Film > Le 5 Leggende
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Autore: Ser Barbs    28/01/2014    6 recensioni
E' passato poco più di un anno da quando Pitch è stato sconfitto e Jack Frost è diventato il Guardiano del Divertimento. Ma li Re degli Incubi sta tramando e, questa volta, per sconfiggerlo, i Guardiani avranno bisogno di aiuto, aiuto da qualcuno che non avevano mai incontrato finora...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Cinque Guardiani, Jack Frost, Kozmotis 'Pitch' Pitchiner, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4__Chi Siamo
Nord si voltò verso di noi, stupito dal fatto che Orelious parlasse e subito congedò i Guardiani, che si dileguarono dopo qualche secondo.
“Seguitemi” disse, riprendendo a camminare.
Camminammo fino ad arrivare ad una parte molto affollata del palazzo: la fabbrica.
Non avevamo mai visto nulla di simile neanche tra le costruzioni degli umani: centinaia di Yeti costruivano giocattoli di ogni forma, colore e misura mentre gli elfi cercavano di dare il loro contributo presentando i loro simili addobbati come alberi di Natale.
Camminavamo lentamente, fermandoci ogni tanto per osservare meglio il loro lavoro; Nord ci incitava a seguirlo, aprendoci la strada tra tutto quell’allegro caos.
Orelious si avvicinò trotterellando a Nord: “E’ sempre tutto così... disordinato?” chiese.
Il Capo gli sorrise: “Certo: costruire giocattoli per tutti bambini che credono non è cosa semplice, per questo non smettiamo mai di lavorare.”
Dopo poco, ci trovammo davanti ad una massiccia porta di legno. Nord l’aprì e ci fece degno di entrare con un cenno incoraggiante.
Avanzammo di qualche passo, ritrovandoci al centro di una stanza circondata da scaffali e piena di cubi di ghiaccio integri o mezzi scolpiti sparsi un po’ dappertutto.
Rimasi ad osservare, colpita, mentre Orelious si trasformò in un colibrì e cominciò a volare freneticamente intorno alla stanza.
Nord ci guardò soddisfatto: “Funziona sempre” mormorò.
Camminò verso una libreria, afferrò qualcosa e si sedette davanti alla sua scrivania, invitando anche me a fare lo stesso.
Orelious spiccò un balzo, trasformandosi a mezz’aria in un gatto selvatico, e atterrò silenziosamente sul ripiano levigato, la coda lunga e arruffata che si muoveva lentamente per bilanciare il peso.
“Allora...” iniziò titubante Nord, “...tu sai qual è il tuo centro Serytia?”
Sbattei gli occhi un paio di volte, confusa:”Emh... il mio cosa?”
“Come immaginavo” disse, abbandonandosi sullo schienale.
“Guarda qui-Tu mi vedi così, giusto?” Mi mostrò quello che aveva tra le mani, una matriosca che lo raffigurava. “Molto grande, che incute timore?” ridacchiò leggermente.
“Prova a conoscermi un po’ meglio, và avanti.” Me la porse gentilmente.
La afferrai e la aprii con cautela: all’interno c’era un altro piccolo Nord.
“Sei anche... allegro?” dissi piano.
“Ah, ma non solo!” esclamò; “Sono anche misterioso, e impavido, e premuroso. Ed il mio centro...”
Mise l’ultima matriosca nella mia mano; “C’è un bambino con... grandi occhi?” mormorò Orelious incerto.
“Esatto!” disse trionfante, poggiandogli una mano sulla schiena.
Trasalimmo: nessuno, a parte me, aveva mai osato toccarlo. Neanche LUI...
Non di nuovo, pensai con gli occhi lucidi.
Mi riscossi appena in tempo, Nord non mi aveva visto.
“Occhi grandi, molto GRANDI, perché pieni di meraviglia! E’ questo il mio centro. Da quando Uomo nella Luna mi ha scelto il mio compito è stato proteggere meraviglia che è in bambini.”
“Ora” mi fissò dolcemente “hai idea di quale può essere tuo?”
Fissai negli occhi Orelious per qualche minuto, poi scrollai le spalle.
“Allora raccontatemi vostra storia-vostri poteri, vostra nascita, cosa avete fatto in vostra vita.”
Cominciai a parlare:”Siamo nati entrambi in una foresta, privi dei ricordi di una vita passata” Nord mi fissava con dolcezza e pazienza; “La nostra nascita è stata l’unica occasione in cui Manny ci ha parlato: ci rivelò i nostri nomi e ci disse quali fossero i nostri poteri.”
“Ovvero?”
“Orelious può trasformarsi in qualsiasi creatura, reale e immaginaria; io posso fare lo stesso e... posso controllare tutti gli elementi a mio piacimento.”
“In che senso... tutti gli elementi?” chiese perplesso.
“Sono in grado di controllare il fuoco, il fulmine, la terra, l’acqua, il vento... anche il metallo e il veleno, se mi va.” Pensai un po’; “Siamo anche telepati-questa abilità la uso spesso per comunicare con gli animali.”
Gli raccontai del nostro incontro con Pitch, dei viaggi che avevamo fatto intorno al mondo, degli esperimenti con i nostri poteri, di quando avevamo allontanato gli incubi di Pitch dai bambini...
“Ma... bambini possono vedervi?” chiese Nord.
“No.” risposi semplicemente.
“E... non vi dà fastidio? Non cercate di fare qualcos’altro per essere visti?”
“A dire il vero, non ci importa molto.” disse Orelious.
Se Nord era stupito non lo diede a vedere.
“Devo dire che... siete soggetti molto particolari: ottimi combattenti, molto potenti e per questo controllati, coraggiosi, amate viaggiare... non saprei da dove cominciare per vostro centro.” Sorrise lievemente.
“Per oggi può bastare; elfi vi guideranno in vostra camera: lì troverete tue armi.” Gli sorrisi riconoscente.
Stavo per aprire la porta quando chiese: “Ultima cosa: da quanto tempo vivete come spiriti?”
Mi voltai per rispondere: “Sedici anni.” Nord annuii. “Potete andare ora.”
Appena varcammo la soglia ci investì un vento gelido: il mio pensiero corse per un attimo a Jack, ma mi riscossi quando un paio di elfi cominciarono a tirarmi i bordi dei pantaloni.

Jack POV
Non appena la porta dello studio si chiuse, volai velocemente fino lì e accostai l’orecchio: sapevo che Nord non ci avrebbe riferito neanche la metà di quello che gli avrebbe detto Serytia.
Le stava parlando del centro che tutti i Guardiani dovevano avere: fin qui niente di nuovo, anche se con lei stava usando un tono più dolce.
Ascoltai curioso tutta la loro storia, notando che mentre parlava dei viaggi recenti la voce le traballava leggermente, come se volesse... piangere.
Rimasi senza parole quando dissero che non li importava essere visti dai bambini, ma ormai dovevo andarmene.
Mi bloccai quando Nord le chiese da quanto tempo vivessero.
La sentì dire:“Sedici anni.”
Volai verso l’alto velocemente, non mi importava di lasciare una scia di ghiaccio dietro di me.
Con gli occhi lucidi guardai la Luna: Perché a lei non importa?
Perché lei sedici anni e io... trecento?
 
Angolo Autrice
Guys I’m back! Wow, quasi un mese... O.O Scusate tanto, ma la scuola in questo periodo è molto pesante...
Spero che vi piaccia e che... magari... lasciate una piccola recensioncina... di qualsiasi tipo, ne sarei felice ^.^
P.S. Nanni, mi merito il Crucio. Sono pronta u.u
  
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