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Autore: Vulpix    22/01/2014    9 recensioni
TIME LINE:
I fatti “narrati” vanno a collocarsi nella terza stagione, prima della Season Finale, in un’immaginaria serie di eventi che partono dopo la 3x23 e in cui gli avvenimenti della 3x24 non sono mai accaduti.
*****
PREFAZIONE:
Sono trascorsi 3 anni da quando tutto ebbe inizio…
Tre anni dall’inizio della fine.
Tre anni in cui molte cose sono accadute e forse troppe cose erano cambiate…
(dal testo)
"Il 3 è il numero perfetto per eccellenza...
Sant' Agostino diceva che il 6 era il numero perfetto perchè il Signore ha creato il mondo in 6 giorni...
Per Dante il numero perfetto è il 9... numero primo, divisibile solo per se stesso e multiplo del numero perfetto. Il 9 è il 3 al cubo, l’elevazione a potenza del numero perfetto a se stesso...
Tra le tre, io preferisco la terza versione...
Il 9 è la perfezione in assoluto... per questo tu sarai la mia nona vittima!"
Genere: Angst, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Kate Beckett, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Richard Castle, Roy Montgomery
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione, Nel futuro
Capitoli:
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« ‘O voi ch’ avete li ‘ntelletti sani
mirate la dottrina che s ‘ascombe
sotto ‘l velame de li versi strani.»
(da Inferno IX, 61-63)

Un leggero bussare lo distolse dalle sue carte.
- Avanti - disse.
Kate e Rick entrarono e si avvicinarono alla scrivania.
- Voleva vederci Capitano? - chiese la donna.
- Si, accomodatevi e aggiornatemi sul caso Borsquel.-
La detective e lo scrittore si sedettero sulle poltroncine di fronte alla sua scrivania e la donna iniziò il resoconto.
- Proseguendo con le indagini, abbiamo scoperto che era in cura da un medico, il Dr Ector De Glauco -
- che era una sorta di cialtrone. – finì per lei lo scrittore.
- Le aveva prescritto tutta una specie di medicinali omeopatici che dovevano servire per curarla.-
- L’avete interrogato?- chiese il capitano.
- No...- rispose Beckett ma prima che potesse aggiungere altro continuò prevenendolo: - Successivamente anche l’uomo è stato trovato morto nel mezzo di una boscaglia,  l’abbiamo rintracciato grazie a Brennan, utilizzando dei nuovi strumenti informatici per localizzare il cellulare dell’uomo.-
Fece una breve pausa, cercando tra gli incartamenti un referto e continuò:
- Le analisi di Lanie hanno dimostrato che le due vittime erano state nella stessa auto e che entrambi sono morte nella stessa notte-
- con solo 3 ore di distanza, l’una dall’altro.- precisò Castle.
- Parlando con il bambino abbiamo scoperto che spesso gli incontri della donna avvenivano anche a casa, la prima ipotesi che era sorta era che oltre ad essere il suo medico curante, l’uomo fosse diventato qualcosa di più.-
- Quindi il movente potrebbe essere quello della gelosia dell’ex marito?- domandò Roy.
- Si, in un primo momento anche a noi era sembrata la cosa più plausibile, ed era stato proprio il bambino a insinuare il dubbio in Castle, durante uno degli interrogatori, per chiarire l’alibi del padre che la sera dell’omicidio era in casa con lui.-
- Era venuto fuori che la donna aveva un braccialetto con su scritto il nome e la data di nascita del piccolo ma nonostante avessimo ottenuto un mandato di perquisizione e fossimo andati a casa della vittima, non siamo riusciti a trovarlo da nessuna parte. Inoltre l’abito che la donna aveva preso all’atelier era un'altra cosa che non mi quadrava.- spiegò Rick.
- Oltre a questo però c’era la macchina che il vicino di casa l’aveva vista pedinare.-
- Quindi?- domandò Montgomery incuriosito, non capendo dove tutto ciò li stava portando.
- Castle sosteneva che secondo lui, quella era la pista giusta da seguire.-
Un sorriso, che non era riuscito a trattenere, era sorto sul suo viso. Come ai vecchi tempi, Beckett si era fidata dell’intuito di Castle e aveva assecondato i suoi dubbi…
La detective forse aveva notato il cambiamento d’espressione del Capitano e forse intuito i suoi pensieri, perché dopo avergli lanciato una delle sue occhiate assassine,  assunse un’espressione triste, distogliendo lo sguardo.
- Cosa avete scoperto?- chiese riportando l’attenzione al caso.
- Parlando con i volontari nel parco è venuto fuori che la sera dell’omicidio hanno visto due macchine -
- da ricondurre a quelle delle due vittime - precisò Castle
- ferme a qualche metro di distanza dal ritrovamento del cadavere della donna.
All’interno  di una delle due c’erano un uomo e una donna che hanno avuto una conversazione e quando sono ritornati ognuno alla propria macchina e ripartiti in direzioni opposte, i volontari hanno detto che una delle due era seguita da una terza macchina.-
- Che poi sarebbe il maggiolino verde di cui ci aveva riferito il signor Franch - terminò lo scrittore.
- Sappiamo a chi appartiene?- domandò cercando di arrivare al dunque!
“Non ho intenzione di perdere l’intera giornata su un caso risolto! Ho altre priorità!”
- Si signore! Abbiamo scoperto essere di proprietà della direttrice dell’atelier…-
- Siamo andati ad interrogarla ed è stato lì che le cose sono precipitate.- spiegò Rick.
Montgomery corrucciò la fronte, guardando la sua detective che prontamente illustrò quanto accaduto.
- Il marito della vittima ha scoperto l’assassino e si era recato dalla donna in cerca di spiegazioni.-
- Noi siamo arrivati giusto in tempo! Prima che ci fosse un terzo cadavere.- intervenne Castle con espressione retorica.
- Già…- commentò la detective – Il marito aveva trovato nella tasca della giacca il braccialetto e non gli era stato molto difficile fare due più due…-
- Il movente era quello giusto: gelosia…- di nuovo Rick intervenne - solo che l’assassino era l’amante…-
- del marito!- completò la frase di Kate
- cioè la direttrice dell’atelier!-
Roy annuì e si fece spiegare tutti i dettagli, per poter chiudere definitivamente il caso.
“Ovviamente quei due continuano a completarsi le frasi a vicenda e questo mi fa venire una gran voglia di ridere… Una volta mi avrebbe fatto venire su i nervi ma ora, dopo tutto quello che è successo, questa loro connessione che perdura nel tempo, mi riempie il cuore di gioia e mi porta a pensare che c’è ancora speranza!”
 
Mentre era ancora assorto nei suoi pensieri, lo squillo incessante del telefono lo riportò alla realtà. Afferrò la cornetta e rispose:
- Montgomery.-
Ascoltò in silenzio annuendo pesantemente.
- Non fate toccare niente... aspettate che arriviamo!-
Terminata la chiamata, mise a posto la cornetta e fece un profondo respiro mentre portò lo sguardo sulle due persone davanti a lui che lo guardavano perplesse.
Espirò profondamente e guardando Castle negli occhi disse:
- Era l’FBI…-
Gli occhi dello scrittore erano puntati su di lui e quasi timidamente continuò:
- A Jersy City, dalle parti di Bayonne. Hanno trovato Gray... l'hanno ammazzato.-


⌘ * § * ⌘


Il cadavere era stato ritrovato nelle vicinanze del grande Bayronne Park, da una coppietta in cerca di privacy che si era incamminata verso il piccolo parco limitrofo, che era molto meno frequentato, il Richard A. Rutkowoski Park, ma avevano terminato la loro avventura amorosa in compagnia di qualcosa che emergeva dalla riva.
Il trio arrivò sulla scena del crimine in meno di venti minuti e come era stato chiesto per telefono, trovarono tutto delimitato dal nastro giallo ma nessuno aveva toccato nulla!
Anche Lanie era sul posto e, quando Kate e Rick le furono vicini, chiese:
- Te la senti?-
- Non è il primo cadavere che vedo!- rispose l’uomo freddamente.
Le due donne si scambiarono uno sguardo e Kate si avvicinò a lui.
- Rick…-  disse mentre poggiava una mano sul suo braccio.
Quando lui si girò e incrociò i suoi occhi blu, si sentì come morire. Aveva uno sguardo spento, come poche volte gli aveva visto.
- Rick…- provò a dire - lo so che Gray era un tuo amico, non devi per forza attraversare questo nastro.-
- Kate… non mi terrai fuori anche da questa storia! Voglio partecipare alle indagini, voglio trovare chi l’ha ucciso! Devo!-
La detective annuì e spostando la mano sulla schiena dello scrittore l’aiutò ad oltrepassare il nastro.
 
Arrivarono vicino al cadavere e Richard continuava a non emettere suono, sembrava quasi non respirasse.
Lei lo guardava con un’espressione preoccupata, sapeva che nella sua testa qualcosa stava frullando.
Castle s’inginocchiò vicino al corpo senza vita di Gray e lo fissò finché una lacrima non sfuggì al suo controllo.
Anche Kate si chinò, accovacciandosi vicino all’uomo e cingendogli le spalle con un braccio.
Rick, a quel contatto inaspettato, si voltò di scatto verso di lei.
- Kate… mi aveva chiamato più volte! Voleva parlarmi… aveva qualcosa di urgente, qualcosa che l’aveva quasi spaventato e io sono stato capace solo di rimandare. Gli avevo dato appuntamento a domani…-
La modalità detective entrò in azione, sopraffacendo la donna.
- Che cosa ti ha detto?-
- Non so molto… mi ha parlato di un’indagine in cui, diciamo, l’avevano coinvolto!- disse alzando lo sguardo a intercettare quello del Capitano che era sopraggiunto accanto a loro.
- Niente altro?- chiese l’uomo.
- No… solo che credeva che questo caso mi avrebbe ‘interessato’ – disse virgolettando le parole, e poi continuò – Ha detto che il caso mi avrebbe coinvolto! Ma non so nient’altro, se non che riguarda quei fascicoli che mi hai fatto leggere!- disse rivolgendosi ancora a Roy.
Kate li guardò per un attimo in cerca di spiegazioni ma quando Montgomery le fece un gesto con il capo, in segno di ‘te lo spiego dopo’, tornò a guardare Rick.
Quasi senza accorgersene, aveva portato la mano al viso del partner e aveva asciugato la lacrima che lo solcava. Rick quasi istintivamente aveva appoggiato la guancia al palmo di lei e chiuso gli occhi, facendosi consolare da quel contatto che gli era mancato tremendamente in tutto quel tempo.
Un brivido percorse entrambi, facendoli ripiombare alla realtà, riportandoli sulla scena di quell’efferato delitto.
- Aspettate!- esclamò ad un tratto lo scrittore.
Tutti lo guardarono stupiti e lui spiegò: - Mi ha detto che voleva farmi vedere una cosa… Aveva ricevuto una strana lettera! Ha anche detto che oggi sarebbe venuto in Bayonne, ma credevo fosse un altro messaggio in codice. Non credevo sarebbe venuto qua davvero!-
- Quando l’hai sentito l’ultima volta?- chiese Kate.
-Ieri sera… sul tardi.- rispose.
Intanto Lanie aveva iniziato ad ispezionare il corpo, e nel sentire della lettera richiamò la loro attenzione:
- Potrebbe essere questa?- chiese, estraendo dalla tasca una busta da lettere ripiegata, stropicciata e inumidita.
Castle infilò un paio di guanti che Beckett gli aveva passato e prese in mano la busta.
L’aprì ed estrasse il foglio.
Una volta disteso tra le mani, lesse ad alta voce il messaggio:

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Se cliccate su si ingrandisce

   


Beneeee che posso aggiungere a questo capitolo?
Vediamo un po'
Siamo giunti a un nuovo omicidio... Questa volta è ad opera del nostro SerialKiller e la povera vittima è il caro amico della CIA! E ora?
Non mi dilungo su questo ma volevo solo mostrarvi una cosa...
Ho fatto delle piccole ricerche perchè mi serviva un parco, adiacente ad uno più grande ma ben appartato e in quella zona (Bayronne)... Avete notato il nome e la prima iniziale?
Non erano scritte a caso... Su google maps mi è uscita questa:

cliccateci su per ingrandirla

Giuro esiste davvero! Controllate voi stessi!
Potevo mica ignorare i segnali dell'universo? NO di certo! :p

Baci
Vulpix
   
 
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