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Autore: OfeliaMontgomery    01/02/2014    1 recensioni
Evangeline una degli angeli più belli decise di mettere l’amore per Lucifero al primo posto infrangendo tutte le leggi. E per questo venne bandita dal regno dei cieli e le venne tolto il cuore e nascosto in una cripta oscura a Silent Valley. Con l’aiuto del suo amato - Lucifero -, un demone stravagante e un vampiro depresso riusciranno a riprendere il suo cuore, cosi da poter provare emozioni di nuovo? Riusciranno a superare le mille inside che quel posto nasconde? E riusciranno il demone e il vampiro a trovare quello che cercavano?
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno seguente erano tutti e tre più rilassati, verso l’alba partirono con un Gideon stralunato per essere stato svegliato prestissimo.
– Vi odio, sappiatelo – disse sbuffando Gideon. Lucifero e Evangeline risero perché continuava a lamentarsi.
Galopparono fino ad arrivare a destinazione, cioè Silent Town. Scesero dai cavalli e fecero qualche passo. – Silente Town – lesse Evangeline sul cartello messo al margine della strada.
La città in cui erano ora, un tempo era stata una delle città più attive del mondo per via delle miniere, ora era solo una desolazione di cenere che si sollevava ad ogni passo che facevano.
– Ma che diamine è successo qui? – chiese Evangeline
– La gente di qui - almeno quella che erano sopravvissuti - se ne andarono parecchi anni fa, perché si verificarono numerosi e strani incidenti mortali che li spaventarono a tal punto da farli andare via, che poi alla fine si scoprì che era proprio il demone che vive nelle miniere a causare le morti spiegò Gideon mettendosi a posto una ciocca che gli era andata davanti agli occhi.
Era una notte fredda e tenebrosa, tirava anche un forte vento che creò una tempesta di sabbia. La sabbia che si era alzata non lasciava intravedere niente.
– Gideon andiamo in quella casa! – urlò Lucifero prendendo per mano Evangeline e la tirò facendola quasi cadere, quando riprese l’equilibrio insieme anche a Gideon corsero dentro alla casa chiudendo velocemente la porta.
Lucifero aveva preso la mano in cui Evangeline portava un guanto, infatti non successe niente, nessun congelamento di parti del corpo, nessun dolore. Ma poi una forte fitta le trapassò la spina dorsale facendola gridare dal dolore e che la costrinse ad accasciarsi sul pavimento di quella casa piena di polvere e sporcizia.
Lucifero corse verso di lei mentre Gideon cercava di tenere la porta della casa chiusa.
– Evangeline mi dispiace, mi dispiace davvero – disse l’uomo stando a pochi centimetri di distanza da lei ma senza avere contatti. Lei scosse la testa – Non è colpa tua – disse la donna toccandosi la pancia, – E’ stato il nostro bambino – disse ancora la donna lasciando cadere qualche lacrima che le bagnò le candide guancie arrossate per il freddo.
– Sei incinta? – chiese sconvolto Lucifero, non si era nemmeno accorto che una lacrima gli aveva attraversato il viso bagnandogli la guancia. La donna annuì soltanto. Lucifero avrebbe voluto abbracciarla, ma non poteva.
– Bene, ora che siete una famigliola, non felice almeno per ora, potreste darmi una mano? Dobbiamo barricare la porta – borbottò Gideon mentre spostava una poltrona davanti alla porta.
– Arrivo – disse Lucifero guardando ancora Evangeline accasciata a terra – Vai tranquillo, ce la faccio ad alzarmi – disse la donna sorridendogli. Lui annuì poi alzandosi andò a prendere un’altra poltrona e la posizionò sopra all’altra. Gideon intanto stava spostando una piccola credenza, – Non è che mi daresti una mano vero? – chiese sbuffando il demone, Lucifero si avvicinò a lui ed insieme riuscirono a spostarlo per metterlo davanti alla porta.
– Bene ora dovrebbe resistere – disse Gideon battendo le mani tra loro per togliere la polvere residua.
Evangeline si era alzata e stava guardando le foto che erano appoggiate sulla mensola sopra al caminetto.
– Questa gente è tutta morta – disse Evangeline prendendo una foto incorniciata e pulì il vetro per vederla meglio.
– Teoricamente non sono morti tutti, ma la maggior parte, magari questa famiglia si è salvata – disse Gideon guardandosi le unghie smaltate di nero.
La donna si girò verso di lui – Allora perché tutti i loro oggetti sono qui? – disse aprendo le braccia per indicare tutto quello che c’era in quella casa.
Il demone scrollò le spalle – Non ne ho la più pallida idea – disse noncurante Gideon come se fosse la cosa più normale vedere famiglie spazzate via.
– E’ perché sono morti, sono tutti morti – sbottò arrabbiata la donna.
– Fratello la tua donna si sta trasformando in una iena, è meglio scappare –
– Gideon sta zitto! – sibilò minacciosamente Lucifero.
– Okay, okay, sto zitto, mamma mia che permalosi che siete – disse Gideon andando a fare un giro per la casa, lasciando così da soli Evangeline e Lucifero.
– Da quanto sei incinta? –
– Due settimane –
Di colpo si sentì un urlò agghiacciante arrivare dal piano di sopra. Lasciando Evangeline e Lucifero senza fiato.
Dove diamine era finito Gideon?

 
  
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