Film > Le 5 Leggende
Segui la storia  |       
Autore: alice frost    24/01/2014    1 recensioni
E se Jack Frost avesse avuto una gemella? Se Pitch Black fosse tornato per avere la sua vendetta e avesse riportato in vita alcuni dei più pericolosi individui mai esistiti? Jack e la sua gemella Alice devono prepararsi ad affrontare una guerra che determinerà la vittoria del bene o del male nell'universo conosciuto.
[Dal primo capitolo]
Io e Jack ci guardammo e annuimmo, poi cominciammo a creare un po' di neve e farne delle palline, poi ci soffiammo sopra per ghiacciarle. Quando ne avemmo abbastanza presi la mira e ne tirai una addosso a Malfoy. Lo presi in piena faccia!
ps: questa è una multi crossover, ci ho messo di tutto, da harry potter agli avengers, spero vi piaccia!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, I Cinque Guardiani, Nuovo personaggio, Pitch
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nel frattempo ad Arendelle, nel lontano 1598, il pranzo era terminato e io avevo spiegato ad Elsa e gli altri il problema.
-È davvero un bel problema! E che cosa vi serve per fermare tutto questo?- chiese Elsa
-L'Amuleto dei Sogni. È l'unica arma che possa sconfiggere Pitch e di conseguenza i cattivi che ha riportato indietro- dissi io. Elsa rimase pensierosa. Io trattenni il fiato e sperai con tutto il cuore che rispondesse sì.
-Va bene, ti darò l'Amuleto dei Sogni! Però riportamelo, è molto prezioso!- disse con un sorriso. Io esultai e abbracciai Elsa
-Non saprò mai come ripagarti!- le dissi
-Sconfiggi quel farabutto, mi basterà- disse lei facendomi l'occhiolino. Io sorrisi divertita.
-Beh Manny, credo che sia il momento di tornare a casa, che ne dici?- dissi con la mente
-Sono pienamente d'accordo. Hai avuto successo in tutte e due le missioni, sono molto fiero di te. Aprirò un portale nel Salone d'Ingresso.- mi disse Manny.
Scesi nel Salone insieme ai Croods e agli altri.
-Ci mancherete! E se vi serve aiuto, basta chiamare!- disse Anna. Elsa mi diede la scatolina con l'Amuleto.
-Trattalo bene- disse, poi ci abbracciammo. Dopo aver finito i saluti apparve il portale, e insieme ai Croods mi buttai al suo interno. Un attimo dopo ci ritrovammo davanti al portone della Sala del Globo.
-Ci siamo tutti? Perfetto- dissi, e bussai alla porta.
 
La porta si aprì, tutti si voltarono verso di noi e Jack spalancò la bocca.
-Allora? Vi sono mancata?- dissi sfoggiando un sorriso smagliante.
-Alice!- urlarono i miei amici e mi si buttarono addosso ridendo. Mi vennero le lacrime agli occhi, mi erano mancati tanto. Poi presentai loro i Croods, e loro mi presentarono i nuovi arrivati. Io rimanevo sempre più stupita. I Potter, i Weasley, i maghi dell'Ordine della Fenice, i maghi morti nella battaglia di Hogwarts, Aslan, Re Caspian I!
-Ok, questo è assolutamente fantastico!- dissi. Dopo aver fatto tutte le dovute presentazioni ci sedemmo al tavolo a riesaminare i fatti. Io mostrai l'Amuleto, e gli altri mi dissero che Pitch aveva riportato indietro anche Lord Voldemort.
Cominciammo subito le ricerche e cercammo di verificare quanti incubi aveva già creato Pitch.
Arrivammo a sera, e constatammo che erano decisamente troppi: più di 60000 incubi erano pronti al combattimento. All'improvviso notai che stava succedendo qualcosa di strano al Globo. Della sabbia nera stava cominciando a vorticargli intorno.
-Ehm, ragazzi, guardate il Globo!- esclamai preoccupata. Si voltarono tutti verso il Globo, e vedemmo formarsi, sotto forma di sabbia nera, Pitch Black.
-Ma guarda un po', abbiamo chiamato i rinforzi. E vedo che la pulcettina dell'inverno è tornata indietro. Non ti è bastata la lezione che ti ho dato?- disse con malevolenza. Io digrignai i denti, e mi trattenni dallo scagliare un globo ghiacciato
-Non scaldiamoci tanto cara Alice!- disse e sghignazzò
-Pitch era una battuta orripilante. Che cosa vuoi?!- dissi io
-Voglio solo dirvi la data della mia vittoria su di voi. Il Solstizio d'Estate male e bene si scontreranno a Narnia, dove fu combattuta la prima grande battaglia. E con questo tolgo il disturbo- disse Pitch, e in un turbinio di sabbia nera, scomparve.
-Dio quanto mi dà sui nervi!!!- scoppiai, e senza pensarci congelai un povero elfo di passaggio. Subito mi affrettai a scongelarlo.
-Il Solstizio d'Estate, come mai così tardi?- domandò Maggie
-Perché farà caldo e la giornata durerà più a lungo. E con il caldo, Alice e Jack saranno molto indeboliti, e anche gli altri che sono abituati al clima freddo. E poi il caldo vi farà stancare prima- disse Manny
-Ha ragione. Credo che dovremmo chiamare i rinforzi- disse Aslan.
 
Passarono i giorni, e io ero ritornata a scuola. Si era aggiunta Eep a noi, e si era trovata subito a suo agio. Ad Halloween, per il compleanno di Mavis andammo in Transilvanya all'Hotel per mostri che gestiva suo padre. Lì conoscemmo il cugino di Mavis, George, ed ebbi un incontro con Peter. 
Era l'alba del 31 e stavo stranamente andando a letto. Rimanevamo svegli tutta la notte a festeggiare, poi la mattina andavamo a dormire. Ero da poco entrata nel dormiveglia quando sentii qualcuno bussare sul vetro della finestra. Mi alzai con un sobbalzo e guardai la finestra: in controluce vidi la sagoma di un ragazzo. Sorrisi e andai ad aprire. Il ragazzo entrò svolazzando e si "sedette" a gambe incrociate nel vuoto.
-Da quando in qua si lasciano le finestre chiuse?- chiese facendo il finto serio, ma sorridendo e facendomi l'occhiolino
-Scusa, è che ormai le mie finestre al Palazzo sono aperte 24 ore su 24, quindi non sono abituata a chiuderle o aprirle- dissi io, un po' mortificata. Il ragazzo mi guardò e mi sorrise
-Dai ti scuso, vieni qui!- disse. Scese a terra a allargò le braccia. Io mi fiondai ad abbracciarlo
-Mi sei mancato Peter!- dissi io con gli occhi lucidi
-Anche tu mi sei mancata Alice, e mancherai sempre all'Isola- mi disse Peter.
Peter Pan era il mio migliore amico, e lo è tutt'ora. Scoprii di essere la gemella di Jack proprio sull'Isola, quando scappai da casa Gubian con Chris e i miei due fratelli adottivi.  Mio fratello è rimasto sull'Isola, mentre invece mia sorella è voluta tornare a casa. Quell'alba, io e Peter passammo il tempo a parlare della situazione, e lui offrì il suo aiuto e quello del resto degli abitanti dell'Isola per sconfiggere Pitch. Fui contenta della proposta, più eravamo meglio era. Ad un certo punto sentii bussare alla porta
-Chi è?- chiesi
-Alice sono Mavis. Ho sentito delle voci. Posso entrare?- mi rispose la voce di Mavis
-Certo vieni- dissi, e Mavis aprì la porta. Mi trovò seduta a mezz'aria con Peter
-Mavis, lui è Peter Pan. Peter, lei è Mavis Dracula- dissi, facendo le dovute presentazioni. Peter si inchinò come al solito e Mavis sorrise. Si sedette con noi a mezz'aria e riprendemmo la chiacchierata. Inutile dire che dopo nemmeno un quarto d'ora tutti i miei amici erano riuniti in camera mia. Dopo un po' che eravamo lì Peter doveva tornare sull'Isola, non poteva trattenersi troppo fuori dall'Isola, o sarebbe cresciuto.
-Ragazzi vi devo lasciare, l'Isola ha bisogno di me!- disse Peter salutandoci tutti. Poi Eep si schiarì la gola timidamente
-Ehm, Peter… non è che io Guy possiamo venire con te?- disse un po' imbarazzata
-Ma certo che potete!- disse Peter sfoggiando un sorrisone. Fischiò un richiamo e dalla finestra entrò Tinkerbell, la fidata fata di Peter
-Tink, abbiamo due persone che vengono con noi. Dagliene in abbondanza!- disse Peter a Tink. La fatina svolazzò intorno ad Eep e Guy, che si sollevarono in aria. Poi dopo averci salutati, Peter, Eep e Guy volarono fuori dalla finestra verso la ancora visibile seconda stella a destra. Io rimasi a guardarli finché non scomparvero, mentre gli altri uscivano dalla mia stanza. Rimase solo Maggie, che mi mise una mano sulla spalla
-Tornerà- mi disse lei
-Tu dici?- dissi io ancora guardando il punto in cui erano scomparsi
-Me lo sento- disse. La abbracciai forte
-So che ti mancherà ancora di più adesso, ma sento che tornerà- mi disse Maggie. Poi ci augurammo un buon sonno e lei uscì dalla stanza. Io mi sdraiai sul letto e pensai a Peter. La prima volta che lo vidi, ebbi un periodo in cui ebbi una cotta per lui, ma poi mi passò. Peter è un eterno 15enne, e non credo che avrà mai il suo Zing. Lo Zing è l'amore a prima vista e capita fra due persone allo stesso momento. Tutto intorno a te è come se si fermasse e hai occhi solo per quella persona, ed una scintilla passa nel vostro sguardo. Solo che c'è sempre qualcuno che interrompe questo momento magico e quindi le persone se lo tengono per se, ma cercano di conoscersi meglio fino a che non ci si confessa quel che è successo. Io, quando ancora non sapevo di essere una Frost, credetti di aver avuto il mio Zing con un ragazzo che conobbi in un centro estivo, ma fu solo un grandissimo errore. All'improvviso però i miei pensieri vennero interrotti da Tink, che entrò dalla finestra tutta raggiante
-Ehi Tink che succede?- le chiesi sorridendo, mentre mi mettevo seduta. Lei mi bisbigliò qualcosa all'orecchio
-Peter cosa?!?!- esclamai, e per poco non mi ribaltai giù dal letto -Davvero?!- continuai. Tink annuì entusiasta
-Ma è fantastico!! Grazie per avermelo detto Tink!!- lei tintinnò contenta e volo via. Non ci potevo credere, Peter aveva avuto il suo Zing con Lucy Pevencie.
 
Dopo essere tornati al Palazzo di North, decidemmo di cominciare a mandare delle piccole spedizioni con richieste di aiuto a tutti i magici del pianeta e nei vari mondi paralleli, ad esempio la Terra di Mezzo. Avevamo bisogno del maggior aiuto possibile.
Sotto Natale andai alla mia prima spedizione. Dovevo andare a chiedere aiuto alla Brooklyn House, il ventunesimo nomo. Erano maghi che avevano a che fare con gli dei egizi, roba potente. Faceva particolarmente freddo anche per i miei gusti, quindi indossai una calzamaglia azzurra con il collo e sulle ginocchia e sui gomiti c'era una cotta di maglia (non si sa mai), un paio di stivali combat alti azzurri e bianchi con i lacci, un vestito corto blu chiaro con pelliccia bianca in alto e in fondo (la pelliccia l'ho fatta apparire io, non ammazzerei mai un animale per farmi una pelliccia), un paio di guanti azzurrini e un lungo mantello blu fissato sulle mie spalle e intorno al mio collo da un fine fiocco di neve di ghiaccio eterno. Una roba complicata, ma è l'unico abbinamento di abiti per viaggio che ho! Comunque, Manny mi aprì un portale e lo oltrepassai. Mi ritrovai davanti ad una bassa fabbrica abbandonata, tutta in cemento, sul cui tetto troneggiava l'edificio a cinque piani che era la Brooklyn House. Volai fino al portone d'ingresso e bussai. Sentii dei passi e la porta si aprì. Mi trovai davanti una ragazza dalla pelle molto chiara, capelli biondi con delle mèche rosse e occhi azzurri. Portava dei stivali combat neri bassi, un paio di jeans e una felpa di lana con cappuccio.
-Sì?- mi chiese lei guardandomi incuriosita
-Piacere, sono Alice Frost…- cominciai
-Alice Frost?! Stai dicendo sul serio?!- mi interruppe lei sgranando gli occhi -La Regina delle Nevi e Guardiana dell'Inverno??-
-Proprio io! Mi fa piacere che tu mi conosca- risposi con un sorriso
-Sei la benvenuta! Prego entra!- mi disse. Io ringraziai ed entrai. La ragazza chiuse la porta e mi fece strada
-Ah, comunque piacere, io sono Sadie Kane- mi disse porgendomi la mano. Io la strinsi
-Piacere mio- risposi. A occhio e croce doveva essere sui 14 anni. Raggiungemmo un grande atrio alto due dei piani della casa, al centro troneggiava un'enorme statua del dio Thoth e appena dietro c'era un tappeto enorme con intorno dei divani e contro la parete un televisore a schermo piatto che avrei detto sui 52 pollici. L'atrio era pieni di bambini e ragazzi. Sadie alzò la voce cercando di sovrastare il rumore
-Carteeeer! Ragaaazziiii! Abbiamo visite!!!- disse lei
-E chi è??- rispose una voce maschile
-Oh, una persone molto speciale direi! E importante, se permetti!- disse Sadie facendomi l'occhiolino -Mio fratello Carter non sopporta quando faccio così- mi disse ridendo. Risi a mia volta. Appena oltrepassammo la statua del dio, tutti si voltarono verso di noi. Un ragazzo con la pelle scura, che ipotizzai essere Carter dato che aveva la stessa struttura facciale di Sadie, spalancò la bocca
-Sadie… ma lei è…- balbettò il ragazzo
-Sì Carter. Ragazzi, lei è Alice Frost!- annunciò Sadie. Tutti mi salutarono e molti vennero a presentarsi. Quando il tutto terminò presi la parola
-Ciao ragazzi. Allora, sono venuta qui per un motivo ben preciso: io e tutti gli altri guardiani abbiamo bisogno del vostro aiuto e di tutti gli altri magici. Pitch Black è tornato e ha riportato tra i vivi la Strega Bianca e Lord Voldemort. Ci ha dato guerra per il Solstizio d'Estate, e noi abbiamo bisogno del maggior aiuto possibile. Vi andrebbe, a voi della Brooklyn House, ai maghi degli altri nomi e agli dei egizi, di aiutarci a sconfiggere Pitch e i suoi scagnozzi?-
Ci fu un momento di silenzio in cui i ragazzi si guardarono a vicenda, poi Carter rispose
-Vi aiuteremo volentieri!- disse sorridendo. Sorrisi a mia volta. Riprese il caos di prima, e molti dei ragazzi si dispersero per la casa.
-Ti va di rimanere a cena?- mi propose Sadie
-Se non sono di troppo disturbo- disse con un sorriso
-Ma va! Sei la benvenuta! E poi comunque oggi avremmo avuto lo stesso ospiti, ci vengono a trovare alcuni vecchi amici- mi rassicurò Sadie
-Allora rimango- dissi. Mandai un messaggio mentale a Jack per dirgli che non sarei rientrata per la cena. Poi Sadie mi fece strada verso camera sua. Era una stanza stupenda: il letto era a baldacchino, a terra c'era la moquette e la scrivania era molto ampia. C'era un'enorme porta-finestra che dava su di un balcone. Per non parlare dell'armadio, era stipato di ogni tipo di vestito! Sadie mi disse che apparivano vestiti per ogni tipo di occasione. Cominciai ad avere un po' caldo
-Con tutta questa roba sto bollendo!- dissi, e con uno schiocco di dita mi cambiai: leggins blu, felpa azzurra con ricami di ghiaccio sulle spalle, intorno al collo e sul cappuccio, e tenni gli stivali.
-Wow! Comodo!- commentò Sadie
-È un trucchetto che mi ha insegnato la mia migliore amica. Se vuoi te lo insegno- le dissi con un sorriso
-Oh sì!!- disse lei
-Allora, devi concentrarti e visualizzare davanti il capo d'abbigliamento che vuoi e immaginartelo addosso, poi schiocchi le dita e dovrebbe apparirti addosso quello che hai pensato- spiegai
-Ok, ci provo- disse lei. Si concentrò un istante, poi schioccò le dita. Le apparve addosso una giacca di pelle nera borchiata
-Oh sì!! Era da mesi che la volevo!!- esultò
-Brava!! Continua a farlo ancora un po' di volte e ci prenderai la mano, a me ormai viene automatico. E potrai anche far apparire vestiti per altre persone- dissi io sorridendole
-È fantastico! Grazie Alice!- mi disse Sadie. Dopodiché mi portò un po' in giro per la casa. Mi fece vedere la enorme biblioteca e conobbi il grifone di Carter, Freak. Poi quando tornammo nell'atrio mi si avvicinò un babbuino con una maglietta dei Lakers e una palla da basket sotto il braccio
-Ah, Alice, lui è Khufu, il nostro babbuino- mi disse Sadie
-Agh!!- disse Khufu. Palleggiò con la palla e poi cominciò a tirarmi con insistenza per un braccio
-Agh! Agh!- continuò. "In momenti come questi, Hope sarebbe davvero utile!" pensai tra me e me. Hope è una mia amica che vive a Neverland con Peter, ed è un'elfo degli animali e una draconiana, quindi gli animali li capisce bene.
-Khufu vuole sfidarti a basket con altri ragazzi del nomo. È strano, di solito non chiede mai alle ragazze di giocare- mi disse Sadie distogliendomi dai miei pensieri
-Magari vede in lei una promessa del basket- disse una voce alle nostre spalle. Ci voltammo e vidi un ragazzo molto abbronzato, corporatura niente male e occhi marroni. I capelli erano tagliati molto corti. Portava una canotta grigia, una felpa nera, dei pantaloncini di una tuta neri e scarpe da basket
-Piacere, Walt Stone, il ragazzo di Sadie- disse lui porgendomi la mano e sorridendo
-Piacere mio, Alice Frost- dissi stringendogli la mano
-Ah, la Guardiana dell'Inverno. Come mai da queste parti?- mi chiese incuriosito. Gli dissi in due parole quel che avevo detto agli altri, poi tornammo a Khufu e al basket
-Stavo dicendo, credo che Khufu abbia visto in te una promessa del basket, ma l'unico modo è giocare. Ti va di fare una partita ragazzi e Khufu contro ragazze?- mi propose Walt
-Mi va benissimo. Fammi strada- dissi io, credo sorprendendolo. Fece strada fino alla palestra
-Vado a chiamare gli altri, tu intanto preparati- mi disse, poi uscì. A quel punto Sadie parlò
-Ti stai condannando, i ragazzi sono bravissimi a basket!- mi ammonì
-Non preoccuparti, adesso chiamo la mia squadra. E credo che dopo la partita il tuo Walt dovrà imprimersi in mente una frase: MAI mettersi contro un Frost- dissi io sorridendo furba. Mandai un messaggio mentale ad Eep, Hope e Maggie spiegando in breve il tutto, e loro furono subito accanto a me.
-Eccoci qui!- disse Hope sorridendo. Aveva i lunghi capelli biondi con una mèche verde legati in una coda alta; Eep aveva come al solito i capelli rossi a caschetto tutti scompigliati; Maggie infine aveva i corti capelli castano scuro pettinati con il ciuffo che le ricadeva sull'occhio destro
-Ciao ragazze! Allora, dobbiamo stracciare i ragazzi a basket, senza pietà e niente magia. Ok?- dissi loro
-Ok!- dissero loro. Con uno schiocco di dita feci apparire addosso a noi delle divise da basket blu e bianche dove le magliette, blu, avevano dietro i numeri dall'uno al quattro e davanti la scritta “Team Frost” in bianco, mentre i pantaloncini erano bianchi, e infine un paio di scarpe da basket bianche. Sadie ci disse ancora una volta che dovevamo stare attente, quando finalmente arrivarono i ragazzi e Khufu con gli altri ragazzi e ragazze del nomo. Walt mi si avvicinò
-Questa è la tua squadra? Buona fortuna!- mi disse, poi insieme ai ragazzi della sua squadra, di cui due erano Carter e Khufu, andarono a cambiarsi. Il quarto membro era un ragazzo che credo si chiamasse Julian. Faceva lo sbruffone e si metteva in mostra in un modo assurdo. Tornarono con addosso delle divise dei Lakers. Sadie non potè fare da arbitro perché secondo i ragazzi ci avrebbe favorito, quando entrò dalla porta un tizio basso e un poco tarchiato e decisamente brutto
-Bes!!- salutarono tutti andando verso il nanetto
-Ciao ragazzi! Non vi trovavo più, quindi ho chiesto dove eravate e mi hanno detto che eravate in palestra per sfidare a basket un gruppo di ragazze di cui una è Alice Frost, ma non ci credevo, però sono venuto lo stesso a vedere e…- fece una pausa quando mi vide e sgranò gli occhi -ma tu sei Alice Frost!! La Regina delle Nevi e Guardiana dell'Inverno!!- disse lui visibilmente sorpreso
-Piacere di conoscerla signor…?- dissi io con un mezzo sorriso
-Bes il Dio Nano, e dammi pure del tu- disse lui sorridendo -Quindi è vera la storia della partita. Quattro contro quattro. Farò io l'arbitro, e sarò onesto!- disse lui. La partita iniziò. I ragazzi e Khufu ci concessero di conquistare la palla per prime, sicuri com'erano che avrebbero vinto. Ma noi passammo immediatamente in vantaggio. Dopo i primi due tempi si resero conto che facevamo sul serio e cominciarono ad andarci giù pesante. Nel frattempo gli altri iniziati del nomo si erano riuniti sui piccoli spalti della palestra a guardare rapiti la partita. Alla fine vincemmo noi ragazze 52 a 15. I ragazzi era rimasti spiazzati
-Mi ricredo Alice, sei e siete davvero brave, Khufu ci aveva visto giusto- disse Walt sfinito. Io sorrisi vittoriosa e congedai le mie amiche. Hope ed Eep dovevano tornare all'Isola e tenere a bada quel dannato di Hook, e Maggie doveva tornare a Palazzo per la cena. La palestra cominciò a svuotarsi. Rimasi sola con Sadie, Carter, Walt, Khufu, Julian e Bes
-Ehi, sei veramente brava! Quando ti va vieni a fare due tiri!- cominciò Julian facendomi l'occhiolino
-Volentieri, ma di sicuro non perché me lo hai chiesto tu- risposi mentre schioccavo le dita e tornavo ai vestiti di poco prima. Stava cominciando a darmi sui nervi quel Julian
-Eddai, non fare così, so che in fondo in fondo ho fatto breccia, ammettilo…-
-Tu non hai fatto un bel niente!!! Stattene zitto e abbassa la cresta, che nessuno ti considera!!- scoppiai io urlandogli addosso e abbassando la temperatura della palestra di una decina di gradi. Tutti mi guardarono allibiti, Julian rimase sconcertato. Mi resi conto di quel che avevo fatto, e cercando di trattenere le lacrime uscii di corsa dalla palestra. Imboccai le scale che Sadie aveva detto che portavano al terrazzo del tetto. Quando arrivai rallentai la mia corsa e andai a sedermi sul parapetto e mi presi la testa fra le mani lasciando andare le lacrime. Reagivo sempre in quel modo quando qualcuno ci provava con me da dopo l'errore con il ragazzo del centro estivo. Da quando avevo scoperto di essere una Frost chi ci aveva provato con me lo aveva fatto solo perché ero famosa, o la più potente tra i Guardiani, oppure perché ero la Regina delle Nevi, o perché ero brava in qualcosa. Tutte queste persone avevano fatto una brutta fine: statue di ghiaccio non permanenti, oppure disintegrati e reintegrati se insistevano troppo. Ero diventata quasi allergica a tutte queste attenzioni da parte dei ragazzi, non le sopportavo. Finché non fosse arrivato il mio Zing, avrei continuato a reagire così. Mi sentivo vulnerabile sentimentalmente, avevo bisogno di qualcuno al mio fianco, che non fosse un amico o un parente.
Sentii dei passi affrettati per le scale e vidi Sadie che mi veniva incontro
-Alice! Stai bene? Perché hai trasformato Julian in una statua di ghiaccio??- mi chiese tutta preoccupata. All'inizio non risposi e continuai a guardarmi i piedi, le lacrime che scendevano a fiotti. Sadie si sedette accanto a me, accortasi che stavo piangendo
-Alice… perché piangi?- disse mettendomi una mano sulla spalla. Io alzai lo sguardo
-Come ti sentiresti se almeno un centinaio di ragazzi ci provassero con te solo perché sei potente, famosa, e brava in certi sport che le ragazze spesso non praticano o a cui non sono brave?- cominciai -Lo so, non avrei dovuto reagire così avventatamente con Julian, secondo me è un bravo ragazzo, ma quando capisco che ci stanno provando con me, perdo le staffe- conclusi. Sadie mi guardò apprensiva
-Sai, non sono mai stata in situazioni come queste, ma credo che non sia piacevole. Julian è fatto così, ci prova praticamente con tutte qui al nomo (tranne che con me, sia chiaro, sa che può finire male), ma non possiamo cambiarlo. Vedrai che non lo farà più- mi disse. Io la guardai e mi asciugai le lacrime. Aveva ragione
-Hai ragione. E io devo imparare a controllarmi- dissi con un mezzo sorriso. Lei sorrise a sua volta. Mi aiutò ad alzarmi e tornammo ai piani inferiori, dove scongelai Julian e gli chiesi scusa. Lui mi perdonò e disse che anche lui doveva regolarsi con le ragazze. Fatta la pace, rimanemmo a chiacchierare tutti insieme nell'atrio e io feci qualche trucchetto con il ghiaccio mentre aspettavamo gli ultimi ospiti. Dopo una decina di minuti sentimmo bussare alla porta.
-Vado io!- disse Sadie. Corse alle porte. Sentimmo del chiacchiericcio e vedemmo avvicinarsi a noi un gruppetto di persone. Mi voltai a vedere i nuovi arrivati, e d'un tratto incrociai lo sguardo di un ragazzo abbastanza alto, capelli neri un po' lunghi, pallido, occhi color cioccolato. Indossava una giacca di pelle nera, una maglietta nera con la scritta 'Death Weather', dei pantaloni lunghi neri e un paio di anfibi anch'essi neri. Ne rimasi incantata, e vidi che anche lui mi fissava incantato. Nel nostro sguardo passò una specie di lampo con luccichio viola, e mi sentii come se niente più importasse al mondo che quel ragazzo. Ad un certo punto mi sentii picchiettare sulla spalla. Mi riscossi di colpo con la testa che mi girava un poco. Anche il ragazzo si riscosse, mi guardò e mi sorrise. Io mi sentii sciogliere. Però mi voltai a vedere chi mi aveva chiamata. Era Carter
-Guarda, quelli sono i miei genitori, Julius e Ruby Kane- mi disse, indicandomi due persone accanto a Sadie. Il signore era stranamente a intermittenza, passava da un professore di colore con la testa pelata, a un tizio con la pelle blu vestito come un antico egiziano; la signora invece era identica a Sadie, solo con qualche piccola ruga in più, e il fatto che era attorniata da un alone luminescente e camminava a qualche millimetro da terra.
-Non voglio essere indiscreta, ma perché tuo padre è a intermittenza e tua madre brilla?- gli chiesi
-Mio padre sta ospitando il dio dell'oltretomba, Osiride, e qualche volta lo si vede a intermittenza, ma tra poco si stabilizzerà su mio padre, e, beh, mia madre è un fantasma. È morta quando io e Sadie avevamo rispettivamente 8 e 6 anni. Si è sacrificata per noi- mi spiegò. A quel punto il gruppetto ci raggiunse
-Ciao a tutti ragazzi!- disse un signore molto simile al padre di Carter e Sadie: aveva la pelle scura, indossava un completo elegante blu, un cappello blu e un paio di occhiali da sole rotondi; aveva i capelli scuri legati in treccine con delle perline blu zaffiro; sulle spalle portava una pelle di un leopardo, rabbrividii al solo pensiero di quel povero animale. Comunque il tizio sembrava simpatico
-Zio Amos, ti presentiamo un ospite davvero importante: abbiamo il piacere di avere con noi Alice Frost!- disse Sadie. Il tizio, che era lo zio di Sadie e Carter, mi guardò compiaciuto
-Sono davvero felice di conoscerti- mi disse sorridendo
-Alice, lui è mio zio Amos, Sommo Lettore dei nomi- mi presentò Sadie
-Piacere di conoscerla!- dissi stringendogli la mano e sorridendo
-Dammi pure del tu, non farti problemi- mi disse lui ricambiando la stretta. Sadie passò a presentarmi gli altri: Julius e Ruby Kane, Bast la dea gatta (devo dire davvero simpatica), Ziah Rashid (la ragazza di Carter), e il ragazzo dai capelli neri, che altri non era che Anubi, il dio della morte e dei funerali. Quando gli strinsi la mano mi sembrò che la cosa fosse davvero troppo formale, ma dopotutto ero una regina, è quello che ci si aspetta da me. Ma comunque Anubi mi rivolse un bellissimo sorriso, cosa che sorprese non poco Sadie. Infatti, mentre ci dirigevamo in gruppo verso la terrazza al secondo piano per la cena, Sadie mi tirò da parte
-Cosa gli hai fatto ad Anubi? Non l'ho mai visto sorridere così da quando lo conosco!- mi sussurrò. Io arrossii un poco
-Beh, vedi, è successa una cosa particolare…- dissi a bassa voce cercando di non arrossire troppo, il che su di me, che ero bianca come il latte, si sarebbe notato subito. Sadie rimase in silenzio un attimo, poi sgranò gli occhi
-Avete avuto lo…lo Zing?- bisbigliò meravigliata
-Credo proprio di sì- dissi sorridendo innocente a Sadie, ma dentro di me ero in un subbuglio di emozioni gradevoli: gioia, euforia, allegria, felicità, tutte insieme. E così fu durante la cena, e per i giorni a seguire. Lo dissi a Maggie e a Jack, e dovevate vedere le loro reazioni, erano fantastiche! Maggie per poco non svenne per la gioia e Jack ci mancò poco che cadesse dalla sedia! Fino a Natale la maggior parte del tempo pensavo ad Anubi. Fino a che, il 23 dicembre, nel pieno dei preparativi per il giorno dopo, ricevetti una chiamata di Sadie
-Ciao Sadie come va?- risposi, felice di sentirla
-Ciao Alice! Tutto bene grazie, tu?- disse lei dall'altro capo del telefono
-Bene grazie, solo piena di lavoro! Domani è la Vigilia di Natale e dobbiamo aiutare North a preparare il tutto!- dissi io
-Immagino! Comunque, volevo chiederti se tu e gli altri tuoi amici, e anche i Guardiani se possono, volevate venire al Ballo di Natale della nostra scuola, ci farebbe davvero piacere! Vi va?- mi propose lei
-Per andarci ci va, ma North è impegnato con il Natale, Tooth lavora 24 ore su 24, Sandy pure, e Bunny non ce lo vedo ad un ballo se permetti- dissi io
-Ti ho sentito!!!- urlò la voce di Bunny dalla Sala del Globo
-Coniglio non si origlia!!- urlai di rimando, poi tornai a Sadie -Scusa, qualche volta è insopportabile. Comunque, io e Jack e gli altri verremo volentieri, li informerò- dissi
-Perfetto!- disse Sadie
-Ah, ehm, ecco… ci sarà anche, sai… Anubi?- chiesi balbettando
-Certo che sì! Mi ha chiesto lui di invitarti, anche se lo avrei fatto anche senza lui che rompesse le scatole, VERO ANUBI?!?!- esclamò Sadie facendo sobbalzare qualcuno che era accanto a lei. Io scoppiai a ridere immaginandomi la scena. Sentii del trambusto e mi rispose la voce di Anubi
-Ehi ciao, scusa tanto ma volevo chiederti io di venire, ma non so il tuo numero, così ho chiesto a Sadie- cercò di scusarsi lui. Io sorrisi
-Ehi nessun problema, comunque io e gli altri ragazzi veniamo di certo- risposi
-Perfetto! Allora ci vediamo stasera! Ti ripasso Sadie- disse lui
-A stasera!- lo salutai. Udii di nuovo un po' di caos, poi la voce di Sadie
-Eccomi qua! Allora ci vediamo stasera! Sai, non sono mai andata ai balli della mia scuola, ma se venite tu e gli altri farò un tentativo- disse lei
-Come mai non ci vai mai?- le chiesi
-Persone poco desiderabili, tipo una di nome Denise: riccia e biondissima, è l'oca della scuola, e ha il padre straricco. E se solo osa ad avvicinarsi a Walt, la incenerisco, sono particolarmente brava negli incantesimi del fuoco- disse. Io avrei fatto molto peggio se si fosse avvicinata ad Anubi a meno di due chilometri di distanza
-Bhe, allora con Walt oggi le farai rimpiangere di essere così oca-
-Già, neanche lui è mai andato ad un ballo scolastico, e non siamo in classe con Denise fortunatamente. Non vedo l'ora di farla morire d'invidia!!- disse Sadie entusiasta. A quel punto ci salutammo e chiusi la chiamata, poi mi apparve un sorriso smagliante in viso: sarei andata ad un ballo con Anubi, e avrei fatto in modo che nessuno rovinasse niente, nemmeno Pitch Black doveva intromettersi, avevamo bisogno di una pausa prima di tornare a mandare spedizioni a destra e a manca.


N.d.a.
ave popolo!! eccomi qui con il quinto capitolo! finalmente Alice è tornata a casa, e sappiamo quando i due eserciti si scontreranno! e Alice ha trovato il suo zing con il dio Anubi (che per la cronaca è un gran figo) e andranno al ballo della scuola di Sadie insieme! cosa pensate che accadrà? ;) come avrete ormai notato, a dar man forte sono arrivati i maghi della Casa della Vita, e credo che presto dovrete inchinarvi dinanzi al beneamato Dio della Menzogna, e per strada incontreremo anche qualche bell'elfo del regno di bosco atro ;) spero continuiate ancora a leggere, chiunque stia leggendo, e mi raccomando, RECENSITE!!! vi saluto, ci vediamo con il sesto capitolo!
-a.f.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Le 5 Leggende / Vai alla pagina dell'autore: alice frost