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Autore: King Of My World    25/01/2014    1 recensioni
Xiaoyu era una ragazza di 16 anni, allegra e felice come lo è sempre stata. Perse i suoi genitori all'età di 4 anni, può darsi che la causa sia dello stesso Heihachi, ma la stessa cosa capitò a Jin solo che lui aveva 10 anni. Il ragazzo non conosceva suo padre, ma anche la mamma come i genitori di Xiaoyu, è stata uccisa da Ogre. Nella storia è tutto banale all'inizio, ma poi la vera battaglia si farà sempre più vicina e le cose si faranno serie dal capitolo 14. E che il Tekken 3 abbia inizio! La storia parte prima dell'inizio della terza gara del pugno di ferro, buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jin Kazama, Ling Xiaoyu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Delle volte ci si poteva anche sbagliare, ma Jin sapeva di aver fatto un errore con Xiaoyu. Invece di renderla la ragazza più felice del mondo. La rese una delle più tristi. Cosa poteva mai farci? Suicidarsi? Non fu una buona idea trattarla in quel modo. Meritava di essere sua moglie, oltretutto, forse, non aveva proprio commesso proprio un errore; anzi, l’aveva lasciata a bocca aperta. La proposta di matrimonio era un qualche cosa di inspiegabile: un susseguirsi di emozioni, ma un lato del ragazzo non era molto convinto dalla scelta. Forse lo avrà fatto per accontentare la ragazza, o meglio, avrebbe potuto inventare una semplice scusa, tanto lo avrebbe perdonato comunque. Facendo così, non avrebbe fatto altro che peggiorare le cose; lui amava Xiaoyu, ma per come stava gestendo la situazione, non era una delle cose migliori.
 
-Mi vuoi sposare?-. Chiese la ragazza, mentre si svegliava.
-Sì, ti amo.-. Le sussurrò all’orecchio, baciandole la fronte.
-E’ con il torneo? Cosa facciamo?-. Gli domandò la ragazza, era al quanto preoccupata.
-Lo faremo. Ma lo faremo insieme. Una volta finito tutto, potremo anche vivere una vita tranquilla, lontano da tutto e da tutti!-. Disse, mentre guardava la ragazza con decisione.
 
Xioayu gli fece un sorrise forzato. Sapeve di ricevere quelle parole dal suo amato, ma sapeva anche che non sarebbe stata una buona idea quella di Jin: ma lo avrebbero fatto comunque. A Jin piacevano questi tipi di scontri, mentre Xiaoyu non faceva altro che preoccuparsi.
Si alzò velocemente dal letto e andò subito a prepararsi, il torneo sarebbe iniziato in men che non si dica: c’era poco tempo, quindi la ragazza decise di vestirsi in fretta. Si mise un completino blu, quello che le regalò il nonno al suo ottavo compleanno. Aveva dei contorni gialli, sotto quella divisa da combattimento decise di mettere anche un pantaloncino di colore nero, in modo che, potesse spezzare tutti quei contorni blu e gialli. E infine, si mise delle scarpe dello stesso colore della tuta. Jin, invece, si mise solo un il pantalone della tuta da combattimento che avolgeva una fiamma sulla gamba sinistra del ragazzo, e decise di rimanere a torso nudo.
 
-Sei troppo bello, non credo che le donne combatteranno con te conciato in quel modo.-. Scherzò la ragazza. Il suo viso diventò rosso.
-La stessa cosa equivale per te, saremo in squadra insieme. Ma se arriveremo in finale, non combatterai. Non voglio che ti accadi qualche cosa di brutto. Prometti di non alzare nemmeno un dito?-. Le implorò Jin, non voleva che combattesse in finale.
-Stai scherzando, Jin. Non puoi farmi questo, voglio aiutarti!-. Disse, era preoccupata. Non voleva che il suo amore si scontrasse solo con Ogre.
 
Sì, in finale c’era Ogre: il malvagio alieno, sceso sulla Terra solo e esclusivamente per combattere; non era semplice, sarebbe stata sicuramente una battaglia senza fine. Ci sarebbe stato molto sangue, e tra massacri e ferite, nessuno avrebbe avuto scampo. Non c’erano né regole né limiti. Ognuno poteva morire da un momento all’altro. Ecco perché Jin non voleva che Xiaoyu combattesse, ma l’avrebbe protetta a qualsiasi costo, anche la vita. Le aveva fatto una promessa, lui voleva mantenerla a qualsiasi costo: ormai, il suo obiettivo era di renderla felice.
La battaglia non sarebbe stata semplice, Jin ne era consapevole quindi cercò di convincere Xioayu ad accettare la sua promessa.
 
-No Jin, non posso.-. Rispose, abbassando lo sguardo. Xiaoyu voleva aiutarlo e basta.
-Non ha scelta, devi accettare. Non voglio perderti.-. Gli disse il ragazzo, aveva uno sguardo triste.
 
Non voleva che Xiaoyu partecipasse alla finale.
 
-Perché? Cosa vuoi che mi accada! Affinché lo faremo insieme, nessuno potrà fermarci! Possiamo vincere, ma dobbiamo credere in noi: soprattutto al nostro amore. Tu ci credi?-. Gli chiese Xiaoyu, cercò di convincere il suo amato.
 
Quest’ultimo abbassò lo sguardo, perché non voleva sentire quelle parole; erano come se avesse ingerito tra o quattro pillole messe assieme, a quel punto non voleva credere più in niente: Xioayu cercò in tutto i modi per farsi dire uno stupido sì.
 
-Vorresti davvero rischiare la vita così inutilmente? E’ davvero ridicolo. Non è un gioco, questa è una battaglia!-. Jin cominciò ad alterarsi.
 
Forse sarebbe stato meglio se Xiaoyu non avesse partecipato a quel torneo.
 
-No, non ho detto che è un gioco da ragazzi. Cosa ti credi? Anch’io vorrei vendicare la morte dei miei cari, credo che anche tu provi lo stesso odio nei confronti di Ogre. Ti prego, non puoi lasciarmi in disparte. Possiamo farcela affinché siamo uniti!-. Continuò la ragazza.
-Allora. Vuoi davvero questo?-. Gli disse Jin, speranzoso. In modo che gli potesse dire no.
-Sì, voglio questo.-. Concluse, mentre le scese una lacrima sul viso.
 
I due uscirono dalla stanza, erano pieni di speranza. Con la speranza di vincere. Non tutto poteva essere rose e fiori, perché al torneo del pugno di ferro poteva succedere di tutto: tra morte, distruzione, sangue. Nessuno sarebbe riuscito ad arrivare in finale, se almeno due lottatori non fossero arrivati in finale: forse Xiaoyu e Jin ce l’avrebbero fatta, appunto, forse.
 
“PER ME SI VA NE LA CITTA' DOLENTE,
PER ME SI VA NE L'ETTERNO DOLORE,
PER ME SI VA TRA LA PERDUTA GENTE.”
 
Ecco ciò che stava scritto all’inizio del torneo: c’erano vari stage. Xiaoyu, Jin, Nina, Panda e tanti altri lottatori, dovevano correre lungo il sentiero verde per arrivare a destinazione  e solo due lottatori sarebbero riusciti ad affrontare Ogre.
 
-Che il Tekken 3 abbia inizio!-. Strillò Heihachi, per dare il via al torneo.
-Pronta?-. Le chiese Jin, mentre le stringeva la mano.
-Mai stata pronta!-. Rispose, con sorriso sulle labbra.
 
Entrambi corsero via, assieme a Panda, la quale li avrebbe aiutati ad arrivare in finale.






 
Ciao a tutti, spero che questa storia vi stia appassionando. Cercherò di trovare un finale più adatto, per poi, concluderla per il meglio. Ciao! :)
   
 
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