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Autore: Goran the Ancient    25/01/2014    3 recensioni
Ombre del recente passato tormentano una fata, che si troverà a compiere una scelta impossibile per il bene suo e di un suo caro... il punto è: riuscirà a mantenere se stessa o perderà il controllo del proprio fato? Il segreto è saper mantenere l'equilibrio.
Seguito di 'Shock Termico'
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tecna, Timmy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ascensione'
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Sophitia/Filatrice appartiene a me

Capitolo 6 – Cura e Malattia


I molti amici che lo circondano gli danno forza e sostegno, eppure non può fare a meno di sentire il gravoso peso della mancanza  di colei alla quale, più di tutti, tiene…
Prova a parlare, ha la gola secca…
“Aspetta, non sforzarti, ti aiuto io!” Aisha preme con dolcezza un bicchiere contro le sue labbra, lasciando che l’acqua cristallina gli dia sollievo.
“G-grazie… a-ancora nessuna notizia di lei?”
“No, Timmy, mi spiace… oramai sono quasi due settimane che-“
“Musa!” Stella interrompe l’amica “Tecna tornerà, e presto, ne sono certa!”
“Beata te!” sputa, acido, Riven “Non so dove sia finita, ma spero che abbia un motivo valido!”
“Sono certa che il suo motivo è molto più che valido! E che entrerà dalla porta da un momento all’altro!”
Incurante della pericolosità dello scontro di due personalità dominanti quanto quelle del rosso e della bionda, Timmy le volge uno sguardo di amicizia e comprensione.
“Apprezzo lo sforzo, Stella, e anche l’impegno di tutti voi… ma, guardiamo in faccia alla realtà: a me, oramai, rimane poco tempo, forse alcune ore, e Tecna, se tornerà, non farà mai in tempo e-“
Sorprendendo i presenti, un varco d’energia verde squarcia lo spazio in corrispondenza della porta e, attraverso esso, lei fa la sua comparsa!
Pare diversa: i capelli sembrano più lunghi di quel che dovrebbero, è coperta di tagli e abrasioni e i suoi occhi rilucono di un bagliore selvaggio che prima non avevano…
Ma la cosa importante è che lei sia lì!
Che Tecna sia tornata!
I presenti restano letteralmente a bocca aperta per l’improvvisa apparizione della zenitha, anche se Stella si domanda come facesse a sapere, con tanta precisione, ciò che sarebbe successo… non ha tirato a indovinare, lei lo sapeva!
Ma non c’è tempo per questo, non ora!
“Sai, a-avevo quasi scordato quanto t-ti piacesse sbugiardarmi!” scherza, il malato, con la nuova arrivata.
“Scusa se ti ho fatto aspettare, tesoro, ma…” si blocca, vedendo lo stato in cui versa l’amato: è pallido come un cencio e gli occhi sono vitrei, è scheletrico e le macchie marroni sul camice le fanno capire quanto sangue lui abbia tossito… scatta verso il letto e passa lo sguardo dalla cartella clinica agli schermi delle molte macchine collegate al corpo di lui…
Sarà difficile, ma può farcela!
“Ragazzi…” i suoi occhi lasciano trasparire una decisione senza eguali “Ho bisogno che mi facciate spazio e, Musa, devo concentrarmi al massimo; riesci a creare una zona di silenzio?”
“S-si, cero ma-“
“T-Tecna, che vuoi fare?” il ragazzo a letto comincia a preoccuparsi.
“Timmy, tesoro mio, abbi fiducia! Non è che sia stata lontana da te per divertirmi, sai? Tutti voi, abbiate fiducia e lasciatemi fare!”
Specialisti e fate paiono discutere fra loro a suon d’occhiate, prima di annuire e schiacciarsi contro i muri, per lasciare campo libero a Tecna, mentre la magia di Musa sopprime ogni suono presente attorno a loro.
La fata dalla chioma viola scambia un bacio fugace col suo compagno e poi prende posizione; si pone di fronte a lui e ripensa agli insegnamenti di Filatrice: spalanca le palpebre e guarda il mondo con occhi diversi… osserva cose e persone con altre forme e altri colori, vede i legami fra loro e mille altri dettagli e peculiarità…
Tutto il mondo muta, visto attraverso la lente del caos e della follia.
Individuato il suo obiettivo, solleva le mani e lascia che da esse s’irradino folgori e filamenti d’energia, che immediatamente penetrano nel ventre di Timmy.
È straordinario come le scariche incontrino la carne senza danneggiarla minimamente, ma la vera impresa inizia solo ora: a detta di tutti, Tecna è una fata dall’intelletto fuori dal comune, in grado di sorpassare tutti i noti metri e metodi di misurazione, ma adesso dovrà imbrigliare le forze caotiche in ogni cellula per alterarla a livello genetico per riportarla alla sua natura originaria e prevenire una ricaduta nella degenerazione.
È faticoso… sente il sudore imperlarle la fronte e il suo equilibrio interiore vacillare… ma la resa non è un’opzione!
Come fosse morbida argilla fra le sue mani, ha la sensazione di sentire il genoma del ragazzo riplasmarsi mentre, lentamente, le metastasi vengono riassorbite dai tessuti normali.
Ha il fiato breve; mutare quel rovo non è stato nemmeno lontanamente paragonabile a questo!
Il tumore lotta, per non dover sparire, ma, a ogni suo tentativo di ripresa, la controffensiva di Tecna si fa più feroce e spietata: polmoni, diaframma, fegato… tutto torna all’apice della propria salute, fino a che non resta un ultimo, sparuto, gruppetto di cellule maligne.
È stata troppo avventata!
Non ha nemmeno aspettato di recuperare tutte le energie spese fra addestramento, portale e viaggio… che sciocca!
Più questa sua lotta avanza, più sente di venire drenata della sua stessa essenza ma, oramai, s’è spinta troppo oltre: anche l’ultima cellula tumorale superstite cede, tornando a essere null’altro che una minuta particella organica fra le tante che costituiscono la parete esterna dello stomaco.
Non appena il flusso, fra il malato e la fata, si disperde, Musa annulla la zona di silenzio.
“Non ho idea di come tu abbia fatto…” osserva Stella, prendendo nota dell’evidente miglioramento nel colorito di Timmy, “Ma ce l’hai fatta! Hai fatto l’impensabile!”
“Ora, non credi sia il momento di riposarsi?” domanda Aisha, mettendo una mano sulla spalla dell’amica, salvo ritrarla immediatamente, folgorata.
“Tecna! Ma cosa-“
L’intero corpo della fata della tecnologia è avvolto da un sottile strato di energia verde e i suoi occhi sono vuoti.
“Cadere al primo tentativo… che figuraccia! Scusami se ti ho deluso, Filatrice…”
Il mondo si fa nero.
  
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