Ringrazio anche solo chi legge.
Kat è anziana e sta morendo proprio il giorno della befana.
Partecipa alla christmas challenge:
Pacchetto: Befana.
Canzone: Say Goodbye, Skillet
Addio
Kat boccheggiò, strinse gli occhi e un rivolo di sudore le uscì dalle labbra grinzose. Il fiato si condensava contro la mascherina azzurrina che indossava.
"Mi dispiace... oggi non
festeggeremo... insieme... la befana" biascicò.
Casper si spostò, la luce attraversava il suo corpo evanescente. Scansò un’infermiera che si diresse verso l’uscita e intrecciò le dita. Socchiuse gli occhi, sentendoli pizzicare e la parte finale aguzza della coda ectoplasmatica tremò. Si voltò e osservò la propria palla da basket sul comodino. Il rumore dell’elettrocardiogramma risuonava in una serie di bip sempre più lenti nella stanza.
Casper la udì
rantolare, fu scosso da una serie di tremiti. Si girò, vide
le nuvole assumere
la forma del viso del padre della ragazza e il fantasmino
sgranò gli occhi. Si
voltò e la raggiunse, cercò di sfiorarle la mano,
ma la attraverso. Sentì l’arto
formicolare e lo tirò indietro.
“Resta con me, ti prego” la supplicò con voce flebile.
L’amica si
voltò e sorrise, socchiudendo gli occhi; le sue iridi erano
liquide e i radi capelli grigi le circondavano il volto.
“Ti proteggerò
dal cielo… con
la mia mamma…” biascicò. La testa a
forma di lampadina di Casper divenne
visibile, brillando argentea, nei punti in cui i raggi del sole
l’attraversavano
era lattea.
“Non dirmi addio, non
lasciarmi
indietro” la supplicò. Avvertì delle
fitte al cuore da fantasma e dimenò la
parte finale del corpo più velocemente.
“Sì… sempre felice… com’eravamo” biascicò l’anziana. Chiuse gli occhi, il battito cardiaco rallento e si fermò. I picchi verdi sul monitor cessarono, dando vita a una striscia continua.
Casper abbassò il capo,
chiuse gli occhi e le lacrime gli
rigarono il volto.
“Io
ti amo”. Ammise, tornando
invisibile.