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Autore: Kagome 95    01/02/2014    4 recensioni
"Sesshomaru ha sempre e solo amato una donna nella sua vita,
fu solo per questo che divenne il sanguinario demone temuto da tutti ( ....)". Ma chi è in realtà questo demone?
Scopritelo in questa storia! [SessKagg F.F.]
TRA I RICORDI DI QUESTO DEMONE E IL DOLORE DI AVER PERSO L'UNICA SUA DONNA AMATA! TRA LE BUGIE E IL DOLORE, un velo di speranza si intravede (...)
Naraku riuscirà nel suo intento finale? Il destino porrà fine al caos creato quel giorno? O che tutto sia nato ancor prima che la sfera fosse creata?
Lo scoprirete solo leggendo !
Spero di aver attirato la vostra curiosità
Un Salutone dalla vostra Eriet (Kagome 95).
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Finalmente quell’interminabile giornata stava per concludersi.
Calata la sera, Fu unanime la decisione di fermarsi per la notte.
Dopo aver fatto cenare con un bel cinghiale catturato da Kirara, ci radunammo tutti intono al fuoco.  Miroku e Sango dormivano beatamente avvolti dalla pelliccia della gatta demoniaca. Shippo , Rin e Jacken si addormentarono pesantemente sopra la groppa di Ah- Houn , era stata una giornata piena di emozioni per quei 3 .Infine vidi Inuyasha , al di là del fuoco, poggiato ad un troco stringendo la sua fida Tessaiga tra le braccia mentre  Io  ero  davanti al piccolo focolare osservando quelle fiamme guizzare. Il silenziò calò inesorabilmente nell’accampamento. Come al solito Sesshomaru si era inoltrato nella foresta probabilmente nel vano tentativo di star lontano dal fratello il più possibile.
Già… Dopo quella sconcertante rivelazione io e Inuyasha  fummo più lontani che mai. La colpa di tutto questo fu mia e della mia stupidità. Nella mia mente era vivo il ricordo: di quei maledetti scottanti tentacoli avvolgermi; del dolore che patii ad un passo dalla morte; del senso di colpa per esser sigillata in quel simulacro umano e di aver ingannato tutti quelli che amavo . L’orrenda consapevolezza di aver  perso tutto ciò che avevo, perfino me stessa, e che nulla sarebbe più stato come un tempo mi stava distruggeva .
Dopo tutto io , in un certo qual senso, io ero morta davvero.
Toccandomi la fronte riportai il mio sguardo davanti a me e vidi gli occhi d’orati di Inuyasha. Erano così simili a quelli d'Otōsan, , possedevano la stessa intensità.
“ Non dormi?” chiese lui scostando il suo sguardo dal mio.
“ esattamente come te, a quanto pare” risposi amaramente.
“ Tks, dovresti sapere meglio di me che per esseri come noi non è necessario dormire” soffiò infastidito.
“ lo so perfettamente” ondeggiai la mia coda osservando i bambini dormire beatamente.
“ dove pensi che sia il tuo adorato fratello adesso?” aggiunse annoiato mettendosi più comodo.
“ Sesshomaru non è molto lontano da qui” sospirai gettando qualche rametto secco nel fuoco “ è ad appena un kilometro  a nord-est da qui” gli spiegai annoiata.” E proprio in questo mento sta iniziando a tornare indietro “ conclusi guardandolo negli occhi
“ impressionate” disse impressionato dalla mia risposta.
“ ma con chi credi di parlare?” domandai infastidita “ ti ricordo che anche io sono un Ino-youkai e da molto più tempo di te” gli ricordai molto innervosita.
“ ahhh, si giusto , giusto” si gratto la testa nervosamente. “ ad essere sincero mi sta riuscendo difficile pensare che in verità eri un demone “ mi spiegò confuso.
“ me ne rendo conto ma neanche io sapevo di essere a tale” cercai di spiegarmi “ mi dispiace di averti ingannato” chinai appena la testa sentendomi solo in colpa.
“ non lo sapevi, non devi chiedermi scusa “ soffiò lui infastidito “ ma adesso come ti dovrei chiamare?” mi chiese molto confuso “ Kagome? Kyoko ? nee-chan? Principessa o che altro!?” concluse perplesso più di prima.
“ Kyoko” risposi io con sorriso “ chiamami con il mio vero nome “ lo guardai negli occhi “ oppure Kyoko-nee-chan, Inuyasha “ Gli feci uno sfavillante sorriso.
“ Kyoko va benissimo “ arrossi leggermente, era così buffo avvolte. “ ma toglimi una curiosità” aggiunse lui “ Tu si la sorella maggiore di Sesshomaru o che altro?”
“M-M-Maggiore?” Balbettai trattenendo la mia ira “ ti sembro forse così vecchia per caso!?” urlai contro “ per tua informazione , mio caro, io sono molto più giovane di Sesshomaru di almeno un paio di decadi” agitai la mia coda furiosamente bramando il suo sangue, come diavolo si era permesso.
“ era solo per sapere, Kyoko” cercò di minimizzare la cosa.
“ Tks, maleducato non si parla mai dell’età di una giovane donna “ lo rimproverai incrociando le braccia.
“ si… certo ….”ostentò un sorriso forzato.
‘ maleducato e insensibile, ok avrò anche 447 anni ma non c’era bisogno di farmelo ricordare …!’ pensai amaramente.  ‘ forse era meglio rimanere umana’ piansi dentro di me come una bambina.
“ Scusa, non ti volevo offendere vedi” cercò di tranquillizzarmi Inuyasha che sembrava realmente preoccupato.
“ scuse accettate “ ribattei io molto soddisfatta “ e adesso a dormire” gli ordinai alzandomi.
“ lurida strega!” mi urlò lui furibondo.
“ accuccia” dissi stanca del suo comportamento spedendolo a terra. Senza dargli troppa tregua andai incontro a Sesshomaru che finalmente era di ritorno. Sarebbe stata un ottima occasione forse per fare un po’ di chiarezza in tutta questa storia.
Persa in qualche monologo interiore compresi subito di aver perso un po’ l’orientamento. Nonostante fossi tornata demonessa non avevo ancora tutte le capacità di un tempo.
‘ e adesso che faccio?’ pensai molto spaventata stringendomi a me. ‘ spero solo che non succeda nulla di grave..’ pregai mentalmente.
D’un tratto una voce conoscente mi fece tornare alla realtà “ Kyoko”.
“ Sesshomaru, sei qui?”  chiesi vedendolo comparire dietro di me .
“ per quale ragione vi siete allontanata ?” mi domandò avvicinandosi a me.
“ be… “ arrossi sentendomi una stupida “  volevo fare 4 passi” mentii e lui mi prese immediatamente per il polso.
“ non siete autorizzata a fare una cosa del genere” soffiò con rabbia trascinandomi via con lui.
“ aspetta” cercai poter sostenere il suo passo.
“ a meno che non siete accompagnata da qualcuno, voi non vi allontanerete da sola per nessuna ragione” sapevo perfettamente che quello era un ordine e che non era un consiglio.
“ s-si, Sesshomaru” arrossi sentendomi una stupida idiota.
“ ne va della vostra incolumità, rammentatelo “ si fermò improvvisamente “ non intendo permettere che vengano ripercorsi i medesimi errori” disse più deciso che mai lasciando il mio polso.
“ grazie per preoccuparti per me…” mi uscirono quella parole senza neanche riflettere quando mi sentii cedere improvvisamente le gambe.
“ Kyoko” mi chiamò vedendomi seduta su le mie ginocchia. “ non vi sentite bene?” domandò preoccupato accarezzandomi il viso.
“ sto bene, sta tranquillo “ mi toccai il petto dolorante, avevo sforzato fin troppo il mio povero corpo che era rimasto sigillato per fin troppo tempo. Prima ancora che potessi dire o far nulla il mio adorato principe mi prese  tra le sue braccia ancora una volta. “ non c’è bisogno..” supplicai sentendomi avvampare di colpo ma non mi ascoltò.
“ il vostro unico compito adesso è quello di riprendere le forze “ mi spiegò “ domani arriveremo a destinazione, vi rammento”
“ si,hai ragione “ annuii accoccolandomi sul suo petto “ credi che Totosai rimarrà piacevolmente sorpreso nel sapere che io ero quella donna umana?” gli domandai chiudendo gli occhi fatti sempre più pesanti.
“ probabilmente..” soffiò in risposta poco prima che venni accolta tra le braccia di Morfeo.
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‘ Chissà che fine ha fatto quella stupida!’ chiesi furioso a me stesso riappoggiandomi contro l’albero.  ‘ maledetta !’ mi toccai il naso dolorante per essere stato schiantato a terra senza un ragione valida. Mi faceva su i nervi quel tipo di comportamento. ‘ Sarà pure diventata un demone ma è sempre la solita odiosa  Kagome!!’ gridai rabbioso ripensando alle sue parole. “ va a dormire”  mi aveva detto come fossi un bambino ! io non prendevo ordini da nessuno! Incrociando le braccia espirai a gran polmoni cercando di calmarmi. Non era cambiata per niente! Presto o tardi mi sarei tolto quello stupido rosario così sarei finalmente stato libero. Chiudendo gli occhi cercai di prendere sonno ma era impossibile prendere sonno avevo fin troppe domande per la testa. Prima di tutto che intenzioni aveva  quel bastardo di Sesshomaru?;  fosse finito Naraku e le sue immonde emanazioni? Kikyo stava bene? E ancora una volta…. Dov’era andata la mia nuova sorellastra? Lentamente quel fuoco stava per esaurirsi eppure lei ancora non era tornata. Immediatamente pensai che le fosse accaduto qualcosa così decisi di cercarla ma di colpo percepii l’odore di lei misto a quello dal mio odiato fratello.  Mi si fermò il cuore di colpo.
‘ che significa?’ pensai tenendo gli occhi saldamente chiusi. Passo dopo passo avrei finalmente compreso ed avrei compreso cosa fosse successo.  Tenendo saldamente gli occhi chiusi, lo sentii arrivare in prossimità del focolare per fermarsi di colpo.
Divorato dalla curiosità aprii appena un mio occhio  per vedere la situazione.   Lo vidi dietro quelle flebile fiammelle con tra le sue braccia Kyoko priva di sensi come se fosse svenuta. Lentamente il demone portò la mano ai suoi capelli portò il viso disteso della ragazza vicino al suo. Lo controllo minuziosamente come se stesse cercando in particolare, che si fosse sentita male? Che le fece qualcosa?   
Il suo sguardo, il modo con lui la guardava, le sue attenzioni e poi dopo aver accarezzato la sua guancia con il pollice chiuse gli occhi portandola al suo  petto in modo protettivo.  Avevo davanti ai miei occhi quel secondo Sesshomaru che appariva solo alla presenza di quella donna.  Improvvisamente costeggiò le fiammelle dirigendosi verso i suoi compagni. Dall’alto della sua altezza osservò il drago a due teste schiudere pesantemente i proprio occhi cercando di capire cosa stesse succedendo. L’animale sbadigliò guardando il proprio padrone fermò davanti scodinzolando con le sue due code per la felicitò. Sesshomaru , in risposta, adagiò la ragazza sull’animale con estrema premura. Dopo essersi assicurato che stesse bene sistemò la sua coda nera intorno a se. Ah-Haoun ,guardando la ragazza, accarezzò il suo viso perfetto con la propria guancia amorevolmente. A quella manifestazione di affetto vidi la demonessa fare un flebile sorriso. Il principe dei demoni assistendo a quella scena  si alzò senza poter staccare gli occhi dalla ragazza mentre ormai la luce del fuoco era quasi totalmente scomparsa.
 Dandomi le spalle improvvisamente, il demone,  chiese con quella sua voce gelida. “ c’è forse qualcosa che vuoi dirmi ?”
“ eh?”mi usci sentendomi come colto in flagrante.  Voltandosi appena verso di me,  scontrai i miei occhi contro i suoi così  freddi tornando il Sesshomaru di sempre.
“ sto aspettando” soffiò voltandosi completamente verso di me impedendomi di vedere Kyoko.
“ non ho nulla di dirti caro fratellino” ribattei infastidito. D’un lampo me lo ritrovai davanti a me . Non ebbi neanche il tempo di poter reagire che  quel maledetto mi prese per il colletto sbattendomi brutalmente contro l’albero dietro di me. Mi puntò i suoi artigli alla gola , ero completamente indifeso. Tessaiga era sotto di me ma non sarei mai riuscito a prenderla in tempo per potermi salvare.
“ Dovrei solo ucciderti “ sibilò sentendo i suoi artigli premere contro la mia gola, le sue pupille si stavano tingendo di sangue. “ lo sai vero?” mi ringhiò contro uscendo le sue zanne.
“ Maledetto”cercai di liberarmi dalla sua presa.
“ Grrr!!” urlò gettandomi in terra . Subito con un balzò presi ed sguainai la mia spada contro quel mostro. Non avrei dato via la mia vita per così poco. Eravamo fermi uno davanti all’altro con il demone che stava iniziando il processo di trasformazione.
“ Onii-chan…” disse la calda voce di Kyoko  paralizzando Sesshomaru che di colpo ritornò alla sua forma normale e si voltò verso di lei. Non avevo idea di cosa avesse in mente quando fece per andarsene.
“ Dove credi di andare!” gli urlai contro.


“ ascoltami bene, piccolo ammasso di scarti di demone” tuonò guardandomi dritto negli occhi “Kagome non è mai esistita, Lei è Kyoko" fu quello che disse poco prima che potesse scomparire tra le tenebre della foresta. Poco prima che il fuoco si spegnesse del tutto avevo già compreso il senso delle sue parole.
 
 
   
 
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