Ciao Fred,
 
Ti devo raccontare un bel po’ di cose, che sono successe in questi due anni...
Tanto per iniziare, non riesco a dire alla mamma che non deve farti più il maglione a Natale.
Ogni volta è così felice quando ricama quella F dorata, che mi sembra che tu ci sia ancora... Poi però quando lo finisce, scoppia a piangere odorando quelli vecchi, ancora impregnati del profumo della tua pelle.
Certe volte, quando non mi vede nessuno, mi infilo il tuo vecchio maglione e mi metto davanti allo specchio guardando il mio riflesso.
È strano come possa sentirti così vicino. Mi sembra di stare ogni volta davanti allo Specchio delle Brame. Ti penso ogni notte, e mi vengono sempre in mente tutti quei momenti in cui nel buio della nostra camera architettavamo gli scherzi durante le estati da portare a scuola...
Se non fosse perchè la nostra stanza è troppo vuota e silenziosa adesso, mi scapperebbe anche un sorriso ripensando a quante ne abbiamo combinate.
Sai, ancora non riesco a credere che te ne sia andato. Non è giusto, te ne sei andato troppo presto, avevi tutta la vita davanti e a distanza di due anni dalla battaglia di Hogwarts, mi chiedo come saresti stato adesso.
Mi chiedo se avresti visto il mondo insieme a me, mi chiedo come avresti chiamato i tuoi figli...
Niente è più lo stesso, le cene di famiglia sono troppo vuote e silenziose e a stento riesco a ricordare i momenti passati insieme a te. È tutto offuscato, senza te, il mondo per me non ha colori.
Nemmeno quello che dico ogni volta ha più senso, se non ci sei tu che finisci le mie frasi.
Mi manca la tua voce e le tue risate, so che sto diventando pazzo, ma certe volte posso giurare di sentirti chiamare il mio nome, quando il vento ulula forte attraverso le finestre della Tana.
L’altro giorno mi sono svegliato prima di tutti e, scopa in mano, ho volato più in alto che potevo. La brezza fresca della mattina mi ha ricordato le nostre nottate prima del ritorno a scuola. Sono sicuro di aver trovato il modo per parlarti più da vicino, lo sai?
 
L’anno scorso a Natale, mamma si è sbagliata e mi ha chiamato Fred; io le ho detto “Io sono George, seriamente donna, e dici di essere nostra madre?”
Diciamo che ci ha impiegato un bel po’ prima di smettere di piangere e di chiedermi scusa.
Manchi a tutti. La vita qui alla Tana non è più ‘viva’ senza di te.
È come se la tua vita fosse stata una storia, le cui pagine fossero state strappate via troppo presto.
Quando la mamma ci porta a Diagon Alley e vedo gli anziani che camminano per strada, mi immagino che un giorno, anche io sarò così. Speravo però che accanto a me ci fosti stato tu. Francamente, quando abbiamo messo i nostri nomi nel calice di fuoco, non avrei voluto che quella sarebbe stata l’unica volta i cui ci saremmo visti da vecchi.
 
Avrei voluto anche che Harry non avesse gettato via la Pietra della Resurrezione, sai, per poterti parlare un’ultima volta... L'unica cosa che mi da ancora speranza, è che so che un giorno ci riincontreremo, fratellino mio.
Mi manchi ogni giorno di più, Freddie...
Ti voglio bene.