Capitolo 39
Niall's pov
Uscii velocemente dall'ospedale salutando appena la mamma di Sofia.
Quando arrivai alla macchina non vidi Sofia ma notai che era appena passato il pullman che portava a casa sua e quindi dedussi che lo aveva preso.
Pensai che si sarebbe dovuta fermare arrivata a casa, perché aveva dato a me le chiavi, ma evidentemente mi sbagliai, quando arrivai a casa notai che qualcuno era dentro: Sofia.
Si vede che sotto lo zerbino avevano le chiavi di riserva.
Entrai in casa senza fare rumore e mi diressi verso la camera di Sofia. Bussai. Da fuori la sentivo piangere, non potevo vederla stare male, era più forte di me.
“Ehi, piccola, posso entrare?” chiesi dolcemente cercando di farmi sentire.
“No! Voglio stare da sola!” mi disse un po' arrabbiata.
“Non posso entrare nemmeno io?” chiesi ancora più disperato di lei.
“No! Non voglio assolutamente nessuno!” rispose tra un singhiozzo ed un altro.
Non sapevo come fare, non volevo vederla così, certo, lei aveva ragione, ma ora doveva calmarsi..
Mi venne un'idea, sperando che funzionasse!
“Sofia, torno a casa tra cinque minuti!” ed uscii.
Sofia's pov
Dentro di me avevo un'insieme di emozioni, indescrivibili: rabbia, odio ma anche un po' di amore, le quali tutte insieme!
Ok, mi sentivo anche un po' in colpa per come avevo trattato Niall, infondo lui voleva solo consolarmi, appena sarebbe ritornato gli avrei chiesto scusa.
Niall's pov
Tornai velocemente a casa mia e presi la chitarra, speravo che una canzone l'avrebbe fatta stare meglio!
Rientrai a casa di Sofia e sentii che non stava più piangendo, meglio, pensai.
Andai di nuovo a bussare alla sua porta
“Ora posso entrare?” riprovai a chiedere.
“Si, amore, entra pure e scusami per prima!” mi disse lei.
Presi in mano la chitarra e mentre aprivo la porta iniziai a cantare Gotta be you.
° finito di cantare °
“Vieni qui” mi disse dolcemente aprendo le braccia.
“Non potrei mai rifiutare quest'offerta” dissi andandola ad abbracciare.
“Scusa per come ti ho trattato prima, tu non centri niente con tutta questa storia, anzi, ti dovrei ringraziare per come mi stai vicino in ogni momento!” disse mentre le scendeva un'ultima lacrima.
“Ehy, cucciola, non fare così – le asciugai la lacrima – lo sai che su di me puoi, anzi, devi sempre contare! Ci sarò sempre per te!”
La baciai, un bacio unico al mondo, dove le persone diventano una sola, uno di quelli che da bambini sogniamo la notte, uno di quelli che nemmeno io riesco a spiegare...
* * *
Goodnight my darling, come state? Oggi mi sento un po' inglese!
Che ne pensate di questo capitolo? Voglio la verità! E vorrei anche che qualche persona che legge questa storia in “modalità fantasma” (legge ma non esprime giudizio) la recensisca! Mi piace sentire che ne pensate, è un modo per migliorare insieme!
Ora vado, ciao, Ilaria