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Autore: _Naira    01/02/2014    1 recensioni
buongiorno o buonasera a tutti, che dire della mia storia, parla di una ragazza con una personalità da scoprire e una vita incasinata, spero vi piaccia, è la prima storia che scrivo!
isy_94
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Pov Naira
Sono tranquillamente sdraiata nel letto e mi arriva un messaggio con scritto: 'scendi' non conosco il numero, magari è Marco, mi vesto e scendo quando apro il portone mi pietrifico. Enrico è appoggiato al muro affianco al portone che mi guarda, sorrido e lui ricambia, poi avvicina il suo viso al mio e mi bacia. Ricambio, ci baciamo per svariati minuti concedendogli di esplorare il mio corpo con il suo tocco elettrico, si stacca e mi osserva col respiro accelerato.
"Puoi perdonarmi?" Mi chiede dolcemente. 
"Si" ricambio il sorriso che gli ha appena allargato le labbra e lo bacio di nuovo. Saliamo le scale senza staccare i nostri corpi, le nostre labbra, raggiungiamo camera mia senza accorgercene, mi inizia a sfilare la maglia e 
"NAIRAAAAAA!" Mia madre urla dal piano di sotto e mi fa sobbalzare, era solo un sogno, un fottuto sogno.
"Mmmhh." Pronuncio richiudendo gli occhi.
"Nevica!" Sorride. Mi alzo di scatto, apro la tenda e vedo uno strato bianco coprire il tetto di fronte ai miei occhi,  amo la neve, l'ho sempre amata, scendo di corsa le scale, mi vesto ancora più veloce e mi catapulto fuori.


Pov Enrico
Mi alzo controvoglia alle 5, un'altra giornata di lavoro, un'altra giornata monotona, un'altra giornata senza lei. Quanto potrò andare avanti così?! Ora capisco cos'ha passato per un anno e più. Prendo l'Ipod e accendo la radio, le prime due note di quella canzone mi penetrano come una lama, è la sua canzone, quella che ama e che sapendo che cosa dice è anche la mia. Finita quella ne inizia un'altra, non la conosco ma lo stomaco che mi si contorce mi spinge a cercare la traduzione. La leggo e mi sento ancora peggio di prima, la frase principale mi si incide nelle ossa: 'capisci di amarla solo quando la lasci andare.' Quant'è vera. Finalmente metto il naso fuori casa e con mia grande gioia vedo la neve che cade silenziosa, un'idea impulsiva cresce e decido di ascoltarla, corro nella stalla, prendo Gordon poi mi blocco, chiamo Nevio. Scendo a casa sua, quando ritorno recupero la prima cavalla che trovo e salto in groppa, guardo l'ora le 6 e 10 perfetto.


Pov Naira
Sono in piedi davanti al portone spalancato da circa 10 minuti, davanti a me Enrico sotto la neve con due cavalli, è scolato, sembra un pulcino bagnato e infreddolito, è quasi tenero. Lui mi sorride, osservo meglio i cavalli e noto che uno dei due è Romeo, il mio amore, non mi trattengo e corro ad abbracciare il ragazzo che subito si irrigidisce poi lo sento rilassarsi e sorridere, due lacrime di gioia solcano le mie guancia, pochi secondi dopo però mi rendo conto di ciò che ho fatto e mi stacco imbarazzata, lui mi sorride ironico, quel sorriso che mi ha fatto impazzire.
"Andiamo a fare un giro o mi lasci congelare qui?" Mi chiede sorridendo, quasi lo riconosco, quasi in fondo a qual mare nocciola rivedo quel luccichio che mi dedicava un anno fa. 
"Sono magnanima oggi, non ti lascerò congelare." Rispondo ironica scoppiando a ridere.
"Ok, sali." Mi indica Romeo con un cenno del capo mentre mi porge la corda legata dai due lati del muso.
"È troppo alto, non riesco a salirci da sola." Dico controvoglia. 
"Va bene, dai datti lo slancio io ti aiuto." Sorride malizioso. 
Mi lancio in aria pensando già al fatto che volerò per terra perché non mi aiuterà, invece sento una sua mano sul mio interno coscia e l'altra sulla mia schiena ritrovandomi sul dorso del castrone. Il suo contatto è qualcosa di indescrivibile, avete presente quando siete a dieta per mesi e non potete mangiare niente di dolce o fritto e poi un giorno ordinate patatine e crepes alla nutella, avete presente quella sensazione quando iniziate a mangiarle?! Ecco lui o meglio il suo tocco hanno quest'effetto su di me. Sale anche lui e gira la cavalla per andare verso la strada principale, lo seguo senza dire una parola, lascio che sia lui a scegliere dove andare e con mia sorpresa mi porta verso la chiesetta. Alzo lo sguardo e rimango pietrificata. Un cartellone plastificato enorme copre tutta la chiesetta e dato che è inverno si vede da mezzo paese.
'Beh, hai bisogno della luce solo quando si sta spegnendo 
Ti manca il sole solo quando inizia a nevicare 
Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare
Ti rendi conto di essere arrivato in alto solo quando ti senti giù 
Odi la strada solo quando ti manca casa 
Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare
E la lasci andare 
Fissi il fondo del tuo bicchiere 
Sperando un giorno di far durare il tuo sogno 
Ma i sogni arrivano lentamente e si infrangono così in fretta 
La vedi quando chiudi gli occhi 
Forse un giorno capirai perché 
Tutto ciò che tocchi muore sempre 
ma hai bisogno della luce solo quando si sta spegnendo 
Ti manca il sole solo quando inizia a nevicare 
Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare
Ti rendi conto di essere arrivato in alto solo quando ti senti giù 
Odi la strada solo quando ti manca casa 
Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare
Fissi il soffitto nell’oscurità 
Hai sempre la solita sensazione di vuoto nel cuore 
Perché l’amore giunge lentamente ma sparisce in fretta 
La vedi quando ti addormenti 
Ma non riesci mai a toccarla o tenerla stretta 
Perché l’hai amata troppo e sei affondato troppo in profondità 
Beh, hai bisogno della luce solo quando si sta spegnendo 
Ti manca il sole solo quando inizia a nevicare 
Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare
Ti rendi conto di essere arrivato in alto solo quando ti senti giù 
Odi la strada solo quando ti manca casa 
Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare
E la lasci andare 
E la lasci andare 
Beh, la lasci andare'
"Dato che la prima volta non ha avuto successo ho provato una seconda." Mi spiega sorridendo notando la mia faccia allibita.
Faccio una foto.
"Così quando tornerai ad essere un coglione ti farò vedere le prove di ciò che hai scritto!" Dico ridendo di gusto. Poco dopo mi arriva un messaggio da Sara: 'dimmi che il cartellone che copre santa margherita l'ha scritto quel cretino e giuro che penserò di non avere qualche problema di pazzia.' Le rispondo confermando il suo dubbio, la nostra conversazione si conclude così, non mi risponde. Torno a guardare Enrico che mi sorride. 
"Non ti ho perdonato se pensi questo." Dico tranquilla e vedo la delusione crescere nei suoi occhi, saliamo fino alla chiesa, leghiamo i cavalli all'asciutto e ci sediamo vicino a loro, siamo fradici e ho freddo, tremo, lui se ne accorge e mi abbraccia.
"Lo so che non mi hai perdonato e forse non lo farai mai, ma voglio farti capire che ho sbagliato e non sono mai stato bravo a parole." Mi confessa guardando la neve.
"Provaci." Lo incito.
"A far che?" Mi chiede guardandomi.

Pov Enrico
"Provaci." Mi dice, so a che si sta riferendo ma per eliminare ogni dubbio glielo chiedo.
"A spiegarmi che hai sbagliato ecc." Mi incita ancora. Prendo un respiro lungo di fumo e guardo il vuoto trovando le parole più adeguate, non trovandole. Tuttavia ci provo, glielo devo.
"Ok, ma non mi interrompere o non continuo." Mima un si con la testa e continuo "allora, sono stato un coglione, tu mi piacevi, mi piacevi 4 anni fa e mi sei piaciuta quando ti ho visto alla transumanza, sono stato un coglione perché ti ho allontanato facendoti soffrire, avevo paura di affezionarmi, cosa che ho fatto, avevo paura di soffrire, di finire come mio padre con mia madre e ciò che ho ottenuto è stato affezionarmi e soffrire perché tu mi dicevi che ero uno stronzo e tutto il resto,  mi sono reso conto che non ero così, non con te, tu mi guardi negli occhi e leggi quello che sono veramente, quello che nessun altro si prende il disturbo di guardare. Tu mi sei entrata nel cuore e non riesco a capire come possa stare senza di te. Non capisco come possa averti fatto tutto il male che ti ho fatto. E adesso me ne sono reso conto ho capito che è inutile continuare a seppellire il fatto che ogni mattina vorrei vederti accanto a me quando mi sveglio oppure che ogni sera vorrei addormentarmi stringendoti fra le mie braccia. Per il mondo sono uno stronzo, ma tu sei sempre andata oltre questa maschera e ho paura di perdere i miei amici se vedessro quanto sto cambiando, quanto sono me stesso con te." Dico tutto d'un fiato e non mi capacito ancora di esserci riuscito. Lei mi guarda con gli occhi sgranati e pieni di lacrime, un sorriso dolce le increspa quelle labbra. È il suo sorriso, quello di un anno fa, quello che raggiunge anche gli occhi, quel sorriso che amo. Perché si è così, posso girarci intorno quanto voglio o trovare milioni di scuse ma questa ragazza la amo.


Pov Naira
Le sue parole sono le più belle che ho mai sentito, il suo tono il più dolce che mi abbia rivolto e per un istante dimentico thtto ciò che ho passato per colpa sua.
"Ehm, non so che dovrei risponderti." Dico arrossendo.
"Che mi dai un'altra possibilità biondina, voglio solo un'altra possibilità e sta volta non ti lascerò andare, perché è vero, ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare." Mi prende il viso fra le mani e mi guarda con gli occhi lucidi. Non ci credo! Tutto mi sarei aspettata di vedere tranne lui, proprio lui, quello stronzo insensibile con le lacrime agli occhi. Sospiro pesantemente pensando a dargli davvero una possibilità nonostante il mio cuore ammaccato.
"Va bene." Dico infine abbassando lo sguardo. 
"Cosa?!" Mi chiede sorridendo.
"Ti do un'altra possibilità, ma sappi che le sconterai tutte." Gli spiego puntandogli un dito sulla punta del naso. Lui senza dire una parola mi abbraccia stritolandomi, poi si alza e mi tende le mani.
"Dai, torniamo a casa tua, fatti una doccia cbe odori di cavallo bagnato e poi fatti bella." Mi dice sorridendo.
"Perché?!" Gli domando stranita.
"Stasera grigliata e poi si va dove vuoi!" Mi aiuta a salire a cavallo e una volta scesi un dubbio mi balena in mente.
"Ma come sei salito fin qui?"
"A cavallo biondina." Ci vogliono 20 minuti di macchina e saranno 15 km da casa sua a casa mia ed è venuto a cavallo fin qui?! È un pazzo.
"Tu sei pazzo!" Sorrido.
"Un pazzo innamorato." Sorride a sua volta poi mi da un bacio sulla fronte e prima di sparire mi dice un'ultima cosa: "tieniti pronta per le 7 e mezza ti faccio uno squillo quando arrivo." 
Ok, ora mi fermo un secondo a riflettere e mi picchierei da sola, quel ragazzo mi ha letteralmente ucciso e cosa faccio?! Gli do una possibilità, ma in fondo i suoi occhi mi hanno sempre stregato. Mando la foto che avevo fatto a Marta, in risposta lei mia chiama urlando.
"ODDIO DIMMI CHE NON È IL COGLIONE!!! ODDIO NAIRA CHE HAI FATTO?"
"Marta Marta Marta awawaw!!"
"NAIRAAAAAA NON DIRMELOOO!"
"AWAWAWAW!" 
"OK SEI IMPAZZITA, MA CHE È SUCCESSO?"
"ehm. Puòesserechel'hoperdonato." Dico con un tono incomprensibile. 
"CHE HAI FATTOOOO??!"
"hai capito benissimo."
"NO! ASPETTA! L'HAI PERDONATO??!"
"si." Dico allontanando il telefono per evitare che le sue imminenti urla mi rompano un timpano.
"COOOOOSSSSSAAAAAA??? MA CHE TI SEI FUMATAAA???" come previsto mi fa una ramanzina di 20 minuti fin quando non le dico che devo andare e vado a prepararmi per uscire. Il sorriso non abbandona le mie labbra.




Spazio autrice
Mh, che svolta, ve l'aspettavate?! Non preoccupatevi, non filerà tutto liscio come l'olio. D'altronde rimane pur sempre un coglione xD un bacio isy_94
  
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