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Autore: Dancyon    21/01/2014    1 recensioni
JP Sirius ha giurato di non dirlo a nessuno. Capisce la vergogna di avere un nome simile.
SB Naturalmente loro pensano ancora che l'unica stella che conosce sia quella del suo nome, e a Sirius va benissimo così.
RL Quella notte, mentre si avviava a casa, la luna piena sorse a distruggere il suo futuro.
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50 capitoli, un capitolo a personaggio, 5 segreti per capitolo.
Cose che nessuno sa. Manterrete i loro segreti?
Manta
Genere: Comico, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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7.AP
 
"Non hai niente da perdere. Molta gente si rifiuta di amare proprio per questo: perché ha tanto futuro e tanto passato in gioco. Nel tuo caso, esiste solo il presente."
Paulo Coelho

 





Non ha veramente i capelli biondi
Aveva 15 anni quando li tinse. Odiava profondamente il loro vero colore: marrone scuro. Nemmeno nero, che sarebbe stato accettabile, ma marrone scuro!
Era l’estate prima del quinto anno. Uscì di casa di nascosto, sfuggendo a sua zia Kate che aveva accettato di farle da babysitter, neanche avesse  5 anni, mentre i suoi genitori erano via. Come mai suddetti genitori avessero pensato che lasciarla alle cure di un’ultra centenne rimbambita fosse una buona idea era un mistero per lei.
Se li fece tagliare molto corti e tingere di biondo da un parrucchiere Babbano.
I suoi genitori persero la testa quando tornarono dalla loro importantissima riunione. Almeno non chiesero più a zia Kate di occuparsi di lei.
Alice si rifiutò categoricamente di farseli crescere di nuovo o almeno di farli tornare scuri, e ogni anno li tagliò sempre più corti fino a quando non ebbe la testa praticamente rasata a zero, i pochi peli sopravvissuti tinti di biondo.
Ma poi cominciò la guerra, e Alice si dimenticò persino di che tipo di biondo erano stati un tempo. Era troppo occupata ad assicurarsi che la sua famiglia sopravvivesse per perdersi dietro a queste cose.

 
Da piccola era molto amica di James Potter
Era sempre stata una specie di maschiaccio, preferendo tuta e corse al posto di gonne e bambole.
Quando fu abbastanza grande da camminare da sola, i suoi genitori cominciarono a portarla in giro, facendole incontrare i loro amici che si scarrozzavano dietro i figli a loro volta.
Non fu una sorpresa per nessuno quando lei e James divennero da subito grandi amici.
Certo, i loro genitori cercavano sempre di non lasciarli mai completamente soli, per non rischiare di trovarsi scarafaggi nel piatto o piume fra i capelli.
Ma poi cominciò Hogwarts e Alice era poco femminile di natura, ma restava comunque una ragazza.
Avrebbe protetto Lily fino alla fine e James non faceva che comportarsi come un grande idiota comunque.
Non era certo colpa sua se lui non sapeva conquistare una ragazza! Fino a che Lily non si fosse innamorata di lui, non avrebbe avuto nulla a che fare con il suo amico d’infanzia se non per giocare a Quiddich.

 
E’ allergica al peperoncino
Lo scoprì il giorno del suo matrimonio. Qualcuno aveva avuto la geniale idea di aggiungerlo alla carne del banchetto. Lei ovviamente non se ne accorse nemmeno, fino a che non sentì un prurito alle braccia.
Discretamente, o almeno con quanta discrezione una come lei era capace di dimostrare, cercò di alleviare il fastidio, facendo attenzione a non rompersi le unghie tinte di bianco.
Quando questo non l’aiutò, azzardò un’occhiata alle sue povere braccia, scoprendole infiammate e rosse.
Dopo aver insultato tutti i Santi del Paradiso e qualcuno in più, si alzò e scomparve in bagno, pizzicando Lily e Mary per la strada costringendole a seguirla.
Passò un’ora in bagno a piangere per il suo matrimonio ormai apparentemente rovinato mentre Lily si strappava i capelli e la inceneriva con lo sguardo ogni volta che i suoi lamenti aumentavano di volume e Mary sbatteva la testa al muro e si tappava le orecchie.
Alla fine ebbero il colpo di genio di farle indossare guanti bianchi lunghi quasi fino alle spalle e le coprirono il volto con un velo.
Quando tornarono fra la gente normale gli invitati si stavano guardando fra loro insicuri, probabilmente chiedendosi se la sposa fosse scappata, e il povero Frank era sull’orlo della disperazione.
Lasciando cadere qualche minaccia qua e là nel caso in cui al suo novello sposo venisse in mente di alzarle il velo, si sedette di nuovo accanto a lui.
 

Ha una cotta per Frank Longbottom da quando aveva 12 anni
Non lo aveva mai veramente notato fino ad allora. Era semplicemente un Grifondoro più grande di lei di un anno ed era sempre silenzioso e timido.
La prima volta che gli rivolse la parola si stava nascondendo da James dopo avergli rovesciato una bottiglietta d’acqua in testa.
Non ci teneva a morire tanto giovane, quindi decise di nascondersi nell’unico territorio in cui lui non sarebbe mai entrato nemmeno sotto minaccia di morte: la biblioteca.
Frank era là in un angolo, coperto da libri e immerso nelle pergamene. Ovviamente Alice non poteva perdere l’occasione di dargli fastidio.
Probabilmente si innamorò di lui quando, invece di perdere la pazienza e sbatterla fuori, rispose diligentemente alle sue domande e le mostrò persino alcune Rune che stava studiando, affascinandola con la sua infinita pazienza e la passione che dimostrava per quegli strani segni, spingendola a scegliere Antiche Rune l’anno seguente per la pazza gioia di Lily.
O forse si innamorò quando, dopo quel giorno in biblioteca, Frank seguì ogni partita di Quiddich in cui giocava lei, seduto come sempre in silenzio sugli spalti.
Dopo un po’ non si chiese più come si era innamorata di lui, si limitò ad amarlo e basta, anche quando non ebbe più nemmeno un ricordo dello sconosciuto che condivideva una stanza bianca con lei, gravitando inconsciamente verso il suo letto quando la notte non era abbastanza per darle pace e un’angoscia profonda le saliva dentro lasciandola dispersa, sentimenti che nemmeno ricordava.

 
Se Neville fosse stato una femmina, lo avrebbe chiamato Noel
Noel come Natale, perchè si accorse di aspettare un bambino il giorno di Natale.
Fu l’ultimo Natale relativamente felice che passarono.
C’era la guerra. C’era Voldemort. C’erano i Mangiamorte e le battaglie e la paura e la vita che poteva finire da un momento all’altro come la fiamma di una candela nel vento e loro erano entrambi Auror.
Ma non c’era ancora nessuno profezia a legare il destino di loro figlio con quello di un pazzo.
Nei mesi seguenti Alice si ritrovò a pregare perchè il bambino che le cresceva dentro fosse una femmina, consapevole che Lily probabilmente faceva lo stesso nella sua casa.
Il Natale seguente fu il più buio che avesse mai vissuto, persino peggiore del primo dopo l’inizio della guerra.
Alice riempì la casa di luci e musica e dolci e cercò di sorridere per Frank e per Neville, ma persino il riflesso che la guardava allo specchio la spaventava, mostrandole quanto sembrassero falsi i suoi sorrisi.
E nel frattempo pregò di nuovo, stavolta perchè Neville avesse una vita più lunga di quella che spettava ai suoi genitori.


















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Sono parecchio in ritardo, lo so, e non ci sono scuse, ma ho passato dei mesi tremendi perchè mi sono ritrovata con montagne di compiti in tutte le mie materie e sono stata semplicemente troppo occupata. Ho dovuto passare il tempo a studiare, a volte fino a mezzanotte o anche oltre, e quando finivo non avevo certo voglia di scrivere.
Fra l'altro a metà capitolo circa mi sono bloccata e non avevo assolutamente idea di come continuare.
Ma alla fine sono riuscita a scriverlo e a postarlo, e tutto sommato è uscito bene, soprattutto il penultimo, quello sulla cotta per Frank, che è stato il mio preferito.
Non avevo idea di come creare questa Alice, perchè non la volevo come quella di tutti, e allo stesso tempo c'erano cose che non avevo intenzione di cambiare perchè cadevano perfettamente nel ruolo del personaggio. Mi è uscito quindi questo, un'Alice che si rispecchia anche nel modo di scrivere del testo spero, qualcuno che ama la vita e la vive interamente, ma che porta dentro una profonda angoscia, soprattutto verso la fine degli anni in cui aveva le sue piene facoltà mentali.
Ci sono spesso contraddizioni, lo so, come ad esempio quando dico che Frank è un anno più grande mentre nel capitolo precedente lo avevo messo coetaneo, ma tenete presente che questa non è una storia continua e per l'idea che avevo in mente avevo bisogno che Frank fosse più grande di un anno, quindi l'ho fatto, mentre ho cercato di rispettare altre cose che non avevano tanta importanza in ogni modo.

IMPORTANTE LEGGETE SOTTO!
Entro due settimane cambierò il mio nome utente da Barbamanta a Dancyon, siccome il primo è un soprannome che mi segue da quando avevo dodici anni, anche prima che mi iscrivessi a questo sito, e semplicemente non lo sento più come mio da tempo, ma solo ora ho deciso di cambiarlo.

 
  
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