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Autore: King Of My World    26/01/2014    1 recensioni
Volevo pubblicarla tra i film, ma visto che leggevano in pochi. Ho deciso di pubblicarla qui.
La storia parla di me, praticamente, sto insieme ad Alice per combattere questa guerra contro gli Zombie. Devo ritrovare mia nipote, perché l'avevo promesso a mia sorella, diciamo, che sarà una bella avventura viaggiare insieme ad Alice. Purtroppo, volevo creare qualcosa di più bello ma non sono mai contento di quello che creo, quindi potreste leggere ed esprimere un vostro parere? Spero vi piaccia! Buona lettura.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Claire Redfield, Jill Valentine, Leon Scott Kennedy, Sherry Birkin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tra gli aerei che avevamo visitato, proprio in quello della Cina: c’erano passeggeri ancora vivi. Fu un colpo di fortuna. Vivevamo in un’epoca estremamente buia, un’apocalisse senza meta. Ci si doveva spostare in continuazione e se incontravamo superstiti, ecco, quello era un colpo di fortuna. Sarebbe stato meglio se non li avessimo incontrati; anzi, credevamo che anche loro fossero degli Zombie. Erano solo due uomini con una donna e un bambino, non potevamo lasciarli lì dopo aver decollato. C’era pur sempre un bambino… non volevo abbandonarli, per l’amor del cielo, il bambino no!
 
-Alice, cosa dobbiamo fare? Io non voglio lasciarli qui, sai quanti ce ne saranno in Cina? La popolazione della Cina è oltre il quadruplo della nostra, quindi ci saranno molti più non morti!-. Dissi, con un filo di voce. Non volevo che si arrabbiasse.
-Se accadrà qualcosa a loro, e se avessi la necessità di salvare qualcuno di loro. Io salverei il bambino. Dal resto potranno anche cavarsela da soli…-. Cercò di farmi contento, anche se da una parte mi aveva sollevato l’umore… almeno il bambino.
 
Forse avrei dovuto impegnarmi di più, insomma, Alice aveva ragione. “Non possiamo salvare tutti”.
La madre del bambino acconsentì subito, era felice che almeno per suo figlio.
 
-Vi prego, per qualsiasi cosa. Salvate il mio bambino, ma non me!-. Balbettò la donna dai capelli mori.
 
Aveva un fisico asciutto, si vedeva che non mangiava da giorni; purtroppo, non era rimasto nulla: era un mondo senza fine. I non-morti aumentavano, mentre i vivi non facevano altro che diminuire sempre di più. Era davvero orribile. Chissà cosa sarebbe accaduto se la Terra fosse invasa completamente dai quei mostri.
Avrei tanto voluto aiutare tutti, ma sapevo benissimo che quella non era affatto una buona idea. Alice non faceva altro che lamentarsi, forse era stufa di vivere in quel modo, tra l’altro, chi non lo era. Anch’io avrei voluto un mondo perfetto, senza preoccupazioni, ma qui si doveva lottare per la sopravvivenza ed era un qualche cosa per stare ancora vivi. Altrimenti saremmo morti tutti, anche una delle più banali situazioni, ci avrebbero fatto rischiare la vita: quindi non era affatto semplice. Gestire la situazione era completamente impossibile; ogni minuto che passava, sembrava che passasse un secolo.
 
-Quanto manca?-. Domandò Leon, era impaziente di aspettare ancora il decollo.
 
Lo fissai. Era incerto. Forse non voleva partecipare a questa missione, a mio parere poteva anche morire a Raccoon City. Poco m’importava…
 
-Altri 30 minuti.- Rispose Chris.
 
Chris mi stava simpatico, era il fratello di Claire. Ed era davvero in gamba e sapeva fare di tutto. Forse uno dei pochi, che sarebbe stato utile per davvero: infatti, già che sapesse pilotare l’aereo, per me era una cosa positiva.
Dopo un po’ fissai Jill, era veramente una bella donna. Ma aveva uno sguardo serio e deciso: sembrava che dovesse partire per una guerra.
 
-Jill, toglimi una curiosità: come mai sei sempre così arrabbiata con te stessa? Per caso, hai perso qualcuno a Raccoon City?-. Le chiesi, con aria gentile.
-Sì, mia sorella e mio nipote. Sono talmente in colpa, che nemmeno t’immagini la rabbia che ho dentro e voglio vendicarmi di quel bastardo che ha causato questo disastro. E’ davvero orribile perdere le persone in questo modo, non ho parole…-. Concluse, cominciando a lacrimare.
 
Mi avvicinai e la abbracciai istintivamente, forse perché sentivo di farlo. Non potrei fare nulla, purtroppo. Anch’io persi i miei familiari e dovevamo accettarlo.
Dopo tanti anni, stavo mettendo in dubbio se mia nipote fosse ancora viva. Non sapevo, se quella era davvero una buona idea: andare in Cina. Se succedesse qualcosa a quelle persone, la colpa sarebbe stata solo e soltanto mia e non me lo perdonerei mai. Mi sciolsi dall’abbraccio e Alice mi squadrò e mi fece un sorriso.
 
-Stiamo decollando!-. Esclamò Leon, mentre veniva verso di noi. Sembrava preoccupato, come se qualcuno gli avesse detto che succederà qualcosa dopo il deccollo; chissà, forse sì, forse no. Purtroppo, non lo capivo quasi mai.
-Prepariamoci, dobbiamo andare!-. Dissi a Jill, mentre ci sistemammo per scendere.
-Ho paura!-. Si lamentò il bambino.
-Non c’è motivo di averne, questi signori ci daranno una mano.-. Disse la madre del piccolo, sembrava al quanto preoccupata e tremava anche dalla paura.
-Come ti chiami?-. Domandai al piccolo.
-Patrick.-. Mi rispose.
-Sai Patrick, non devi temere. Noi possiamo farcela, ma ci devi dare fiducia perché abbiamo bisogno del tuo sostegno per vincere questa battaglia. Tu vuoi vincere, vero?-. Cercai di calmarlo, fingendo di essere felice.
-Sì, ora sono molto più tranquillo.-. Rispose, era più determinato rispetto a prima.
-Quanti anni hai?-. Gli chiesi, volevo dargli più coraggio.
-Sette.-.
-Ah, ma allora sei grande. Cerca di stare al mio fianco e vedrai che niente e nessuno ti farà del male. Va bene?-. Cercai di consolarlo.
-Mi fido di te!-. E mi sorrise.
 
L’aereo stava decollando e sapevamo tutti che dopo essere scesi da lì, ci sarebbero stati non uno o due pericoli, ma una serie d’infinite trappole e mostri e Zombie ad attaccarci in continuazione: saranno una di quelle lotte senza fine, in cui alla fine, sopravviveranno solo tre o quattro di noi.
 
-La Cina ci aspetta, che la battaglia abbia inizio!-. Esclamò Alice, determinata come sempre.




Ecco i non-morti! Spero che la storia vi stia piacendo, ciao!

 
   
 
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