-

Nel campo la povera Hyuga incapace anche di alzarsi da quella posizione

-Baka- un sussurro spezzò la quiete dell'aria -Hinata baka- si disse coprendosi il volto con le mani. Poi si alzò cercando di farsi forza; posò una mano a terra e fece apparire dei bagagli. Li fissò per un tempo che parve l'eternità. Devo crescere si ripeteva. Devo andarmene di qui. Ma dentro di lei si chiedeva se davvero sarebbe cambiato qualcosa, o se lei era solo una causa persa.

Tra i cespugli l'Uchiha spalancò gli occhi e si avvicinò a passo spedito

-Cosa pensi di fare, Hyuga- le chiese freddo e burbero. Lei si voltò lentamente verso di lui e al ragazzo mancò un battito. Aveva gli occhi rossi e il segno delle lacrime sul volto. I suoi occhi che gli trasmettevano calore e quella luce che non aveva erano spenti. La Luna non era più illuminata e il buio era totale.

-Me ne vado- rispose debolmente. Sasuke cercò di riprendersi

-E pensi che così risolverai la situazione?- chiese brusco. Hinata guardò prima i bagagli poi il ragazzo.

-Non ho più motivo di restare e farmi umiliare- sussurrò. Sasuke strinse i pugni e l'afferrò per il colleto facendola svegliare e scuotendola bruscamente

-Chi sei?! Quella noiosissima Hyuga che conosco non si è mai abbattuta sebbene sia stata umiliata e ferita innumerevoli volte! Non ha mai mollato nemmeno per un secondo!- le urlò contro.

-S-Sasuke-kun...- balbettò mentre le lacrime continuarono a scendere

-Si è sempre rialzata anche quando tutti si sarebbero arresi! Il suo credo ninja lo dimostrava! RESTITUISCIMELA- le urlò per poi riprendere fiato. Hinata cominciò a piangere e abbracciò Sasuke sfogandosi

-Aiutami Sasuke-kun- disse tra le lacrime sfregando il volto contro il petto dell'Uchiha -Aiutami-

Il ragazzo non rispose all'abbraccio, ma la lasciò sfogare. Sapendo che aveva bisogno di una spalla su cui piangere.

 

 

 

 

 

 

 

...non accenno al mio ritardo... scusatemi e basta. Ci sono stati numerosi problemi T.T

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Chi mi trova qualcosa di bello o solamente un senso in questo capitolo avrà la mia stima più profonda. Perché boh... io come al solito penso di aver fatto una grande cagata, ma lo sapete ormai. Qui troviamo un Hinata depressa, un Teme combattuto e un nuovo personaggio che può sembrare un infame, ma pensateci attentamente, grazie a lui Hina-chan si è abbracciata con il teme u.u guarda i lati positivi*

Ringrazio quegli angeli che mi hanno lasciato una recensione la scorsa volta:

Meggy_pary, Alaska Young, Tomoko_chan, Lita_, angelikawhite, animaamina, Pioggia Scarlata, Zara Nasashi e astro_e_fiocchi. Grazie non sapete quanto mi avete resa felice, spero di sentire il vostro parere anche per questo capitolo che spero vi piaccia almeno un pochino, e questo vale per tutti i lettori ahah.

Grazie ancora, Un bacione grande

Vostra

Ali :3 Neechan

  
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