Harm era furioso. Sotto quegli occhialini, quell’aria innocentina da nerd, Tony nascondeva un laido retroscena. Nella luce soffusa del locale scelto per l’addio al celibato, si era fatto pizzicare in un angoletto un po’ nascosto mentre si faceva sfilare via i vestiti da una biondina mezza nuda. Una che Harm ricordava di avere già visto da qualche parte. Ma chi era quella specie di essere tentacolare con la testa di donna? Ma sì, era Lizzy! Quella bomba ormonale a orologeria che già in due diverse occasioni aveva tentato di assediarlo. Fallito l’assalto al suocero, ora puntava a tutta forza sul genero che, a quanto pare, era una preda di ben più facile conquista. Harm era interdetto, stupefatto, scandalizzato. Se ne andò via per non dover continuare ad assistere a quella che si stava evolvendo rapidamente nella scena culminante di un filmetto a luci rosse. Era furibondo, fuori di sé dalla rabbia. Totalmente dimentico delle sue prossime responsabilità di marito e di padre, Tony aveva subito una repentina quanto inaspettata metamorfosi in un satiro esagitato.
 

-Io quello lì in casa non lo voglio! Anzi, non lo voglio più vedere in vita mia! Se mi capita a tiro… No, è meglio che non ci pensi! Se Mattie domani lo sposa non è più mia figlia… – esclamò infuriato, cercando conforto e sostegno nella moglie.
-Ma cosa è successo? – chiese Sarah, stupita nel vederlo rientrare dopo appena una mezzoretta.
-Robe turche… lasciamo perdere!
-Bè, anche voi vi siete fatti arrestare all’addio al celibato di Bud… mi ricordo quando venni a tirarvi fuori di galera! C’era persino l’ammiraglio…
-Senti, Sarah… Un fatto è scazzottarsi in un bar per colpa di qualche birra di troppo. Insomma, uno fa una battuta storta, l’altro reagisce male… tutti sono un po’ sopra le righe e nella foga del momento si scatena una rissa. Non ci vuole niente.
-Molto edificante, davvero – fece lei con sarcasmo.
“Ma perché non vuole capire?” Harm corrugò la fronte piuttosto irritato.
- Tony invece l’ha fatta grossa. E quando dico grossa, non esagero. E non ha la scusante dell’alcol. È pure astemio, lui!
-Ma cosa ha fatto? Si può sapere o è un segreto di stato?
-L’ho beccato mentre si dava da fare con una vecchia amica di Mattie. Lizzy, una pazza ninfomane che ci ha provato anche con me…
-Ah, quella biondina che ti piace tanto!
- Ma come? – fece lui irritato per quell’immeritato sprazzo di gelosia - A me quella sta antipatica! In che lingua te lo devo spiegare? È peggio di una piovra…
- Va bè… lascialo stare, quel poverino.
- Poverino? Suino piuttosto… – Harm inarcò le sopracciglia. Non poteva credere alle sue orecchie.
- Concediglielo… l’ultimo colpo di coda prima di perdere la libertà – disse lei per minimizzare.
- Quel delinquente prima mette incinta nostra figlia, poi si diverte con un’altra a poche ore dal matrimonio… Da quando in qua tutto è concesso, a casa tua? – replicò lui davvero seccato.
-Dai, Harm… non fare il vecchiaccio puritano, è un ragazzo! Lascia che se la spassi un po’…. da domani sarà ingabbiato a vita nella tomba dell’amore!
-Ah sì? E’ questo che pensi del matrimonio?
Sarah gli rispose facendo spallucce. Harm si sentiva del tutto destabilizzato.  Gli sembrava che intorno a lui tutti fossero impazziti. Sua moglie, in particolare, era irriconoscibile. Nella sua bocca risuonavano parole davvero stonate. I discorsi di uno sciupafemmine incallito, non di una saggia madre di famiglia. E lui non aveva più voglia di stare a sentire quegli sproloqui. Fece per uscire dalla stanza, ma la porta non si apriva e la maniglia gli rimase in mano…