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Autore: RossoCannella    27/01/2014    3 recensioni
“Santana, io e tuo padre abbiamo parlato da lunedì comincerai a prendere ripetizioni.”
Lo sguardo di Santana era un misto di rabbia e stupore.
“Neanche per sogno! Non sono una cretina, non prenderò ripetizioni da nessuno!”
Ma la signora Lopez, in concordanza con suo marito, aveva già preso una decisione e non c’era nulla che la loro figlia potesse fare per cambiare le cose.
“Mi dispiace Santana, il caso è chiuso. Lunedì conoscerai Quinn, è il nome della ragazza che ti aiuterà. I suoi genitori sono dei miei carissimi amici di infanzia”
La signora Lopez chiuse la porta del suo studio, lasciando sua figlia imprecare all’esterno.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Mercedes Jones, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Quinn/Santana, Rachel/Santana
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10

Erano passate due settimane da quando Rachel era tornata a casa. Francamente gestire la sua mancanza, ormai, era diventato più facile per Santana. Era abituata a non averla nella sua vita.
Gli esami si avvicinavano, stava per diplomarsi. Il tempo a sua disposizione per conquistare Quinn stava diminuendo sempre di più. Il loro rapporto ultimamente era diventato sempre più intenso. Passavano molto tempo insieme, più del dovuto. 
Quel pomeriggio, la Lopez era sdraiata sul divano in una posizione alquanto insolita e piuttosto bizzarra. Era praticamente a testa in giù, con le gambe sulla ‘spalliera’ del divano e la testa penzolava fuori e guardava in questo modo barbaro la televisione. 
“Santana, ti arriverà il sangue al cervello se non ti siedi composta” affermò la signora Lopez avvicinandosi a lei. 
“Non mi interessa” rispose la ragazza, facendo sospirare sua madre. 
“Puoi sederti un attimo come una persona normale? Dovrei parlarti di una cosa piuttosto importante” 
“Ti trasferisci finalmente al Polo Nord?” domandò la latina mettendosi seduta composta. L’adulta la guardò cercando di capire che diavolo stesse dicendo. 
“Non ho capito che senso abbia quella frase, non ho capito perché tu ce l’abbia tanto con me e no, non mi trasferirò al Polo Nord per tua sfortuna – sospirò – Durante il tempo che hai passato in compagnia di Quinn, ho notato dei grandi miglioramenti per quanto riguarda la tua situazione scolastica, i tuoi professori dicono che sei ritornata in carreggiata e che sono orgogliosi dei progressi che hai fatto”
“Mi fa piacere” rispose l’adolescente, ma era chiaro che non gliene importasse niente di tutto ciò. 
“In base a quanto ho detto, mi aspetto che tu prenda un voto sufficientemente alto da poter frequentare lo stesso college che abbiamo frequentato io e tuo padre. Ti imploro di non deludermi. Io credo molto nelle tue capacità e sono sicura che puoi farcela. Magari Quinn può darti una mano a prepararti. Ho sentito da Teresa che Quinn-” la signora Lopez non fece in tempo a finire la frase. Santana cominciò ad arrossire. 
“Perché Teresa te ne ha parlato?” chiese. 
Mamma Lopez rise e diede una spinta giocosa a sua figlia che la guardò malissimo. 
“Devo ammettere che Quinn Fabray è davvero una bellissima ragazza, nonché molto raffinata e di buona famiglia. Diciamo che sarebbe perfetta” 
“Credo che tu ti stia facendo più film di quanti me ne faccia io. Non c’è niente tra me e Quinn e poi lei è fidanzata perciò”
“E allora? Anche tuo padre era fidanzato, ma questo non mi ha scoraggiato e alla fine ho raggiunto il mio obiettivo, fare in modo che lasciasse la sua ragazza e mettermi con lui. Io ero completamente, perdutamente innamorata di lui. Eravamo molto amici, a dire il vero era il mio migliore amico, ma non avevo mai avuto il coraggio di dirgli cosa provavo. Poi un bel giorno lui mi disse di essere intenzionato a chiedere ad una del nostro corso, di uscire. Inizialmente non dissi nulla e nascosi ancora una volta i miei sentimenti, ma quando fu ufficiale, quando seppi che stavano insieme, la gelosia prese il sopravvento e divenne ingestibile controllare le mie emozioni. Diciamo che diventai coraggiosa tutto d’un tratto e gli dissi esattamente cosa provavo per lui, fortunatamente ricambiava i miei sentimenti. Quello che sto cercando di dirti è che vale la pena rischiare tutto in amore.” 
Per la prima volta dopo tanto tempo, Santana aveva ascoltato attentamente le parole di sua madre e doveva ammettere che la donna aveva ragione. 
Tutti ormai le stavano dicendo più o meno la stessa cosa, stavano cercando di farle capire che doveva provarci. 
“Teresa ti ha detto proprio tutto eh?” domandò 
“Esattamente, mi ha detto tutto. Purtroppo a causa del mio lavoro non sono molto presente nelle vostre vite, ma non per questo sono all’oscuro di cosa vi accade. Io so tutto, vengo messa al corrente di ogni cosa – la signora Lopez sorrise alzandosi dal divano e cominciando a camminare verso il suo studio. Prima di chiudere la porta alle sue spalle, si girò e guardò sua figlia – Ah Santana, domani avremo ospiti a cena, ho invitato i Fabray” detto questo chiuse la porta lasciando sua figlia fuori. 
In fretta, la ragazza salì in camera e prese il telefono, cominciando una conversazione con la sua migliore amica.
“Si Merc, mamma è completamente impazzita. Ha deciso di invitare a cena Quinn e la sua famiglia. Ti rendi conto?” domandò.
“Beh magari lo sta facendo solo perché vuole conoscere meglio la sua futura nuora”
“Oh non essere stupida. Non succederà perché Quinn ha già una ragazza e non sono io, sono sicura di non piacerle nemmeno.”
“Sei ripetitiva e petulante Lopez, ripetitiva e petulante. Te l’ho detto una marea di volte, a lei piaci da morire. Ok fammi una promessa.”
“Cioè?” chiese la mora
“Quando domani verrà a casa tua, più bella che mai, con i suoi occhioni verdi e quel sorriso che cura il cancro, promettimi che le chiederai di uscire”
“Ok no. Questo non succederà!” obiettò la latina.
“Santana renditi conto che fra meno di un mese ci diplomiamo, niente più scuola, niente più Quinn, perciò sbrigati” 
“Ok, va bene, mi hai convito. Adesso devo proprio andare, devo trovare e preparare una canzone per la lezione del glee domani. Ci sentiamo più tardi”

Il giorno dopo, Santana era in camera sua, aspettando l’arrivo dei signori Fabray. Era un po’ preoccupata, non conosceva i genitori di Quinn e soprattutto l’idea di dover trascorrere un’intera serata con loro, la spaventava. Che sarebbe successo se non avesse fatto una buona impressione? Inoltre non smetteva di pensare alla promessa fatta a Mercedes, doveva chiedere alla bella tutor di uscire, ma con quale coraggio? 
Teresa bussò alla porta e la latina la lasciò entrare. 
“Santana i Fabray sono arrivati, dovresti scendere” 
“Teresa sto morendo di paura” confessò facendo ridere la donna. 
“Non avere paura, andrà tutto bene” 
Detto questo l’abbracciò e la esortò ad andare di sotto per potersi unire alla cena. 
La mora scese le scale e la prima persona che vide non appena fu di sotto, fu Quinn. Era bellissima. Indossava un vestitino bianco. La sua vita era circondata da una cintina marrone e le sue spalle erano coperte da un maglioncino rosso. 
“Santana, eccoti, vieni qui, ti voglio presentare i Fabray – affermò il signor Lopez trascinando la figlia per il braccio – loro sono Russel e Judy”
“È un vero piacere conoscervi” la ragazza sorrise ed educatamente strinse la mano ad entrambi. Poi guardò Quinn e le sorrise. 
“Ciao S” disse la bionda abbracciandola
“Ciao a te Q”
“Tesoro la cena non è ancora pronta, tu e Quinn potreste andare in camera tua, anzi no meglio in giardino, a parlare, mentre noi adulti rimaniamo un po’ qui, che ne dici? Oh e potresti portare con te i tuoi fratelli, sperando che scarichino tutta l’energia fuori e che a cena si comportino in modo decente” propose la donna silenziosamente avvicinandosi alla sua ‘bambina’. 
“Ok, va bene. Ma se i mocciosi cominciano a darmi fastidio, li faccio rientrare piangendo” 
“Santana non azzardarti a torcere un capello ai gemelli” la mora sbuffò e si avvicinò alla sua tutor. 
“Ehi Q, ti va di venire in giardino? La cena non è ancora pronta e magari i nostri genitori vorranno parlare di cose estremamente noiose, che ne dici?” 
“Dico che va bene”
Santana sorrise e guidò Quinn fino all’altalena. Si sedette e invitò la bionda fare lo stesso. Cominciarono a parlare del più e del meno, mentre i gemelli si rincorrevano e si lanciavano addosso cose. 
“Q devo chiederti una cosa” affermò sperando di riuscire a mantenere la promessa che aveva fatto a Mercedes, ma soprattutto a sé stessa. 
“Dimmi pure” sorrise la bionda guardandola dritta negli occhi. 
“Mi chiedevo se ti andasse, beh si se volessi – stava faticando davvero per farle quella stupida domanda. L’altra ragazza sembrava ansiosa di sapere cosa la Lopez le avrebbe chiesto – aiutarmi per gli esami” disse alla fine, abbassando il capo. 
Quinn sembrava un po’ delusa, questo non sfuggì a Santana, che, non appena notò che la tutor stava per prendere parola, ricominciò a parlare. 
“A dire il vero non era questo che volevo chiederti – sospirò – in realtà volevo chiederti. Ok sono molto imbarazzata, ma devo farlo. Vuoi uscire con me?” domandò tutto d’un fiato. Distolse lo sguardo da quei bellissimi occhi verdi e lo puntò sulla punta delle sue scarpe. 
L’altra ragazza se ne stava in silenzio, cercando lo sguardo della mora, ma non riuscendo a coglierlo. Sembrava non sapere cosa rispondere. 
“Ho una ragazza, Santana” rispose dopo un po’.
“Lo so, non avrei dovuto chiedertelo, è stato inappropriato e sicuramente in seguito a questo perderò quel rapporto d’amicizia che si era creato. Quanto sono stupida!” esclamò alzandosi dall’altalena e cominciando a camminare verso la porta d’ingresso di casa sua. 
“Ehi Santana, aspetta! – affermò Quinn seguendola e bloccandola per il braccio – Non sei affatto stupida e questo non rovinerà la nostra amicizia ok?” domandò spostandole una ciocca di capelli dal volto. 
“Mi vergogno da morire, come mi è saltato in mente?” chiese, rivolgendo la domanda più a sé stessa che alla bella bionda. Dopodiché entrò in casa. 
La cena trascorse tranquillamente, gli adulti non facevano altro che parlare di cose noiose e raccontare avvenimenti accaduti quando erano tutti insieme al liceo o all’università, mentre i fratelli di Santana si divertivano a tirarsi il cibo. 
Quando giunse il momento del dolce, tutti si recarono in salotto. I gemelli si erano addormentati e così il signor Lopez li aveva portati nella loro camera. 
“Allora Quinn, cosa studi all’università?” domandò la signora Lopez guardando la ragazza. 
“Medicina” rispose la bionda
“Medicina? Ma è fantastico. Sarete veramente orgogliosi di lei”
“Si, lo siamo davvero tanto” rispose Judy cingendo le spalle della sua ‘bambina’ e dandole un bacio sulla guancia. 
“Santana, tu cosa farai non appena diplomata?” chiese Russel Fabray
“A dire il vero non lo so. Sono piuttosto confusa. Da una parte vorrei seguire le orme dei miei genitori e diventare un avvocato, dall’altra vorrei provare qualcosa di nuovo. Mi piace molto scrivere, mi piacerebbe iscrivermi alla facoltà di lettere, o giornalismo” rispose
“Anche Quinn lo era. Un mese prima del test di ammissione voleva abbandonare tutto. Fortunatamente Brittany, la sua ragazza l’ha aiutata a chiarirsi le idee” affermò il signor Fabray. 
Non appena l’uomo ebbe pronunciato quel nome, gli sguardi delle due ragazze si incontrarono, ma subito Santana ritornò a guardare le sue scarpe. 
“Santana possiamo parlare in privato?” domandò Quinn avvicinandosi a lei. 
“Non ne ho molta voglia” rispose 
“Per favore” 
“Va bene – affermò la mora – mamma io e Quinn andiamo un attimo in camera mia. Ho scoperto che adora i The Killers e le voglio mostrare il mio CD autografato da Brandon Flower” 
“Certo tesoro, andate pure” 
Le due salirono le scale e si diressero in camera della latina. Una volta entrate, Santana si sedette con le gambe incrociate sul suo letto, aspettando che Quinn parlasse. 
“Santana non voglio che tu te la prenda per il rifiuto” 
“Non me la sono presa”
“Santana – disse la bionda avvicinandosi a lei – ti conosco da abbastanza tempo, da capire che mi stai mentendo – affermò sedendosi accanto a lei e prendendole una mano – Tu sei bellissima, sei veramente bellissima e fin dal primo momento in cui ti ho vista ho pensato che fossi la più bella ragazza che io avessi mai visto. Ma non posso uscire con te. Sono fidanzata con Brittany, io la amo” continuò.
La latina era senza parole. Non sapeva che dire. Non sapeva se essere felice o triste per le parole ascoltate.
“Tranquilla, ho capito” rispose la mora togliendo la mano da quelle della bionda e alzandosi. 
“Mi dispiace” 
“Anche a me”

RossoCannella's Space
Ciao a tutti i lettori. Spero che il capitolo, anche se estremamente triste, vi sia piaciuto. So che vi sto facendo penare per un bacio Quinntana, ma voglio che la storia sia almeno un po' realistica. 
Mi ero prefissata un obiettivo e cioé pubblicare almeno una volta a settimana un capitolo, in un determinato giorno, ma non credo di riuscirci, perciò semplicemente cercherò di aggiornare al più presto. 
Ringrazio la mia velocissima Beta. 
A presto con un nuovo capitolo di WTN
Un bacione 

RossoCannella

 
   
 
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