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Autore: Scarl_Bloom 94    30/01/2014    2 recensioni
Tre ragazze, due sorelle e loro cugina, stanche di vivere la loro vita, di vivere nel loro paese, decidono di scappare via, lasciando solo una lettera ai propri genitori. Tre ragazze pazze fino al midollo, si ritroveranno da sole in una grande città come New York. E qui il caso vuole che una di loro incontri l'amore della sua vita e viva una storia d'amore per niente normale. Amori, disastri, guai e situazioni comiche staranno alla base di questa pazza storia.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3  -  Eroe del giorno
 
 

Sono finita come un emerita deficiente in un tombino per di più abbastanza profondo. Ma cosa diavolaccio ci faceva un tombino aperto, poi?? Sento una rabbia tremenda pervadermi. Sono sicura al cento per cento che è stato quell’attore da strapazzo a lanciarmi qualche maledizione per farmi finire qui dentro. Cerco di muovermi mentre sento Annie e Carol urlare il mio nome disperate. Quelle due deficienti sembrano delle galline in calore. Come se non bastasse non riesco ad alzarmi, ho un male cane alla gamba destra. Di male in peggio.
 
Annie : Rachel!!! Sei deceduta???
 
Io : No! Sono qui, non mi vedi, demente??!
 
Carol : Riesci ad uscire da questo buco da sola?
 
Io : Ma che domande di merda! Come faccio ad uscire se qualcuno non mi aiuta?!
 
 
Questa situazione è snervante. Non posso alzarmi, non posso uscire da lì e per di più ci si mettono a quelle due cretine con le loro domande tanto stupide quanto (in)evitabili. Chiudo gli occhi per cercare di placare la mia furia omicida e inizio a contare fino a 10, 20, 30 ecc.. Intanto Annie e Carol chiedono aiuto urlando in modo indecoroso. Quelle loro urla non fanno che ampliare ulteriormente la mia rabbia.
In una frazione di secondi sento una marmaglia di gente precipitarsi da noi. Qualcuno sbircia dal buco per osservarvi. I soliti curiosoni del ca***. Sono scocciata fino all’inverosimile, adesso come minimo finirò in qualche Tg dato che nei paraggi ci sono sia una telecamera che una giornalista ficcanaso. Dalla posizione in cui mi ritrovo riesco a vedere poco e niente, tranne qualche viso sconosciuto e Carol ed Annie spaventate a morte. Ma ecco che improvvisamente vicino a loro si presenta qualcun altro : Orlando. Si, proprio lui, quell’attore insopportabile e prepotente che tra l’altro poco fa ho aiutato ad uscire da una situazione imbarazzante c compromettente in cui io stessa l’avevo cacciato. E come se tutto questo non fosse già abbastanza, lo vedo inginocchiarsi e affacciarsi dentro il tombino mentre Annie e Carol lo tengono ben stretto.
 
Orlando : Stai bene? Se mi spingo più oltre riusciresti a prendere la mia mano?
 
Io : Non riesco a muovere la gamba, mentecatto!!
 
Orlando : Ehi, potresti sforzarti ad essere più gentile, sai? Sto cercando di tirarti fuori da qui.
 
Io : Non te l’ho chiesto io.
 
Orlando : Si, ma se ti tiro fuori da questo buco la mia immagine è salvaguardata. Visto il casino in cui mi avete cacciato tu e le due pazze che stanno toccando il mio culo!
 
Mi viene da ridere, ma riesco a trattenermi. Sposto un po’ lo sguardo e vedo mia sorella e mia cugina addosso ad Orlando e giusto appunto con la scusa di tenerlo e di non farlo cadere lo stanno palpeggiando come a delle perverse. Il tutto sotto agli occhi di Tv, giornalista e pubblico. Ovviamente sono tutti concentrati per vedere come farà il bell’attore dei miei stivali a salvarmi da quella orrenda situazione.
 
Orlando : Ho avuto un’idea!
 
Io : Cosa?
 
Orlando : Aspettami un attimo, adesso ritorno lassù e cerco qualcosa per tirarti su. Non ti muovere.
 
Io : E dove vuoi che vada?  *sbuffo*
 
Lo vedo tornare coi piedi per terra mentre guarda in malo modo Annie e Carol. Loro invece sono alquanto soddisfatte. Finalmente posso dare libero sfogo alla mia risata fin troppo trattenuta. Ma in una situazione del genere non posso proprio avere il coraggio di ridere.  Cerco di mettermi in piedi, ma sento un dolore accecante alla dannata gamba. Spero con tutto il cuore di non essermela rotta.  Nel mentre aspetto la genialata dell’attore odioso mi metto ad ascoltare quello che dice la giornalista dei miei stivali.
 
Giornalista : Guardate, siamo nel luogo in cui una povera ragazza, fan di Orlando Bloom è caduta accidentalmente in un tombino. Sembra anche la vittima sia ferita gravemente e quindi impossibilitata a reggersi in piedi.
 
Fan di Orlando Bloom? Ah ma allora questa non ha capito proprio un ciufolo! Per non parlare poi della tragedia che è riuscita a raccontare. Ferita gravemente, ma Dio santissimo cosa devono sentire i miei poveri padiglioni auricolari. Mezza America sta sentendo della mia vicenda. Si staranno di certo chiedendo chi sia la sfigata deficiente che è finita in un tombino. Per non parlare di chi si starà scassando dalle risate nel sentire questa folle notizia. La giornalista passa anche a intervistare Annie e Carol. Le due non perdono ovviamente tempo a improvvisare una tragedia in loro stile d’altronde.
 
Annie : Spero solo di poterla riabbracciare presto. La mia vita senza di lei non avrebbe senso  *Scoppia in un pianto isterico, falso fino al midollo*
 
Carol : Il signore deve essere clemente con quella povera ragazza! Non merita di fare questa fine!  *si aggiunge al pianto isterico e finto insieme a quell’altra*
 
Mi porto la mano per sorreggermi la fronte. La gente le applaude pure. Comincio a pensare che qui nessuno sia normale. La giornalista riprende a parlare alla telecamera, ovvero alla gente che sta seguendo da casa. Mi sembra tanto di essere in una puntata di “Pomeriggio 5”, e questo è davvero una cosa triste, molto triste.
Finalmente quel deficiente di un Bloom ritorna. Vedo che ha qualcosa in mano ma non capisco cosa di preciso. Me la butta di sotto e scopro con stupore che si tratta di una corda. La guardo titubante e poi l’afferro. Sento la gente applaudirlo per l’idea che ha avuto. Che persone idiote. Poi mi viene in mente una cosa : come caaaa*** faccio ad arrampicarmi se non riesco a muovere la gamba??!
 
Orlando : Sali, coraggio!
 
Io : Ma tu sei davvero un demente!! Ti ho detto che non riesco a muovermi! Mi fa male la gamba!!
 
Tutto l’entusiasmo di prima svanisce di colpo. Gli occhi della gente sono puntati  su l’Orlando coglione. Quest’ultimo si passa la mano fra i capelli, non sapendo cosa fare. Io , nella mia disperazione, getto la testa tra le ginocchia. Resterò a vita in questo buco, me lo sento. Alzo lo sguardo e incontro quello di Orlando. Sbuffo e riporto lo sguardo a terra abbracciando le mie gambe.
D’un tratto vedo la corda ai miei piedi ritirarsi. Qualcuno la sta tirando su. Alzo lo sguardo e vedo Orlando con la corda in mano. Che vuole fare quel cretino?
 
Orlando : Ehi, voi due, prendete questa corda e tenetela ben stretta!
 
Annie e Carol lo guardano scioccate. Ci mettono diecimila anni ad alzare le mani e ad afferrare la corda. Non capiscono che diavolo a in mente.  All’improvviso lo vedo calarsi giù per il tombino. Sta venendo da me. Oh Dio, Oh Signore, ma è pazzo?!  Osservo l’intera con gli occhi spalancati, piena di incredulità. In un batter d’occhio arriva da me e si china per parlarmi.
 
Orlando : Non te l’aspettavi, eh?  *sorride*
 
Io : Tu sei pazzo
 
Orlando : Può darsi, ma sempre meno pazzo di te  *sorride*
 
Io : Che cafone che sei.
 
Orlando si mette a sedere accanto a me. Porta la sua mano al mio viso per farmi voltare verso di lui. A quel contatto rimango di sasso. Appena incontro i suoi occhi capisco che anche lui è rimasto leggermente turbato dal suo gesto.
 
Orlando : Aggrappati a me, adesso. E non fare la bambina.
 
Io : Aggrapparmi a te? Ma tu vorrai scherzare!
 
Orlando : Vuoi restare qui per il resto dei tuoi giorni?
 
Io : Certo che no!
 
Orlando : E allora abbatti il tuo stupido orgoglio e aggrappati a me!
 
Io : Accidenti, guarda tu cosa mi tocca fare! Tutta colpa mia e della stupida idea che ho avuto di venire in questo postaccio del cavolo! Dovevo farmi i fattacci miei e tenere la bocca chiusa, così a quest’ora eravamo tutte e tre a casa nostra a giocare come vittime sacrificali dei nostri adorati e insopportabili fratelli!
 
Continuo il mio discorso paranoico gesticolando come un’ossessa mentre Orlando mi osserva scioccato. Mi accorgo della sua espressione confusa e decido di smettere di delirare. Alla fine accetto di aggrapparmi a lui, e com’era facile da prevedere comincia a sorridere compiaciuto. Si alza e mi prende delicatamente in braccio. Siamo estremamente vicini e il mio cuore, non so per quale motivo, è partito accelerando i battiti.
 
Orlando : Però! Non sei proprio leggera come una piuma..
 
Io : Sono fatta di carne e ossa, mio caro e non come alle tue fidanzate scheletriche che non c’hanno nemmeno la forza di reggersi in piedi!
 
Orlando : E tu che ne sai delle mie fidanzate? *inarca un sopracciglio*
 
Io : mm, ma per favore! Sei un attore, tutti sono a conoscenza delle tue conquiste, non è mica un segreto di stato!
 
Orlando :  Diciamo che ti credo  *ride*
 
Io : Allora? Ti muovi ad afferrare quella maledetta corda e a farmi uscire da qui??
 
Cerco di cambiare discorso. Non ho voglia di parlare delle sue fidanzate- zombie. I nostri visi sono incredibilmente vicini. Sento il suo respiro sul mio volto. Ci guardiamo per un istante interminabile. Vorrei tanto sapere cosa diavolo gli passa per la testa. E’ un dilemma per me quest’uomo.
 
Orlando : Perché hai detto quelle cose prima a quella giornalista?
 
Io : …. Ecco, io non lo so. Volevo vendicarmi per come ti sei comportato …
 
Orlando : E come mi sarei comportato, sentiamo!?
 
Io : Come, come?? Mi hai trattata come una ragazzina e hai osato anche dire che ti sbavavo dietro! Ma tu ti rendi conto di quello che dici quando parli?!
 
Orlando : non mi sembra di aver detto niente di offensivo, tu invece hai iniziato a dirmi cose poco carine!
 
Io : Ah io adesso avrei la colpa di tutto? Ah ma bene!! Proprio bene!
 
Continuiamo a battibeccare senza sosta. Poi all’improvviso qualcuno da lassù sente il bisogno di interromperci. Annie e Carol ci fanno notare che tutti stanno aspettando la nostra uscita da quel dannato buco. Io e Orlando ci stizziamo, stringendo i denti. Avremmo continuato con le nostre ragioni all’infinito.
 
Orlando : Aggrappati!
 
Io : con immenso disgusto!!
 
Mi stringo forte a lui. Mi sento morire, ma la rabbia nei suoi confronti e così tanta che non riesco a pensare a nient’altro.  Quell’uomo insopportabile afferra la corda e una decina di persone ci tirano su. Lungo la salita restiamo in silenzio a fissare qualsiasi cosa tranne che noi stessi.
 
Orlando : Ti faccio così schifo?
 
Non faccio in tempo a rispondere perché siamo arrivati a destinazione. Finalmente respiro aria pura, lì dentro puzzava che era una meraviglia. Annie e Carol mi abbracciano e tutti applaudiscono contenti. La giornalista si avvicina a Orlando che è ancora accanto a me. Vuole intervistarci. Quella rompi balle.
 
Giornalista : Ed ecco signori e signore, l’eroe del giorno!! Orlando Bloom!!
 
Guarda tu cosa mi tocca sentire. Adesso la sua immagine è salva, è diventato persino un eroe. E il merito va tutto a me, ovviamente. Quanto posso essere deficiente. L’ho aiutato a salvarsi la pellaccia. Se non fosse per il dolore alla gamba la picchierei a quella insopportabile e ficcanaso.
 
Giornalista : com’è stato essere salvata dal proprio idolo?
 
Io : Niente di che, una cosa normale. E comunque non è il mio idolo!
 
Ma che lo dico a fare? Tanto è fiato sprecato con queste persone. Sento delle sirene avvicinarsi sempre di più : è l’autoambulanza. Non mi dite che è per me perché scoppio a ridere come se non ci fosse un domani altrimenti.  E infatti è proprio per me. Ma d’altronde devono medicarmi la gamba e quindi la sua venuta non è del tutto inutile. Annie e Carol salgono insieme a me e in quel momento mi accorgo che Orlando mi sta fissando nonostante stia parlando con la giornalista. Gli lancio un’occhiataccia dopodiché vengo aiutata dagli infermieri a salire sul veicolo. Le altre due mi vengono dietro e partiamo verso l’ospedale.
 
Annie : Caaaaaaa**** Rachel!!! Orlando Bloom ti ha salvata!!!
 
Io : Che iella.
 
Carol : Ma quale iella e iella? Siamo finite sulla tv americana, non è fantastico??!
 
Annie : Per non parlare di me e di Carol che abbiamo assaporato per benino il fondoschiena del tuo salvatore!  *ride sguaitamente*
 
Io : Siete delle perverse maniache.
 
Carol : La carne è debole, mia cara.
 
Io : E la stupidità è contagiosa!!
 
Gli infermieri ascoltano scioccati la nostra conversazione fino all’arrivo in ospedale. Per fortuna mi dicono che la gamba non è rotta, ma che ho bisogno di tenerla a riposo. Non tutto è andato a rotoli per lo meno. Durante la nostra breve sosta nell’ospedale non riusciamo più a capire dove diamine si sia cacciata Carol. Aveva detto di sentire un bisogno immenso di andare in bagno e non s’era fatta più viva. Per di più si è persa anche il bel dottore che mi ha visitata. Davvero un uomo affascinante. Biondo con gli occhi scuri. Non appena finisce di visitarmi se ne esce sorridente dalla stanza e BUM! Non so cosa sia successo di preciso ma vediamo il povero dottore a terra con addosso nostra cugina. La demente stava correndo per i corridoi come al suo solito.
 
Carol : Oh, mi scusi, mi scusi! Mi perdoni, mi perdoni!
 
Annie : Oh Dio, fermatela! E’ un disco rotto!
 
Carol : sono mortificata, dispiaciuta, costernata!
 
Io : Ha attivato l’applicazione dizionario italiano all’interno del suo cervello?
 
Il dottore cerca di tranquillizzarla dicendole che va tutto bene e che non è successo niente di grave dopotutto.  Carol però non demorde e ricomincia con la sua sfilza incontrollabile di scuse. Io e Annie vogliamo fare finta di non conoscerla, ma la demente fa subito il nostro nome per spiegare che è venuta con noi in ospedale perché io ero caduta in un tombino, mi ero fatta male alla gamba, poi Orlando Bloom si è buttato per salvarmi, e bla bla bla. Gli ha raccontato tutta la vicenda praticamente e a quello non gliene poteva fregar de meno. Ci rivela inaspettatamente che conosce l’attore in questione, e di essere un suo grande amico. Si presenta a Carol e anche a noi due. Il suo nome è Christian ed è un amico di infanzia di Orlando Bloom, da non credere.
 
Carol : Oh, ma lei non sembra così vecchio, dottore.. Oh mi scusi, non volevo dire che lei è vecchio ma..
 
Christian : Ehm no, non ho la stessa età di Orlando, sono un po’ più giovane
 
Io : E mica Orlando è vecchio oltretutto!
 
Annie : Che c’è? Adesso lo difendi anche?  *ride maliziosa*
 
Io : Nooo, ma stai scherzando? Stavo solo precisando che a 37 anni un uomo è ancora nel fior fior degli anni!
 
Carol : per me è vecchio!
 
Io : E certo a te piacciono neonati!
 
Annie : che c’entra adesso questo? Uhmm… mi sa tanto che dietro tutto questo rancore si nasconda qualcos’altro eh eh eh
 
Io : ma la smetti, deficiente? Cosa devo nascondere? Vorrei prenderlo a bastonate!
 
Christian : Perché la signorina ce l’ha tanto con Orlando?
 
Carol : Lasci perdere, è un caso perso. Si odiano entrambi! Non ho capito bene il motivo ma sinceramente.. chi se ne frega di loro!  *ride sguaiatamente*
 
Nostra cugina ha perso completamente il lume della ragione. Ha visto il dottore e ha sentito i canti del paradiso. Noi siamo passate in secondo piano. Credo fortemente che un fulmine l’abbia colpita in pieno, per questo si è rincretinita così tanto.
Dopo aver scioccato a dovere il povero Christian, quest’ultimo si offre di riaccompagnarci in Hotel. Io ed Annie lo ringraziamo, ma rifiutiamo il passaggio mentre Carol accetta con grande e anche troppo entusiasmo. Così alla fine siamo costrette a farci accompagnare da lui.
 
Io : Ehi, Carol, non ti sembra somigli a quello di 50 sfumature di grigio?  *a bassa voce*
 
Carol : Siiiii, è a dir poco meraviglioso!
 
Io : E non hai paura che sia un depravato sessuale come a quello del libro?
 
Carol : Nuoooo, come potrebbe mai esserlo? E poi se lo è non mi importaaa, è così bellooo!
 
Annie : Già li vedo. Lui con un frustrino e lei legata a una qualsiasi cosa pronta ad essere la sua vittima sacrificale.
 
Io : Ne sarebbe capace.
 
Carol : Ah ma smettetelaaa! E’ così carino!
 
Christian : Tutto bene??
 
Tutti e tre : Sisisiisisi!
 
La sua domanda mi è parsa come una minaccia. Forse mi sono suggestionata troppo pensando al personaggio di Christian Grey. Meglio non associare quel personaggio a questo povero uomo così gentile. Finalmente dopo una giornataccia arriviamo al nostro Hotel e lì non so per quale caso del destino, Christian da il suo biglietto da visita a Carol, con la scusa che se avessimo bisogno d’aiuto potevamo chiedere a lui. Quella scena mi fa tornare al libro. Scuoto la testa scacciando via quei pensieri macabri.
 
Verso sera quando ci mettiamo a letto decidiamo che se domani non riusciamo a trovare niente dobbiamo fare le valigie e tornarcene a casa. Anche perché i soldi non bastano più. Carol è giù di morale, forse perché non rivedrà più il suo caro dottore. Ma cosa possiamo farci? Non possiamo mica campare d’aria.
Tutta colpa di quell’odioso attore. Se non fosse per la sua prepotenza a quest’ora avremmo avuto un lavoro e un tetto sotto cui stare. E invece no,  deve essere per forza insopportabile e irritabile. Gira e gira alla fine finisco a pensare sempre a lui, meglio smetterla.
 
 
Il giorno dopo ogni nostra speranza è andata a farsi fottere. Io non posso camminare più di tanto e quindi sono costretta a rimanere in albergo. Al loro ritorno Annie e Carol non portano buone notizie. E quindi l’indomani saremmo partite e ritornate a casa nostra. Beh, tutto sommato andava bene anche così. Abbiamo vissuto la nostra piccola follia, adesso è ora di tornare.
Carol accende la tv e al telegiornale sentiamo parlare di un maniaco sessuale che è scappato dall’istituto in cui era internato. E’ stato avvistato nei paraggi del nostro Hotel e questo mi mette addosso una tremenda paura. Ci guardiamo tutte e tre spaventate a morte e chiudiamo d’impulso la Tv. Dobbiamo tenere duro sino a domani e poi saremmo tornate nel nostro lettuccio caldo.
Ci mettiamo a letto dopo poco e in quel momento sentiamo qualcuno bussare alla nostra porta. Spalanco gli occhi terrorizzata. Annie e Carol restano immobili a fissare inermi un punto nel vuoto. Ci facciamo coraggio e lentamente ci avviciniamo alla porta per guardare dallo spioncino. Vediamo un uomo di spalle guardarsi intorno, ma non è ne un cameriere e ne un addetto alle pulizie. Iniziamo a prenderci di panico. Io mi porto le mani ai capelli mentre le altre due corrono da una parte all’altra della stanza.
 
Annie : Il maniaco!! Il maniacoo!! Ci ha trovateee!!!
 
Carol : Oh Dio!!! Siamo perse, ragazze!!!
 
Io : Calmiamoci!!! Suvvia!!!  Chiamiamo la sicurezza dell’hotel!!
 
Annie si precipita al telefono. Porta la cornetta all’orecchio ed emette un urlo strozzato. La guardiamo scioccate e confuse.
 
Annie : Non funziona!!!
 
Carol : Oh Dio, Oh Dio! E’ stato di sicuro lui!! Ci vuole uccidere!!!
 
Io : Calme!! Noi siamo in tre, lui è da solo!! Possiamo farcela!!
 
E dopo aver detto queste parole sentiamo di nuovo l’uomo bussare alla porta. Deglutisco e terrorizzata vado in bagno a prendere una scopa. Annie e Carol si precipitano a prendere altri oggetti vari. Dobbiamo colpire subito senza indugiare.
Fatto ciò ci avviciniamo alla porta. Porto la mano sulla maniglia e faccio per aprirla mentre le due cretine chiudono gli occhi spaventate a morte. Prendo coraggio e non appena spalanco la porta comincio a tartassare di legnate il maniaco sessuale. Quest’ultimo cade a terra a causa dei miei colpi ben assestati e mentre sto per dargli il colpo di grazia vengo fermata da Annie e Carol.
 
Carol : Quest’uomo non mi sembra affatto un maniaco sessuale
 
Annie : Quest’uomo mi pare tanto un attore famoso
 
Io : Oh caaaa*****!!! Abbiamo preso a bastonate Orlando Bloom!!
 
Annie : No, mia cara. Tu hai preso a bastonate Orlando Bloom!
 

E del resto l’avevo anche desiderato….
   
 
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