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Autore: crossfingers    22/01/2014    0 recensioni
Sono una ragazza normale,ho la madre italiana e il papà inglese, mi sono trasferita a Londra nel 2005 quando mio padre se ne è andato con un'altra, non l'ho mai perdonato per questo.
A pochi giorni del mio diciottesimo compleanno ho ricevuto una notizia che mi ha cambiato.
Grazie ad una fondazione ho conosciuto il mio vero amore, almeno speravo lo fosse, era la mia ultima possibilità di amare prima che tutti i capelli mi lasciassero e così la mia vita.
Non ho molto altro da dire, sono Hope.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Threesome
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Mi fa arrabbiare tutto questo, devo andare da uno psicologo per non parlare con mia mamma della mia futura e probabile morte.
I giorni passano qui in ospedale ed oggi è il giorno della chemio, so già che starò male, quindi mi rassegno.
-"Andiamo?" mi dice mia mamma che mi accompagna nella stanza in cui ricevo la mia dose di cure.

Una volta terminata mi sento debole, torno in camera e mi metto subito a letto, non ho nemmeno il tempo di mettermi le cuffie che scivolo in un sonno malsano.
Sogno Liam Payne, un componente delle mia band preferita.
Mi sorride e mi abbraccia, passiamo tutto il pomeriggio su di un divano, cerca di distrarmi, poi gli faccio la fatidica domanda.
-"Liam, pensi che morirò?" lui mi guarda, sorride.
-"Non lo so, ma tu continua a cantare con noi, se succederà noi saremo con te, ma tieni duro" lo abbraccio forte.
-"Non accadrà nulla fino a quando non ci vedremo, sai un giorno te ed io ci rincontreremo, lo sai?" sorrido.
-"Si, magari saremo su di una spiaggia, sai i sogni sono davvero belli Liam" lui mi guarda, è serio.
-"Sto parlando seriamente, ti verrò a trovare, porterò tutti con me".
Mi sveglio, sono tutta dolorante e di fianco a me c'è Laura che dorme su una poltrona.
-"Jen, dormi?" non ricevo risposta, quindi mi sembra ovvio che dorma.
Penso al sogno che ho appena fatto, penso che ne parlerò con Teo, magari lui con uno dei suoi teoremi riuscirà a spiegarmelo.


La mattina seguente, mi preparo e con l'aiuto di mia cugina arrivo stanza da Teo.
Mi saluta e mi chiede come mi sento, gli spiego che non riuscirò a star sveglia per molto senza vomitare, quindi vorrei fare in fretta.
-"Di cosa mi vuoi parlare?" mi chiede sorridendo.
Gli spiego tutto il sogno, lui pensa un po'.
-"Sai, qui in ospedale abbiamo un progetto con lo stato" mi porge un foglietto.
C'è scritto qualcosa riguardo ad un desiderio che possiamo chiedere a quest'associazione e se è possibile lo realizzeranno.
-"Tu credi.." non riesco nemmeno a pensarci, ma lui sorride, quindi potrebbe.
-"Se non sei solo tu a richiederlo, forse si potrebbe fare" sorrido e lo abbraccio.
La stanchezza però ha la meglio e devo tornare in camera su di una sedia a rotelle, quando mi addormento sul letto non sogno nulla.
Per il mio breve risveglio, vedo che sono sola e fuori piove, prendo le cuffie e metto la mia playlist.
Tra sogni un po' strani, sento le loro voci che rendono tutto migliore.
Mi vengono in mente le parole di Liam, "continua a cantare con noi, se succederà saremo lì con te" quel ragazzo fantastico ha ragione, anche se tecnicamente era solo la mia testa a raffigurare Liam e farlo parlare seguendo un copione scritto dal mio inconscio.
Ha ragione però, quindi nella mia mente ripeto le strofe a ritmo, anche se la mia voce non è nulla di che, questa cosa rende tutto un po' meno doloroso.
La mamma mi sta chiamando, apro gli occhi e la vedo che mi fa segno di alzarmi.
-"Hope, come ti senti?" è gentile, le si sono formate delle linee calcate sulla fronte, non le stanno bene.
-"Meglio, ora devo andare in bagno"mi accompagna, passo davanti allo specchio, cerco di aggiustarmi i capelli con la spazzola, quando mi accorgo che quest'ultima è piena di miei capelli, penso sia normale, si vede che la mamma ha dimenticato di pulirla.
La ripasso tra ai miei capelli per formare una coda, quando mi accorgo che è di nuovo piena.
-"Mamma.." la chiamo con un filo di voce, mi sento debole tutto d'un tratto, sapevo che sarebbe successo, ma non credevo così presto.
Quando la vede si copre la bocca con la mano, si avvicina piano, mi abbraccia forte.
Questo vuol dire che presto anche io sarò senza capelli, un'altra cosa con cui convivere?



Oggi devo andare ancora da Teo, mi alzo e cerco di prepararmi, spero mi dia notizia sulla possibilità d'incontrarli.
Quando entro lui non c'è, al suo posto c'è una signora sui quaranta, non ha l'aria simpatica, proprio per nulla.
-"Oggi sostituisco il dott.Gilbert, sarà a casa per qualche giorno, tu devi essere Hope Write" non sorride, mi squadra.
-"Si, sono io" mi siedo, rimaniamo sole.
-"Allora, come ti senti?" me lo chiede ma non le interessa, glielo si legge in faccia, quindi rispondo bene, che sto perdendo un po' di capelli ma penso sia normale.
Non ha nessuna reazione, scrive solo su un blocco.
-"Hai delle amiche?" mi chiede gelida.
-"Si, due, poi ho conosciuto una ragazza qui.." mi interrompe.
-"Bene, loro sanno della tua malattia o tenti di nasconderlo?" non so se andarmene o urlarle contro, ma ammiro la sua freddezza, forse è quello che ci vuole.
-"No, loro lo sanno, non vedo perchè dovrei nasconderlo, se morirò poi lo verranno a sapere, quindi" dico, forse più gelida di lei, tanto da attirare la sua attenzione.
A fine seduta mi fa quasi un sorriso, poi me ne torno nella mia stanza, Jen è sveglia e ci mettiamo a raccontarci un po' di tutto.
Le nostre mamme parlano, poi vanno al bar a prendere un caffè.
-"Jen, ho una buona notizia" le dico cercando di non fare una risata isterica.
-"Dimmi" dice sorridendo.
-"Teo, mi ha detto che se chiediamo in tanti di poterli vedere.. faranno partire questo progetto" le porgo il foglietto che tengo tra il telefono e la sua cover.
Lei mi guarda incredula, poi mi abbraccia con tutte le forze che le rimangono, urla.
-"Ma chi è Teo?" mi chiede ancora emozionata.
-"Il dottor Gilbert, tu come lo chiami?" le chiedo.
-"Dottor Gilbert, ma io ho principalmente l'altra dottoressa" sorride debolmente.
Riprende il foglietto e comincia ad urlare cose senza senso emozionata.
Chissà se il nostro sogno si avvererà mai..


Le giornate passano, io sto sempre peggio, Teo sono giorni che in ospedale non si vede, oppure si nasconde da me.
-"Mamma hai parlato con la dottoressa?" le chiedo, spero di aver notizie di Teo.
-"Si, ma non ho notizie del dottore" ormai sa dove vado a parare, mi chiede se voglio qualcosa, poi entra Laura e ci lascia sole.
Laura, Jen ed io stiamo a parlare tanto a lungo, fantastichiamo come sarebbe incontrarli, Jen dice che sarebbe il suo ultimo desiderio, Laura dice che sarebbe una cosa magnifica.
-"Secondo te?" mi chiedono insieme, ci penso un momento.
-"Per me sarebbe il primo desiderio, perché solo dopo averli visti posso cominciare a vivere, per lo meno a guarire" dico guardando una loro foto sul telefono.
-"Penso che sia la cosa più bella che hai detto da quando sei qui" mi dice Laura abbracciandomi.
Ci facciamo delle foto con il mio telefono, tanto per ricordarmi che non sono sola.
-"Hope!" sento chiamarmi dalla porta, è Jami.
-"Jam!" la chiamo, lei mi corre incontro ad abbracciarmi.
-"Ciao" saluta con tono gentile le altre.
-"Lei è mia cugina, Laura, lei invece è Jennifer, una mia cara amica nonché compagna di stanza" le presento.
-"Sei la migliore amica di Hope?" chiede Jen, poi lei e Laura raggiungono le mamme al bar.
-"come ti senti?.." mi chiede un po' imbarazzata Jami.
-"Bene.. più o meno, Jam non voglio che la mia malattia rovini il nostro rapporto, ma se non te la senti..." lei mi abbraccia.
-"Non ti lascerò mai" lo spero prorpio.
Mi lascio trasportare dai pensieri.
Ho davvero bisogno di quei ragazzi, vederli mi sarebbe di grande aiuto, ma anche solo il fatto di poter sentire le loro voci, sono grata di averli conosciuti, sono fantastici.
-"Hope" è la voce di Teo.
  
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