Ringrazio anche solo chi legge.
Scritta sentendo
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Fandom: Harry Potter (anche se
non lo seguo)
Coppia: Harry/Draco
Prompt: Sangue
Tu mi fai sanguinare
Harry si guardò a destra
e a
sinistra. Strinse più forte la bacchetta, le dita erano
sudate e le nocche
bianche. Si girò sentendo dei passi, corrugò la
fronte e avanzò.
-Chissà perché
mi vuole vedere …
forse per dirmi che mi odia. Forse si è ricordato che al
primo anno dovevamo
fare una sfida magica, o forse no visto come l’ho umiliato al
secondo. Sono
riuscito a litigare con lui tutta la vita, non posso farmi illusioni,
può solo
voler farmi del male- rifletté.
La luce sulla punta della
bacchetta illuminò il viso pallido di Draco.
“Sei venuto davvero? Non
ti
ricordi che è vietato dal regolamento?”
domandò quest’ultimo. Le iridi azzurre
erano liquide, si voltò verso sinistra e deglutì.
“Hai il cervello mangiato
dei
vermi se non ti ricordi che mi hai invitato tu a venirci. Se era per
chiedermi
perdono di tutti gli errori che hai fatto, potevi farlo in
un’aula vuota di
giorno o nel parco” ribatté Harry. Draco sorrise,
deglutì a vuoto un paio di
volte e strinse il braccio coperto dalla manica all’altezza
del marchio.
“Io lo vedo se qualcuno mi
vede.
Non ti sono insensibile Potter” sussurrò con voce
roca. Harry sgranò gli occhi
e impallidì, le iridi verde smeraldo si scurirono.
“Mi hai preso per
un’adolescente
scema? O per una del primo anno?” domandò.
Deglutì sentendo la sua voce
risuonare nel corridoio, si girò e si morse un labbro.
Sentì il russare di un
quadro in lontananza e sospirò, si avvertì il
cigolio di una scala che si
spostava dietro di sé. Draco gli afferrò la mano
e la strinse nella sua.
“Tu sei mio e io sono
tuo”
mormorò. Harry strattonò il braccio liberandosi e
strisciò di lato, strofinando
contro la parete.
“Mio? Tuo? E’
una sorta di
partita di baseball?” chiese. Guardò il viso di
Draco avvicinarsi al suo e il
battito cardiaco gli accelerò. Si morse il labbro fino a
sentire il sapore del
sangue in bocca. Draco sbatté ripetutamente le palpebre e
Harry fissò le sue
labbra rosee.
“Che razza di parola
babbana è
baseball?” chiese Malfoy.
“Ecco, parlando di questo.
La
fissazione per i maghi puri la ricordi?” domandò
Harry. Si voltò e si mise a
correre. Draco si mise a correre dietro di lui, lo afferrò
le spalle. Potter si
divincolo, si girò e gli tirò un pugno. Draco
volò all’indietro e finì a terra
con un tonfo. Il sangue gli scese dal naso colandogli lungo il viso.
Harry
sgranò gli occhi.
Il corpo di
Draco era steso a terra a braccia aperte. Il sangue gli
colava dalle ferite sul petto, sporcandogli la camicia bianca e
l’acqua che
copriva il pavimento del bagno si era tinta di rosso. I gemiti di
dolore di
Malfoy risuonavano nella stanza vuota.
Le iridi verdi di Harry
divennero liquide, s’inginocchiò accanto a Draco e
si tastò le tasche dei
pantaloni. Ne tirò fuori un fazzoletto di stoffa e glielo
porse.
“Ho una
capacità innata di farti
perdere sangue” biascicò. Draco ghignò,
prese il fazzoletto e si deterse il
naso.
“Meno di me quando ti ho
rotto
il naso… e lo rifarei, visto che continui a rifiutarmi dal
nostro primo
incontro. E non mi dire che trovi più seducente di me quella
sottospecie di
rapa rossa di Weasley e …”. Harry si sporse
premendo le labbra contro quella di
Draco che sgranò gli occhi, le guance coperte dai capelli
biondo platino si
arrossarono e chiuse gli occhi. Premette Harry a terra schiacciandolo
sotto di
sé e lo sentì gemere, gemendo a sua volta. Harry
si staccò e ansimò, prendendo
fiato.
“Se smetti di dire
idiozie,
frignare e offendere chi non è come te, potrei farci un
pensierino … su di noi”
bisbigliò. Si voltò e osservò il
corridoio.
-Speriamo che Gazza o il suo
gatto non ci becchino- pensò.
“Solo se tu smetti di
farmi
sanguinare Potter” rispose Draco. Harry annuì e lo
baciò nuovamente.