“Ok, calmiamoci. Cosa vuoi?” le chiede Carlisle cercando ci calmare le acque
“Nulla in particolare tranne distruggervi la casa” risponde sfoderando di nuovo il suo sorrisetto acido
“Ma io ti ammazzo” sbuffa, su tutte le furie, Bella, pronta ad andarle contro
“Questo lo vedremo” ribatte Juels in posizione di attaccarla
Il cielo diventa immediatamente scuro e pieno di nubi, la luce della luna piena fa brillare i corpi della mia famiglia e al posto, della ragazza bionda che ho conosciuto 5 minuti fa, c’è un grosso lupo dal mano nero pece, gli occhi arancioni-ambrati che grigna i denti  sulla difensiva.
I miei famigliari si mettono a ringhiare davanti a me e Nessie, Seth e Jake si trasformano e ci affiancano per proteggerci mentre io fissò il grosso e feroce lupo mannaro con odio e disprezzo, sono pronta a combatterlo.
Juels indietreggia di alcuni passi, per poi, correre dritta contro di Bella ma Jake, prima che potesse raggiungere la sua amica, la scansa e la manda contro l’albero.
 Juels si rialza, ringhia e ricomincia a correre verso di noi, è indirizzata verso Jasper ed Alice, sono pronti per respingerla ma, all’improvviso, il lupo cambia direzione, è diretta è verso Renesmee.
Solo io riesco ad accorgermi, in fretta, delle intenzioni della ragazza e, consapevole di rischiare la vita, mi metto in mezzo per proteggere Renesmee.
“Nessie” esclamo subendomi il colpo del lupo che mi morde la spalla; riesco a togliermela di dosso e mandarla contro il grosso l’albero di prima.
Juels ringhia sconfitta e scompare nel folto bosco non appena la luna piena scompare.
“Cinthya, tutto bene?” mi domanda Alice preoccupata
“Si, credo” rispondo alzandomi e tenendomi la spalla ferita
“Cinthya, non so  come ringraziarti”
“Tranquilla Nessie, è tutto a posto” aggiungo con un piccolo sorriso che pian piano si trasforma in una smorfia dolore
“Cinthya, Cinthya, che hai?” mi domanda Seth reggendomi prima che cadessi
“Il braccio…” rispondo cercando di trattenere le urla che vogliono uscire dalle mie labbra
“Portiamola a casa” idea Emmet dimenticandosi un piccolo particolare
“Quale casa, Emmet?!?” lo ammonisce Edward
“Portiamolo da qualche parte al caldo” suggerisce Esme abbracciandomi materna
“Ho appena prenotato 4 stanze dall’albergo per ognuno di noi. Non è molto distante da qui ma è meglio muoversi se vogliamo curarla” dice Alice riposando il cellulare nel cappotto grigio che indossa.
Sento un leggero brivido percorrermi per tutta la schiena, la vista è diventata fosca, il dolore si fa sempre più forte e mi mancano le forze.
“Cinthya!” sento Alice urlare il mio nome e poi più nulla, il buio totale.
Possibile che ciò che abbia detto Damon sia vero? Spero, vivamente, di no.